Assocamerestero
Published on Assocamerestero (https://www.assocamerestero.it)


Martedì 9 Settembre 2025
Notizie mercati esteri [1]

Notizie dai mercati esteri - Brasile

Il Brasile, motore trainante dell’Investimento Diretto Estero in America Latina

Nel 2024, i flussi di Investimento Diretto Estero (IDE) in America Latina e nei Caraibi sono aumentati del 7,1%, raggiungendo complessivamente 188,962 miliardi di dollari . Sebbene il tasso di IDE nella formazione lorda di capitale fisso (13,7%) e nel rapporto col PIL (2,8%) resti sotto i livelli della scorsa decade (rispettivamente 16,8% e 3,3%), il trend è positivo.

Il Brasile emerge come primo destinatario regionale, con un incremento di IDE pari al +13,8%, rappresentando il 38% del totale regionale. Segue il Messico con +47,9% e una quota del 24%. Decisivo è stato il ruolo del Brasile nel sostenere la ripresa degli investimenti nella regione.

L’analisi di settore rivela un aumento degli investimenti nella manifattura (43,6%), mentre i servizi si attengono al 40,4%; le risorse naturali, invece, rappresentano il 16% del totale. La crescita è trainata principalmente da multinazionali già presenti sul territorio, tramite reinvestimento degli utili; al contrario, i nuovi ingressi di capitale rimangono stagnanti.

Nel contesto dei minerali critici per la transizione energetica, la CEPAL evidenzia che tra il 2005 e il 2024 sono stati annunciati 1.152 progetti per un valore complessivo di 230 miliardi di dollari, di cui l’84% riguarda Cile, Perù, Brasile e Argentina. Solo il 24% dei progetti attiene a minerali chiave, ma ne rappresenta il 42% del valore complessivo. Canada, Regno Unito, Cina e Australia sono tra i maggiori investitori.

Tuttavia, la regione stenta a tradurre le sue risorse in valore aggiunto: il 62% delle esportazioni di minerali critici rimane grezzo o minimally raffinato. La CEPAL sottolinea l’urgenza di rafforzare capacità tecniche, operative, politiche e prospettiche (TOPP) per favorire una governance più strategica del settore.

Infine, la trasformazione digitale rappresenta una sfida e un’opportunità: nonostante i progressi, solo il 7% dell’IDE globale legato alla digitalizzazione arriva nella regione. Messico e Brasile raccolgono rispettivamente il 32% e il 29% degli annunci di progetti tra il 2005 e il 2024; se si considerano anche Argentina, Cile e Colombia, si arriva oltre l’80% del totale regionale.

 Il settore delle comunicazioni assorbe la maggiore parte degli investimenti, cruciale per infrastrutture quali data center e reti ad alta velocità, mentre software e servizi IT, pur numericamente predominanti nei progetti, rappresentano una fonte chiave di occupazione qualificata.

Articolo scritto sulla base dei dati CEPAL 2025

Porti del Nordest brasiliano in volo: minerale, petrolio e soia spingono la ripresa nel primo semestre

Nel primo semestre del 2025, i porti della regione Nordest del Brasile hanno raggiunto una performance sorprendente: ben 150,5 milioni di tonnellate di merci movimentate, superando di 1,2 milioni di tonnellate il risultato del medesimo periodo dell’anno precedente . Un dato che traduce in crescita, sviluppo e una netta accelerazione per le dinamiche economiche dell’intera regione.

Il Terminal Marítimo di Ponta da Madeira, nel Maranhão, si conferma il pivot dell’attività portuale, con 75,2 milioni di tonnellate movimentate, dominando per volumi la scena regionale. Non da meno il Porto di Itaqui, sempre nello Stato del Maranhão, che ha veicolato 17,2 milioni di tonnellate, con una composizione rilevante di combustibili e cereali

A Pernambuco, il Complesso Industriale Portuale di Suape – crocevia strategico per l’export automobilistico – ha totalizzato 10,9 milioni di tonnellate, esportando 37.668 veicoli solo nel primo semestre . In Bahia, il Terminal Aquaviário di Madre de Deus, specializzato in derivati petroliferi, ha raggiunto 9,9 milioni di tonnellate, mentre il Porto di Pecém, in Ceará, ha movimentato 9,5 milioni di tonnellate di merci varie.

Questi numeri raccontano un quadro articolato: il minerale ferroso dal Maranhão, il petrolio in uscita dalla Bahia, i veicoli in partenza da Suape, e i fertilizzanti e cereali da Pecém. Una sinergia logistica che incarna l’integrazione profonda tra la regione portuale e le catene produttive nazionali.

I dati non sono mera statistica, ma traduzione concreta in occupazione, entrate e dinamismo delle filiere produttive locali. Il Maranhão, ad esempio, ha visto crescere il suo PIL del 1,9% nel primo trimestre del 2025, un risultato superiore alla media nazionale, risultato attribuito per larga parte alla performance dei porti.

È evidente come il settore agrario, la miniera e l’energia – settori chiave ancora più fondamentali per l’economia nordestina – dipendano in maniera cruciale da un sistema portuale efficiente: consente di ridurre i costi logistici, espandere la propria competitività e rafforzare la presenza sul commercio estero e sul mercato interno .

I porti del Nordest si confermano quindi pilastri strategici della logistica brasiliana, con impatti che travalicano i confini regionali: rappresentano il crocevia essenziale tra l’economia brasiliana e i principali flussi commerciali globali. Questa robusta performance semestrale suggella la centralità del Nordest nel disegno macroeconomico del Paese.

In conclusione, il Nordest brasiliano, forte dei suoi terminali portuali, si pone oggi come motore di crescita integrata, una cornice in cui infrastrutture, produzione e commercio estero dialogano in sinergia, disegnando uno scenario di sviluppo sostenuto e orientato al futuro.

Nel primo semestre del 2025, i porti della regione Nordest del Brasile hanno raggiunto una performance sorprendente: ben 150,5 milioni di tonnellate di merci movimentate, superando di 1,2 milioni di tonnellate il risultato del medesimo periodo dell’anno precedente . Un dato che traduce in crescita, sviluppo e una netta accelerazione per le dinamiche economiche dell’intera regione.

Il Terminal Marítimo di Ponta da Madeira, nel Maranhão, si conferma il pivot dell’attività portuale, con 75,2 milioni di tonnellate movimentate, dominando per volumi la scena regionale. Non da meno il Porto di Itaqui, sempre nello Stato del Maranhão, che ha veicolato 17,2 milioni di tonnellate, con una composizione rilevante di combustibili e cereali

A Pernambuco, il Complesso Industriale Portuale di Suape – crocevia strategico per l’export automobilistico – ha totalizzato 10,9 milioni di tonnellate, esportando 37.668 veicoli solo nel primo semestre . In Bahia, il Terminal Aquaviário di Madre de Deus, specializzato in derivati petroliferi, ha raggiunto 9,9 milioni di tonnellate, mentre il Porto di Pecém, in Ceará, ha movimentato 9,5 milioni di tonnellate di merci varie.

Questi numeri raccontano un quadro articolato: il minerale ferroso dal Maranhão, il petrolio in uscita dalla Bahia, i veicoli in partenza da Suape, e i fertilizzanti e cereali da Pecém. Una sinergia logistica che incarna l’integrazione profonda tra la regione portuale e le catene produttive nazionali.

I dati non sono mera statistica, ma traduzione concreta in occupazione, entrate e dinamismo delle filiere produttive locali. Il Maranhão, ad esempio, ha visto crescere il suo PIL del 1,9% nel primo trimestre del 2025, un risultato superiore alla media nazionale, risultato attribuito per larga parte alla performance dei porti.

È evidente come il settore agrario, la miniera e l’energia – settori chiave ancora più fondamentali per l’economia nordestina – dipendano in maniera cruciale da un sistema portuale efficiente: consente di ridurre i costi logistici, espandere la propria competitività e rafforzare la presenza sul commercio estero e sul mercato interno .

I porti del Nordest si confermano quindi pilastri strategici della logistica brasiliana, con impatti che travalicano i confini regionali: rappresentano il crocevia essenziale tra l’economia brasiliana e i principali flussi commerciali globali. Questa robusta performance semestrale suggella la centralità del Nordest nel disegno macroeconomico del Paese.

In conclusione, il Nordest brasiliano, forte dei suoi terminali portuali, si pone oggi come motore di crescita integrata, una cornice in cui infrastrutture, produzione e commercio estero dialogano in sinergia, disegnando uno scenario di sviluppo sostenuto e orientato al futuro.

Informazioni da Agência Brasil

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro [2])

Ultima modifica: Martedì 9 Settembre 2025

Condividi

Reti Sociali

ARGOMENTI


Source URL: https://www.assocamerestero.it/notizie/notizie-dai-mercati-esteri-brasile-34

Collegamenti
[1] https://www.assocamerestero.it/notizie/%3Ffield_notizia_categoria_tid%3D1122
[2] https://www.assocamerestero.it/ccie/camera-italo-brasiliana-commercio-industria-rio-de-janeiro