Notizie mercati esteri

Venerdì 26 Luglio 2024

Polonia. Progetto per riduzione IVA sui carburanti all'8%

Il partito Diritto e Giustizia (PiS) ha presentato un progetto riguardante la riduzione dell'IVA e delle accise sui carburanti, oltre all'abolizione dell'imposta sulla vendita al dettaglio dei carburanti. Krzysztof Szczucki, deputato di PiS, ha dichiarato che queste misure porteranno a una riduzione immediata dei prezzi del carburante a partire dal 1° agosto, fino a circa 90 groszy.

Zbigniew Kuźmiuk, parlamentare di PiS, ha assicurato che l'obiettivo del progetto è prevenire un brusco aumento dell'inflazione, ricordando il monito del presidente della Banca nazionale polacca, Adam Glapiński, riguardo all’aumento dell’inflazione nel primo e del secondo trimestre del prossimo anno, ottimistico fino al 6% e pessimistico fino al 10%.

Mariusz Błaszczak, presidente dei parlamentari PiS, ha confermato che il progetto è già stato presentato alla Camera, sottolineando come il prezzo attuale della benzina nelle stazioni di servizio sia più alto che durante il precedente governo PiS, e che in alcune stazioni il prezzo al litro supera addirittura i 7 zloty. Tuttavia, il livello record dei prezzi della benzina, secondo il sito demagog.org.pl, si ebbe nel giugno del 2022, durante il governo PiS, quando il suo prezzo orbitò attorno i 7,80 zloty al litro, e nel novembre del 2022 quando il prezzo del gasolio superò gli 8 zloty al litro.

Fonte: Polonia Oggi, Gazzetta Italia

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 26 Luglio 2024
Venerdì 26 Luglio 2024

Polonia. I dati del mercato automobilistico

Sono stati pubblicati i dati del primo trimestre di quest'anno riguardanti i cambiamenti nel mercato automobilistico polacco, dai quali emerge che l’ammontare totale della vendita di automobili in Polonia, e precedentemente prodotte entro i confini polacchi, ha raggiunto il risultato record di 60 miliardi di zloty di fatturato. Il suo aumento è, comunque, inferiore rispetto ai primi trimestri degli anni precedenti. Anche l’occupazione in questo settore è aumentata, nonostante si registri un crollo del mercato delle automobili elettriche, con un impatto significativo sulle esportazioni polacche soprattutto verso la Germania. Secondo gli analisti, la situazione nel settore automobilistico sta diventando sempre più complicata e si prevede che nella seconda metà del 2024 i risultati della produzione, della vendita, dell’occupazione media e delle esportazioni di automobili saranno inferiori rispetto all’anno precedente.

Fonte: Polonia Oggi, Gazzetta Italia

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 26 Luglio 2024
Venerdì 26 Luglio 2024

Polonia. Diminuzione dell’indice di benessere

Secondo il rapporto pubblicato dal consulente finanziario BIEC, a luglio l’indice di benessere in Polonia è sceso a 100,6 punti. Si tratta della prima riduzione significativa da molto tempo. I fattori decisivi che hanno decretato questa discesa sono stati il rallentamento dell’aumento dei salari e la diminuzione del numero di posti di lavoro.

Gli esperti del BIEC hanno inoltre indicato che i dati sul numero di dipendenti nel settore industriale non danno migliori auspici. “Il livello di occupazione non è aumentato da oltre due anni e da sei mesi sta diminuendo notevolmente. Dall’inizio dell’anno non andati perduti oltre 31mila posti di lavoro nel settore delle imprese”.

Fonte: Polonia Oggi, Gazzetta Italia

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

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Giovedì 25 Luglio 2024

Regno unito e 'Paesi ricchi'. Mentre il mondo si muove verso l'energia rinnovabile, continua l'espansione dei combustibili fossili

Mentre il mondo affronta una crisi climatica sempre più grave, con ondate di calore record e disastri naturali in aumento, i paesi ricchi stanno paradossalmente guidando una nuova corsa all'esplorazione di petrolio e gas. Questo fenomeno minaccia di vanificare gli sforzi globali per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, come stabilito nell'Accordo di Parigi.

Secondo un'analisi dell'International Institute for Sustainable Development (IISD), le nuove licenze per l'esplorazione di petrolio e gas previste per il 2024 potrebbero generare quasi 12 miliardi di tonnellate di emissioni di gas serra. Sorprendentemente, i paesi più ricchi e meno dipendenti dai combustibili fossili, come gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada, la Norvegia e l'Australia, sono in prima linea in questa espansione.

Gli Stati Uniti, sotto l'amministrazione Biden, hanno rilasciato 1.453 nuove licenze per petrolio e gas, rappresentando la metà del totale globale. Il Regno Unito prevede di concedere 72 licenze quest'anno, mentre la Norvegia potrebbe arrivare a 80, con conseguenti emissioni significative. Questa tendenza contrasta nettamente con gli impegni presi da questi stessi Paesi per guidare la transizione verso energia più pulita. Harjeet Singh, del Fossil Fuel Non-Proliferation Treaty Initiative, ha definito "sconcertante" l'ipocrisia delle nazioni ricche che continuano a investire pesantemente nei combustibili fossili mentre si proclamano leader climatici.

D'altra parte, alcuni Paesi stanno facendo progressi nella direzione opposta. Il Partito Laburista nel Regno Unito ha annunciato piani ambiziosi per l'energia rinnovabile, in particolare l'eolico offshore. Ed Miliband, Segretario per la Sicurezza Energetica e Net Zero, ha dichiarato che è tempo per lo Stato di "possedere e costruire di nuovo" servizi di pubblica utilità. Il piano prevede una partnership tra Great British Energy, una nuova azienda energetica di proprietà pubblica, e la Crown Estate per sviluppare parchi eolici offshore. L'obiettivo è produrre 30 GW di energia, sufficiente per alimentare 20 milioni di case.

Questo approccio mira non solo a raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette, ma anche a stimolare la crescita economica e ridurre le bollette energetiche per famiglie e imprese. Nel frattempo la situazione globale rimane complessa, con una corsa contraddittoria tra l'espansione dei combustibili fossili e gli sforzi per la transizione energetica. Mentre alcuni Paesi continuano a investire in petrolio e gas, altri stanno cercando di accelerare la transizione verso le rinnovabili. Il futuro energetico del mondo dipenderà da come queste forze contrastanti si bilanceranno nei prossimi anni.

(Contributo editoriale a cura della The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

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Giovedì 25 Luglio 2024

Spagna, economia catalana. La Camera di Commercio di Barcellona migliora le previsioni e fissa la crescita al 2,5%

L'economia catalana si è ripresa dalla pandemia grazie alle esportazioni di servizi, soprattutto turismo, e agli investimenti pubblici. Nel 2023 ha chiuso l'anno con un aumento del PIL del 2,6%. Per l'anno in corso e per il prossimo, la Camera di Commercio di Barcellona prevede di mantenere una crescita elevata, anche se con motori molto più solidi come le esportazioni industriali, gli investimenti e l'aumento dei consumi privati.

Il capo del dipartimento di ricerca dell'istituto, Joan Ramon Rovira, prevede che l'economia catalana crescerà del 2,5% quest'anno, quattro decimi di punto percentuale in più rispetto alle sue previsioni di maggio, e stima la crescita del prossimo anno al 2,4%, tre decimi di punto percentuale in più. “C'è un cambiamento di scenario con fattori che creano una crescita di qualità”, ha spiegato Rovira, che ha sottolineato come anche gli investimenti siano un fattore fondamentale per aumentare la produttività.

Rovira ha sottolineato che in termini di esportazioni, finora il ruolo fondamentale è stato svolto dai servizi, soprattutto dal turismo. Tuttavia, l'industria sta giocando un ruolo sempre più importante. “Nel periodo 2019-2023 c'è stato un aumento sia dei prezzi che dei volumi, il che ci fa pensare che vengano esportati prodotti di qualità superiore”, ha spiegato. In questo senso, i settori automobilistico e chimico stanno giocando un ruolo fondamentale. Ciò non toglie che il turismo continui a essere il maggior protagonista dell'economia catalana, anche senza registrare significative crescite.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana - Barcellona)

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Mercoledì 24 Luglio 2024

Tra Argentina e Italia l'Intelligenza Artificiale come possibile ponte virtuale

L'Argentina si trova al sesto posto nella classifica del Fondo Monetario Internazionale (FMI) per la preparazione all'integrazione dell'intelligenza artificiale (IA). Kristalina Georgieva, direttrice generale dell'FMI, ha sottolineato che l'IA rimodellerà l'economia globale, aumentando la produttività e stimolando la crescita economica.

Parallelamente, l’Italia è tra i paesi più preparati per quel che riguarda l'IA. Questo indica il potenziale per uno scambio reciproco molto vantaggioso: l'Italia potrebbe fornire know-how tecnologico all'Argentina, mentre l'Argentina potrebbe offrire manodopera e servizi informatici a prezzi competitivi. Questa collaborazione tecnologica rafforzerebbe la posizione dell'Italia come leader nell'innovazione e ne amplierebbe l'influenza globale. Inoltre, aprirebbe nuove opportunità di mercato per le aziende italiane, consentendo l’espansione in settori emergenti e migliorando la resilienza economica.

Una partnership sinergica tra Italia e Argentina accelererebbe l’innovazione in entrambe le nazioni, favorendo la crescita economica e l'occupazione.

In conclusione, l’integrazione dell’IA rappresenta una straordinaria opportunità per rafforzare i legami tra Argentina e Italia, promuovendo la crescita economica e l’innovazione, e creando un futuro tecnologico più sostenibile e prospero per entrambe le nazioni.

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Mercoledì 24 Luglio 2024

Argentina. Ripresa delle esportazioni di embrioni bovini: nuove opportunità per l'Italia

Il Servicio Nacional de Sanidad y Calidad Agroalimentaria (Senasa) argentino ha annunciato la ripresa delle esportazioni di embrioni bovini 'in vivo' verso l'Unione Europea. Un significativo passo avanti nel settore zootecnico dopo la sospensione temporanea delle operazioni nel 2021 a causa delle modifiche delle normative europee riguardanti l'importazione di embrioni bovini.

Questa decisione è di fondamentale importanza anche per l'Italia, poiché offre la possibilità di accedere a risorse genetiche bovine di alta qualità, contribuendo così al miglioramento genetico del bestiame italiano. Con l'approvazione del nuovo regolamento, l'Italia può beneficiare di embrioni bovini provenienti da zone libere dalla febbre aftosa, garantendo la sicurezza sanitaria degli allevamenti e promuovendo una maggiore efficienza nella produzione di carne e latte.

Il regolamento recentemente approvato include un nuovo modello di Certificato Veterinario Internazionale (CVI), che stabilisce le condizioni per l'importazione di embrioni bovini in vivo e in vitro. Tale certificato garantisce che gli embrioni provengano da donatrici vaccinate contro la febbre aftosa o, nel caso degli embrioni in vitro, da donatrici non vaccinate contro questa malattia. Inoltre, il regolamento richiede che il seme utilizzato per l'inseminazione provenga da paesi autorizzati dall'UE, garantendo la qualità e la sicurezza dei processi riproduttivi.

Si tratta di un'opportunità cruciale per l'Italia, non solo perché favorirà la diversificazione genetica delle mandrie italiane, ma anche perché contribuirà a rafforzare il settore zootecnico del paese, promuovendo una maggiore competitività e sostenibilità nell'industria lattiero-casearia e nella carne bovina.

(Contributo editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

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Mercoledì 24 Luglio 2024

Argentina. Santa Fe e UE: accordo per la sostenibilità alimentare in Europa

La provincia argentina di Santa Fe ha recentemente siglato un accordo con l'Unione Europea per rafforzare la catena alimentare locale e facilitare l'accesso ai mercati europei, compreso quello italiano.

L'accordo mira a promuovere politiche pubbliche orientate alla sostenibilità nel settore alimentare. Attraverso l'implementazione di sistemi avanzati di tracciabilità e certificazione, l'obiettivo è garantire che i prodotti provenienti da Santa Fe rispettino gli elevati standard europei in termini di qualità e sostenibilità. Questo è un tema particolarmente rilevante per l'UE, che cerca di promuovere pratiche agricole e alimentari più sostenibili e responsabili.

Inoltre, l'accordo offre vantaggi significativi per l'Italia, uno dei principali mercati europei. L'accesso a prodotti alimentari provenienti da una catena di approvvigionamento certificata e sostenibile è di fondamentale importanza. In aggiunta, in Italia la domanda di prodotti alimentari di alta qualità è in costante crescita. Pertanto, l'accordo con Santa Fe offre all'Italia l'opportunità di accedere a prodotti alimentari di alta qualità, garantendone nel contempo la  provenienza sostenibile e certificata.

In conclusione, l'accordo tra Santa Fe e l'Unione Europea rappresenta un passo cruciale verso la promozione della sostenibilità alimentare e l'accesso al mercato italiano, risultando di fondamentale importanza per entrambe le parti coinvolte.

(Contributo editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

 

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Mercoledì 24 Luglio 2024

Argentina. Nuove frontiere per le PMI Italiane: BCRA e accesso al dollaro

Il Banco Central de la República Argentina (BCRA) ha emesso un provvedimento che permette alle micro, piccole e medie imprese (MiPyMEs) di accedere più agevolmente al dollaro ufficiale per il pagamento delle importazioni. Questa decisione, in vigore dal 15 aprile 2024, è di particolare importanza per l'Italia.

L'esperto in normativa cambiaria, Luis Demarco, ha elaborato un chiaro riassunto delle misure adottate. Queste includono la facilitazione dei pagamenti differiti e anticipati per le importazioni di beni e servizi da parte delle MiPyMEs, nonché disposizioni specifiche riguardanti importazioni di beni legati all'energia e il pagamento di imposte. Questo provvedimento è cruciale per l'Italia in quanto permette alle PMI italiane di gestire in modo più efficiente le loro transazioni commerciali con l'Argentina, potenziando così la competitività e facilitando lo sviluppo economico bilaterale. La semplificazione degli scambi commerciali favorisce una maggiore integrazione tra le due economie, creando opportunità per la crescita, con l'espansione delle imprese italiane nel mercato argentino e viceversa.

In un contesto globale sempre più complesso, la capacità di accedere al dollaro ufficiale per il pagamento delle importazioni rappresenta un vantaggio significativo per le PMI italiane, consentendo loro di ridurre i rischi legati alla volatilità dei mercati valutari e di pianificare in modo più efficace le proprie attività commerciali internazionali.

In conclusione, la decisione del BCRA di facilitare l'accesso al dollaro per le PMI rappresenta un passo importante per rafforzare i legami commerciali tra l'Italia e l'Argentina, offrendo opportunità concrete di crescita economica e sviluppo per entrambi i paesi.

(Contributo editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

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Mercoledì 24 Luglio 2024

Argentina all'avanguardia nella produzione sostenibile di farina di soia. Le implicazioni per l'Italia

Nell'ultimo decennio, l'Argentina ha dimostrato di essere pioniera nella produzione sostenibile di farina di soia, raggiungendo un nuovo traguardo con i primi invii di prodotti liberi da deforestazione verso l'Europa. Questo successo è stato reso possibile grazie alle prove pilota per l'implementazione del Protocollo Visec, il quale mira a garantire la conformità con i rigorosi requisiti ambientali dell'Unione Europea.

L'importanza di questo progresso va ben oltre i confini argentini, poiché ha implicazioni cruciali per l'Italia, uno dei principali paesi importatori di prodotti agricoli e alimentari. L'Italia, nota per la sua eccellenza culinaria e l'impegno per la sostenibilità, trova in questa iniziativa argentina un'opportunità preziosa per accedere a prodotti agricoli rispettosi dell'ambiente e conformi alle normative europee sempre più stringenti.

Questo nuovo approccio alla produzione e all'esportazione di farina di soia non solo soddisfa la crescente domanda interna di prodotti sostenibili, ma contribuisce anche agli sforzi italiani per ridurre l'impatto ambientale delle proprie catene di approvvigionamento. Inoltre, promuove una maggiore consapevolezza sulla sostenibilità nelle pratiche agricole, consolidando così la posizione di leadership dell'Italia nel settore agricolo europeo.

Il coinvolgimento di importanti multinazionali come Bunge, LDC e Viterra testimonia l'importanza della collaborazione tra i vari attori della catena di approvvigionamento, nonché il crescente interesse del settore privato per le pratiche agricole sostenibili.

Con oltre 46mila tonnellate di farina di soia già spedite verso i porti europei, questo successo rappresenta un importante traguardo nella promozione di pratiche agricole sostenibili a livello globale. E, mentre l'Argentina continua il suo percorso verso una produzione agricola sempre più sostenibile, l'Italia può guardare a questa partnership come a un esempio di successo nella promozione di una catena di approvvigionamento alimentare più sostenibile e responsabile.

(Contributo editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Venerdì 26 Luglio 2024