Martedì 5 Agosto 2025
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In un contesto globale sempre più orientato verso la decarbonizzazione e la sostenibilità, il Brasile si consolida come uno dei principali attori del panorama energetico rinnovabile, e lo Stato di Rio de Janeiro si distingue come uno dei protagonisti più dinamici di questa transizione. Con un traguardo storico recentemente raggiunto — oltre 1,5 gigawatt (GW) di capacità installata in generazione di energia solare propria — Rio de Janeiro non solo rafforza il proprio ruolo nella matrice energetica nazionale, ma si afferma come riferimento strategico per investimenti green nel Paese.
Secondo dati dell'Associação Brasileira de Energia Solar Fotovoltaica (ABSOLAR), Rio ha superato la marca dei 1,5 GW di potenza fotovoltaica distribuita, derivante principalmente da impianti di micro e minigenerazione installati in abitazioni, aziende, proprietà rurali e edifici pubblici. Questo risultato colloca lo Stato all’ottava posizione nel ranking nazionale, contribuendo con circa il 4,6% dell’energia solare distribuita in tutto il Brasile.
Dietro questi numeri si nasconde un fenomeno più ampio e strategico: l’ascesa della generazione distribuita come modello decentralizzato e democratico di produzione energetica. L’adozione di impianti fotovoltaici ha visto un’accelerazione significativa grazie a una combinazione di fattori: l’aumento della consapevolezza ambientale, le politiche pubbliche incentivanti, la crescente competitività economica dei sistemi solari e le incertezze legate alla volatilità delle tariffe elettriche.
In tutto il territorio fluminense, sono già più di 171.000 le connessioni operanti in generazione distribuita, che beneficiano direttamente oltre 203.000 consumatori. Si tratta di famiglie e imprese che hanno scelto l’autonomia energetica, riducendo la dipendenza dalla rete tradizionale e, contemporaneamente, contribuendo alla mitigazione delle emissioni di gas serra.
L’impatto economico del settore è altrettanto rilevante. L’espansione dell’energia solare ha generato più di 45.000 posti di lavoro nello Stato, secondo ABSOLAR, attirando investimenti che superano i 7,5 miliardi di reais (circa 1,4 miliardi di euro). Un effetto moltiplicatore che abbraccia settori come la produzione di componenti, l’ingegneria, l’installazione, la manutenzione e i servizi finanziari.
L’interesse per il settore si riflette anche nella strategia del Governo statale, che ha adottato misure per promuovere la transizione energetica e attrarre capitali green. Iniziative di partenariato pubblico-privato, agevolazioni fiscali e programmi di formazione professionale sono tra gli strumenti utilizzati per consolidare l’ecosistema solare.
Il potenziale è ancora enorme. Secondo stime del settore, Rio de Janeiro ha una capacità tecnica molto superiore a quella attualmente installata, con possibilità significative di espansione sia in aree urbane che rurali. Il clima favorevole, l’alto irraggiamento solare e la crescente digitalizzazione della rete elettrica sono elementi che rafforzano la competitività dello Stato in questo ambito.
In un Paese che dipende storicamente dall’idroelettrico, ma che affronta le sfide poste dai cambiamenti climatici, la diversificazione della matrice energetica attraverso fonti come il fotovoltaico diventa non solo auspicabile, ma essenziale. Rio de Janeiro dimostra che è possibile coniugare crescita economica, innovazione e sostenibilità, posizionandosi come polo di riferimento nella transizione energetica brasiliana.
Il futuro della generazione distribuita in Brasile passa anche da qui: dalla capacità degli Stati di mobilitare risorse, innovare nei modelli di consumo e produzione, e integrare le fonti rinnovabili in una visione sistemica. Rio de Janeiro, con i suoi 1,5 GW solari, mostra la strada.
(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro)