Notizie mercati esteri

Giovedì 11 Settembre 2025

Notizie dai mercati esteri - Repubblica Ceca

Il governo approva la nuova modalità per la segnalazione degli infortuni sul lavoro

Dal primo gennaio del prossimo anno, per le aziende sarà obbligatorio segnalare gli infortuni sul lavoro esclusivamente per via telematica all'Ufficio dell'Ispezione Nazionale del Lavoro. L'ente statale trasmetterà poi i dati relativi all'infortunio agli altri enti pubblici. “In questo modo verrà ridotto in maniera significativa il carico burocratico”, ha sottolineato il Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali.

Tramite il sistema sarà inoltre possibile aggiornare i dati riguardanti l'infortunio. Le aziende hanno l'obbligo di segnalare immediatamente gli infortuni con esito fatale o con ricovero in ospedale di almeno cinque giorni.

Fonte: mpsv.cz

Gli analisti rivedono al rialzo la crescita dell’economia ceca

A dare l'impulso alla rivalutazione delle stime sono stati i nuovi dati sulla crescita nel secondo trimestre dell'anno. L'Ufficio di Statistica Ceco ha comunicato venerdì che il Pil è aumentato nel confronto anno su basse annuo del 2,6%. Si tratta di due decimi di punto percentuale in più rispetto alla prima stima di luglio. A contribuire alla crescita sono state soprattutto le spese delle famiglie e degli enti governativi.

UniCredit ha rivisto al rialzo l'attesa dell'aumento del Pil ceco a 2,2%. La stessa stima è stata pubblicata anche da Generali Investments CEE. “I dati del secondo trimestre indicano che la crescita annua potrebbe anche essere maggiore” ha indicato l'economista capo Radomír Jáč.

Fonte e foto: csu.gov.cz

La Repubblica Ceca ha le tasse patrimoniali tra le più basse tra i paesi sviluppati

La Repubblica Ceca ha le tasse patrimoniali tra le più basse tra i paesi sviluppati. Lo indicano i dati dell'OECD segnalati dal quotidiano E-15.

Il gettito delle imposte patrimoniali rappresenta in Repubblica Ceca lo 0,16% del Pil. Si tratta del secondo dato più basso dopo l'Estonia, dove il gettito è dello 0,15%. Le tasse patrimoniali sono particolarmente basse nei paesi ex comunisti.

Nel mix delle imposte patrimoniali è particolarmente significativa l'imposta sugli immobili. Rispetto al 2023, a cui fanno riferimento i dati dell'OECD, l'imposta sugli immobili in Repubblica Ceca ha registrato un generale aumento dovuto alle modifiche della suddivisione del gettito tra lo stato centrale e gli enti locali.

Fonte: oecd.org

Gli stipendi hanno registrato nel secondo trimestre un forte incremento

Gli stipendi in Repubblica Ceca hanno registrato nel secondo trimestre di quest'anno un forte incremento. Lo ha indicato l'Ufficio di Statistica Ceco.

Lo stipendio medio ha registrato una crescita rispetto a un anno fa del 7,8%. Al netto dell'inflazione la remunerazione media dei dipendenti è aumentata del 5,3%, a 49.402 corone al mese. La cifra è da intendersi in lordo. Dall'inizio dell'anno l'aumento è stato di oltre il sette percento con incrementi più significativi nei settori dei servizi tecnici, professionali e scientifici, o nell'edilizia.

L'aumento registrato nel secondo trimestre è stato più forte di quello atteso dagli analisti. “In tutto l'anno l'aumento reale degli stipendi sarà di 4,5%, quindi lo stesso valore dello scorso anno” ha indicato l'analista economico capo di UniCredit Bank Pavel Sobíšek.

Fonte: csu.gov.cz

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Giovedì 11 Settembre 2025
Giovedì 11 Settembre 2025

L’ecosistema delle start-up tecnologiche in Australia: un’opportunità per l’innovazione italiana

Negli ultimi dieci anni l’Australia ha conosciuto una crescita significativa del proprio ecosistema di start-up tecnologiche, posizionandosi come un hub emergente per l’innovazione nella regione Asia-Pacifico. Tale sviluppo è stato sostenuto da politiche pubbliche orientate a stimolare la ricerca e l’imprenditorialità, da un crescente afflusso di capitali di rischio e da un forte collegamento con il sistema universitario nazionale. In questo contesto, settori ad alta intensità tecnologica come FinTech, AgriTech, MedTech e CleanTech hanno assunto un ruolo di rilievo, costituendo aree di grande interesse anche per le imprese italiane in cerca di internazionalizzazione (Austrade). 

Il comparto FinTech rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’innovazione australiana. Sydney e Melbourne ospitano numerose start-up che operano nei pagamenti digitali, nella blockchain e nei servizi finanziari innovativi, favorite dalla spinta verso la digitalizzazione dei servizi bancari e dall’adozione di normative favorevoli alla concorrenza. Parallelamente, il settore AgriTech beneficia della posizione dell’Australia come uno dei principali esportatori agroalimentari al mondo, con start-up che sviluppano soluzioni per la gestione delle risorse idriche, la robotica agricola e l’agricoltura di precisione, in risposta a sfide legate al cambiamento climatico e alla sostenibilità.

Il settore MedTech, sostenuto da un sistema sanitario avanzato e da solide infrastrutture di ricerca, è caratterizzato da start-up impegnate nello sviluppo di dispositivi medici, biotecnologie e soluzioni digitali per la telemedicina. Anche il comparto CleanTech riveste un’importanza strategica, in un Paese che ha intrapreso una transizione energetica significativa: qui si moltiplicano le iniziative dedicate alle energie rinnovabili, all’efficienza energetica e alla gestione dei rifiuti. Tra i progetti di riferimento emerge EnergyLab (arena.gov.au), acceleratore specializzato nel supporto a start-up CleanTech, sostenuto dall’Australian Renewable Energy Agency (ARENA). 

Un elemento distintivo dell’ecosistema australiano risiede nella presenza di acceleratori e incubatori di eccellenza. Tra i più rilevanti si segnalano Stone & Chalk (stoneandchalk.com.au), focalizzato su FinTech, cyber security e tecnologie emergenti, e Cicada Innovations (cicadainnovations.com), incubatore deep tech con oltre vent’anni di esperienza e partnership con le principali università australiane. Queste strutture offrono programmi di mentoring, accesso a reti di investitori e spazi per la sperimentazione, fungendo da catalizzatori per l’innovazione e il trasferimento tecnologico. 

Il legame tra università e start-up è infatti un pilastro fondamentale del modello australiano. Le principali istituzioni accademiche, tra cui University of Sydney, University of Melbourne e Australian National University, promuovono laboratori di ricerca applicata, spin-off e programmi di collaborazione con l’industria. Questo ecosistema integrato rafforza la competitività delle start-up e contribuisce a creare un flusso costante di innovazione, valorizzando le competenze scientifiche e tecnologiche locali. 

Per l’Italia, tale dinamica rappresenta una rilevante opportunità di partnership. Le start-up italiane, in particolare nei settori del design industriale, delle tecnologie applicate all’agroalimentare e delle soluzioni sostenibili, possono trarre beneficio da collaborazioni con controparti australiane attraverso programmi di co-innovazione, scambio di know-how e accesso congiunto a mercati terzi nella regione Asia-Pacifico. L’integrazione delle competenze italiane con l’ecosistema australiano può dunque generare sinergie virtuose, promuovendo la competitività internazionale e contribuendo alla costruzione di un ponte innovativo tra Europa e Australia. 

(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia inc.)

Ultima modifica: Giovedì 11 Settembre 2025
Giovedì 11 Settembre 2025

Una Panoramica al Settore Farmaceutico in Canada

Il settore farmaceutico italiano è tra i più avanzati d’Europa, con una forte vocazione all’export e una crescita costante negli ultimi anni. In questo contesto, il mercato canadese emerge come un’opportunità strategica per diversificare le esportazioni e consolidare la presenza internazionale delle aziende italiane.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))

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Giovedì 11 Settembre 2025

La Polonia accelera sulla modernizzazione del sistema infrastrutturale. Quali opportunità per le imprese italiane?

Il Ministero delle Infrastrutture polacco ha recentemente pubblicato il piano di attività per il 2025, un documento strategico che mette nero su bianco le principali priorità nei settori del trasporto (ferroviario, stradale, aereo, marittimo e fluviale) e della gestione delle risorse idriche. Si tratta di un piano ambizioso che punta non solo a migliorare la qualità e la sicurezza delle reti esistenti, ma anche a renderle più sostenibili, integrate e competitive a livello europeo.

Dietro a numeri e obiettivi ci sono prospettive concrete per il sistema industriale italiano, soprattutto per quelle aziende attive nei settori della mobilità, della logistica, dell’ingegneria civile e delle tecnologie per le infrastrutture. Vediamo insieme i punti principali del piano e le relative implicazioni per chi guarda al mercato polacco con interesse strategico.

 

Ferrovie al centro: 450 km di linee da riqualificare

La Polonia punta a rafforzare il ruolo del trasporto ferroviario entro il 2030 (con proiezione al 2032), portando almeno l’89% della rete a rispettare standard aggiornati. Solo nel 2025, si prevede la riqualificazione di 450 km di binari, nell’ambito di un programma nazionale pluriennale.

Un investimento di questa portata richiederà forniture e competenze che vanno dalle tecnologie per l’armamento ferroviario ai sistemi di controllo e segnalamento, fino alle soluzioni per l’efficienza energetica. Un’opportunità concreta per le imprese italiane che operano in questo ambito.

 

Strade più sicure e moderne: in arrivo nuovi interventi

Anche il settore stradale riceverà grande attenzione. L’obiettivo è duplice: da un lato, ridurre del 2% il numero di vittime da incidenti stradali, e dall’altro ammodernare almeno 137 km di strade nazionali per permettere il transito sicuro di mezzi con un carico per asse fino a 11,5 tonnellate.

Queste attività comportano lavori infrastrutturali, tecnologie di monitoraggio e soluzioni per ridurre l’impatto ambientale. Un terreno fertile per aziende italiane che operano nella progettazione stradale, nei materiali avanzati, nei dispositivi di sicurezza o nelle soluzioni ITS (Intelligent Transport Systems).

 

Trasporto aereo in crescita: oltre 780.000 operazioni previste

Nel 2025, la Polonia prevede di raggiungere quota 783.000 operazioni in spazio aereo controllato secondo le regole del volo strumentale (IFR), sulla base delle proiezioni Eurocontrol. Questo comporta un potenziamento delle infrastrutture aeroportuali, dei sistemi di navigazione e di sorveglianza.

Per le aziende italiane attive nella fornitura di tecnologie aeroportuali, gestione traffico aereo, sicurezza o sistemi radar, si aprono possibili collaborazioni in una fase di espansione strategica.

 

Porti e vie d’acqua: logistica marittima e fluviale sotto i riflettori

Particolare attenzione è rivolta allo sviluppo dei porti e della navigazione interna. Si prevede l’ammodernamento di circa 73 chilometri di infrastrutture portuali e l’inizio di nuovi lavori per collegare la Laguna della Vistola con la Baia di Danzica. L’obiettivo è rendere i porti più accessibili e aumentare il traffico merci.

Nel trasporto fluviale, si punta a movimentare oltre 1,74 milioni di tonnellate di merci lungo le vie d’acqua interne. Un segnale chiaro della volontà di diversificare le modalità di trasporto e di alleggerire il traffico su gomma.

Tutto questo apre possibilità importanti per imprese italiane attive nella logistica, nei lavori marittimi, nelle tecnologie di dragaggio e nel trattamento ambientale dei canali.

 

Risorse idriche e resilienza climatica: una priorità sempre più strategica

Il piano dedica ampio spazio alla gestione sostenibile delle acque. Sono previsti 15 cicli di monitoraggio, la definizione di due nuovi programmi di investimenti nel settore idrico, l’aggiornamento dei piani per contrastare alluvioni e siccità e la redazione della nuova fase del piano di gestione dei bacini fluviali (già al 100% di avanzamento).

Sono temi che toccano da vicino chi fornisce tecnologie ambientali, consulenze ingegneristiche e strumenti per il monitoraggio e la manutenzione delle reti idriche.

 

Formazione, controllo e innovazione: investire sulle competenze

Nel 2025, oltre 2.570 studenti riceveranno formazione conforme alla convenzione internazionale STCW per il settore marittimo. Sono inoltre previste più di 587.000 ispezioni tecniche su veicoli e oltre 29.000 certificazioni per il trasporto di merci pericolose (ADR).

Il focus su formazione e sicurezza apre spazi anche per le imprese italiane che offrono servizi educativi, simulazioni, strumenti di certificazione e tecnologie ITS.

 

Europa e cooperazione: la Polonia guida la rete TEN-T

Nel primo semestre del 2025, Varsavia assumerà la Presidenza del Consiglio dell’UE e darà impulso ai temi del trasporto transfrontaliero. Il piano include la stesura del primo rapporto nazionale sulla rete TEN-T e l’adozione della nuova direttiva europea sui sistemi di trasporto intelligenti.

Queste iniziative vanno lette anche come un invito alle aziende italiane a partecipare a progetti transnazionali, consorzi europei e bandi di cofinanziamento.

 

Cosa significa tutto questo per l’Italia?

Il piano polacco per il 2025 rappresenta un'opportunità concreta per le imprese italiane che lavorano nel mondo delle infrastrutture, dei trasporti e dei servizi tecnici avanzati. Dai materiali da costruzione alla digitalizzazione delle reti, dai progetti portuali alle tecnologie per il risparmio idrico, sono molte le aree dove l’esperienza italiana può fare la differenza.

Collaborazioni industriali, partecipazione a gare pubbliche, consulenze tecniche e sinergie nei fondi europei sono solo alcune delle strade da esplorare. Le aziende che sapranno posizionarsi per tempo, cogliere le priorità polacche e costruire relazioni locali, avranno una marcia in più in un mercato in forte evoluzione.

 

Fonte: Report del Ministero delle Infrastrutture polacco elaborato dalla Camera di Commercio e Industria Italiana in Polonia

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Giovedì 11 Settembre 2025
Giovedì 11 Settembre 2025

Economisti alzano le previsioni di crescita per Singapore e prevedono una politica monetaria stabile

Gli economisti hanno rivisto al rialzo le loro previsioni di crescita per Singapore nel corso di quest'anno e si aspettano che la politica monetaria rimanga invariata nella prossima revisione di ottobre. È quanto emerge da un sondaggio condotto dalla Monetary Authority of Singapore (MAS) e pubblicato mercoledì.

Le tensioni geopolitiche sono state indicate come il principale rischio al ribasso per la città-Stato, mentre un allentamento delle tensioni commerciali e una ripresa sostenuta del ciclo tecnologico sono stati identificati come potenziali fattori di rialzo. Le risposte di 20 economisti intervistati per il sondaggio relativo al terzo trimestre di settembre hanno evidenziato queste tendenze.

La previsione mediana di crescita per quest'anno è stata aumentata al 2,4%, rispetto all'1,7% rilevato nel sondaggio del secondo trimestre di giugno. Nel mese di agosto, il governo aveva già rivisto al rialzo la sua forchetta di crescita per il 2025, portandola all'1,5%-2,5%, in seguito a una performance del primo semestre migliore del previsto.

Gli economisti prevedono una crescita annuale dello 0,9% nel terzo trimestre, secondo quanto riportato dall'indagine.

La MAS aveva mantenuto invariati i parametri di politica monetaria nell'ultima revisione di luglio, dopo averli allentati a gennaio e aprile. Il sondaggio mostra che la maggior parte degli economisti non si aspetta cambiamenti nella prossima revisione di ottobre, né in quella prevista per gennaio 2026.

Le previsioni mediane per l'inflazione di fondo, che esclude i costi del trasporto privato su strada e dell'alloggio, sono leggermente diminuite allo 0,7% rispetto allo 0,8% del secondo trimestre; la previsione mediana per l'inflazione generale è rimasta stabile allo 0,9%, secondo il sondaggio.

Nella revisione di aprile, la MAS aveva abbassato la forchetta di previsione per l'inflazione di fondo tra lo 0,5% e l'1,5% per il 2025. Nel mese di luglio, il tasso annuale di inflazione di fondo si attestava allo 0,5%, il livello più basso degli ultimi tre anni.

Il sondaggio è stato inviato il 12 agosto, lo stesso giorno in cui i dati hanno mostrato che l'economia è cresciuta del 4,4% su base annua nel secondo trimestre e il governo ha rivisto le sue previsioni di crescita.

(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Singapore)

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Giovedì 11 Settembre 2025

COP30: il Brasile introduce il visto elettronico gratuito per i partecipanti

In vista della 30ª Conferenza delle Parti (COP30), che si terrà in Brasile nel novembre 2025, il governo federale ha messo in atto misure concrete per facilitare la partecipazione internazionale. Tra le novità principali, l’introduzione di un e-Visa gratuito per tutti i partecipanti accreditati, un segnale chiaro di apertura e volontà di inclusione. La decisione si inserisce in un più ampio quadro di preparativi che trasformano Belém – cuore della foresta amazzonica – in un epicentro globale della diplomazia climatica.

Il visto elettronico, reso disponibile a partire dal prossimo mese, esonera tutti i partecipanti accreditati dalle spese consulari, favorendo una partecipazione più ampia e democratica. Le modalità operative confermano che, una volta confermata la registrazione nel sistema UNFCCC, sarà possibile richiedere il visto attraverso una piattaforma digitale, semplificando l’iter burocratico.

Parallelamente, le autorità brasiliane hanno messo in campo una strategia infrastrutturale articolata per garantire sufficiente capacità ricettiva: tra hotel, adattamenti di scuole pubbliche, alloggi militari, e il ricorso a due navi da crociera, Belém potrebbe offrire fino a 55.000 posti letto, oltre ai 6.000 letti ricavati dalle imbarcazioni ‒ disponibili a prezzi accessibili soprattutto per Paesi meno sviluppati Inoltre, una piattaforma ufficiale online, realizzata in collaborazione con la Bnetwork, centralizzerà l’offerta di alloggi, hotel e sistemazioni private, garantendo trasparenza, comparazione e affidabilità nelle prenotazioni

La realizzazione di questa infrastruttura – compresa la ristrutturazione del Terminal Portuário de Outeiro e il potenziamento logistico legato all’attracco delle navi – è percepita come un lascito strategico per lo sviluppo locale post-evento e ha voluto enfatizzare il carattere cooperativo e simbolico della COP30, lanciando un “mutirão” globale contro il cambiamento climatico: un appello ad agire collettivamente, oltre le dichiarazioni, per avviare una nuova decade d’implementazione del regime climatico multilaterale.

Il presidente della COP30, l’ambasciatore André Corrêa do Lago, ha sottolineato che questa sarà “la prima COP convocata dopo l’anno in cui la temperatura globale ha superato 1,5 °C”, rendendo l’evento un punto di svolta nella lotta climatica.

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro)

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Giovedì 11 Settembre 2025

Riforma fiscale australiana: cosa cambia per le imprese estere

Negli ultimi mesi, il Governo australiano ha avviato una serie di interventi volti a modernizzare il sistema fiscale e a introdurre nuove regole in materia di rendicontazione ESG (Environmental, Social and Governance). Le modifiche riguardano in particolare la tassazione delle multinazionali e l’obbligo di trasparenza sui rischi climatici, con effetti diretti per le aziende estere, incluse le imprese italiane con filiali, accordi di distribuzione o investimenti in Australia.

L’adozione del cosiddetto “Pillar Two”, promosso dall’OCSE, rappresenta uno dei cambiamenti più significativi. A partire dal 2025, le multinazionali con un fatturato globale superiore a 750 milioni di euro saranno soggette a un’imposta minima effettiva del 15%, indipendentemente dal Paese in cui generano profitti. L’obiettivo è contrastare la concorrenza fiscale dannosa e garantire che i grandi gruppi versino una quota equa di imposte anche in Australia. Le imprese italiane attive localmente, o che operano tramite strutture societarie complesse, dovranno rivedere strategie di allocazione dei profitti e struttura fiscale per conformarsi alle nuove regole.

Parallelamente, il governo australiano ha aperto il dibattito su un possibile taglio dell’imposta societaria per le imprese medio-grandi, ipotizzando una riduzione dal 25% al 20%. Si discute anche l’introduzione di una “cash flow tax” per incentivare gli investimenti, ma al momento non sono ancora state adottate misure definitive. Tuttavia, l’eventuale riforma rappresenterebbe un’importante leva competitiva, soprattutto per le PMI straniere che cercano di rafforzare la propria presenza nel mercato australiano.

Sul fronte della sostenibilità, dal 1° gennaio 2025 entreranno in vigore nuove regole obbligatorie di rendicontazione ESG per le aziende di grandi dimensioni, in linea con gli standard dell’International Sustainability Standards Board (ISSB). Le imprese saranno tenute a pubblicare dati dettagliati sui rischi climatici, emissioni di gas serra e strategie di mitigazione, secondo i criteri definiti dall’Australian Accounting Standards Board (AASB). La normativa sarà introdotta in tre fasi, coinvolgendo progressivamente aziende in base a fatturato, numero di dipendenti e attivi. Le realtà italiane che operano in Australia tramite sussidiarie o partnership dovranno verificare se ricadono nei criteri di obbligatorietà e, in caso positivo, dotarsi di strumenti adeguati per la raccolta, l’elaborazione e la comunicazione dei dati ESG.

L’adozione di queste riforme, sia fiscali che regolatorie, conferma l’intento dell’Australia di posizionarsi come mercato trasparente, sostenibile e attrattivo per gli investitori internazionali. Allo stesso tempo, richiede alle imprese estere un’attenta pianificazione strategica. Per le aziende italiane, in particolare, diventa fondamentale affidarsi a consulenti fiscali esperti locali, monitorare l’evoluzione normativa e adottare un approccio proattivo nella gestione della compliance, soprattutto in un contesto di crescente attenzione alla responsabilità ambientale e alla governance aziendale.

In definitiva, le modifiche introdotte – e quelle in discussione – non devono essere percepite come un ostacolo, ma come un’opportunità per consolidare la propria presenza sul mercato australiano in modo più strutturato, trasparente e sostenibile.

(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia inc.)

 

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Mercoledì 10 Settembre 2025

Notizie dai mercati esteri - Repubblica Ceca

Il gruppo ceco BTL acquisirà una realtà del settore biomedico a Padova

Gli investimenti cechi nelle aziende in Italia continuano con una transazione nel settore biomedico.

Il gruppo tecnologico ceco BTL ha annunciato questa settimana l'acquisizione della società Medisoft RAM di Padova. L'azienda veneta è specializzata nella produzione di apparecchiature per test medici, soprattutto di speciali tapis roulant utilizzati per fare misurare, ad esempio la capacità dei polmoni e il funzionamento del cuore. L'azienda veneta fa parte del gruppo americano Caire.

La BTL non ha divulgato il costo dell'acquisizione della società italiana, con cui collaborava da tempo. Il gruppo ceco non intende spostare le attività dell'azienda dall'Italia. “Con questa acquisizione abbiamo ottenuto più che un prodotto. Abbiamo ottenuto un team esperto, ottime capacità di engineering e la possibilità di sviluppare assieme questo segmento” ha detto il direttore delle acquisizioni di BTL Martin Pětivoký.

Fonte: https://www.e15.cz/byznys/ceska-btl-expanduje-do-italie-kupuje-vyrobce-diagnostickych-pasu-ram-1426461

Il commercio estero tra l’Italia e la Repubblica Ceca in lieve aumento

Il commercio estero tra l'Italia e la Repubblica Ceca ha registrato nei primi sei mesi di quest'anno un lieve aumento. Lo indicano i dati dell'Ufficio di Statistica Ceco.

Nella prima metà di quest'anno il commercio dei beni ha registrato un volume di 9,3 miliardi di euro con un incremento di 1,3% rispetto allo scorso anno. Di quasi il due percento sono aumentate le esportazioni italiane sul mercato ceco, che sono cresciute a 4,3 miliardi di euro. Le esportazioni ceche in Italia sono aumentate di circa l'uno percento a cinque miliardi di euro.

L'Italia è tra i principali partner commerciali della Repubblica Ceca con una posizione particolarmente forte in settori come quello dei macchinari e dei mezzi di trasporto.

Fonte: csu.gov.cz

La Repubblica Ceca è interessata al corridoio per l’idrogeno verde dall’Italia

La Repubblica Ceca è interessata al corridoio SunsHyne, che dovrebbe portare l'idrogeno verde prodotto in Africa Settentrionale in Europa Centrale passando per l'Italia.

La società statale ceca Net4Gas ha partecipato allo studio di fattibilità dell'infrastruttura in collaborazione con i gestori delle reti in Germania, Austria e l'Italia, che era rappresentata dalla società Snai. “Il progetto SunsHyne è un altro passo per la diversificazione della provenienza e il rafforzamento della sicurezza energetica” ha indicato il direttore di Net4Gas Michal Slabý.

Il corridoio potrebbe aiutare a coprire il futuro fabbisogno di idrogeno verde nell'Europa Centrale. L'idrogeno verrebbe prodotto da fonti rinnovabili in Africa Settentrionale e poi trasportato in Europa tramite l'Italia utilizzando in larga misura le infrastrutture di gasdotti già presenti sul territorio.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Mercoledì 10 Settembre 2025
Mercoledì 10 Settembre 2025

Distributori automatici: il nuovo settore in crescita del commercio al dettaglio in Thailandia

Negli ultimi anni i distributori automatici si sono affermati come una delle realtà più dinamiche del commercio al dettaglio in Thailandia, trasformandosi da semplici erogatori di snack e bibite a veri e propri punti vendita automatizzati in grado di soddisfare i nuovi bisogni dei consumatori. Nonostante le difficoltà economiche, il Dipartimento per lo Sviluppo del Commercio (DBD) ha riportato che nel 2024 il settore ha generato un fatturato superiore ai 10 miliardi di baht (265 milioni di euro), registrando una crescita del 34,7% rispetto all’anno precedente.

Secondo Auramon Supthaweethum, direttore generale del DBD, il business dei distributori automatici rappresenta un’opportunità promettente per gli investitori, grazie: 

  • agli spazi minimi necessari 
  • ai requisiti di investimento ridotti
  • alla possibilità di generare entrate ventiquattr’ore su ventiquattro.

Secondo ‘The Nation’, oggi in Thailandia operano più di 760 aziende attive nel settore, con un capitale registrato complessivo superiore a 5,96 miliardi di baht (circa 158 milioni di euro). Di queste imprese, il 95% è costituito da piccole aziende, ma la crescita del settore sta attirando anche investimenti stranieri, per un totale superiore a 16 milioni di euro, provenienti principalmente da Hong Kong, dalle Cayman Islands e dall’Austria.

Fattori determinanti del successo
La popolarità dei distributori automatici riflette la loro adattabilità alle abitudini dei consumatori urbani, che privilegiano rapidità, disponibilità in ogni momento della giornata e pagamenti digitali. I distributori automatici, grazie a bassi costi di investimento, spazi ridotti e operatività continua, riescono a soddisfare pienamente queste esigenze. Questo modello ha dimostrato che anche piccoli spazi in centri commerciali, uffici, condomini e stazioni di transito possono essere trasformati in fonti di ricavi significativi, senza necessità di un ampio personale o di un capitale iniziale consistente.
Inoltre, gli operatori adottano strategie di investimento intelligenti, come l’acquisto o il leasing delle macchine oppure il modello franchising. L’integrazione di tecnologie moderne, tra cui intelligenza artificiale e sistemi di pagamento digitali, aumenta ulteriormente la comodità e l’attrattiva per i clienti.

Evoluzione dell’offerta e diversificazione dei prodotti
Un elemento distintivo del mercato thailandese è la diversificazione dei prodotti offerti. Oggi i distributori automatici non propongono soltanto bibite gassate o snack confezionati, ma anche articoli di nicchia come cosmetici, prodotti per la cura personale, giocattoli da collezione e persino alimenti pronti come pizza o ramen. Questa diversificazione consente alle imprese di intercettare nuovi segmenti di clientela e di allinearsi alle tendenze dei consumatori. Un esempio di questa trasformazione è rappresentato da Tao Bin, i distributori intelligenti sviluppati da Forth Vending. In un solo metro quadrato queste macchine offrono fino a 170 bevande diverse, dai caffè personalizzati agli smoothie proteici. Gli utenti possono scegliere il livello di dolcezza, ordinare varianti calde o fredde e pagare con diversi sistemi digitali. Il pubblico ha accolto con entusiasmo questa novità, percependo un livello qualitativo paragonabile a quello delle caffetterie tradizionali, ma con prezzi più convenienti e disponibilità 24 ore su 24.

Trend globali
La crescita dei distributori automatici in Thailandia riflette un fenomeno globale. Secondo un rapporto di Grand View Research, il mercato mondiale dei distributori automatici era valutato intorno ai 43 miliardi di euro nel 2021 e si prevede che crescerà con un tasso annuo superiore al 10% fino al 2030. La Thailandia si inserisce pienamente in questo scenario, dimostrando come automazione e digitalizzazione possano trasformare piccoli spazi in grandi opportunità di business, offrendo ai consumatori un’esperienza d’acquisto rapida, personalizzata e moderna.

In conclusione, il boom dei distributori automatici non rappresenta soltanto l’affermazione di un nuovo canale di distribuzione, ma è un segnale concreto della trasformazione del retail thailandese nell’era digitale. Ciò che un tempo era considerato un semplice distributore di snack oggi si configura come un’esperienza innovativa e tecnologica, capace di rispondere ai ritmi veloci della vita quotidiana e anticipare le tendenze del consumo del futuro.

Il ruolo della Camera di Commercio Thai-Italiano
La Thai-Italian Chamber of Commerce (TICC) svolge un ruolo importante nello sviluppo e nella promozione del settore della distribuzione in Thailandia, favorendo l’ingresso e la collaborazione di imprese italiane interessate al mercato locale. La Camera di Commercio facilita lo scambio di informazioni, supporta le aziende nella ricerca di partner locali e promuove eventi e iniziative dedicate all’innovazione e alla tecnologia nel retail. Grazie a questa attività di supporto istituzionale, le imprese italiane possono valutare nuove opportunità di investimento, comprendere meglio le dinamiche del mercato thailandese e adattare i propri prodotti e servizi alle esigenze dei consumatori locali, contribuendo così alla crescita complessiva del settore dei distributori automatici.

FONTI
- The Nation. (2025, August 28). "Vending machines emerge as a star business in Thailand's retail sector." 
- Thailand Business News. (2025, June 23). "Thailand’s vending machine market thrives amid economic slump." 
- Bangkok Post. (2022, May 16). "Vending machines the way forward: Sophisticated devices now dispense a large variety of products and offer a new business model." 

(Contributo editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Mercoledì 10 Settembre 2025
Mercoledì 10 Settembre 2025

Turismo Open Air in Germania

Il turismo open-air, ossia il turismo verso spazi naturali e lontani dai contesti urbani, sta registrando una crescita significativa in Europa e, in modo particolare, in Germania.

Secondo gli ultimi dati disponibili online del dwif (l’osservatorio sull’economia del turismo dell’Università di Monaco), in Germania la crescita coinvolge l’intera filiera, dai venditori di veicoli per campeggio alle aziende turistiche. Nel 2023 si contavano quasi 2 milioni di veicoli adibiti al campeggio, di cui circa 908.000 camper. È proprio questo segmento ad aver mostrato la crescita più dinamica, con un aumento del 117% rispetto al 2016.

Il settore cresce sia in termini quantitativi, con 136,1 milioni di giornate pernottate nel 2023 e una crescita del 3,66% rispetto al 2022, sia in termini qualitativi, con un fatturato totale di 19,5 miliardi di euro, in aumento del 7,8%. Di questa cifra, circa 6,5 miliardi di euro provengono dalle aziende ospitanti, e quasi 7 miliardi dal comparto delle attrezzature da campeggio.

Per quanto riguarda le vacanze open air dei tedeschi all’estero, l’Italia ha un ruolo di primo piano seguita da Francia e Croazia. Secondo i dati forniti da ADAC, nel 2023 il 9% dei caravanisti ha scelto l’Italia come meta per le loro vacanze in campeggio.

Questi risultati, in un periodo di generale incertezza economica, si spiegano anche grazie ad alcuni fattori culturali: in Germania il campeggio ha una lunga tradizione popolare, legata all’idea di tempo libero come contatto diretto con la natura e la vita all’aria aperta. Il camper è percepito come mezzo ideale per viaggiare in modo libero e flessibile, favorito da una rete di strutture moderne ed efficienti.

Un ulteriore elemento di forza del settore è rappresentato da una struttura fieristica solida e ben organizzata, che sostiene l’intero comparto del turismo open-air. Tra gli eventi più importanti spicca la CMT di Stoccarda, la principale fiera internazionale annuale aperta al pubblico dedicata al caravanning, al turismo e al tempo libero, in programma dal 17 al 25 gennaio 2026 e che l’anno scorso ha visto la partecipazione di ben 266.000 visitatori pronti a pianificare le proprie vacanze o ad acquistare l’attrezzatura più idonea.

La CMT rappresenta il più grande lancio stagionale per caravan e camper in Europa, con una vasta esposizione delle ultime novità in fatto di veicoli ricreazionali e attrezzature. Inoltre, alla fiera sarà possibile esplorare una ricca offerta di destinazioni turistiche ed approfondire le attività che ruotano intorno al settore turistico open air come il ciclismo, trekking, golf o il wellness.

Un’importante novità prevista per la prossima edizione è la Piazza Italiana, un’area esclusiva dedicata alla valorizzazione e alla vendita delle eccellenze enogastronomiche e turistiche italiane e che testimonia l’interesse e il ruolo di primo piano che l’Italia detiene nell’industria turistica.

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italo-tedesca di Monaco di Baviera - ITALCAM)

Ultima modifica: Mercoledì 10 Settembre 2025