Notizie mercati esteri

Giovedì 16 Gennaio 2025

USA. Edilizia verso un futuro sostenibile

Il settore delle costruzioni negli Stati Uniti ha registrato una crescita significativa, superando i 2 trilioni di dollari nel 2024. Le previsioni per il 2025 sono altrettanto favorevoli.

Un trend emergente è l’utilizzo della costruzione modulare in acciaio a bassa lega (LGS), che consente di ridurre tempi e costi grazie alla prefabbricazione in ambienti controllati. Questa tecnica, applicabile a progetti residenziali, scolastici, ospedalieri e persino militari, offre un vantaggio competitivo alle aziende che vogliono innovare nel processo edilizio. Parallelamente, l'importanza data alla sostenibilità spinge verso l’impiego di materiali isolanti, pannelli solari e tecnologie per la gestione efficiente delle risorse energetiche.

La città di New York si conferma un epicentro dell’innovazione edilizia, con una domanda crescente di edifici “green” e soluzioni architettoniche avanzate. Le sinergie createsi tra architetti, sviluppatori e fornitori di materiali innovativi accelera la realizzazione di progetti sostenibili.

Le aziende italiane hanno la possibilita' di inserirsi in un contesto dinamico e in forte evoluzione, sfruttando il know-how acquisito in Europa

Fonte: https://www2.deloitte.com/us/en/insights/industry/engineering-and-constr...

(Contributo editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025
Giovedì 16 Gennaio 2025

Notizie dai mercati esteri - Thailandia

Banca di Thailandia: consigliato di mantenere il tasso di politica monetaria al massimo del 2%

Supavud Saichuea, presidente del Consiglio nazionale per lo sviluppo economico e sociale della Thailandia, ha suggerito che la Banca di Thailandia dovrebbe mantenere il tasso di politica monetaria a un massimo del 2%, in linea con l'obiettivo di inflazione e la crescita del PIL del paese. Ha sottolineato che il tasso di politica reale dovrebbe rimanere tra lo 0% e l'1%, riflettendo la previsione di una crescita del PIL inferiore al 3%. L'intervallo dell'obiettivo di inflazione della Banca di Thailandia è tra l'1% e il 3%, e si prevede che l'inflazione per il 2024 sarà dello 0,4%, con una crescita fino all'1% entro la fine dell'anno.

Supavud ha notato che se la Banca centrale mantiene l'attuale tasso di politica monetaria, potrebbe danneggiare l'economia nella seconda metà del 2025, soprattutto a causa delle incertezze globali, come le nuove politiche degli Stati Uniti sotto il presidente eletto Donald Trump. Ha anche osservato che la crescita economica della Thailandia potrebbe non raggiungere l'obiettivo del governo del 3%, a causa delle crescenti tensioni commerciali globali, in particolare tra Stati Uniti e Cina.

Tuttavia, le esportazioni della Thailandia verso la Cina, specialmente nei settori alimentare e dei servizi, potrebbero trarre beneficio dalle attuali tensioni commerciali. Supavud ha anche evidenziato l'importanza del settore turistico e dei servizi per il PIL della Thailandia. Inoltre, l'investimento del governo in complessi di intrattenimento con casinò potrebbe sostenere il turismo, l'occupazione e gli investimenti a lungo termine, sebbene sia necessario prestare attenzione alle problematiche sociali.

Il piano energetico di Thaksin provoca timori sui titoli

La proposta dell'ex primo ministro Thaksin Shinawatra di ridurre la tariffa dell'elettricità ha aumentato i rischi normativi per i titoli energetici e delle utility, secondo CGS International Securities, che ha abbassato l'obiettivo per l'indice azionario a 1.530 punti, riducendolo di 100 punti rispetto alla previsione precedente di 1.630.

Thaksin ha annunciato che il governo intende ridurre la tariffa dell'elettricità da 4,15 a 3,70 baht per megawattora, con discussioni in corso per ottenere un consenso tra le agenzie competenti e il settore privato. Tuttavia, la tempistica della riduzione è incerta, aumentando i rischi per le aziende energetiche, che rappresentano il 18% della capitalizzazione totale della Borsa thailandese (SET). CGS ritiene che il governo possa subentrare nel finanziamento della riduzione, ma evidenzia che, a causa dell'alto livello del debito pubblico, potrebbe non essere in grado di sostenere un sussidio completo senza aumentare ulteriormente il debito pubblico.

I rischi per il mercato includono anche la possibilità che l'amministrazione Trump imponga tariffe più alte, soprattutto considerando l'incremento del surplus commerciale della Thailandia con gli Stati Uniti, che ha raggiunto il 6,7% del PIL nei primi 11 mesi del 2024.

CGS prevede che nel quarto trimestre del 2024 le aziende sotto la sua copertura registreranno un aumento del 44% dei profitti netti rispetto all'anno precedente e un aumento del 39% rispetto al trimestre precedente. I settori con una forte crescita dei profitti includono trasporti, petrolchimica e alimentare, mentre quelli più deboli sono costruzione, agricoltura e beni di consumo. La società prevede che i guadagni aziendali siano volatili a causa della debole economia domestica.

In questo contesto, CGS consiglia di privilegiare i settori difensivi, come consumo, retail, sanità, banche e finanza al consumo, che potrebbero beneficiare degli stimoli governativi e sono meno esposti ai rischi normativi.

Rafforzamento della sicurezza per il primo ministro nel sud della Thailandia

Mercoledì, su X, Paetongtarn Shinawatra (Primo Ministro) ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime dell'attacco con bomba a Narathiwat. Ha lodato il sacrificio dei due ufficiali uccisi nell'attentato, Pol Lt Col Suwit Chuaythewarit e suo figlio Pol Snr Sgt Maj Dome Chuaythewarit, sottolineando che l'incidente evidenzia la necessità di un impegno maggiore da parte del governo per risolvere i problemi e ristabilire la pace nella regione. Paetongtarn ha annunciato che visiterà le tre province meridionali come programmato per offrire supporto morale ai residenti e alle forze dell'ordine.

Il ministro della Difesa Phumtham Wechayachai ha dichiarato che durante la visita del primo ministro verranno adottate misure di sicurezza rafforzate e che l'obiettivo è trovare soluzioni per il conflitto nelle regioni meridionali. Phumtham ha inoltre sottolineato la necessità di riesaminare la situazione, esprimendo preoccupazione per gli incidenti che si verificano quando vengono ridotte le leggi di emergenza, suggerendo di rivedere le misure adottate e valutare la creazione di un team per i negoziati di pace.

Paetongtarn ha in programma di partecipare a un incontro per monitorare i progressi dei progetti di sviluppo nelle province meridionali, tra cui la costruzione di un ponte parallelo sul fiume Kolok e il progetto ferroviario a doppia linea Hat Yai-Sungai Kolok.

I residenti di Narathiwat hanno accolto con favore la notizia della visita di Paetongtarn, sperando in un miglioramento della situazione nella regione.

Settore manifatturiero contribuisca ad aumentare la crescita del PIL del 1% ogni anno

Il Ministero dell'Industria della Thailandia vuole che il settore manifatturiero contribuisca ad aumentare la crescita del PIL del 1% ogni anno, promuovendo nuove industrie che utilizzano tecnologie avanzate. Il Ministro dell'Industria, Akanat Promphan, ha dichiarato che i prodotti innovativi basati sulla manifattura ad alta tecnologia saranno un "nuovo motore" per l'economia, che sta affrontando sfide legate alle interruzioni tecnologiche, ai conflitti geopolitici e ai cambiamenti climatici.

Akanat ha sottolineato che la Thailandia ha bisogno di un nuovo impulso economico, poiché l'economia cresce lentamente dal periodo post-pandemico, e ha aggiunto che il bilancio statale è limitato a causa dell'alto debito pubblico, che ha raggiunto il 64% nel 2024. Ha affermato che la crescita può essere stimolata dallo sviluppo delle industrie S-curve, come le auto di nuova generazione e l'elettronica intelligente.

Il governo ha fissato l'obiettivo di una crescita del PIL del 3% nel 2025. Nel terzo trimestre del 2024, l'economia è cresciuta del 3%, trainata principalmente dai settori del turismo e delle costruzioni, mentre il settore manifatturiero ha registrato una crescita più contenuta del 1,2%.

Akanat ha anche detto che la Thailandia deve fornire energia pulita alle aziende straniere che investono in centri dati, servizi cloud e semiconduttori, e che il governo deve gestire meglio i costi energetici, riducendo le bollette elettriche per migliorare la competitività delle aziende.

Nel settore automobilistico, ha previsto che altri produttori giapponesi, dopo l'annuncio di Toyota di investire 55 miliardi di baht per promuovere le auto ibride, manterranno i loro investimenti in Thailandia, contribuendo a rafforzare la fiducia nel business, nonostante le difficoltà nelle vendite di auto domestiche dovute ai severi criteri per i prestiti auto e all'alto livello di debito delle famiglie.

(Contributo editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025
Mercoledì 15 Gennaio 2025

Moldova. Ministro dell'Economia: “Le esportazioni di alcuni prodotti agricoli nell'UE sono triplicate dopo la cancellazione dei dazi doganali”

Le esportazioni di alcune categorie di prodotti agricoli moldavi verso l'Unione Europea sono triplicate dopo la cancellazione dei dazi doganali nel 2022, ha scritto sui social media il vice primo ministro e ministro dell'Economia Dumitru Alaiba.

“Prima della liberalizzazione, le esportazioni di prodotti contingentati erano pari a 26,9 milioni di dollari. Nel 2023, le esportazioni hanno raggiunto gli 89,5 milioni di dollari - un aumento di 3,5 volte. Così, i nostri agricoltori sono riusciti a diventare più competitivi e a trovare nuovi mercati - in Europa”, ha scritto il ministro.

Le esportazioni di prugne nel 2021 ammontano a 25,8 mila tonnellate e nel 2023 a 60,4 mila tonnellate. Le mele - 1.000 tonnellate e 13.200 tonnellate; l'uva - 15.800 tonnellate e 32.300 tonnellate, rispettivamente.

“Alcuni prodotti hanno già superato le quote UE: l'uva - del 62%; le prugne - del 300%; le ciliegie - del 93%”, ha dichiarato Alaiba.

Il ministro ha ricordato che l'UE ha prorogato per un altro anno (fino all'estate del 2025) il regime di esenzione dai dazi doganali per l'importazione di pomodori, aglio, uva da tavola, mele, ciliegie, prugne e succo d'uva, il che “apre enormi opportunità agli esportatori moldavi”.

“In un periodo difficile, caratterizzato dall'imprevedibilità, abbiamo fatto la scelta giusta riorientando il commercio estero della Moldova verso l'UE, un partner stabile e affidabile. Questi risultati sono la prova migliore che i prodotti moldavi sono sempre più apprezzati sul mercato europeo. Questa è l'economia che stiamo costruendo, l'economia che ci collega all'Occidente e in cui gli imprenditori moldavi possono competere. Questa è la strada da seguire per la Moldova”, ha dichiarato il ministro.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Moldova)

Ultima modifica: Mercoledì 15 Gennaio 2025
Mercoledì 15 Gennaio 2025

Notizie dai mercati esteri - Turchia

XVII edizione degli Stati Generali della Diplomazia: Roma, 16 dicembre 2024

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, hanno aperto lo scorso 16 dicembre alla Farnesina la XVII edizione degli “Stati Generali della Diplomazia”, la Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo, appuntamento di confronto sull’azione internazionale dell’Italia.

Tra i tanti temi affrontati, sul piano economico-commerciale, è stato approfondita la promozione dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese.

Nel corso del suo intervento l’Ambasciatore d’Italia in Turchia Giorgio Marrapodi, all’ANSA ha affermato, soffermandosi sui rapporti commerciali Italia-Turchia, “il 2024 è stato un anno positivo; chiudiamo un anno con cifre di interscambio record rispetto al precedente record del 2023, saremo molto vicini ai 30 miliardi di dollari. E stiamo lavorando per iniziare anche il 2025 in maniera molto positiva, avendo in cantiere il quarto vertice intergovernativo”.

Giuseppe Donizetti Pascià, compositore italiano alla corte del Sultano Mahmud II: ponte tra cultura occidentale e ottomana del XIX secolo

A Palazzo di Venezia ad Istanbul si è celebrato lo scorso 10 dicembre il genio e la creatività di Giuseppe Donizetti Pascià con la prima esecuzione pubblica di alcuni suoi brani inediti contenuti nel manoscritto “Memorie musicali di Giuseppe Donizetti” conservato nella collezione di Erol Makzume. Giuseppe Donizetti fu attivo come compositore alla corte del Sultano Mahmud II, assumendo un ruolo cruciale nell’introduzione di elementi occidentali nella cultura ottomana del XIX secolo.

La serata, aperta dall’intervento dell’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Giorgio Marrapodi, ha avuto per protagonisti il compositore e musicologo, massimo esperto di Giuseppe Donizetti, Emre Araci (autore del volume “Giuseppe Donizetti. Il Pascià bergamasco”) che ha contestualizzato ciascun brano nella dimensione storica e culturale dell’epoca. L’esecuzione è stata affidata a Cihat Aşkın e a Mina Aoki Girardelli, esibitesi al violino e Çağdaş Özcan al pianoforte, le cui note hanno ricreato l’atmosfera magica e suggestiva della musica che nell’Ottocento animava Istanbul, capitale dell’Impero Ottomano.

Difesa. La turca Baykar acquista i siti industriali di Villanova Albenga della “Piaggio Aerospace”

Il colosso turco “Baykar”, leader mondiale nella produzione di velivoli da combattimento senza pilota (UCAV), ha acquistato la Piaggio Aerospace (“Piaggio Aero Industries” e “Piaggio Aviation”) dopo il via libera annunciato lo scorso 27 dicembre dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

“La cessione di Piaggo Aerospace al gruppo turco Baykar rappresenta una soluzione di grande profilo industriale che consente il rilancio di una azienda strategica del paese, un ulteriore progetto di sviluppo in un settore in grande espansione e nel contempo ci consente di delineare una più ampia partnership tecnologica e industriale tra Italia e Turchia, che avrà significativi sviluppi anche in altri progetti di grande interesse per il nostro Paese”, ha affermato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso.

Baykar è diventata il volto del settore aerospaziale e della difesa della Turchia ed è uno degli esportatori di droni più prolifici al mondo. I suoi droni da combattimento Bayraktar TB2 hanno guadagnato notorietà a livello internazionale tanto che il TB2 detiene il titolo di drone da combattimento più esportato al mondo. La Turchia domina il 65% del mercato globale delle esportazioni di veicoli aerei senza pilota (UAV).

I FLUSSI IDE. I dati YASED sui primi dieci mesi del 2024

Secondo i dati diffusi il 12 dicembre scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE in Turchia nel periodo gennaio-ottobre 2024 è stato pari a USD 8,5 mld, con un leggero calo del’1% rispetto all’analogo periodo del 2023.

Il dato degli IDE in Turchia nell’intervallo in esame comprende USD 4,7 mld in capitale azionario, USD 2,4 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri, USD 1,8 mld tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 500 mln.

Nei primi dieci mesi del 2024, con una quota pari al 23% del totale degli IDE, la Germania occupa il primo posto nella classifica dei dieci principali investitori in Turchia, precedendo i Paesi Bassi (16%), il Regno Unito e gli Stati Uniti (15%).

Nel 2024 Ankara ha lanciato la nuova strategia che copre gli anni 2024-2028 concepita per incrementare il flusso degli IDE globali all’1,5% dall’attuale 1,1%.

COMMERCIO ESTERO DELLA TURCHIA. Il 2024 si chiude con una crescita dell’export del 2,5%

I dati preliminari del commercio estero della Turchia per il 2024 sono stati diffusi dallo stesso Presidente della Repubblica lo scorso 3 gennaio. Erdoğan ha sottolineato il risultato storico delle esportazioni del Paese che sono crescite del 2,5% rispetto al 2023, raggiungendo USD 262 mld, nonostante un anno, come affermato dallo stesso Erdoğan, “pieno di incertezze regionali e di misure protezionistiche che hanno continuato ad avere un impatto negativo sul commercio globale”. Le importazioni hanno invece registrato una contrazione del 4,9% e si sono attestate a USD 344,1 mld.

Sempre nel 2024, il deficit commerciale della Turchia si è ridotto a USD 82,2 mld dai 106,3 del 2023 (-24 miliardi di USD) mentre il rapporto di copertura tra esportazioni e importazioni è aumentato di 5,5 punti e salito al 76%.

Per quanto invece attiene ai dati diffusi dal Ministero del Commercio che arrivano fino a novembre 2024, nei primi 11 mesi, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati: Germania (USD 18,8 mld), USA (USD 14,8 mld), Regno Unito (USD 13,9 mld), Iraq (USD 11,8 mld) e Italia (USD 11,7 mld).

Relativamente alle importazioni, nel periodo gennaio-novembre 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Cina (USD 41,5 mld), Federazione Russa (USD 39,5 mld), Germania (USD 24,5 mld), Italia (USD 17,5 mld) e Stati Uniti (USD 14,9 mld).

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025
Mercoledì 15 Gennaio 2025

Thailandia. Regole sui visti semplificate per professionisti e stranieri benestanti

Il governo della Thailandia ha approvato questa settimana modifiche alle leggi sui visti per renderle più attraenti per professionisti qualificati, investitori e stranieri benestanti che desiderano ottenere permessi di residenza a lungo termine.

Le modifiche includono l'eliminazione del requisito di reddito annuale minimo per coloro che richiedono il visto nella categoria "global citizens" e una riduzione del requisito di reddito minimo per le aziende che consentono ai propri dipendenti di lavorare dalla Thailandia. Inoltre, i titolari di visto non avranno più limiti sul numero di familiari che possono portare con sé: genitori e altri dipendenti legali possono ora vivere con loro, rispetto ai soli quattro precedentemente consentiti.

Introdotto nel 2022, il visto per residenti a lungo termine offre una residenza di 10 anni, un permesso di lavoro digitale, vantaggi fiscali e altri benefici. Più di 6.000 persone hanno richiesto questo visto, con gli europei in cima alla lista.

Le modifiche puntano a favorire investimenti esteri e talenti di alto livello, abbassando i requisiti di reddito per le aziende e ampliando i settori di interesse per i professionisti qualificati, includendo ora la gestione dei disastri e l'innovazione integrata. Viene anche eliminato il requisito di almeno cinque anni di esperienza lavorativa nel campo per i professionisti.

In sintesi, queste modifiche mirano a rafforzare la Thailandia come centro globale per investimenti e talenti di alto livello.

(Contributo editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025
Mercoledì 15 Gennaio 2025

Spagna. Il Governo pensa creare una nuova tassa o modificare l'imposta sui trasferimenti per penalizzare l'acquisto di case da parte di immigrati extracomunitari

Il Governo spagnolo sta elaborando un piano per limitare l'acquisto di case in Spagna da parte di stranieri non residenti al di fuori dell'Unione Europea. Anche se non è ancora stato specificato come verrà attuata questa limitazione, il governo sembra determinato. È quanto ha assicurato il presidente Pedro Sánchez durante il forum organizzato dal Ministero degli Alloggi lunedì scorso: “Aumenteremo l'onere fiscale che dovranno pagare fino al 100% del valore dell'immobile”. 

Sánchez ha contestualizzato: “Dopo aver fatto un lavoro molto approfondito, abbiamo deciso di limitare l'acquisto di case da parte di stranieri non residenti provenienti da Paesi extracomunitari. Si tratta di una misura senza precedenti nella storia del nostro Paese, ma che viene già applicata in Canada e Danimarca e che riteniamo opportuna e molto necessaria nell'attuale emergenza abitativa. Solo nel 2023, i non residenti extracomunitari hanno acquistato circa 27.000 case e appartamenti, non per viverci, né per farvi vivere i loro parenti, ma per speculare e fare soldi, cosa che non possiamo permettere in un contesto di carenza di alloggi”. Questa misura, che non ha precedenti, come ha commentato il presidente, è ancora in fase di progettazione. 

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana - Barcellona)

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025
Martedì 14 Gennaio 2025

Brasile, Belo Horizonte. Stellantis raggiunge il record di produzione nell'hub di Betim nel 2024

L'hub automobilistico di Stellantis a Betim, nella regione metropolitana di Belo Horizonte (RMBH), ha raggiunto, nel 2024, la più alta produzione di veicoli dell'impianto dalla creazione del gruppo automobilistico, nel 2021. La produzione del complesso industriale è cresciuta del 7,9% nell'anno. Nei quattro anni di Stellantis, la produzione nello stabilimento di Betim è aumentata del 27%.
Nel 2024, nello stabilimento sono state prodotte più di 468,6 mila automobili: il produttore ha superato l'intera produzione del 2023 (434 mila veicoli) a novembre dell'anno scorso, quando ha raggiunto le 436,1 mila auto prodotte.
Nel polo automobilistico RMBH, il gruppo ha raggiunto consecutivamente nuovi record di produzione mensile da luglio dell'anno scorso. Nello stesso mese, il volume più alto dell'impianto fu raggiunto in un mese dalla fondazione dell'azienda (43 mila veicoli). Nel 2021, dalla fusione delle case automobilistiche Peugeot Citroën (Gruppo PSA) e Fiat Chrysler Automobiles (FCA) è nato il gruppo Stellantis.
Dal mese successivo, agosto, Stellantis ha sempre prodotto più di 45 mila veicoli al mese presso l'unità. Un livello che non era mai stato raggiunto nel complesso industriale dal 2021.
Il risultato del polo automobilistico di Betim, sempre nell'agosto 2024, ha aiutato la casa automobilistica a registrare il miglior mese della sua storia in Sud America in termini di quantità di veicoli prodotti. Quel mese, l'azienda produsse 88.700 automobili in tutto il continente.
La previsione dell'azienda era di chiudere il 2024 con una produzione di 761,7 mila veicoli nel Paese. In Brasile, oltre a Betim, l'azienda ha stabilimenti a Goiana (PE) e Porto Real (RJ). Se l’aspettativa sarà confermata, lo stabilimento Stellantis di RMBH sarà responsabile del 61,5% della produzione totale del gruppo automobilistico nel Paese.
Il presidente di Stellantis per il Sud America, Emanuele Cappellano, ha dichiarato al Diário do Comércio a dicembre che le aspettative della casa automobilistica per il 2025 sono che il mercato mantenga la sua tendenza di crescita e segua il ritmo del 2024, supportato da un ambiente macroeconomico che deve stimolare il consumo e impulsionare il settore.
Il complesso di Betim è considerato di importanza strategica per il Brasile e per il gruppo. È uno degli stabilimenti Stellantis più grandi al mondo e ha autonomia tecnologica in Sud America. L'unità di Minas Gerais produce fondamentalmente la linea di automobili Fiat, con enfasi sul pick-up Fiat Strada, che rimane l'auto più venduta in Brasile.
Stellantis intende investire 14 miliardi di R$ nel sito tra il 2025 e il 2030, il più grande investimento nei quasi 50 anni di storia del complesso industriale. L'investimento previsto per l'unità rientra nei 32 miliardi di R$ che il gruppo investirà in Sud America nel periodo in questione.
L'importo servirà a dare impulso al lancio di 40 nuovi prodotti e di otto powertrain (il sistema di trazione elettrica del veicolo) e a supportare lo sviluppo di tecnologie bio-ibride (con motore ibrido flessibile), innovazioni per la decarbonizzazione della filiera automobilistica e la creazione di nuove opportunità strategiche di business.
Stellantis consolida la leadership nelle vendite
Stellantis, leader nel mercato delle automobili e dei veicoli commerciali leggeri in Brasile, Argentina e Sud America, è ottimista anche sulle vendite. Nel 2024 Fiat ha immatricolato 520,2 mila veicoli e ha raggiunto una quota del mercato nazionale del 20,9%. Sono state immatricolate 45 mila unità in più rispetto al precedente. Per il quarto anno consecutivo il marchio ha ottenuto il primo posto nel settore.
La Fiat Strada è stata l'auto più venduta nel Paese nel 2024. Il pick-up ha chiuso l'anno con 144,6 mila unità vendute e una quota di mercato del 5,8%, in aumento di 0,3 punti percentuali (p.p) rispetto al 2023. La Strada, insieme a Toro e Titano, Fiat diventa leader nel segmento dei pick-up con una quota del 43,1%. Il marchio era leader anche nei segmenti delle berline e dei furgoni.
Il Fiorino è stata l'auto più venduta nella categoria B-Vans nel 2024 e ha conquistato il primato assoluto in questo segmento per l'undicesimo anno consecutivo. Il furgone Scudo ha guidato le vendite nella categoria D-Van nel 2024. Il modello, lanciato nel 2022, è stato il furgone più venduto nella categoria per il secondo anno consecutivo. Dal 2010 Fiat è leader nel segmento dei furgoni e nel 2024 ha raggiunto una quota di mercato del 36,7% nel segmento.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Minas Gerais)

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025
Martedì 14 Gennaio 2025

Notizie dai mercati esteri - Spagna

Spagna: dal 1º gennaio 2025 in vigore le nuove aliquote dell'imposta sulle società per le microimprese e le PMI

Il Congresso dei Deputati ha approvato lo scorso 19 dicembre la riduzione dell'imposta sulle società concordata dal Governo e dai suoi partner, che prevede riduzioni annuali durante le prossime dichiarazioni dei redditi per le PMI e le microimprese. Questo è quanto pagheranno nel 2025, a seconda delle loro dimensioni.

tale riduzione fa parte della riforma fisccale concordata dal Governo spagnolo e dai suoi partner qualche settimana fa, dopo essere stata portata al Senato qualche giorno fa. Tra le misure previste vi è, appunto, la riduzione dell'imposta sulle società per le piccole imprese e le microimprese, che è entrata in vigore il 1° gennaio 2025.

In questo modo, le microimprese - quelle con un fatturato inferiore a un milione di euro all'anno - pagheranno nel 2025 un'imposta sulle società del 21% sui primi 50.000 euro e del 22% sul resto del reddito. Questo importo sarà ridotto nei prossimi tre anni al 17% sui primi 50.000 euro e al 20% del fatturato nel 2027.

Nel caso delle piccole e medie imprese con un fatturato inferiore ai dieci milioni di euro l'anno, la riforma fiscale prevede anche una riduzione progressiva dell'aliquota dell'imposta sulle società. Pagheranno il 24% nel 2025 e il 20% nel 2029.

Anche se la riduzione delle imposte per le PMI e le microimprese è entrata in vigore il 1° gennaio 2025, va ricordato che queste imprese non presenteranno la dichiarazione dei redditi per l'anno successivo fino a luglio 2026. Pertanto, le piccole imprese impiegheranno più di un anno e mezzo per iniziare a beneficiare di questa riduzione fiscale.

Queste saranno le nuove aliquote che le imprese pagheranno per l'imposta sulle società nel 2025.

In primo luogo, la nuova riforma fiscale prevede una riduzione delle aliquote che le micro-PMI pagano per l'Imposta sulle Società. In altre parole, le imprese con un fatturato inferiore a un milione di euro all'anno. Come hanno spiegato gli economisti a questo giornale qualche settimana fa, questa è “la prima volta che il concetto di micro-PMIviene inseritonella normativa.

Finora queste aziende erano già tassate al 23%, due punti sotto l'aliquota generale. Tuttavia, a partire dal 2025 - nella dichiarazione dei redditi che presenteranno nel 2026 - pagheranno meno tasse sulle società. Nel 2025 prossimo le aliquote per le imprese con un fatturato inferiore a un milione di euro sono le seguenti:

  • Per i primi 50.000 euro, pagheranno il 21%.
  • Tra questo importo e un milione di euro, le micro-PMI saranno tassate al 22%.

Anche per le piccole e medie imprese, cioè quelle con un fatturato compreso tra uno e dieci milioni di euro, è stata approvata una riduzione dell'imposta sulle società per il prossimo anno. Nel 2025 pagheranno il 24%, un punto in meno rispetto a quanto pagato nel 2023 e a quanto pagheranno per quest'anno nella prossima dichiarazione dei redditi.

Le microimprese e le PMI pagheranno meno tasse ogni anno fino al 2029.

Nel caso delle micro-PMI, il testo prevede una riduzione graduale dell'aliquota dell'imposta sulle società nei prossimi tre anni. Alla riduzione proposta per il 2025 seguiranno le seguenti:

  • 2026: i primi 50.000 euro saranno tassati al 19% e il resto del reddito al 21%.
  • 2027: i primi 50.000 euro saranno tassati al 17% e il resto al 20%, a condizione che il fatturato totale dell'azienda non superi il milione di euro.

Da parte loro, le PMI - quelle con un fatturato compreso tra uno e dieci milioni di euro - vedranno nei prossimi anni ridursi di un punto l'aliquota dell'imposta sulle società che pagano in ogni dichiarazione dei redditi. Così, nel 2025 pagheranno già il 24%, e seguiranno le riduzioni successive:

  • 2026: le PMI pagheranno il 23% di imposta sulle società.
  • 2027: l'aliquota fiscale per queste aziende sarà ridotta al 22%.
  • 2028: le imprese con un fatturato compreso tra uno e dieci milioni di euro pagheranno il 21% di imposta sulle società.
  • 2029: infine, le PMI pagheranno il 20% di imposta sulle società tra cinque anni.

Per maggiori informazioni si può visualizzare la normativa relativa alla riforma fiscale e pubblicata nel BOE (Boletín Oficial del Estado il 20 dicembre 2024) attraverso il link inserito nel campo corrispondente.

Nuove misure fiscali in Spagna

Lo scorso 21 dicembre è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato spagnolo la Legge 7/2024 del 20 dicembre, in virtù della quale si istituisce un'Imposta Suppletiva al fine di garantire un livello minimo globale di tassazione per i gruppi multinazionali e i grandi gruppi nazionali, un'Imposta sui margini di interesse e sulle commissioni di determinati istituti finanziari e un'Imposta sui liquidi per sigarette elettroniche e altri prodotti legati al tabacco, e si modificano altre norme fiscali.

La norma recepisce nella legislazione spagnola la direttiva europea che garantisce una tassazione globale minima pari al 15% per le multinazionali e, inoltre, incorpora diverse misure fiscali di interesse che entreranno in vigore nel 2024 e nel 2025.

Infine, vengono introdotte due nuove imposte: l'imposta sui liquidi per sigarette elettroniche e altri prodotti legati al tabacco e l'imposta sul margine di interessi e commissioni di alcune istituti finanziari, e vengono modificate determinate imposte.

Riportiamo di seguito una sintesi delle misure più rilevanti introdotte da tale Legge.

a.Imposta Suppletiva al fine di garantire un livello minimo globale di tassazione per i gruppi multinazionali e i grandi gruppi nazionali.

La Legge prevede un regime fiscale che garantisca un'imposizione effettiva minima del 15% per i grandi gruppi multinazionali e nazionali aventi un utile consolidato pari o superiore a 750.000.000 euro.

Il sistema si articola attraverso un'Imposta Suppletiva suddivisa in tre modalità: nazionale, primaria e secondaria.

Tale imposta fa sì che le entità che operano in Spagna, direttamente o come parte di un gruppo, apportino quantomeno un'aliquota fiscale minima laddove i loro utili siano sottotassati in altre giurisdizioni.

L'obiettivo principale è quindi quello di garantire una concorrenza fiscale equa, ridurre l'erosione della base imponibile e prevenire lo spostamento dei profitti, in linea con le iniziative internazionali e comunitarie.

La legge disciplina la base imponibile, le aliquote effettive e gli obblighi in materia di informazione. Prevede, inoltre, delle esclusioni per gli enti non commerciali, pubblici o associazioni senza scopo di lucro.

Inoltre, stabilisce dei meccanismi per evitare la doppia imposizione e un regime di sanzioni in caso di mancato rispetto degli obblighi formali.

b.Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF)

A decorrere dal 1° gennaio 2025, l'aliquota fiscale verrà aumentata di 2 punti percentuali, passando dall'attuale 28% al 30% per i redditi imponibili pari o superiori ai 300.000 euro.

Pertanto, dal 1° gennaio 2025, la scala di risparmio sarà la seguente:

Reddito imponibile Quota applicabile Base rimanente Aliquota
fino a € fino a € %
0,00 0,00 6.000,00 19,00
6.000,00 1.140,00 44.000,00 21,00
50.000,00 10.380,00 150.000,00 23,00
200.000,00 44.880,00 100.000,00 27,00
300.000,00 71.880,00 di seguito 30,00

c.Imposta sulle società (IS)

Per i periodi d'imposta decorrenti dal 1° gennaio 2025 o in data successiva, il vantaggio fiscale della riserva di capitalizzazione è stato modificato nel seguente modo:

  • La percentuale di riduzione è aumentata fino al 20% e, inoltre, tale percentuale può essere aumentata in caso di ampliamento e mantenimento dell'organico.

Le nuove percentuali sono:

  • Il 23% se nel periodo d'imposta si registra un aumento dell'organico medio, rispetto a quello del periodo d'imposta precedente, pari ad almeno il 2% senza superare il 5%.
  • Il 26,5% se l'aumento del numero medio di dipendenti nel periodo d'imposta precedente oscilla tra il 5 e il 10%.
  • Il 30% se l'aumento dell'organico è superiore al 10%.

L' incremento del numero di dipendenti deve essere mantenuto per 3 anni dalla fine del periodo d'imposta a cui si riferisce la riduzione.

  • L'importo della riduzione applicata non può superare il 20% (in precedenza 10%) della base imponibile o il 25% qualora l’importo netto del volume d’affari fosse inferiore a 1.000.000 di euro.

Aliquote d’imposta:

Per i periodi d'imposta che iniziano dal 1° gennaio 2025 sono state stabilite le seguenti aliquote d'imposta:

  • Micro PMI (quelle con un Importo Netto del Volume d’Affari dell'anno precedente inferiore a 1.000.000 di euro): Il 17% per la parte della base imponibile compresa tra 0 e 50.000 euro. Per la parte eccedente, il 20%. Ovvero:
Base imponibile Aliquota
< 50.000€ 17,00%
> 50.000,1€ 20,00%
  • Le entità di piccole dimensioni (quelle con un fatturato netto inferiore a 10.000.000 di euro durante l' esercizio precedente): viene stabilita un'aliquota fiscale generale del 20%.
  • Ciò nonostante, le aliquote fiscali di cui sopra troveranno effettiva applicazione dal 2029. Fino ad allora, per ogni esercizio finanziario si applicheranno le seguenti aliquote d’imposta:
Base imponibile Aliquote d’imposta  
  2025 2026 2027 2028 2029
< 50.000€ 21,00% 19,00% 17,00% 17,00% 17,00%
> 50.000,1€ 22,00% 21,00% 20,00% 20,00% 20,00%
ERD 24,00% 23,00% 22,00% 21,00% 20,00%

Basi imponibili negative:

A decorrere dal 1° gennaio 2024, si riattivano i limiti aboliti dalla Corte Costituzionale, con sentenza del gennaio 2024, in materia di compensazione delle basi imponibili negative per i contribuenti con Importo netto del volume d’affari superiore a 20.000.000 di euro:

  • Per i contribuenti i cui periodi d'imposta hanno inizio dal 1° gennaio 2024 in poi e il cui Importo Netto del Volume d’Affari è compreso tra i 20.000.000 e i 60.000.000 di euro, il limite per la compensazione delle basi imponibili negative è pari al 50% della base imponibile dell'esercizio.
  • I contribuenti con un Importo Netto del Volume d’Affari superiore a 60.000.000 di euro potranno compensare le perdite fiscali solo per il 25% della base imponibile dell'esercizio.
Importo Netto del Volume d’Affari (INCN)  
Importo Netto del Volume d’Affari < 20.000.000 70%
20.000.000< Importo Netto del Volume d’Affari <= 60.000.000, 50%
Importo Netto del Volume d’Affari ≥ 60.000.000 25%
  • Detrazioni per evitare la doppia imposizione internazionale:
    • A decorrere dal 1° gennaio 2024, viene riattivato il limite del 50% della quota applicabile delle detrazioni per evitare la doppia imposizione internazionale o nazionale generata o da compensare.
    • Tale limite si applica soltanto ai contribuenti con Importo Netto del Volume d’Affari di almeno 20.000.000 di euro nei 12 mesi precedenti l'inizio del periodo d'imposta.
  • Basi imponibili negative in Gruppi di consolidamento:
    • Il provvedimento approvato inizialmente solo per il 2023, che consisteva nel non includere il 50% delle basi imponibili negative delle singole imprese nella base imponibile consolidata del gruppo, viene esteso ai periodi d'imposta 2024 e 2025.
    • Gli importi non presi in considerazione saranno integrabili con un calcolo in decimi nei periodi successivi a decorre dal 1° gennaio 2025 e dal 1° gennaio 2026.

La norma è visualizzabile attraverso il link inserito nel campo corrispondente.

Fonte: Maio Legal (www.maiolegal.com)

Madrid attrae il 71,8% degli investimenti esteri in Spagna nei primi nove mesi del 2024

I dati recentemente aggiornati dal Registro degli Investimenti Esteri, corrispondenti ai primi nove mesi del 2024, mostrano che la regione di Madrid è stata la destinazione del 71,8% degli investimenti produttivi lordi ricevuti in Spagna nei primi nove mesi del 2024, 16.946 milioni di euro. Seguono a distanza la Catalogna (3.453 milioni, 14,6% del totale), le Asturie (596 milioni, 2,5%, fortemente concentrati in un'espansione britannica nel settore energetico), l'Andalusia (481 milioni, 2,0%) e la Comunità Valenciana (426 milioni, 1,8%).

Il dato di Madrid per i primi tre trimestri del 2024, già superiore al totale degli investimenti ricevuti in tutto il 2022 e il 2023, include tuttavia notevoli investimenti tramite finanziamenti infragruppo (28,9% del totale), una delle nuove voci che saranno prese in considerazione nel Registro degli investimenti a partire dal 2024 e che non erano incluse negli anni precedenti. Se si considerano solo gli investimenti in capitale o patrimonio, che rappresentano il 71,1% del totale degli investimenti ricevuti a Madrid nei primi nove mesi dell'anno (12.049 milioni), il dato è superiore dell'11% rispetto alla media registrata nello stesso periodo (gennaio-settembre) negli ultimi cinque anni.

Nella sua ultima pubblicazione di dati, il Registro ha aggiornato al rialzo i livelli di investimento registrati a Madrid negli ultimi tre anni, includendo alcune transazioni rilevanti nel 2023 e nei primi due trimestri del 2024, che hanno un impatto positivo sulle cifre.

Regno Unito e Stati Uniti consolidano la loro posizione di principali investitori a Madrid nel 2024

Nei primi nove mesi del 2024, il Regno Unito è il primo investitore della regione, con 7.465 milioni di euro (44,1% del totale), grazie all'accordo di Zegona con Vodafone nel settore delle telecomunicazioni (quasi 5.000 milioni di euro nel secondo trimestre del 2024). 5.000 milioni di euro nel secondo trimestre) e ai forti investimenti nei Servizi tecnici di ingegneria (657 milioni), nell'Industria alimentare (583 milioni, compreso l'investimento previsto da CVC in Monbake) e nelle Attività di call center (333 milioni, sempre nel secondo trimestre). Seguono gli Stati Uniti, con un totale di 2.147 milioni investiti nel periodo (12,7%), tra cui investimenti in Servizi tecnici di ingegneria (965 milioni), Attività immobiliari (337 milioni) e Ingegneria civile (246 milioni).

La Norvegia raggiunge il suo maggior volume di investimenti nella Comunità di Madrid nel 2024, con 1.560 milioni di euro (9,2% del totale), concentrati interamente nella fornitura di energia, legata all'acquisto della filiale rinnovabile del gruppo Elecnor, Enerfin, da parte della società statale Statkraft.

La Francia si colloca al quarto posto, superando anch'essa la soglia di 1 miliardo per l'anno (1.282 milioni, 7,6%), con forti investimenti nel settore dell'Alimentazione (785 milioni).

L'Italia è al sesto posto, dietro ai Paesi Bassi, con un volume di investimenti di oltre 500 milioni di euro, concentrati soprattutto nel settore dell'ingegneria civile.

A livello settoriale spiccano le telecomunicazioni, la fornitura di energia e i servizi tecnici di architettura e ingegneria.

Da un punto di vista settoriale, alcune delle suddette operazioni determinano i settori di maggior spicco nel primo semestre dell'anno: le Telecomunicazioni hanno assorbito il 29,6% dei flussi produttivi lordi ricevuti in questi mesi a Madrid (5.023 milioni), seguite dalla Fornitura di energia elettrica (17,8%, 3.012 milioni), dai Servizi tecnici di architettura e ingegneria (9,6%, 1.634 milioni), dai Servizi finanziari (6,8%, 1.159 milioni), dall'Ingegneria civile (6,7%, 1.133 milioni) e dalle Attività immobiliari (4,4%, 744 milioni).

Madrid rafforza la sua leadership nei progetti greenfield transfrontalieri, attirando più investimenti e occupazione

Per quanto riguarda gli investimenti greenfield, che generano più crescita e occupazione, i dati di Orbis Crossborder Investment (Moody's) mostrano come l'aumento dell'attività di investimento nella città sia stato notevole negli ultimi anni, nonostante la pandemia. Tra il 2019 e la fine del 2023, sono stati annunciati quasi 200 progetti all'anno nella città di Madrid, con un investimento medio annuo di oltre 3.580 milioni di euro e la generazione di 13.240 posti di lavoro ogni anno.

Madrid ha rafforzato la sua posizione di destinazione chiave per gli investimenti greenfield in Europa e nel mondo. Nell'ultimo anno completo, il 2023, Madrid si è posizionata come la seconda principale destinazione europea per questo tipo di progetti e la sesta a livello globale. Nel 2023 sono stati annunciati 235 nuovi progetti a Madrid, il 51% in più rispetto all'anno precedente, per un valore di oltre 3.800 milioni di euro, che creeranno più di 13.600 posti di lavoro in città. Si tratta del secondo miglior dato occupazionale da quando esistono i registri, dopo quello eccezionale del 2019.

Nei primi nove mesi del 2024, questa fonte registra 140 progetti nella città di Madrid, provenienti da 121 aziende diverse. Questi progetti rappresentano un importo di oltre 4,2 miliardi di euro, già il secondo miglior record dell'intera serie storica, e un'occupazione associata di 9.550 posti di lavoro. Rispetto all'anno precedente si è registrato un notevole aumento del volume di investimenti per progetto (32 milioni, rispetto a 17 milioni) e del volume medio di occupazione (71 posti di lavoro per progetto, rispetto a 62). Entrambe le grandezze sono superiori alla dimensione media dei progetti ricevuti a Madrid nell'ultimo decennio.

La città di Madrid ha rappresentato l'82% dei progetti annunciati nella Regione di Madrid dal 2003, il 78% degli investimenti e il 76% dell'occupazione.

Fonte: Madrid Investment Attraction

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)

Ultima modifica: Martedì 8 Aprile 2025
Martedì 14 Gennaio 2025

G20 e B20 in Sudafrica. Un ponte verso mercati emergenti e nuove collaborazioni globali

Per le imprese italiane, la Presidenza sudafricana del G20 rappresenta un'opportunità per rimanere aggiornate sulle tendenze globali e cercare di inserirsi in catene di valore internazionali, approfittando di collaborazioni e iniziative sostenute da istituzioni e grandi aziende. Dalla fornitura di macchinari per l’estrazione e la lavorazione mineraria, allo sviluppo di sistemi di energia rinnovabile, alla fornitura di impianti e tecnologie per l'economia circolare e oltre: le opportunità di business in Sudafrica e nel continente africano nei prossimi anni paiono promettenti.

Il Sudafrica ha assunto la Presidenza del G20 fino al 30 novembre 2025[1] (a cinque anni dalla scadenza dell'Agenda 2030 dell'ONU[2]), adottando il tema "Solidarietà, Uguaglianza, Sostenibilità", con l'intento di promuovere una crescita inclusiva e sostenibile a livello globale.

Nell’ambito del G20, nei prossimi mesi verranno affrontate una serie di sfide interconnesse, tra cui quelle legate ai cambiamenti climatici, alle disuguaglianze e alle crisi geopolitiche. Le priorità principali della Presidenza sudafricana includono:

  1. Rafforzare la risposta globale ai disastri climatici, con il supporto delle istituzioni finanziarie internazionali e del settore privato;
  2. Promuovere soluzioni per ridurre il debito nei Paesi in via di sviluppo;
  3. Aumentare i finanziamenti per il clima destinati ai Paesi in via di sviluppo e coinvolgere il capitale privato per sostenere la transizione energetica;
  4. Assicurarare che i Paesi africani beneficino pienamente dall'estrazione di minerali necessari per la transizione energetica.

Queste priorità rispecchiano l'impegno del Sudafrica per una crescita globale equa e sostenibile, guidata dal principio di Ubuntu, che enfatizza l'interconnessione e la cooperazione tra le nazioni, così come tra gli individui.

La Presidenza sudafricana del G20 si concentrerà su tre Task Force tematiche: Crescita economica inclusiva e riduzione delle disuguaglianzeSicurezza alimentare e Intelligenza artificiale e innovazione per lo sviluppo sostenibile. Il dialogo con la società civile sarà cruciale: gruppi di coinvolgimento come il Business20 (B20) e il Civil20 (C20) arricchiranno le discussioni, contribuendo a formulare politiche più inclusive.

Creato nel 2010, il B20[3] riunisce leader aziendali dei Paesi membri del G20 per discutere temi urgenti come il commercio globale, le politiche economiche e le sfide commerciali.

Business Unity South Africa (BUSA) ospiterà il B20 in Sudafrica[4], che affronterà le sfide globali con diverse task force dedicate a temi chiave come, per esempio, il commercio, la transizione energetica, l'adozione di tecnologie digitali e l'industrializzazione. Le priorità del B20 includono il rafforzamento delle politiche commerciali per sbloccare opportunità economiche, la promozione di sistemi energetici sostenibili e la valorizzazione delle tecnologie digitali per stimolare una crescita competitiva e inclusiva.

In conclusione, la Presidenza sudafricana del G20 rappresenta un'importante opportunità per le aziende italiane interessate a espandersi nei mercati emergenti e a rafforzare le proprie partnership internazionali. Le priorità del Sudafrica, come la transizione energetica, lo sviluppo industriale e la promozione dell'innovazione, offrono ampi spazi di collaborazione, in particolare nei settori della tecnologia, delle energie rinnovabili, della gestione delle risorse e del know-how industriale.

 

[1] G20 Presidency – G20 South Africa

[2] Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development | Department of Economic and Social Affairs

[3] B20 South Africa 2025

[4] B20 South Africa Takes the Helm in Amplifying Africa’s Role in Global Business Affairs - Business Unity South Africa

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Sudafricana)

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025
Martedì 14 Gennaio 2025

Singapore guida la classifica globale dell’innovazione tra oltre 70 Paesi

Singapore è stato nominato il Paese più innovativo al mondo, conquistando il primo posto in una classifica di nazioni basata su indicatori ampi e diversificati, come il livello di istruzione della forza lavoro e il tasso di creazione di nuove imprese.

Ha superato gli Stati Uniti per posizionarsi in cima all’ultima edizione del Global Innovation Scorecard, una classifica biennale di 74 paesi e dell’Unione Europea redatta dalla Consumer Technology Association (CTA). L’associazione statunitense si occupa di compilare questa classifica dal 2019.

Tra i 25 paesi riconosciuti come campioni globali dell’innovazione, Singapore ha ottenuto il punteggio composito più alto, un balzo rispetto alla sua 15ª posizione del 2023. A completare i primi cinque paesi più innovativi ci sono gli Stati Uniti, la Nuova Zelanda, la Svezia e la Svizzera.

La Repubblica ha ricevuto il premio Global Innovation Champion il 9 gennaio al CES, la più grande fiera tecnologica mondiale, dove le aziende presentano i loro ultimi prodotti e prototipi, a Las Vegas.

L’esposizione di quattro giorni, precedentemente nota come Consumer Electronics Show, si conclude il 10 gennaio. La CTA ha dichiarato che la sua classifica valuta i paesi in base alle loro realtà politiche, economiche e demografiche per determinare quanto siano pronti a promuovere l’innovazione tecnologica. L’edizione più recente ha valutato i paesi su un numero maggiore di metriche rispetto al passato.

Mentre la classifica del 2023 includeva 40 indicatori, l’ultima ne comprende 56, con una gamma di fonti di dati provenienti da agenzie come l’Organizzazione Mondiale del Commercio, l’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale e la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo.

Singapore ha raggiunto punteggi massimi in quattro delle 16 categorie misurate: resilienza dell’ambiente imprenditoriale e trasparenza dei dati; natura pro-innovazione dell’ambiente legale; accoglienza verso le start-up e le piccole imprese; e politiche fiscali favorevoli alle aziende. La Repubblica ha ottenuto buoni risultati anche in altre categorie, come la diversità etnica e degli immigrati nella forza lavoro, l’apertura alla telemedicina e ai flussi di dati transfrontalieri, e la velocità della banda larga.

Il CEO della CTA, Gary Shapiro, ha dichiarato durante una breve cerimonia che la classifica esamina se i paesi offrono le condizioni necessarie per stimolare i loro innovatori a inventare un futuro migliore.

“Questo significa non solo valutare gli investimenti in settori all’avanguardia o la burocrazia per le start-up, ma anche riconoscere che i paesi che garantiscono la libertà di espressione creano opportunità per la diversità della forza lavoro e rispettano le libertà fondamentali delle persone,” ha affermato.

“Celebrando i migliori tra i migliori, i nostri campioni dell’innovazione, incoraggiamo altri paesi a seguirne l’esempio.”

Come sempre, i paesi che si posizionano più in alto nella classifica dimostrano la migliore collaborazione tra governo e industria, ha aggiunto Shapiro.

In un post su Facebook del 9 gennaio, l’agenzia commerciale Enterprise Singapore ha dichiarato che la Repubblica è orgogliosa di essere il campione dell’innovazione con il punteggio più alto tra tutti i paesi valutati.

(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Singapore)

Ultima modifica: Martedì 8 Aprile 2025