Notizie mercati esteri

Lunedì 29 Gennaio 2024

Il Ministero del Commercio, dell'Industria e dell'Energia coreano annuncia i principali obiettivi del Fourth Intelligent Robot Basic Plan (2024-2028)

Il Ministero del Commercio, dell'Industria e dell'Energia (MOTIE) coreano ha annunciato la stesura definitiva del Fourth Intelligent Robot Basic Plan (2024-2028), come parte dell'attuazione della visione e della strategia dell'industria robotica annunciata nel dicembre 2023, sulla base del Intelligent Robots Development and Distribution Promotion Act. 

Il suddetto Ministero coreano ha intenzione di investire 3 trilioni di won nell'industria robotica con il supporto delle imprese private entro il 2030. L'ambizioso obiettivo è quello di riuscire a produrre localmente circa l’80% delle componenti chiave nella fabbricazione dei robot entro il 2030 (attualmente questa percentuale è del 44%). Tra gli altri obiettivi di questo piano di investimenti vi sono il riuscire ad impiegare circa un milione di robot in vari settori della società, tra i quali l’agricoltura, la logistica, la difesa e la medicina, ma anche quello di costruire infrastrutture adatte ai robot, nonché definire le linee guida etiche in termini di sviluppo e utilizzo degli stessi. A tal proposito verranno investiti circa 200 miliardi di won nella costruzione di un campo di prova nazionale per i robot in fase di sviluppo, che verranno sottoposti a test di stabilità e affidabilità per una rapida commercializzazione.

Con questi obiettivi il governo procederà anzitutto attraverso la via dell’eliminazione tempestiva di 51 regolamenti per aprire la strada allo sviluppo dell’industria robotica. Verrà inoltre promosso l’impiego di circa 15.000 esperti del settore; saranno avviati corsi di specializzazione sull'industria robotica per la formazione di esperti e istituito un centro di formazione specializzato per la formazione di manodopera nel settore, oltre a quello già presente a Gumi. 

Fonte: http://tinyurl.com/2yr2msys

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)

Ultima modifica: Lunedì 29 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

La Banca di Corea fa il punto sull’economia coreana 2023 congelando il tasso di interesse di riferimento al 3,5%

Secondo i dati della Banca di Corea (BOK), l'economia del Paese ha registrato una crescita relativamente discreta durante il corso del 2023, nonostante non si siano registrati numeri importanti né per quanto riguarda le esportazioni né per quanto riguarda la domanda interna.

Il prodotto interno lordo reale del Paese è aumentato dell'1,4% l'anno scorso, in linea con le previsioni della BOK, secondo i dati preliminari forniti dalla stessa. Per quanto concerne l'espansione economica del 2023, essa ha registrato un rallentamento rispetto al 2,6% del 2022 e al 4,3% del 2021. Nell'ultimo trimestre dello scorso anno, la quarta economia asiatica è avanzata dello 0,6% su base trimestrale.

L'anno scorso le esportazioni del Paese sono aumentate del 2,8%, in rallentamento rispetto al 3,4% dell'anno precedente, mentre le importazioni sono scese al 3% dal 3,5% nel 2022. Le esportazioni hanno segnato un calo su base annua dall'ottobre 2022 a causa del rallentamento dell'economia globale.

La spesa privata ha registrato un aumento dell'1,8% nel corso del 2023, rispetto al 4,1% dell'anno precedente. Anche la spesa pubblica è rallentata, passando all'1,3% dal 4%, mentre gli investimenti in costruzioni sono aumentati dell'1,4% l'anno scorso, invertendo la tendenza rispetto al calo del 2,8% dell’anno precedente.

L’economia coreana è in ripresa da quando ha subito una contrazione dello 0,3% nel quarto trimestre del 2022, a fronte di un importante stretta monetaria nei principali Paesi, ma non solo anche a fronte dell'escalation delle tensioni geopolitiche, dell'aumento del debito delle famiglie e del rallentamento dell'economia cinese, il principale partner commerciale del Paese.

Delineato il suddetto quadro, all’inizio di gennaio 2024, la Banca di Corea ha deciso di mantenere il suo tasso d'interesse di riferimento al 3,5% per l'ottava sessione consecutiva, tra i timori per una ripresa economica ancora debole e una riduzione dell'inflazione più lenta del previsto. Il congelamento dei tassi è avvenuto dopo che la BOK ha effettuato sette rialzi consecutivi dei tassi (da aprile 2022 a gennaio 2023).

La Banca di Corea ha affermato che manterrà una politica restrittiva fino a quando non avrà la certezza che l’inflazione convergerà verso il livello stabilito secondo l’obiettivo prefissato.

Per l'anno in corso, si prevede che la crescita economica rimbalzerà oltre il 2%, ma per poter raggiungere ciò la Corea dovrà affrontare ostacoli, come il crollo del mercato immobiliare e la debolezza della domanda interna.

Per quanto riguarda le condizioni economiche interne, la Banca di Corea prevede una ripresa moderata, sostenuta dalle esportazioni. 

Il congelamento dei tassi da parte della BOK ha fatto seguito alla decisione della Federal Reserve del mese scorso di mantenere stabile il tasso di prestito di riferimento per la terza volta consecutiva. La Fed ha mantenuto il tasso tra il 5,25 e il 5,50% e ha lasciato intendere che la sua campagna di rialzi, lanciata nel marzo 2022, potrebbe essere vicina o addirittura giunta alla fine.

Fonte: http://tinyurl.com/2kbf58bn

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Introduzione al nuovo piano di politica economica coreana per il 2024

Il nuovo piano di politica economica coreana per il 2024 prevede quattro indirizzi politici basati su quattro pilastri: libertà, equità, innovazione e solidarietà. L’obiettivo di questi è in primis di ottenere una ripresa economica che sia realmente percepibile dalla popolazione e in secondo luogo di realizzare riforme strutturali per consentire una crescita economica sostenibile. Gli indirizzi politici si concentrano su: 1) fornire supporto economico alla popolazione coreana; 2) gestire i rischi potenziali; 3) promuovere un’economia dinamica; 4) elaborare misure che vadano a beneficio delle generazioni future.

Il piano prevede un immediato stanziamento di incentivi fiscali per gli investimenti delle imprese in progetti di ricerca e sviluppo e maggiori fondi per gli esportatori. Si stanno inoltre mettendo a punto misure che mirino al contenimento dell’inflazione e dei rischi nel settore finanziario. L’obiettivo è quello di garantire una crescita a lungo termine attraverso l’innovazione e la deregolamentazione per affrontare le principali sfide del Paese, che riguardano anzitutto la sua demografia, ma che vadano inoltre ad incidere sulle problematiche relative al cambiamento climatico.

Inoltre, nel tentativo di stimolare la domanda e sostenere il reddito dei propri cittadini il piano prevede di collocare più del 65% del suo budget fiscale per il 2024 nei primi sei mesi dell’anno. Il budget complessivo di quest'anno è di 656,62 trilioni di won, mentre la spesa destinata alla prima metà dell'anno è stimata a 426,8 trilioni di won (la cifra più alta di sempre mai registrata nel primo semestre).

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze coreano stima una crescita economica del paese del 2,2% nel 2024, grazie, e soprattutto, all’aumento delle importazioni, per cui si prevede un +8,5% nel 2024. 

Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, la Corea deve cercare di ampliare il proprio portafoglio di paesi in cui esportare. Attualmente le sue esportazioni dipendono oltre il 50% da Stati Uniti, Cina e Sud-est asiatico. In questo contesto, l’Unione Europea rappresenta uno di quei mercati strategici essenziali in cui la Corea deve cercare di penetrare per raggiungere l’obiettivo. 

A sostegno degli esportatori, il governo coreano non solo stanzierà una cifra pari a 355.000 miliardi di won, ma ha anche promesso di introdurre un meccanismo di regolamentazione che utilizzi come moneta di scambio per le transazioni commerciali il won coreano, anziché il dollaro statunitense (la valuta di scambio più utilizzata dal paese), al fine di ridurre le ingenti commissioni di transazione applicate per convertire il won in un'altra valuta e per contenere i rischi associati alle fluttuazioni dei tassi di cambio. Il governo coreano vorrebbe introdurre tale nuovo meccanismo di regolamentazione a partire dalle transazioni commerciali che avvengono con i paesi dell'ASEAN. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze coreano sta spingendo per rivedere i regolamenti sul cambio di valuta entro il primo semestre per attuare tale piano. In una sola occasione, nel 2010, la Corea ha permesso l'uso del won come metodo di pagamento con l'Iran, dopo aver acquistato greggio iraniano per un valore di miliardi di dollari. Tra i 10 Paesi ASEAN, l'Indonesia è considerata il primo potenziale Paese ad accettare transazioni commerciali con il won coreano. È probabile che anche le Filippine e il Vietnam seguano presto l'esempio. Una volta adottato il nuovo metodo di pagamento, le imprese coreane potranno consegnare o ricevere importi di transazioni in won coreani attraverso le filiali di Seul delle banche dei corrispondenti Paesi ASEAN. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze coreano vorrebbe estendere il fatto di poter operare transazioni commerciali in won anche con Paesi di altre regioni.

Nonostante la ripresa delle importazioni, il governo coreano sostiene che i consumi e gli investimenti interni rimarranno bassi a causa soprattutto dell'inflazione e dei tassi di interesse elevati. Nel tentativo di promuovere i primi è stato deciso di prorogare di un anno il credito d’imposta temporaneo (scaduto lo scorso dicembre), inoltre si prevede di aumentare temporaneamente l’aliquota di detrazione fiscale al 10% per quelle imprese che decidono di incrementare gli investimenti in progetti di ricerca e sviluppo. Per quelle strutture che intendono investire nei settori quali semiconduttori, batterie, robotica, green e altre tecnologie avanzate, il governo stanzierà circa 52.000 miliardi di won, la cifra più alta di sempre. L’obiettivo della Corea è quello di attrarre nel corso del 2024 una quantità record di investimenti stranieri, pari a 35 miliardi di dollari. Il governo coreano cercherà, inoltre, di quadruplicare gli stanziamenti per gli incentivi alle imprese straniere portandoli a 200 miliardi di won. 

Il Ministero dell'Industria, inoltre, investirà 100 miliardi di won quest'anno per sostenere le imprese locali che cercano di riportare in patria la loro produzione dall'estero. L'importo segna un aumento del + 75% rispetto ai 57 miliardi di won stanziati nel 2023. La Corea prevede inoltre di offrire sconti sulle imposte societarie per 10 anni (rispetto al precedente limite fissato a 7 anni). Per le imprese che investono in industrie strategiche, come i semiconduttori, i display, le batterie e i vaccini, la Corea fornirà una sovvenzione del 45% per gli investimenti effettuati al di fuori dell'area di Seul, rispetto al precedente 21%. Gli investimenti effettuati all'interno dell'area di Seoul riceveranno una sovvenzione del 26%.

L’obiettivo di questi investimenti e misure è quello di cercare di portare l’inflazione al di sotto del 3% entro il primo trimestre del 2024, per poi portarla al 2,6% a fine anno. Si prevede, inoltre, di congelare l’aumento delle tariffe delle varie utenze, come l’elettricità, almeno per il primo semestre, per poi adattarle in base ai prezzi globali del petrolio e ad altri fattori. Un totale di 10.800 miliardi di won sarà dedicato quest'anno per finanziare le politiche di contenimento dei prezzi.

Per stimolare il consumo interno, il governo prevede di offrire una maggiore detrazione fiscale se si utilizza la carta di credito e di lanciare varie campagne ed eventi promozionali per dare maggiore slancio al turismo interno. I piccoli commercianti con meno di 30 milioni di won di vendite annuali potranno godere della riduzione delle tariffe dei costi dell’elettricità e del programma di rimborso degli interessi pari a 2.300 miliardi di won, che sarà attuato quest'anno. Il governo ha anche fissato l'obiettivo di attrarre 20 milioni di visitatori stranieri nel 2024. A proposito di ciò, i turisti provenienti da Cina, Vietnam, Filippine, Indonesia, India e Cambogia saranno esentati dal pagamento delle tasse per la richiesta del visto.

Sulla scia dell'aumento del debito delle famiglie, il governo si è impegnato a ridurre il rapporto tra debito e prodotto interno lordo al 100% entro il 2027.

Per far fronte alla crescente carenza di manodopera, il governo prevede di aumentare il numero di lavoratori migranti da 172.000 (nel 2023) a 260.000 (nel 2024).

Fonte: http://tinyurl.com/2x5b4c56

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)

 

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Economia Interna Ceca: Immobiliare, Proiezioni PIL 2024, Fiducia dei Consumatori e Sovvenzioni Green per le aziende

Economia Interna: PIL e Indice di Fiducia dei Consumatori

All'inizio del 2024, i dati dell'Ufficio di Statistica Ceco evidenziano un notevole aumento negli indici di fiducia dei consumatori cechi. L'indice di fiducia ha registrato una crescita di quasi sei punti, raggiungendo i 91,2 punti. La quota dei consumatori che prevedono un peggioramento dell'economia si è ridotta significativamente, e migliorano le valutazioni della propria situazione economica e finanziaria. Inoltre, i consumatori sono più ottimisti sulle prospettive dei prossimi dodici mesi.

D'altra parte, tra le imprese, l'indice di fiducia ha registrato un leggero calo complessivo di 1,3 punti, scendendo a 92,5 punti. Gli imprenditori attivi nell'edilizia mostrano maggiore ottimismo, mentre nell'industria si registra un calo di 5,5 punti. Negli altri settori, il calo è stato meno significativo.

Tuttavia, nonostante il miglioramento della fiducia, le previsioni macroeconomiche del ministero delle finanze indicano che la Repubblica Ceca tornerà a crescere nel 2024, ma a ritmi inferiori rispetto alle stime precedenti. Il ministero prevede ora un aumento del PIL dell'1,2%, a differenza della precedente previsione dell'1,9%. Questo è attribuibile a una ripresa meno dinamica dei consumi familiari (previsti +2,6%) e degli investimenti (+1,2%).

Il ministero delle finanze indica anche che, per la maggior parte del 2024, l'aumento dei prezzi al consumo dovrebbe rimanere al di sotto del 3% rispetto all'anno precedente. Inoltre, si prevede un aumento del 6,6% nei salari con un leggero incremento dell'occupazione, confermando le aspettative di una ripresa del potere d'acquisto.

 

Mercato Immobiliare Residenziale e Industriale

I dati Eurostat indicano una ripresa nei prezzi degli immobili residenziali in Repubblica Ceca nel terzo trimestre del 2023. Rispetto al periodo precedente, si è osservato un lieve aumento dello 0,3%, segnando il primo dato positivo dal declino iniziato alla fine del 2022. Tuttavia, nel confronto annuale, i prezzi hanno registrato un calo per il secondo trimestre consecutivo, con una diminuzione del 3,5%.

Nonostante questa recente flessione, nel lungo periodo gli immobili residenziali in Repubblica Ceca hanno mostrato una dinamica molto positiva, più che raddoppiando i prezzi rispetto al 2015, con il terzo aumento più significativo nell'UE.

Parallelamente, la crescita della disponibilità di spazi industriali nel paese è confermata dai dati dell'Industrial Research Forum. Nel trimestre finale del 2023, sono diventati disponibili circa 272.000 metri quadrati di nuovi spazi industriali, mentre erano in costruzione impianti per una superficie di circa un milione di metri quadrati. La superficie totale coperta dagli impianti nei parchi industriali ha raggiunto gli 11,7 milioni di metri quadrati.

Nonostante un leggero aumento nel tasso di spazi sfitti, che rimane comunque molto basso, sotto il 2%, i canoni sono rimasti stabili, con una media di circa 7,5 euro per metro quadrato. Praga registra i prezzi più alti in questo settore.

 

Rivoluzione Verde Industriale

Infine, lo scorso anno le imprese ceche hanno manifestato un forte interesse per le sovvenzioni al risparmio energetico dai fondi europei. Lo indicano i dati relativi al programma operativo TAK dedicato alle imprese.

Il bando che ha ricevuto il più alto numero di domande per sovvenzioni è stato quello del risparmio energetico. Le aziende hanno presentato oltre 850 domande per un valore complessivo di sovvenzioni richieste pari a cinque miliardi di corone. Segue il bando Aplikace, dedicato all’innovazione aziendale, con oltre 750 domande per quasi 15 miliardi di corone. Al terzo posto il bando Marketing, che eroga le sovvenzioni alla partecipazione a mostre e fiere estere, con 436 richieste per mezzo miliardo di corone. Complessivamente, le aziende hanno presentato nel programma operativo TAK lo scorso anno circa 3200 domande per sostegni da fondi europei pari a 33,5 miliardi di corone. Sono state approvate 928 richieste, che erogheranno sovvenzioni per 5,5 miliardi di corone.

Fonte: https://www.camic.cz/it/news/

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Mercato del lavoro per expats in Repubblica Ceca

In Repubblica Ceca, circa un quinto dei dipendenti, equivalenti a circa 823.000 lavoratori stranieri, possiede un passaporto estero, secondo i dati forniti dagli Uffici per l'Impiego. Tale cifra rappresenta un aumento di circa 30.000 unità rispetto al 2022 e un raddoppio rispetto al 2015. La metà di questi dipendenti stranieri è titolare di un passaporto di un paese dell'Unione Europea.

Le nazionalità più significative tra i lavoratori stranieri in Repubblica Ceca sono gli ucraini, con oltre 286.000 persone, seguiti dagli slovacchi, che contano circa 216.000 lavoratori. Nel corso del 2023, più di 5.000 lavoratori con passaporto italiano sono stati impiegati nel paese, principalmente concentrati a Praga e nella regione della Boemia Centrale.

Il ministro del lavoro, Marian Jurečka, ha sottolineato la necessità di attrarre nuovi lavoratori dall'Europa meridionale, come Spagna, Portogallo e Italia, che presentano alti tassi di disoccupazione. In una conferenza stampa del 25 gennaio, il ministro ha dichiarato di essere già impegnato in iniziative mirate per attirare tali persone nel mercato del lavoro ceco. Jurečka ritiene che la carenza di manodopera sia un "collo di bottiglia" per lo sviluppo economico del paese.

Il ministero del lavoro sta anche lavorando su misure per agevolare l'arrivo di lavoratori da paesi terzi e per aumentare l'attività lavorativa dei profughi provenienti dall'Ucraina. Parallelamente, il ministro mira a massimizzare l'utilizzo delle risorse domestiche attraverso provvedimenti che agevolino il rientro nel mercato del lavoro di persone non attive, come invalidi, coloro con incarichi di cura o soggetti sotto pignoramento giudiziario. Jurečka ha inoltre ricordato la riduzione dei contributi per alcuni contratti part-time introdotta l'anno precedente, sottolineando che circa 23.000 aziende ne hanno beneficiato per 80.000-90.000 dipendenti.

Fonte: http://tinyurl.com/4zkhtj7s

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Danimarca – in Zelanda i cittadini potranno presentare proposte di legge al Consiglio Regionale

Contesto

La Danimarca è suddivisa in cinque regioni create come entità amministrative del settore pubblico, ad un livello al di sopra delle municipalità, ma facenti capo al governo centrale grazie a una riforma del 2007. All’interno delle cinque regioni troviamo 98 municipalità.

Le regioni sono guidate da Consigli (in danese regionsråd) ad elezione diretta e composti da un numero di 41 membri ciascuno. A capo del Consiglio si trova il Presidente del Consiglio Regionale (in danese regionsrådsformand) eletto dai membri del Consiglio stesso. Le elezioni regionali si svolgono contemporaneamente alle elezioni municipali ogni quattro anni. Le ultime elezioni si sono tenute nel 2021, le prossime sono dunque previste nel 2025.

Le cinque regioni sono (nomi in danese): Region Hovedstaden;  Region MidtjyllandRegion Nordjylland;  Region Syddanmark;  Region Sjælland.

Fun fact: il piccolo arcipelago di Ertholmene non fa parte di alcuna regione o municipalità, tanto è vero che i suoi abitanti non pagano le tasse comunali, né hanno pagato l’imposta sui contributi sanitari del Governo centrale (dal 2007 al 2018) o l’imposta riscossa dalle contee prima del 2007 diversamente dagli obblighi a cui devono sottostare le altre regioni. Questa eccezione è stata concessa per evitare che i pochi residenti abbandonassero l’isola.

 

Nuove proposte

Per permettere un maggiore coinvolgimento da parte dei cittadini, la regione della Zelanda ha introdotto la possibilità per i cittadini residenti nella regione di presentare proposte politiche al Consiglio Regionale. La proposta viene esaminata ed entra nell’agenda politica solo se c’è la firma ed il sostegno di 5.000 cittadini.

L’iter da seguire è il seguente:

  • la proposta deve avvenire da parte di cittadini con età superiore ai 18 anni che risiedono nella regione della Zelanda, il tutto verificato tramite MitID;
  • le 5.000 firme devono provenire da cittadini, anch’essi, aventi almeno 18 anni e residenti nella regione;
  • una volta ottenute le firme necessarie, si verifica che la proposta rientri nell’area di competenza della regione e quindi si valuta la possibilità di affrontare la richiesta o meno;
  • per raccogliere il numero di 5.000 firme la proposta ha un tempo di sei mesi, dopo di che, se non si è ottenuto l’appoggio necessario, la proposta decade e non può essere ripresentata nel corso di quella stessa legislatura.

 

Conclusioni finali

Il desiderio di promuovere l’iniziativa proviene tanto dai cittadini quanto dal Consiglio stesso: «Vogliamo assicurarci che i cittadini della regione possano avere voce in capitolo sullo sviluppo della Regione Zelanda. Questo è il motivo per cui ora stiamo creando migliori occasioni che permettano di formulare suggerimenti e idee. Nel Consiglio regionale prendiamo decisioni che riguardano molte persone; pertanto, è fondamentale che ci siano più opportunità per i residenti di fornire input e influenzare le scelte che prendiamo», afferma Heino Knudsen, presidente del Consiglio regionale.

L'iniziativa avverrà grazie all’istituzione di una piattaforma dove i cittadini possono presentare le proposte e che sarà operativa nei prossimi mesi. La regione metterà alla prova questo nuovo programma per un anno e ne valuterà i risultati.  

Non è la prima volta che la Danimarca vuole incentivare il ruolo dei cittadini nell’ambito politico. Infatti, nel 2018 il Parlamento danese ha introdotto uno strumento di democrazia diretta chiamato “iniziativa dei cittadini” che permette ai cittadini danesi di intervenire nell’agenda parlamentare con dei progetti e delle idee, se sostenuti da almeno 50.000 persone.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

L'economia di Dubai è cresciuta con un'espansione del PIL del 3,3% nei primi 9 mesi del 2023

Dubai ha registrato un aumento del 3,3% del prodotto interno lordo (PIL) reale nei primi nove mesi del 2023, dimostrando ulteriormente la sua forza economica, la sua resilienza e il suo solido potenziale di crescita. Questo risultato riflette le strategie di sviluppo sostenibile della città e il suo continuo dinamismo come potenza economica globale di primo piano.

Dai vivaci hub turistici alle reti di comunicazione tecnologiche, il panorama economico di Dubai illustra la profondità e l'ampia natura della sua diversificazione. Le attività dei servizi di alloggio e ristorazione hanno registrato una notevole crescita dell'11,1%, consolidando la posizione di Dubai come leader mondiale del turismo.

I servizi di trasporto e stoccaggio hanno seguito l'esempio, aumentando del 10,9%, evidenziando il ruolo dell'emirato come importante hub logistico internazionale. Il settore dell'informazione e delle comunicazioni, con un aumento del 4,4%, sottolinea l'impegno di Dubai ad abbracciare tecnologie all'avanguardia e a promuovere una fiorente economia della conoscenza. Questa crescita multiforme in diversi settori è un'ulteriore prova della stabilità economica e della capacità di adattamento di Dubai.

Riflettendo sui dati economici dell'emirato recentemente pubblicati, lo sceicco Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, principe ereditario di Dubai e presidente del Consiglio esecutivo di Dubai, ha lodato la continua attrattiva economica di Dubai.

Fonte: http://tinyurl.com/mv2du5nu

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

 

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Economia polacca, prospettive per il 2024

I dati economici di dicembre in Polonia indicano una ripresa in corso, sebbene a un ritmo inferiore alle aspettative. La principale delusione riguarda i consumi, mentre le prospettive per il PIL polacco nel 2023 rimangono comunque positive, con stime di crescita comprese tra l’1,5% e il 2,5%. Si osserva una crescita salariale al di sotto delle aspettative e una delusione nelle vendite al dettaglio.

Tuttavia, emergono segnali positivi nella produzione industriale e nella costruzione, specialmente nei settori infrastrutturali e residenziali.

Il quadro complessivo indica un buono slancio economico alla fine del 2023, ma gli esperti sono cauti riguardo a un possibile boom consumistico nel 2024, considerando la delusione nei salari e la mancanza di un chiaro aumento dei consumi. La crescita economica nel terzo trimestre del 2023 è stata di circa l’1,5%, ma la dinamica fuori stagione è stata difficile da valutare.

Le prospettive per il 2024 sono positive, con stime di crescita che raggiungono il 2,9%, ma ci sono rischi al rialzo. Gli esperti ritengono che la politica monetaria dovrebbe rimanere stabile nel breve termine, nonostante una temporanea riduzione dell’inflazione a dicembre. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare nel secondo semestre, con incertezze legate agli scudi antiinflazionistici. In generale, nonostante alcuni aspetti negativi, gli analisti sono ottimisti riguardo al futuro dell’economia polacca nel 2024, con un potenziale aumento della crescita e un focus sulla domanda interna.

Fonte: http://tinyurl.com/3ymwrf3n

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Lo stipendio medio polacco

I dati pubblicati il 22 gennaio dall'Ufficio centrale di statistica mostrano che, per la prima volta, lo stipendio medio mensile in Polonia è aumentato del 9,6% rispetto all'anno precedente e ammonta a 8032,96 PLN lordi.

Questo numero è stato minore delle previsioni (11,6%). La precedente lettura più alta era stata di 7670 zloty a novembre; quindi, c'è stato un aumento considerevole su base mensile. È un'eccezione, dato che i salari a dicembre sono solitamente aumentati a causa di bonus e premi pagati in quel periodo.

Il mese scorso il tasso di crescita dei prezzi medi al consumo è stato del 6,2% su base annua; quindi, i salari sono aumentati di circa il 3,4% in termini reali. Per tutto il 2023, il salario medio nel settore delle imprese in Polonia è stato di 7444,39 zloty. Nel 2022 era di 6653,67 zloty. I prezzi medi al consumo nel 2023 sono aumentati dell'11,4%.

L'aumento nominale più elevato del salario lordo medio mensile rispetto al mese precedente si è verificato nel settore dell'agricoltura, caccia e pesca (dell'82,8%). Il valore più alto della retribuzione media mensile nel dicembre 2023, analogamente al mese precedente, è stato registrato nel settore minerario ed estrattivo (leggermente superiore a 20,1 mila zloty) e il più basso nell'alloggio e ristorazione (5,64 mila zloty).

Le dinamiche salariali sono state fortemente trascinate al ribasso da un andamento sfavorevole dei giorni lavorativi (meno giorni). Si prevede che la dinamica salariale si ridurrà lentamente. Ciò favorirebbe la discesa dell'inflazione verso l'obiettivo. Secondo gli esperti di mBank, i principali fattori di aumento dei salari saranno la scarsa offerta sul mercato del lavoro, la domanda e l'aumento del salario minimo.

Fonte: http://tinyurl.com/43k3xnh5

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Settori in forte crescita in Thailandia? Bisogna puntare su Automotive e Aerospazio

Si stima che nel 2026 l'immatricolazione di veicoli in Thailandia raggiungerà le 873.970 unità, con un calo dello 0,1% rispetto al 2021. Il tasso di crescita medio annuo del Paese dal 2010 è stato dell'1,2%. La produzione di veicoli in Thailandia dovrebbe raggiungere le 2.445.400 unità entro il 2026, con una crescita dell'1,7% rispetto al 2021.

Dal 2021, la Thailandia è al 10° posto nella produzione di veicoli, superata dal Brasile con 2.185.200 unità. Stati Uniti, Giappone e India occupano rispettivamente il 2°, 3° e 4° posto. Anche la domanda globale di veicoli ecologici è in crescita. Per contribuire a stimolare l'industria, il governo thailandese sta promuovendo attivamente e attirando i produttori stranieri a utilizzare la Thailandia come base per la produzione di veicoli ecologici nella regione. Il Board of Investment (BOI) thailandese offre generosi incentivi fiscali sia all'industria automobilistica che a quella dei ricambi auto nel Paese, e ciò consentirà al settore di crescere in modo significativo nel 2024.

La regione Asia-Pacifico è molto promettente dal punto di vista economico, visto che si prevede un tasso di crescita annuale ventennale del 4,1%. Nel 2034, l'intera regione rappresenterà il 42% del traffico passeggeri globale, con 1,8 miliardi di passeggeri in più. Dato l'immenso potenziale di crescita e le opportunità in erba, molte aziende aerospaziali di livello mondiale stanno cercando di espandere e localizzare le loro attività nella regione Asia-Pacifico. Inoltre, grazie agli incentivi governativi nelle aree del Eastern Economic Corridor (EEC), si prevede che l'industria aerospaziale crescerà in modo significativo grazie alla rapida espansione degli impianti di produzione e degli investitori internazionali nell’area. 

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024