Notizie mercati esteri

Mercoledì 22 Gennaio 2025

Notizie dai mercati esteri - Spagna

La Spagna batte tutti i record turistici del 2024

Il turismo in Spagna continua a non trovare né limiti né tetti. L'anno scorso sono arrivati nel Paese 94 milioni di turisti internazionali, il 10% in più rispetto al 2023, che era già un anno storico in termini di arrivi di visitatori. E ancora maggiore è la crescita della spesa di questi visitatori nel Paese, fino a 126.000 milioni di euro e il 16% in più che in precedenza. 

Il Ministro dell'Industria e del Turismo, Jordi Hereu, ha illustrato questa mattina i dati provvisori relativi alla fine dell'anno finanziario, affermando che “la Spagna sta rafforzando la sua leadership”. Inoltre, il ministro dichiara che “La Spagna continua un percorso di progresso quantitativo, che ci obbliga a prosperare nell'espansione qualitativa, curando il modello basato sulla qualità sociale e ambientale. Solo così potremo mantenere la nostra leadership nel turismo globale”.

E le prospettive iniziali di questo 2025 non mostrano segni decrescenti. Infatti, I primi dati relativi al primo quadrimestre di quest'anno parlano di una crescita del 9% dei visitatori, fino a 26 milioni, e del 16% della spesa, con circa 36 miliardi previsti, il tutto rispetto allo stesso periodo del 2024, mantenendo il percorso di crescita.

Inoltre, il ministro sottolinea il riflesso positivo per quanto riguarda l'occupazione, con cifre record ed “il più alto numero di affiliati nell'occupazione turistica in tutta la serie storica”, fino a 2,6 milioni di persone alla fine dello scorso anno, il 3,8% in più rispetto al 2023. Essi rappresentano il 12,7% del numero totale di affiliati nell'economia. Per di più, sono diminuiti i contratti lavorativi temporali, da impegare uno su tre persone con contratto temporale a una su cinque, rappresentando il 19,4%.

Il modello turistico spagnolo risulta essere, dunque, vincente, ma è importante mantenere questi standard positivi e implementare e diversificare il turismo, stimolando iniziative vincolate alla gastronomia e alla cultura.

Gli analisti aumentano di un decimo di punto percentuale le previsioni di crescita della Spagna per il 2025, portandole al 2,4%

La Spagna ha chiuso il 2024 con una crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) del 3,1%, un decimo di punto percentuale in più rispetto a quanto previsto dal panel Funcas a novembre. Secondo il centro di analisi, basato sull'intervista a 19 servizi di ricerca, si prevede il rialzo di un decimo di punto percentuale nelle previsioni di crescita dell'economia spagnola nel 2025, portandole al 2,4%. Questa cifra è leggermente inferiore a quella della Banca di Spagna e dell'Airef (2,5%), ma supera quella del Fondo Monetario Internazionale (2,3%), nonché quella di altre organizzazioni internazionali come la Commissione Europea e l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). In particolare, i relatori hanno previsto un aumento dello 0,6% nel primo trimestre, seguito da una crescita di mezzo punto percentuale nei trimestri successivi.

Il rallentamento dell'economia rispetto all'anno scorso si farà sentire nei consumi, soprattutto nel settore pubblico, e nel settore estero, che sottrarrà un decimo di punto al PIL, a causa dell'aumento delle importazioni rispetto alle esportazioni. Nel frattempo, la domanda interna contribuirà con 2,5 punti, due decimi in più rispetto all'ultima proiezione, e gli investimenti guadagneranno slancio, soprattutto nei macchinari e nei beni strumentali, secondo gli esperti.

Per quanto riguarda l'inflazione, la stima media per il 2025 è stata aumentata di un decimo di punto al 2,2% e il tasso annuale a dicembre sarà del 2,1%. Per quanto riguarda l'inflazione di fondo, che esclude gli alimenti freschi e l'energia a causa della loro volatilità, la media annuale dovrebbe salire di un decimo di punto percentuale al 2,3%.

Da parte loro, gli analisti hanno rivisto al rialzo di un decimo di punto percentuale le previsioni sul deficit pubblico per il 2024 e il 2025, portandole rispettivamente al 3,2% e al 3% del PIL. Entrambe le stime sono superiori a quelle del governo e di diverse organizzazioni internazionali.

Le amministrazioni pubbliche, escluse le società locali, hanno registrato un deficit di 16,6 miliardi di euro fino allo scorso ottobre, rispetto ai 19,6 miliardi di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Questa migliore performance “è la conseguenza del buon ritmo di crescita delle entrate, in particolare della riscossione delle imposte e dei contributi sociali, che ha più che compensato l'aumento delle spese”, spiega Funcas nel suo rapporto. La bilancia delle partite correnti ha registrato un saldo positivo di 45,8 miliardi di euro fino a ottobre, il miglior dato per questo periodo nella serie storica. Le stime di consenso sono invariate rispetto a novembre e indicano un avanzo del 2,8% del PIL entro il 2024 e del 2,6% entro il 2025.

Un mercato del lavoro solido

La stima per la crescita dell'occupazione nel 2024 è del 2,2% e per il 2025 si prevede un aumento dell'1,8%. Il mercato del lavoro - che l'anno scorso ha registrato 501.952 nuovi posti di lavoro, secondo la media degli affiliati alla previdenza sociale - dovrebbe reggere, anche se a un ritmo più lento. Con un tasso di disoccupazione medio annuo dell'11,1% nel 2025, che è inferiore di quattro decimi di punto percentuale rispetto all'anno scorso. 

La produttività e il costo del lavoro per unità di prodotto (ULC) - calcolati sulla base delle previsioni di crescita del PIL, dei salari e dell'occupazione in termini di indagine sulle forze di lavoro - raggiungerebbero lo 0,6% e il 2,7% nel 2025. Questo dato si confronta con il consenso per il 2024, rispettivamente dello 0,9% e del 3,8%.

Calo dell'Eurozona

Secondo Funcas “dopo la sorpresa del terzo trimestre, tutto lascia presagire che l'economia dell'eurozona tornerà a ristagnare alla fine dell'anno”, mantenendo una visione pessimistica in tema Eurozona. Inoltre, si segnala un significativo differenziale di crescita e di tassi d'interesse tra l'Eurozona e gli Stati Uniti. “A differenza della solidità dell'economia statunitense e dell'inflazione che ne deriva, è probabile che la disinflazione prenda piede in Europa a causa della debolezza ciclica”, aggiunge Funcas. 

Gli analisti prevedono che la pressione al ribasso sull'euro - che potrebbe avvicinarsi alla parità con il dollaro, con un tasso di cambio intorno a 1,04 entro la fine dell'anno - costringerà la Banca Centrale Europea a operare in modo più graduale. Questo ritmo più lento spiega, secondo i relatori, perché l'Euribor a un anno è rimbalzato dall'inizio di dicembre a circa il 2,6%. In questo senso, prevedono un calo di circa 35 punti base fino alla fine del 2025.

Barcellona: epicentro globale dell'innovazione scientifica e tecnologica nel 2025

Barcellona conferma il suo ruolo di protagonista mondiale nell'innovazione scientifica e tecnologica, con oltre il 70% dei congressi del 2025 dedicati a questo settore. Tra gli appuntamenti di spicco dell'anno figurano l'Integrated Systems Europe (ISE) e il Mobile World Congress (MWC), insieme a numerosi altri eventi internazionali che sottolineano il ruolo della città come crocevia tra tecnologia, scienza e cultura.

Dal 4 al 7 febbraio, l'ISE occuperà ben 92.000 metri quadrati presso il centro espositivo Gran Via della Fira de Barcelona, con una crescita del 20% rispetto alla superficie espositiva dell'edizione precedente. Oltre 1.600 espositori presenteranno le ultime innovazioni, spaziando dai sistemi audiovisivi alle soluzioni basate sull'intelligenza artificiale. Tra le novità più attese di quest'anno vi sono le aree tematiche dedicate alla robotica e ai droni, destinate a catturare l'interesse di professionisti e curiosi. Nel 2024, l'ISE ha generato un impatto economico significativo per la città, pari a 468 milioni di euro. Si prevede che questa cifra possa essere superata nel 2025, consolidando ulteriormente Barcellona come punto di riferimento globale per eventi scientifici e tecnologici.

ISE 2025: un ponte tra Europa e America Latina grazie all'ELAF

L'edizione 2025 dell'Integrated Systems Europe (ISE) non si limiterà a ospitare oltre 360 relatori di fama internazionale, ma accoglierà anche il Forum Audiovisivo Europeo e Latino Americano (ELAF), il principale vertice mondiale dedicato al settore audiovisivo. Questo importante appuntamento riunirà leader globali provenienti da governi, aziende e università con l'obiettivo di rafforzare la cooperazione tra Europa e America Latina nel campo dell'audiovisivo. Nella scorsa edizione, il forum ha esplorato temi quali la digitalizzazione e le opportunità di coproduzione transatlantica. Per il 2025, l'agenda si focalizzerà su tre pilastri fondamentali: sostenibilità, innovazione tecnologica e il ruolo del settore audiovisivo come motore culturale.

Fonti interne all'ISE sottolineano l'importanza crescente del forum, definendolo un luogo strategico per discutere come i progressi tecnologici possano incentivare la collaborazione non solo nell'audiovisivo, ma anche in ambiti quali l'istruzione, la scienza e l'inclusione digitale. Con la sua capacità di attrarre le menti più brillanti e stimolare dialoghi strategici, l'ELAF si conferma un appuntamento cruciale per chiunque voglia essere al centro delle trasformazioni del settore audiovisivo globale.

Barcellona: epicentro mondiale della scienza e della tecnologia nel 2025

Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per Barcellona, che consolida il suo ruolo di capitale globale della scienza e della tecnologia. Oltre all'Integrated Systems Europe (ISE), la città ospiterà, dal 3 al 6 marzo, un'edizione record del Mobile World Congress (MWC), con oltre 100.000 presenze attese. L'evento sarà focalizzato su temi strategici come la connettività 5G, l'intelligenza artificiale e le tecnologie verdi, confermando la centralità di Barcellona nei dibattiti sulle innovazioni future.

Secondo il Barcelona Convention Bureau, che lavora per attrarre eventi internazionali in città, più del 70% dei grandi congressi previsti nel 2025 riguarderà i settori medico, accademico e tecnologico. Questo dato evidenzia la crescente attrattività di Barcellona come hub per la conoscenza e l'innovazione, rafforzando ulteriormente la sua reputazione a livello globale. 

Barcellona: un calendario ricco di eventi scientifici di rilievo nel 2025

Oltre a ospitare lo Smart City Expo World Congress (SCEWC), che rafforza il ruolo di Barcellona come hub globale per le città intelligenti, la città si prepara ad accogliere una serie di eventi scientifici di primaria importanza. Tra gli appuntamenti di spicco previsti quest'anno figurano:

  • il World Stroke Congress (WSC), dedicato agli ultimi progressi nella prevenzione e trattamento dell'ictus;
  • la World Conference on Lung Cancer (WCLC), punto di riferimento mondiale per la ricerca sul cancro ai polmoni;
  • l'International Heart Congress (IGC), focalizzato sulle innovazioni in cardiologia;
  • il Congresso mondiale sulle scienze della terra e i cambiamenti climatici (ESC);
  • l'European Pharmaceutical Congress (INFARMA), piattaforma per l'industria farmaceutica europea;
  • il Congresso dell'Associazione europea di medicina nucleare (EANM), dedicato alle ultime applicazioni della medicina nucleare;
  • il Congresso internazionale sull'insegnamento universitario e l'innovazione (CIDUI), incentrato sull'educazione superiore;
  • il Congresso della Società europea di biologia evolutiva (ESEB), che esplorerà le più recenti scoperte nel campo della biologia evolutiva.

Questo programma denso e diversificato sottolinea il ruolo di Barcellona come centro internazionale per la scienza, l'innovazione e la sostenibilità, attrattivo per esperti e professionisti di ogni settore. 

La notizia in spagnolo, lingua originale, è disponibile nel link allegato.

Barcellona candidata come capitale europea delle scienze della salute

Barcellona punta a diventare la capitale mondiale delle scienze della salute

Barcellona aspira a consolidarsi come area strategica e riferimento globale nel campo delle scienze della salute (Life Sciences), la disciplina che utilizza le conoscenze scientifiche per migliorare la qualità della vita delle persone. Lunedì scorso, l'organizzazione privata no-profit Barcelona Global ha presentato un piano ambizioso di misure per promuovere e rafforzare questo settore nella capitale catalana. Il piano invita a una collaborazione tra pubblico e privato, con l’obiettivo di attrarre talenti, favorire la crescita del settore biomedico e farmaceutico e definire strategie unificate per posizionare Barcellona come leader mondiale nel settore. “Barcellona si trova in una posizione unica per sfruttare grandi opportunità e, con la giusta attenzione strategica, può guidare il settore delle scienze della vita in Europa”, si legge nel documento presentato. Tra le proposte più rilevanti spicca la creazione di un fondo di capitale compreso tra 50 e 100 milioni di euro, alimentato congiuntamente da investitori pubblici e privati, destinato a finanziare l’avvio di progetti innovativi. Questo approccio sottolinea la determinazione di Barcellona nel consolidarsi come hub internazionale di innovazione, ricerca e sviluppo nel campo delle scienze della vita.

Durante la presentazione Ramon Agenjo, Presidente di Barcelona Global, ha affermato che “Barcellona è l’ecosistema perfetto per le scienze della salute. Ha tutto: accademici, scienziati, innovatori. Possiede tutte le caratteristiche per giocare un ruolo di primo piano in questo settore”. 

Le scienze della salute: un motore economico in crescita per Barcellona

Le scienze della salute rappresentano uno dei settori con il maggior potenziale di crescita per Barcellona, secondo i dati di Barcelona Global. Con un fatturato superiore ai 42.000 milioni di euro, circa 264.000 dipendenti e la partecipazione di 1.400 aziende91 centri di ricerca e 71 investitori, il settore si conferma come un pilastro strategico per l'economia della città. Le misure presentate sono il risultato di un anno di lavoro condotto dal Life Sciences Chapter, un progetto che ha coinvolto 125 leader del settore, tra presidenti e direttori di aziende biomediche e farmaceutiche, dirigenti di centri di ricerca, ospedali, università, imprenditori e rappresentanti del settore pubblico di Barcellona. Questo gruppo ha analizzato e riflettuto su come posizionare il marchio “Life Sciences Barcelona” a livello globale. Grazie a questa visione condivisa e al ricco ecosistema già esistente, Barcellona mira a consolidare la sua leadership come punto di riferimento internazionale nelle scienze della salute.

Nel corso dell'ultimo anno, un gruppo di 100 esperti ha collaborato per affrontare le sfide attuali del settore delle scienze della salute a Barcellona. Il loro lavoro ha permesso di identificare e rispondere alle esigenze di grandi aziende, start-up e centri di ricerca, con l’obiettivo di promuovere e accelerare il trasferimento tecnologico e l'innovazione. Tra i risultati chiave del progetto, spiccano il miglioramento dell’accesso delle aziende ai mercati dei capitali e la creazione di un ecosistema solido e integrato, che favorisce la cooperazione tra tutti gli attori coinvolti. Questo approccio ha contribuito a incrementare la competitività del settore, rafforzando la capacità di attrarre e trattenere talenti internazionali. I 125 esperti coinvolti nel progetto sono stati suddivisi in cinque aree di lavoro strategiche: finanziamento, infrastrutture, integrazione dell'ecosistema, branding internazionale e talento. Ogni area ha visto la partecipazione di 25-60 professionisti, tra esperti nazionali e internazionali, impegnati a trovare soluzioni concrete per rafforzare il settore.

Montse Puig, CEO di Barcelona&Partners, l'agenzia di attrazione investimenti di Barcelona Global, ha spiegato che uno dei problemi principali è rappresentato dalla scarsità di fondi per i progetti nel campo delle scienze della vita. Puig ha auspicato una collaborazione pubblico-privato per superare questa barriera, suggerendo la creazione di un fondo iniziale compreso tra 50 e 100 milioni di euro, destinato a sostenere la fase iniziale dei progetti. Con queste azioni, Barcellona punta a trasformare le scienze della vita in un motore di innovazione, benessere e sostenibilità.

Infrastrutture: la chiave per sostenere la crescita delle scienze della vita a Barcellona

Eduard Vallory, direttore del Barcelona Institute of Science and Technology (BIST), insieme a Mercè Conesa, CEO di Barcelona Global, ha guidato il gruppo di lavoro dedicato alle infrastrutture. Vallory ha spiegato che il loro obiettivo è stato quello di “mettere sulla mappa le iniziative già operative” e individuare quelle future necessarie per supportare il rapido sviluppo del settore. Il gruppo ha evidenziato un problema cruciale: la rapida crescita del settore delle scienze della vita ha creato un forte squilibrio tra la domanda e la disponibilità di infrastrutture, in particolare di laboratori e uffici. Questa carenza di strutture “essenziali” sta limitando il potenziale di espansione del settore, rallentandone lo sviluppo. Per affrontare questa sfida, gli esperti propongono due misure principali:

  1. Creare una mappa completa delle infrastrutture disponibili, per identificare le lacune e pianificare nuovi spazi.
  2. Snellire i processi amministrativi, accelerando l’approvazione e la realizzazione di progetti infrastrutturali indispensabili.

Questi interventi sono considerati fondamentali per sostenere l’ecosistema delle scienze della vita a Barcellona, garantendo le risorse necessarie per consolidare la città come hub globale d’innovazione e ricerca. Il gruppo Talent è stato guidato da Carles Nueno, presidente di Teladoc Health, e Gonzalo de Miquel, vicepresidente di Global Clinical Development presso Alexion/AstraZeneca, con l'obiettivo di rendere la città “un luogo ancora più attraente per la generazione e l'attrazione di talenti”, allineando lo sviluppo dei talenti alle esigenze del settore. Per loro è importante “dotare i professionisti locali di competenze essenziali” perché “questi programmi ridurranno la dipendenza dalle assunzioni internazionali e garantiranno una forza lavoro solida e qualificata”.

Le sfide e le opportunità per Barcellona nel settore delle scienze della vita

Nonostante le sue enormi potenzialità, Barcellona si trova ad affrontare alcune sfide cruciali per consolidarsi come città leader nel settore delle scienze della vita. I promotori delle misure hanno sottolineato che, sebbene la città possieda tutti gli ingredienti necessari per eccellere, la sua capacità di farlo potrebbe essere minacciata dalla rapida crescita del settore, dalle esigenze infrastrutturali complesse, dalla mancanza di finanziamenti e dalla crescente concorrenza di altre città e regioni. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, gli esperti del settore concordano sul fatto che Barcellona sia in una posizione unica per cogliere opportunità fondamentali. Con il giusto approccio strategico, la città ha il potenziale per guidare il settore delle scienze della vita in Europa.

Per affrontare le sfide e potenziare la sua visibilità a livello globale, i promotori propongono anche la creazione di una rete di ambasciatori, composta da professionisti del settore come medici, investitori e leader di opinione internazionali. L’obiettivo di questa rete sarà quello di proiettare il marchio “Life Sciences Barcelona” in tutto il mondo, rafforzando la posizione della città come hub d’innovazione e ricerca nel campo delle scienze della vita. 

Il piano strategico presentato da Barcellona Global rappresenta un'opportunità significativa anche per le imprese italiane interessate a entrare o consolidarsi nel settore delle scienze della vita. La città catalana, infatti, sta rapidamente diventando un hub internazionale per l’innovazione, attirando investimenti e talenti da tutto il mondo. Le aziende italiane attive nei settori biomedico, farmaceutico, tecnologico e dei servizi correlati possono trovare in Barcellona un partner strategico per collaborazioni, accesso a finanziamenti e partecipazione a un ecosistema dinamico e in crescita. Inoltre, la creazione di un fondo specifico e il focus sullo sviluppo delle infrastrutture offrono un ambiente favorevole per startup e imprese innovative, aprendo nuove prospettive di internazionalizzazione e networking in un mercato altamente competitivo.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana - Barcellona)

Ultima modifica: Martedì 8 Aprile 2025
Mercoledì 22 Gennaio 2025

Notizie dai mercati esteri - Argentina

Argentina: un mercato in evoluzione per il Made in Italy

Le recenti evoluzioni nelle relazioni tra Argentina e Stati Uniti aprono scenari di grande interesse per l’Italia e le sue PMI. Il presidente argentino Javier Milei, definito come un "articolatore" delle relazioni latinoamericane, potrebbe favorire nuove opportunità economiche per le aziende italiane grazie a una crescente apertura del mercato argentino.

Le politiche di deregolamentazione del governo argentino stanno creando un ambiente favorevole alle importazioni, aprendo prospettive in settori chiave come l’alimentare, il tecnologico e l’industriale. La possibile riduzione della presenza cinese, influenzata dalle politiche protezionistiche statunitensi, potrebbe inoltre lasciare spazio a partner tradizionali come l’Italia. Per le PMI italiane, ciò significherebbe valorizzare il Made in Italy e promuovere prodotti di alta qualità in un mercato strategico.

In parallelo, l’attenzione dell’Argentina verso gli investimenti in energia pulita rappresenta un’opportunità unica. L’Italia, eccellendo in questo settore, potrebbe stabilire collaborazioni nel campo delle rinnovabili e della sostenibilità, rispondendo alle esigenze di un mercato in evoluzione.

Il legame personale tra Milei e Trump favorisce un clima economico positivo che potrebbe ampliare le opportunità per le PMI italiane, rafforzando le relazioni economiche tra Italia, Argentina e Stati Uniti.

Questo contesto offre una piattaforma ideale per crescere, innovare e consolidare la presenza italiana in Argentina.

Bioprotezione e innovazione: la rivoluzione della sicurezza alimentare

La sicurezza alimentare è un aspetto centrale per il settore agroalimentare italiano, noto per la qualità dei suoi prodotti. Una recente scoperta del Conicet (Consiglio Nazionale di Investigazione Scientifica e Tecnica), in Argentina propone un sistema di bio-protezione innovativo basato su batteri lattici, in grado di eliminare la contaminazione da Escherichia coli nella carne. Questa tecnologia, sostenibile e altamente efficace, rappresenta una concreta opportunità per le PMI italiane di migliorare i propri standard produttivi.

Grazie a questo sistema, le aziende italiane potrebbero garantire alimenti più sicuri e conformi alle normative europee, rispondendo alle esigenze di consumatori sempre più attenti alla qualità. Inoltre, la sostenibilità della bio-protezione elimina l’uso di additivi chimici, promuovendo processi rispettosi dell’ambiente e migliorando l’immagine delle imprese.

Dal punto di vista economico, riduce i costi legati a contaminazioni e richiami di prodotti, incrementando così la competitività aziendale. Apre inoltre nuove opportunità di export, posizionando il Made in Italy come leader globale nella sicurezza alimentare e nella sostenibilità.

In un mercato sempre più orientato verso qualità e innovazione, questa scoperta si configura come un motore di crescita per le PMI italiane, offrendo un percorso concreto verso un futuro competitivo e sostenibile.

(Contributo editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Martedì 8 Aprile 2025
Mercoledì 22 Gennaio 2025

Notizie dai mercati esteri - Polonia

Settore Automotive: principali aggiornamenti dal rapporto PZPM 2023/2024 e opportunità per le aziende italiane

Il Rapporto PZPM 2023/2024 sul settore automobilistico in Polonia evidenzia le principali tendenze, sfide e opportunità, con un focus sulla transizione verso la mobilità a zero emissioni e le infrastrutture necessarie per supportarla. Qui di seguito un riassunto dettagliato con indicazione delle potenziali opportunità per le aziende italiane.

1. Mobilità a Emissioni Zero

La Polonia, come parte dell'Unione Europea, sta affrontando una trasformazione verso la mobilità a emissioni zero, obbligatoria per tutti i veicoli passeggeri e leggeri entro il 2035, con i camion fissati al 2040. Questo cambiamento stimola ingenti investimenti nella produzione di batterie agli ioni di litio, motori elettrici e semiconduttori. La produzione di veicoli elettrici (EV) è in rapida espansione e si prevede che i costi dei veicoli elettrici diminuiranno grazie a una maggiore scala produttiva, aumentando così la loro accessibilità.

Opportunità per le aziende italiane: Le aziende italiane che operano nella produzione di componenti elettronici avanzati (batterie, motori elettrici, semiconduttori) possono trarre vantaggio da questo trend, collaborando con i produttori polacchi di veicoli elettrici e altre componenti tecnologiche. L’Italia è già un attore significativo nella produzione di batterie e componenti elettronici, e la Polonia rappresenta una potenziale base strategica per l'espansione nel settore.

2. Infrastruttura per la Mobilità Elettrica

L'infrastruttura necessaria per supportare la crescente domanda di veicoli elettrici include stazioni di ricarica su larga scala. La Polonia deve migliorare la propria infrastruttura, con un piano per creare stazioni di ricarica ogni 60 km lungo la rete di trasporto transeuropea (TEN-T). Questo includerà punti di ricarica rapida e a corrente continua.

Opportunità per le aziende italiane: Le imprese italiane nel settore delle energie rinnovabili, delle soluzioni di ricarica e delle infrastrutture di mobilità potrebbero cogliere l'opportunità di entrare nel mercato polacco, contribuendo allo sviluppo delle stazioni di ricarica. Le aziende italiane che sviluppano software di gestione delle stazioni di ricarica o che forniscono componenti per ricarica rapida potrebbero beneficiare della crescente domanda.

3. Industria Automobilistica in Polonia

Il settore automobilistico polacco è un pilastro fondamentale dell'economia, con oltre 200.000 persone impiegate e una crescita sostenuta delle esportazioni, in particolare nel segmento delle batterie agli ioni di litio. La Polonia ha visto un aumento delle esportazioni automotive, che nel 2023 hanno superato i 26 miliardi di euro. Tuttavia, per restare competitiva, la Polonia deve garantire energia verde a prezzi competitivi, dato che la transizione verso la produzione di veicoli elettrici richiede energia pulita stabile e a basso costo.

Opportunità per le aziende italiane: Le aziende italiane che operano nella produzione di componenti automobilistici avanzati o che sono coinvolte nella produzione di energia rinnovabile potrebbero beneficiare del crescente mercato polacco. La Polonia è anche un'importante sede di produzione per batterie agli ioni di litio, settore in cui le aziende italiane specializzate nella produzione di materie prime o tecnologie avanzate potrebbero trovare opportunità significative.

4. Sostenibilità e Decarbonizzazione

La Polonia è impegnata nella riduzione delle emissioni di CO2, in linea con gli obiettivi della Commissione Europea. Le politiche ambientali stimolano l’adozione di veicoli a zero emissioni e il miglioramento delle tecnologie di produzione verde. Inoltre, l'adozione di veicoli elettrici commerciali sta crescendo rapidamente, con un impatto positivo sulle emissioni di CO2 e sull'efficienza energetica.

Opportunità per le aziende italiane: Le aziende italiane nel settore della decarbonizzazione, delle tecnologie di risparmio energetico e nella produzione di veicoli elettrici commerciali (in particolare per il trasporto pesante) potrebbero entrare nel mercato polacco, sfruttando gli incentivi governativi per le flotte verdi e le politiche di supporto alla mobilità sostenibile.

5. Sfide e Prospettive

Nonostante le opportunità, ci sono sfide significative per la Polonia nella transizione verso la mobilità a zero emissioni. La costruzione di una rete infrastrutturale di ricarica adeguata, l'elevato costo dell'energia e la crescente concorrenza internazionale (come la legge IRA negli USA) sono questioni che potrebbero influenzare la competitività a lungo termine. È fondamentale un dialogo tra governo e industria per favorire la cooperazione e sviluppare politiche efficaci.

Opportunità per le aziende italiane: Le aziende italiane che operano nel settore della green economy e che hanno competenze nella realizzazione di infrastrutture energetiche potrebbero trovare spazi significativi nel collaborare con le autorità polacche e le imprese locali per contribuire alla creazione di una rete di infrastrutture verdi e promuovere tecnologie avanzate di ricarica.

Conclusioni

Il settore automobilistico polacco sta attraversando un'importante trasformazione verso la mobilità elettrica, creando ampie opportunità per le aziende italiane specializzate in componenti tecnologiciinfrastrutture di ricaricaenergia rinnovabile e veicoli elettrici. Tuttavia, la competitività del mercato polacco dipende dalla capacità di affrontare le sfide relative all'energia e all'infrastruttura, con un focus sulla sostenibilità e l'innovazione tecnologica.

Polonia: Opportunità e Sfide per le Aziende Italiane in un’Economia in Forte Crescita

Il report discusso da Forsal.pl basato sulle proiezioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI) analizza la posizione economica della Polonia nel 2024, evidenziando come il paese sia ormai classificato come una nazione ad alto reddito, un traguardo che ha ottenuto grazie a un notevole aumento della sua economia negli ultimi decenni. Di seguito viene fornito un riassunto dettagliato, evidenziando i trend e le dinamiche economiche principali e le opportunità per le aziende italiane che desiderano entrare nel mercato polacco.

1. Polonia come paese ad alto reddito

Il report del FMI segna un cambiamento storico per la Polonia, che ha raggiunto il livello di un "paese ad alto reddito", secondo la classificazione del World Bank. Questo riconoscimento viene attribuito al significativo aumento del PIL pro capite polacco, che ha visto il paese passare da una posizione economica di reddito medio a quella di alto reddito. La Polonia ha raddoppiato la sua economia nel corso degli ultimi 20 anni, portandola a raggiungere circa l’80% del PIL pro capite dell'Unione Europea (UE-27), classificandosi come la 20ª economia mondiale per PIL reale.

2. Crescita economica rapida e convergenza con l’UE

Secondo il FMI, la Polonia è diventata una delle economie a convergenza più rapida in Europa. Questo significa che, negli ultimi due decenni, il paese ha ridotto significativamente il divario economico con le nazioni più sviluppate dell'UE. Sebbene il divario di reddito non sia ancora completamente colmato, la Polonia è riuscita a raddoppiare il proprio PIL, accrescendo la competitività e attraendo investimenti esteri. L'FMI prevede che la Polonia continuerà a mantenere un tasso di crescita economica elevato, con un PIL che continuerà a crescere, sebbene a un ritmo leggermente più moderato rispetto agli anni precedenti.

3. Settori chiave e modernizzazione dell'economia

Il report sottolinea la modernizzazione della Polonia che ha avuto luogo attraverso un’industrializzazione accelerata, una significativa espansione dei servizi, e una crescente apertura ai settori tecnologici e digitali. La Polonia ha visto un aumento degli investimenti in infrastruttureautomotive, e tecnologie verdi. In particolare, il settore delle energie rinnovabili, l’automotive (inclusi i veicoli elettrici) e l'innovazione tecnologica sono aree di forte crescita.

4. Inflazione e sfide per la crescita sostenibile

Nonostante questi successi, il paese deve affrontare alcune sfide. L'inflazione è aumentata, con il paese che ha visto un aumento dei prezzi e delle materie prime, in parte a causa della crisi energetica globale e dei conflitti geopolitici. La Polonia ha bisogno di affrontare la sfida della sostenibilità economica, in particolare cercando di ridurre la dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabili e incrementando l’efficienza energetica. Ciò potrebbe influire su alcuni settori, ma rappresenta anche un’opportunità per il paese di diversificare ulteriormente la sua economia in direzione di tecnologie verdi.

5. Opportunità per le aziende italiane

Le aziende italiane possono trarre vantaggio dalla posizione crescente della Polonia come hub economico nell'Europa Centrale, grazie alla sua forte crescita economica e alta competitività. Tra le principali opportunità per le aziende italiane in Polonia ci sono:

  • Settore automobilistico e mobilità elettrica: La Polonia è uno dei principali produttori di automobili in Europa e ha un mercato in forte crescita per i veicoli elettrici e le infrastrutture di ricarica. Le aziende italiane nel settore delle componenti automobilistiche, dei sistemi di propulsione elettrica, e delle batterie agli ioni di litio possono trovare numerose opportunità per investire in questo settore in espansione.
  • Energie rinnovabili: La Polonia sta cercando di diversificare la sua matrice energetica, con un crescente impegno verso l'adozione delle energie rinnovabili e la transizione energetica. Le aziende italiane nel settore dell’energia solare, dell’eolico e delle soluzioni per l'efficienza energetica potrebbero trovare importanti opportunità di collaborazione e sviluppo con i partner polacchi.
  • Infrastrutture e costruzioni: Con una crescita economica sostenuta, la Polonia ha un bisogno crescente di infrastrutture moderne. Le aziende italiane attive nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture possono beneficiare della domanda di nuove strutture residenzialiautostradeferrovie e progetti di edilizia commerciale.
  • Tecnologie digitali e innovazione: L'evoluzione della digitalizzazione e l'adozione di nuove tecnologie sono settori chiave in Polonia. Le aziende italiane specializzate in softwarebig dataAI e Internet of Things (IoT) possono trovare buone opportunità per sviluppare progetti congiunti in un mercato che sta rapidamente abbracciando l’innovazione tecnologica.
  • Settore agroalimentare: La Polonia è un mercato in crescita per i prodotti agroalimentari di alta qualità, un settore in cui l'Italia ha una lunga tradizione. Le aziende italiane che producono prodotti tipicivinoolio d'oliva e formaggi hanno un'opportunità significativa di espandere la loro presenza in Polonia, un mercato sempre più aperto ai prodotti gourmet e di alta qualità.

Conclusioni

La Polonia, con una forte crescita economica e la sua recente classificazione come economia ad alto reddito, offre un ambiente favorevole per le aziende italiane che vogliono espandere la loro presenza nei settori in espansione come automotiveenergie rinnovabiliinfrastrutturetecnologie digitali, e agroalimentare. Nonostante le sfide come l'inflazione e la transizione energetica, il paese rimane una delle economie più dinamiche e promettenti d'Europa, con ampie possibilità di collaborazione bilaterale e investimenti.

Fonte: Forsal.pl

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025
Martedì 21 Gennaio 2025

Thailandia. Bangkok al 34esimo posto al mondo tra le citta' piu' attraenti per gli investimenti

Bangkok è stata classificata al 34° posto tra le città più attraenti al mondo per gli investimenti nel 2024, guadagnando 11 posizioni rispetto al 45° posto del 2023, secondo quanto riportato dall’Amministrazione Metropolitana di Bangkok (BMA). Il portavoce Aekvarunyoo Amrapala ha attribuito questo miglioramento al progresso delle attività commerciali, all’esperienza culturale e agli scambi informativi della capitale. In particolare, l’aumento dei trasporti marittimi e la posizione strategica di Bangkok hanno contribuito al miglioramento del suo ranking.

Inoltre, l’incremento delle aziende di servizi di livello internazionale ha rafforzato il potenziale di Bangkok come hub commerciale globale, favorendo gli investimenti grazie alla facilità di fare business. Amrapala ha anche sottolineato come l’offerta culturale della città, inclusi arte performativa e visiva, e la velocità di internet abbiano contribuito a migliorarne l’attrattiva.

Nonostante i progressi, Kearney ha suggerito a Bangkok di affrontare due sfide principali per migliorare ulteriormente: migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso soluzioni ambientali efficaci e promuovere l’equità sociale, nonché rafforzare le capacità di innovazione.

(Contributo editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025
Lunedì 20 Gennaio 2025

Corea del Sud. Mozzarella di bufala campana nel menu di fast food locali

Lotteria, noto marchio di fast food sudcoreano, ha presentato due nuove varianti del 'Mozzarella Burger' in collaborazione con il celebre chef Kwon Seong-jun, noto come 'Mozzarella Burger Napoli Mafia''. Questi hamburger, che celebrano il decimo anniversario del prodotto, utilizzano mozzarella di bufala 100% naturale proveniente dal sud Italia, esaltando i sapori autentici della tradizione culinaria italiana. Le nuove varianti, 'Pomodoro Basilico' e 'Balsamico Basilico', sono state create per offrire un'esperienza gastronomica unica, richiamando i colori della bandiera italiana. La notizia è stata riportata da fnnews.com, evidenziando l'interesse della Corea del Sud per la cucina italiana e le sue influenze. Questo lancio rappresenta un ulteriore passo nella fusione tra cultura gastronomica coreana e italiana.

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025
Giovedì 16 Gennaio 2025

Brasile. Prospettive economiche per il 2025

Le prospettive per l'economia brasiliana nel 2025, secondo gli esperti

Gli analisti intervistati da CNN Money indicano le prospettive per l'economia brasiliana e globale, evidenziando preoccupazioni sui tassi di interesse, sul debito pubblico e sull'occupazione

CNN - 01.01.2025

Lo scenario economico per il 2025 presenta diverse sfide sia a livello globale che in Brasile, ha sottolineato Gilvan Bueno, editorialista della CNN Money. Tra i principali punti di attenzione ci sono i tassi di interesse, il debito pubblico e il mercato del lavoro.

Prospettive per il Brasile

Per il Brasile le previsioni di crescita economica variano. Mentre il Bollettino Focus (Banco Central do Brasil) stima una crescita del 2% per il 2025, il Fondo Monetario internazionale (FMI) ha rivisto le sue proiezioni al 2,5%.

Bueno sottolinea che fattori come il trasferimento del reddito hanno avuto un impatto significativo sulla capacità di prevedere con precisione il PIL.

Tuttavia, l’esperto mette in guardia dei segnali di rallentamento. Molti imprenditori stanno rivedendo i loro piani di crescita ed esitanti ad accelerare gli investimenti a causa dell'aumento del costo del denaro. Si teme un possibile aumento dei casi di insolvenza, soprattutto tra le persone giuridiche.

Cambio

Il mercato valutario brasiliano ha dovuto affrontare una significativa svalutazione nel 2024, con il dollaro che ha chiuso l'anno a 6,18 R$, con un aumento di circa il 27% rispetto all’inizio del periodo.

Secondo Márcio Estrela, consulente dell’Associazione Brasiliana di Cambi (Abracam), la fine del 2024 è stata segnata da un “overshooting” del dollaro, spinto dalle pressioni stagionali tipiche di fine anno, come le rimesse degli utili e le chiusure contabili.

Inoltre, un’inflazione superiore alle attese e una certa delusione del mercato finanziario riguardo al pacchetto fiscale hanno contribuito all'aumento della valuta statunitense.

Per il nuovo anno l’esperto prevede un ammorbidimento di questo movimento. “Possiamo aspettarci che il tasso di cambio si ammorbidisca e che entro la fine del primo trimestre sarà a un livello, non lo chiamerò un livello di equilibrio, ma possiamo aspettarci che il tasso di cambio torni a qualcosa intorno a 6,05, 6,10”, ha detto Estrela.

Il consulente ha sottolineato che questa proiezione dipende da fattori quali l'assenza di un rafforzamento fiscale da parte del governo.

Un altro fattore che potrebbe rappresentare un ostacolo per il tasso di cambio quest’anno è la politica economica di Donald Trump. Tornato alla Casa Bianca, il repubblicano intende aumentare i dazi sulle importazioni con l’intento di favorire i prodotti nordamericani. L’effetto di questo movimento potrebbe essere un aumento dell’inflazione negli Stati Uniti e un rafforzamento del dollaro a livello mondiale.

Estrela ha anche commentato il ruolo della Banca Centrale (BC) nella regolamentazione dei tassi di cambio. “La Banca Centrale non ha un obiettivo di tasso di cambio, né può averne uno. Le azioni della Banca Centrale sui tassi di cambio sono giustificate in periodi di controllo della volatilità”, ha spiegato.

L’esperto ha evidenziato che, una volta superato il periodo di maggiore volatilità, gli interventi della Banca Centrale tendono a diminuire, consentendo al tasso di cambio di ritrovare naturalmente il suo equilibrio.

La Banca centrale non agirà per raggiungere un tasso di cambio specifico, ma per controllare la volatilità derivante dai problemi del mercato”, ha concluso Estrela.

Interessi e inflazione

Per Gilvan Bueno, l’aspettativa di un aumento del tasso di interesse di base, con proiezioni che raggiungeranno il 15,25% nel 2025, è un fattore cruciale. Questo scenario è determinato dall’inflazione persistente e dalle tensioni fiscali.

Anche il dollaro forte contribuisce alle pressioni inflazionistiche, che colpiscono soprattutto i settori alimentare e dei servizi.

Bueno sottolinea che, con il 77% della popolazione brasiliana indebitata tramite scoperti di conto corrente e carte di credito, l’aumento dei tassi di interesse potrebbe avere un impatto significativo sui consumi e sulla capacità di investimento.

Mercato del lavoro

Nonostante l’attuale basso tasso di disoccupazione, Bueno mette in guardia dalla “trappola del reddito medio”. Molti brasiliani impiegati percepiscono salari bassi, il che limita la loro capacità di consumo e la crescita economica.

Con l’aumento del costo del denaro e la revisione degli investimenti da parte delle aziende, c’è il rischio di un aumento dei licenziamenti, che potrebbe alterare lo scenario di piena occupazione.

L’esperto conclude sottolineando l'importanza delle riforme economiche, citando l'esempio dell’Argentina che, nonostante le sfide, ha registrato un andamento positivo in borsa nel 2024, attribuito alle riforme attuate.

Fonte: CNN Brasil

(Contributo editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025
Giovedì 16 Gennaio 2025

USA. Edilizia verso un futuro sostenibile

Il settore delle costruzioni negli Stati Uniti ha registrato una crescita significativa, superando i 2 trilioni di dollari nel 2024. Le previsioni per il 2025 sono altrettanto favorevoli.

Un trend emergente è l’utilizzo della costruzione modulare in acciaio a bassa lega (LGS), che consente di ridurre tempi e costi grazie alla prefabbricazione in ambienti controllati. Questa tecnica, applicabile a progetti residenziali, scolastici, ospedalieri e persino militari, offre un vantaggio competitivo alle aziende che vogliono innovare nel processo edilizio. Parallelamente, l'importanza data alla sostenibilità spinge verso l’impiego di materiali isolanti, pannelli solari e tecnologie per la gestione efficiente delle risorse energetiche.

La città di New York si conferma un epicentro dell’innovazione edilizia, con una domanda crescente di edifici “green” e soluzioni architettoniche avanzate. Le sinergie createsi tra architetti, sviluppatori e fornitori di materiali innovativi accelera la realizzazione di progetti sostenibili.

Le aziende italiane hanno la possibilita' di inserirsi in un contesto dinamico e in forte evoluzione, sfruttando il know-how acquisito in Europa

Fonte: https://www2.deloitte.com/us/en/insights/industry/engineering-and-constr...

(Contributo editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025
Giovedì 16 Gennaio 2025

Notizie dai mercati esteri - Thailandia

Banca di Thailandia: consigliato di mantenere il tasso di politica monetaria al massimo del 2%

Supavud Saichuea, presidente del Consiglio nazionale per lo sviluppo economico e sociale della Thailandia, ha suggerito che la Banca di Thailandia dovrebbe mantenere il tasso di politica monetaria a un massimo del 2%, in linea con l'obiettivo di inflazione e la crescita del PIL del paese. Ha sottolineato che il tasso di politica reale dovrebbe rimanere tra lo 0% e l'1%, riflettendo la previsione di una crescita del PIL inferiore al 3%. L'intervallo dell'obiettivo di inflazione della Banca di Thailandia è tra l'1% e il 3%, e si prevede che l'inflazione per il 2024 sarà dello 0,4%, con una crescita fino all'1% entro la fine dell'anno.

Supavud ha notato che se la Banca centrale mantiene l'attuale tasso di politica monetaria, potrebbe danneggiare l'economia nella seconda metà del 2025, soprattutto a causa delle incertezze globali, come le nuove politiche degli Stati Uniti sotto il presidente eletto Donald Trump. Ha anche osservato che la crescita economica della Thailandia potrebbe non raggiungere l'obiettivo del governo del 3%, a causa delle crescenti tensioni commerciali globali, in particolare tra Stati Uniti e Cina.

Tuttavia, le esportazioni della Thailandia verso la Cina, specialmente nei settori alimentare e dei servizi, potrebbero trarre beneficio dalle attuali tensioni commerciali. Supavud ha anche evidenziato l'importanza del settore turistico e dei servizi per il PIL della Thailandia. Inoltre, l'investimento del governo in complessi di intrattenimento con casinò potrebbe sostenere il turismo, l'occupazione e gli investimenti a lungo termine, sebbene sia necessario prestare attenzione alle problematiche sociali.

Il piano energetico di Thaksin provoca timori sui titoli

La proposta dell'ex primo ministro Thaksin Shinawatra di ridurre la tariffa dell'elettricità ha aumentato i rischi normativi per i titoli energetici e delle utility, secondo CGS International Securities, che ha abbassato l'obiettivo per l'indice azionario a 1.530 punti, riducendolo di 100 punti rispetto alla previsione precedente di 1.630.

Thaksin ha annunciato che il governo intende ridurre la tariffa dell'elettricità da 4,15 a 3,70 baht per megawattora, con discussioni in corso per ottenere un consenso tra le agenzie competenti e il settore privato. Tuttavia, la tempistica della riduzione è incerta, aumentando i rischi per le aziende energetiche, che rappresentano il 18% della capitalizzazione totale della Borsa thailandese (SET). CGS ritiene che il governo possa subentrare nel finanziamento della riduzione, ma evidenzia che, a causa dell'alto livello del debito pubblico, potrebbe non essere in grado di sostenere un sussidio completo senza aumentare ulteriormente il debito pubblico.

I rischi per il mercato includono anche la possibilità che l'amministrazione Trump imponga tariffe più alte, soprattutto considerando l'incremento del surplus commerciale della Thailandia con gli Stati Uniti, che ha raggiunto il 6,7% del PIL nei primi 11 mesi del 2024.

CGS prevede che nel quarto trimestre del 2024 le aziende sotto la sua copertura registreranno un aumento del 44% dei profitti netti rispetto all'anno precedente e un aumento del 39% rispetto al trimestre precedente. I settori con una forte crescita dei profitti includono trasporti, petrolchimica e alimentare, mentre quelli più deboli sono costruzione, agricoltura e beni di consumo. La società prevede che i guadagni aziendali siano volatili a causa della debole economia domestica.

In questo contesto, CGS consiglia di privilegiare i settori difensivi, come consumo, retail, sanità, banche e finanza al consumo, che potrebbero beneficiare degli stimoli governativi e sono meno esposti ai rischi normativi.

Rafforzamento della sicurezza per il primo ministro nel sud della Thailandia

Mercoledì, su X, Paetongtarn Shinawatra (Primo Ministro) ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime dell'attacco con bomba a Narathiwat. Ha lodato il sacrificio dei due ufficiali uccisi nell'attentato, Pol Lt Col Suwit Chuaythewarit e suo figlio Pol Snr Sgt Maj Dome Chuaythewarit, sottolineando che l'incidente evidenzia la necessità di un impegno maggiore da parte del governo per risolvere i problemi e ristabilire la pace nella regione. Paetongtarn ha annunciato che visiterà le tre province meridionali come programmato per offrire supporto morale ai residenti e alle forze dell'ordine.

Il ministro della Difesa Phumtham Wechayachai ha dichiarato che durante la visita del primo ministro verranno adottate misure di sicurezza rafforzate e che l'obiettivo è trovare soluzioni per il conflitto nelle regioni meridionali. Phumtham ha inoltre sottolineato la necessità di riesaminare la situazione, esprimendo preoccupazione per gli incidenti che si verificano quando vengono ridotte le leggi di emergenza, suggerendo di rivedere le misure adottate e valutare la creazione di un team per i negoziati di pace.

Paetongtarn ha in programma di partecipare a un incontro per monitorare i progressi dei progetti di sviluppo nelle province meridionali, tra cui la costruzione di un ponte parallelo sul fiume Kolok e il progetto ferroviario a doppia linea Hat Yai-Sungai Kolok.

I residenti di Narathiwat hanno accolto con favore la notizia della visita di Paetongtarn, sperando in un miglioramento della situazione nella regione.

Settore manifatturiero contribuisca ad aumentare la crescita del PIL del 1% ogni anno

Il Ministero dell'Industria della Thailandia vuole che il settore manifatturiero contribuisca ad aumentare la crescita del PIL del 1% ogni anno, promuovendo nuove industrie che utilizzano tecnologie avanzate. Il Ministro dell'Industria, Akanat Promphan, ha dichiarato che i prodotti innovativi basati sulla manifattura ad alta tecnologia saranno un "nuovo motore" per l'economia, che sta affrontando sfide legate alle interruzioni tecnologiche, ai conflitti geopolitici e ai cambiamenti climatici.

Akanat ha sottolineato che la Thailandia ha bisogno di un nuovo impulso economico, poiché l'economia cresce lentamente dal periodo post-pandemico, e ha aggiunto che il bilancio statale è limitato a causa dell'alto debito pubblico, che ha raggiunto il 64% nel 2024. Ha affermato che la crescita può essere stimolata dallo sviluppo delle industrie S-curve, come le auto di nuova generazione e l'elettronica intelligente.

Il governo ha fissato l'obiettivo di una crescita del PIL del 3% nel 2025. Nel terzo trimestre del 2024, l'economia è cresciuta del 3%, trainata principalmente dai settori del turismo e delle costruzioni, mentre il settore manifatturiero ha registrato una crescita più contenuta del 1,2%.

Akanat ha anche detto che la Thailandia deve fornire energia pulita alle aziende straniere che investono in centri dati, servizi cloud e semiconduttori, e che il governo deve gestire meglio i costi energetici, riducendo le bollette elettriche per migliorare la competitività delle aziende.

Nel settore automobilistico, ha previsto che altri produttori giapponesi, dopo l'annuncio di Toyota di investire 55 miliardi di baht per promuovere le auto ibride, manterranno i loro investimenti in Thailandia, contribuendo a rafforzare la fiducia nel business, nonostante le difficoltà nelle vendite di auto domestiche dovute ai severi criteri per i prestiti auto e all'alto livello di debito delle famiglie.

(Contributo editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025
Mercoledì 15 Gennaio 2025

Moldova. Ministro dell'Economia: “Le esportazioni di alcuni prodotti agricoli nell'UE sono triplicate dopo la cancellazione dei dazi doganali”

Le esportazioni di alcune categorie di prodotti agricoli moldavi verso l'Unione Europea sono triplicate dopo la cancellazione dei dazi doganali nel 2022, ha scritto sui social media il vice primo ministro e ministro dell'Economia Dumitru Alaiba.

“Prima della liberalizzazione, le esportazioni di prodotti contingentati erano pari a 26,9 milioni di dollari. Nel 2023, le esportazioni hanno raggiunto gli 89,5 milioni di dollari - un aumento di 3,5 volte. Così, i nostri agricoltori sono riusciti a diventare più competitivi e a trovare nuovi mercati - in Europa”, ha scritto il ministro.

Le esportazioni di prugne nel 2021 ammontano a 25,8 mila tonnellate e nel 2023 a 60,4 mila tonnellate. Le mele - 1.000 tonnellate e 13.200 tonnellate; l'uva - 15.800 tonnellate e 32.300 tonnellate, rispettivamente.

“Alcuni prodotti hanno già superato le quote UE: l'uva - del 62%; le prugne - del 300%; le ciliegie - del 93%”, ha dichiarato Alaiba.

Il ministro ha ricordato che l'UE ha prorogato per un altro anno (fino all'estate del 2025) il regime di esenzione dai dazi doganali per l'importazione di pomodori, aglio, uva da tavola, mele, ciliegie, prugne e succo d'uva, il che “apre enormi opportunità agli esportatori moldavi”.

“In un periodo difficile, caratterizzato dall'imprevedibilità, abbiamo fatto la scelta giusta riorientando il commercio estero della Moldova verso l'UE, un partner stabile e affidabile. Questi risultati sono la prova migliore che i prodotti moldavi sono sempre più apprezzati sul mercato europeo. Questa è l'economia che stiamo costruendo, l'economia che ci collega all'Occidente e in cui gli imprenditori moldavi possono competere. Questa è la strada da seguire per la Moldova”, ha dichiarato il ministro.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Moldova)

Ultima modifica: Mercoledì 15 Gennaio 2025
Mercoledì 15 Gennaio 2025

Notizie dai mercati esteri - Turchia

XVII edizione degli Stati Generali della Diplomazia: Roma, 16 dicembre 2024

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, hanno aperto lo scorso 16 dicembre alla Farnesina la XVII edizione degli “Stati Generali della Diplomazia”, la Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo, appuntamento di confronto sull’azione internazionale dell’Italia.

Tra i tanti temi affrontati, sul piano economico-commerciale, è stato approfondita la promozione dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese.

Nel corso del suo intervento l’Ambasciatore d’Italia in Turchia Giorgio Marrapodi, all’ANSA ha affermato, soffermandosi sui rapporti commerciali Italia-Turchia, “il 2024 è stato un anno positivo; chiudiamo un anno con cifre di interscambio record rispetto al precedente record del 2023, saremo molto vicini ai 30 miliardi di dollari. E stiamo lavorando per iniziare anche il 2025 in maniera molto positiva, avendo in cantiere il quarto vertice intergovernativo”.

Giuseppe Donizetti Pascià, compositore italiano alla corte del Sultano Mahmud II: ponte tra cultura occidentale e ottomana del XIX secolo

A Palazzo di Venezia ad Istanbul si è celebrato lo scorso 10 dicembre il genio e la creatività di Giuseppe Donizetti Pascià con la prima esecuzione pubblica di alcuni suoi brani inediti contenuti nel manoscritto “Memorie musicali di Giuseppe Donizetti” conservato nella collezione di Erol Makzume. Giuseppe Donizetti fu attivo come compositore alla corte del Sultano Mahmud II, assumendo un ruolo cruciale nell’introduzione di elementi occidentali nella cultura ottomana del XIX secolo.

La serata, aperta dall’intervento dell’Ambasciatore d’Italia in Turchia, Giorgio Marrapodi, ha avuto per protagonisti il compositore e musicologo, massimo esperto di Giuseppe Donizetti, Emre Araci (autore del volume “Giuseppe Donizetti. Il Pascià bergamasco”) che ha contestualizzato ciascun brano nella dimensione storica e culturale dell’epoca. L’esecuzione è stata affidata a Cihat Aşkın e a Mina Aoki Girardelli, esibitesi al violino e Çağdaş Özcan al pianoforte, le cui note hanno ricreato l’atmosfera magica e suggestiva della musica che nell’Ottocento animava Istanbul, capitale dell’Impero Ottomano.

Difesa. La turca Baykar acquista i siti industriali di Villanova Albenga della “Piaggio Aerospace”

Il colosso turco “Baykar”, leader mondiale nella produzione di velivoli da combattimento senza pilota (UCAV), ha acquistato la Piaggio Aerospace (“Piaggio Aero Industries” e “Piaggio Aviation”) dopo il via libera annunciato lo scorso 27 dicembre dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

“La cessione di Piaggo Aerospace al gruppo turco Baykar rappresenta una soluzione di grande profilo industriale che consente il rilancio di una azienda strategica del paese, un ulteriore progetto di sviluppo in un settore in grande espansione e nel contempo ci consente di delineare una più ampia partnership tecnologica e industriale tra Italia e Turchia, che avrà significativi sviluppi anche in altri progetti di grande interesse per il nostro Paese”, ha affermato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso.

Baykar è diventata il volto del settore aerospaziale e della difesa della Turchia ed è uno degli esportatori di droni più prolifici al mondo. I suoi droni da combattimento Bayraktar TB2 hanno guadagnato notorietà a livello internazionale tanto che il TB2 detiene il titolo di drone da combattimento più esportato al mondo. La Turchia domina il 65% del mercato globale delle esportazioni di veicoli aerei senza pilota (UAV).

I FLUSSI IDE. I dati YASED sui primi dieci mesi del 2024

Secondo i dati diffusi il 12 dicembre scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il valore netto degli IDE in Turchia nel periodo gennaio-ottobre 2024 è stato pari a USD 8,5 mld, con un leggero calo del’1% rispetto all’analogo periodo del 2023.

Il dato degli IDE in Turchia nell’intervallo in esame comprende USD 4,7 mld in capitale azionario, USD 2,4 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri, USD 1,8 mld tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 500 mln.

Nei primi dieci mesi del 2024, con una quota pari al 23% del totale degli IDE, la Germania occupa il primo posto nella classifica dei dieci principali investitori in Turchia, precedendo i Paesi Bassi (16%), il Regno Unito e gli Stati Uniti (15%).

Nel 2024 Ankara ha lanciato la nuova strategia che copre gli anni 2024-2028 concepita per incrementare il flusso degli IDE globali all’1,5% dall’attuale 1,1%.

COMMERCIO ESTERO DELLA TURCHIA. Il 2024 si chiude con una crescita dell’export del 2,5%

I dati preliminari del commercio estero della Turchia per il 2024 sono stati diffusi dallo stesso Presidente della Repubblica lo scorso 3 gennaio. Erdoğan ha sottolineato il risultato storico delle esportazioni del Paese che sono crescite del 2,5% rispetto al 2023, raggiungendo USD 262 mld, nonostante un anno, come affermato dallo stesso Erdoğan, “pieno di incertezze regionali e di misure protezionistiche che hanno continuato ad avere un impatto negativo sul commercio globale”. Le importazioni hanno invece registrato una contrazione del 4,9% e si sono attestate a USD 344,1 mld.

Sempre nel 2024, il deficit commerciale della Turchia si è ridotto a USD 82,2 mld dai 106,3 del 2023 (-24 miliardi di USD) mentre il rapporto di copertura tra esportazioni e importazioni è aumentato di 5,5 punti e salito al 76%.

Per quanto invece attiene ai dati diffusi dal Ministero del Commercio che arrivano fino a novembre 2024, nei primi 11 mesi, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati: Germania (USD 18,8 mld), USA (USD 14,8 mld), Regno Unito (USD 13,9 mld), Iraq (USD 11,8 mld) e Italia (USD 11,7 mld).

Relativamente alle importazioni, nel periodo gennaio-novembre 2024, i primi Paesi fornitori sono stati Cina (USD 41,5 mld), Federazione Russa (USD 39,5 mld), Germania (USD 24,5 mld), Italia (USD 17,5 mld) e Stati Uniti (USD 14,9 mld).

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Giovedì 3 Aprile 2025