Mercoledì 9 Luglio 2025
Vai al Contenuto Raggiungi il piè di pagina
A metà gennaio 2020 è stato annunciato che il più grande parco eolico offshore della Danimarca, Kriegers Flak, è pronto per iniziare a fornire allo Stato danese green energy. Tuttavia Kriegers Flak verrà superato, in termini di potenziale di produzione di energia elettrica, da un nuovo ambizioso progetto: Thor (CPH Post, 2020).
Il parco eolico Thor è il primo dei tre grandi parchi eolici offshore in costruzione in Danimarca, che saranno operativi prima del 2030. Ciò è stato deciso a seguito dell’accordo sull’energia risalente a giugno 2018, che tutti i partiti politici danesi hanno sostenuto e sottoscritto (Danish Energy Agency, 2020).
Thor, che sarà situato nel Mare del Nord a ovest del fiordo di Nissum, si troverà a una distanza di almeno 20 km dalle coste danesi. Il nuovo parco eolico prende il nome “Thor” da Thorsminde, il villaggio sulla costa più vicino al sito. Il parco eolico avrà una capacità produttiva di 800 MW - 1.000 MW, e sarà connesso alla rete elettrica tra il 2025 e il 2027. L’Agenzia Danese per l’Energia concluderà il processo di gara d’appalto, con le offerte finali, nel quarto trimestre del 2021 (CPH Post, 2020).
Tra le condizioni poste nel bando di gara per la realizzazione della nuova wind farm, una novità rilevante rispetto ai bandi precedenti è l’inclusione di una sottostazione offshore e una connessione alla rete dal parco eolico al punto di connesione onshore. Fino a questo momento è stata infatti Energinet, una società pubblica indipendente sotto il Ministero dell’Ambiente danese, a costruire e rendere funzionante le varie sottostazioni offshore nei progetti precedenti.
Tuttavia, Energinet continuerà ad avere la responsabilità di costruire e gestire la connessione alla rete onshore, dalla sottostazione onshore alla rete di trasmissione generale. Il vincitore della gara d’appalto è tenuto a versare a Energinet il costo complessivo per la realizzazione della connessione alla rete elettrica generale (previa approvazione della Commissione Europea) (Danish Energy Authority, 2019).
L’ Agenzia Danese per l’Energia ha pre-approvato le domande di sei aziende che hanno partecipato alla gara d’appalto.
Fonte: https://cphpost.dk/?p=122044
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)
Lunedì il governo britannico ha registrato il raddoppiamento del volume dei trasporti in Irlanda verso e dai porti dell’UE nel mese di gennaio. Molti distributori, infatti, hanno preferito questo percorso al transito attraverso l’Inghilterra, a causa dei blocchi e dei ritardi provocati dalla Brexit.
Per decenni il cosiddetto “ponte” britannico ha offerto agli esportatori il percorso piú veloce tra l’Irlanda ed il territorio europeo. L’uscita del Regno Unito dall’UE alla fine del 2020 ha causato il triplice aumento dei collegamenti diretti negli ultimi 12 mesi, principalmente verso i porti francesi.
Lo scorso mese si era registrato un crollo del 50% nel volume dei trasporti tra Irlanda e Gran Bretagna, secondo le stime del governo britannico. I dati includevano anche il consistente commercio diretto tra i Paesi limitrofi.
Secondo il governo, il forte crollo è stato dovuto a diversi fattori, tra cui lo stoccaggio merci pre-Brexit, le restrizioni per la prevenzione di contagi dal Coronavirus e i nuovi controlli doganali post-Brexit. Le attuali stime, invece, vedono i volumi accresciuti dell’11% di settimana in settimana nel mese di gennaio.
La maggior parte dei nuovi collegamenti diretti con l’UE sono stati inaugurati dal porto di Rosslare, a sud-est dell’Irlanda.
Fonte: https://reut.rs/3jlcyjP
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
Intervista a Giovanni Brandimarti – Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana per la Svezia