Mercoledì 24 Dicembre 2025
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Una Smart City è un territorio che si sviluppa in modo pianificato, offrendo un ambiente efficiente, che utilizza tecnologie combinate e supportate da politiche pubbliche per costituirsi come una piattaforma per promuovere il successo di persone e imprese.
È con questa visione che le città nel mondo hanno attratto talenti, poiché l'economia digitale e il lavoro a distanza hanno permesso di stabilire la residenza in città che offrono le migliori condizioni per vivere e non solo per lavorare!
Quando si parla di attrarre talenti, ciò che vale per le imprese vale anche per la città.
In altre parole, cerchiamo di vivere nella città migliore possibile, e questo passa in larga misura attraverso l'applicazione dei concetti di Smart City: pianificazione urbana, sicurezza, istruzione, cultura e tempo libero, ecc.
Cioè, cerchiamo di vivere nella migliore città possibile, e questo dipende in gran parte dall'applicazione dei concetti di Smart Cities: pianificazione urbana, sicurezza, istruzione, cultura e tempo libero, ecc. Una città intelligente si preoccupa anche dell'infrastruttura, della capacità e della qualità dell'offerta abitativa. Se ottenere una residenza è costoso o difficile, è naturale che i talenti migrino verso altre città dove l'offerta è migliore. Santa Catarina affronta sfide e opportunità in questo scenario. Il valore del metro quadrato è cresciuto rapidamente, arrivando a 100.000 R$/m² in alcune aree. Le partnership con il settore privato possono aiutare a creare soluzioni abitative pianificate, sostenibili e accessibili, costruendo ambienti confortevoli e attraenti per le persone, applicando i concetti del placemaking.
Quando parliamo di persone e affari, abbiamo uno scenario estremamente preoccupante: secondo il World Talent Ranking Scoring, che valuta lo sviluppo, la retention e l'attrazione di talenti altamente qualificati, il Brasile occupa la PENULTIMA posizione (66° su 67 paesi), precedendo solo la Mongolia. In altre parole, anche nel contesto delle Americhe siamo ultimi, dietro solo al Venezuela (!).
Il sud del Brasile è un punto di riferimento mondiale nelle costruzioni sostenibili – i Green Buildings; esplorare e potenziare questa caratteristica è senza dubbio un'opportunità per attrarre persone e alzare lo standard di qualità del settore immobiliare.
In Brasile gli imprenditori sono resilienti e abili nel cercare alternative. Pertanto è possibile e redditizio costruire partnership efficaci con istituzioni dei più diversi settori. Investire nel concetto di smart offre pertanto buone opportunità in Brasile.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana di Santa Catarina)
La multinazionale italiana Eni S.p.A. ha avviato negoziazioni con l’argentina Pluspetrol S.A. per l’acquisizione di partecipazioni in campi di gas situati nell’area di Vaca Muerta, uno dei bacini non convenzionali più significativi al mondo. L’operazione si inserisce nel quadro del progetto congiunto già avviato tra Eni e YPF per sviluppare un polo integrato di produzione, trattamento e liquefazione di gas naturale destinato all’esportazione. La prima fase del progetto prevede fino a 12 milioni di tonnellate annue di GNL, con l’impiego di tecnologia avanzata e infrastrutture FLNG (Floating Liquefied Natural Gas).
Questi sviluppi confermano il crescente coinvolgimento dell’Italia nel settore energetico argentino e rafforzano la cooperazione bilaterale in ambiti ad alto contenuto tecnologico. Le attività previste richiedono competenze specialistiche in ingegneria, logistica, manutenzione industriale e fornitura di componenti tecnici, creando così possibili spazi di collaborazione per imprese italiane e argentine lungo tutta la catena del valore.
Per la rete di aziende seguite dalla Camera di Commercio Italiana di Rosario, questo scenario rappresenta un’opportunità concreta per valutare nuovi sbocchi commerciali, servizi connessi e potenziali partnership. La Camera rimane a disposizione per facilitare contatti, fornire informazioni aggiornate e accompagnare le imprese interessate nei processi di internazionalizzazione nel settore energetico.
(Contributo editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)
Secondo il rapporto del New York Circular City Initiative, la metropoli statunitense punta a diventare entro il 2030 una delle prime città al mondo pienamente circolari, ovvero capace di ridurre drasticamente gli sprechi, valorizzare le risorse esistenti e trasformare la sostenibilità in motore di crescita economica e occupazionale. Il progetto, promosso da realtà come la NYC Economic Development Corporation, stima che l’adozione diffusa di pratiche circolari possa generare oltre 11.000 nuovi posti di lavoro e 11 miliardi di dollari di benefici economici per la città.
Questa trasformazione risponde a una doppia esigenza: da un lato la necessità di ridurre l’impatto ambientale urbano, dall’altro rafforzare la resilienza economica post–pandemia, puntando su modelli produttivi locali e sull’innovazione industriale.
Come evidenziato dal rapporto, l’economia circolare rappresenta anche una grande opportunità per le imprese internazionali, incluse quelle italiane. Settori come l’arredamento, la moda, il food e la tecnologia per la sostenibilità trovano infatti terreno fertile in una città che sta ripensando il proprio tessuto produttivo in chiave “green” e che promuove partnership pubblico-private per la rigenerazione urbana.
Un esempio concreto arriva dal Brooklyn Navy Yard, storico complesso industriale lungo l’East River oggi riconvertito in distretto per l’innovazione sostenibile e la manifattura urbana. Nei suoi spazi riconfigurati operano startup e imprese impegnate nel riuso dei materiali e nella sperimentazione di modelli “product-as-a-service”.
In questo scenario, le aziende italiane possono giocare un ruolo di primo piano mettendo a disposizione il proprio know-how in ambiti quali eco-design, economia dei materiali, moda responsabile e tecnologie per la riduzione delle emissioni. Grazie alle attività della Italy–America Chamber of Commerce (IACC), che promuove eventi e progetti dedicati alla green economy e alla transizione circolare, il processo di internazionalizzazione di queste imprese risulta facilitato.
Tra le iniziative più rilevanti promosse dalla IACC, spicca la serie di webinar “Carbon Emission Brand Management – Adding Monetary Value to Your Brand, Business and Bottom-Line”, realizzata in collaborazione con WDA Strategic Brand Marketing, che aiuta le imprese a comprendere come la sostenibilità possa tradursi in valore economico e competitivo. Gli appuntamenti hanno infatti esplorato le nuove opportunità di generare valore economico attraverso i crediti di carbonio e le pratiche ESG – un segnale chiaro di come la IACC stia aiutando il Made in Italy a coniugare competitività e responsabilità ambientale sul mercato statunitense. In linea con questo impegno, la Camera continuerà a proporre nuove iniziative volte a promuovere la sostenibilità e l’innovazione tra le aziende italiane attive negli Stati Uniti.
(Contributo editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce)
Nell’ambito della strategia 2022-2025 del Gruppo Intesa Sanpaolo, incentrata sulla digitalizzazione della gestione patrimoniale per rafforzare la propria presenza nei mercati europei, Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking ha lanciato venerdi’ 7 novembre Fideuram Direct in Lussemburgo e Belgio perseguendo l’obiettivo di rendere gli investimenti più semplici, trasparenti e accessibili, guidando al contempo i clienti verso una gestione patrimoniale più strutturata.
Il modello dell’applicazione mobile intuitiva “Fideuram Direct” si basa su un facile accesso ai mercati finanziari attraverso un'ampia selezione di ETF, tra cui gli iShares di BlackRock, leader europeo del settore, e di altri emittenti. Gli utenti possono sottoscrivere piani di accumulo, investire gradualmente e diversificare i propri portafogli. La piattaforma prevede di arricchire la propria offerta con portafogli modello e, in futuro, con un modello ibrido che combina supporto umano e strumenti digitali.
In Belgio, oltre l'80% dei cittadini utilizza un'app bancaria almeno una volta al mese e il 26% afferma di farlo più spesso rispetto a un anno fa. Secondo lo studio People and Money 2025 di BlackRock, l'adozione degli ETF in Lussemburgo è aumentata del 43% dal 2022. Essendo un centro finanziario internazionale e un mercato maturo per i servizi digitali, il Lussemburgo offre un ambiente altrettanto favorevole per questo tipo di soluzioni.
L’'alleanza, dunque, tra l’importante gruppo bancario italiano, un gigante dell'asset management e di tecnologia avanzata utilizzata per analizzare i rischi e le esposizioni del portafoglio, e un'innovativa società fintech specializzata in soluzioni digitali per il private banking illustra l'evoluzione di un settore in cui la tecnologia sta ridefinendo le regole della consulenza finanziaria.
"Per soddisfare gli obiettivi del piano ReArm Europe, sarà essenziale mobilitare non solo finanziamenti pubblici, ma anche privati", ha dichiarato il dipartimento del Ministro delle Finanze Gilles Roth. "La piazza finanziaria lussemburghese, con le sue competenze e i suoi strumenti, ha chiaramente un ruolo da svolgere in questo contesto. Stiamo anche assistendo a un numero sempre maggiore di attori che colgono queste opportunità, ad esempio con il lancio di fondi di investimento specializzati".
E’ in corso in queste settimane un acceso dibattito sulla compatibilità dei finanziamenti ESG al settore della difesa. Tematiche che possono apparire antitetiche per alcuni e complementari per altri.
"ESG e difesa non si escludono necessariamente a vicenda, perché senza pace e sicurezza non è possibile alcuno sviluppo economico", risponde il Ministero delle Finanze. "In questo contesto, è comunque importante garantire la necessaria trasparenza nell'interesse degli investitori".
Secondo l’opinione degli stakeholder del settore privato, difesa ed ESG sono compatibili perché un ESG responsabile può allinearsi con la sicurezza, la difesa e i trattati internazionali. Le esigenze di finanziamento della difesa non sono in alcun modo paragonabili alle esigenze di investimento ESG, che sono molto più ampie e a lungo termine.
Quanto all'Associazione dei banchieri lussemburghesi (ABBL), questa ritiene che il finanziamento della difesa rimane principalmente una responsabilità pubblica. Prima che le banche possano aumentare il loro impegno, le autorità dell'UE sono chiamate a inviare chiari segnali politici che affermino che la difesa è un'area di finanziamento legittima e prioritaria. “Il settore bancario è pronto a fare la sua parte facilitando il dialogo con le autorità pubbliche e l'industria e stabilendo una chiara distinzione tra finanziamenti (credito e mercati dei capitali) e investimenti (capitale di rischio). Sebbene non vi sia una carenza strutturale di finanziamenti bancari, la chiarezza nelle normative e nelle definizioni potrebbe migliorare l'efficienza".
Secondo l’Associazione Lussemburghese dei Fondi d'Investimento (ALFI), è importante la trasparenza. "È fondamentale spiegare chiaramente agli investitori, attraverso la divulgazione, quale prodotto viene offerto e garantirne la conformità a quanto promesso". A suo avviso, la compatibilità tra difesa ed ESG è principalmente una questione politica e dipende dalla strategia di ciascun investitore. Tuttavia, il confine tra difensivo e offensivo rimane labile e richiede rigorosi processi di selezione ESG.
Infine, per l'economista ed ex banchiere Bruno Colmant, la traiettoria del Lussemburgo rende logico il suo interesse per i fondi di difesa. Ma le due questioni sono "esistenziali per natura". In altre parole, sicurezza e sostenibilità non sono incompatibili, anche se sembrano contraddittorie. Secondo lui, il rischio reputazionale è limitato finché esiste una governance chiara e condivisa. "Se le regole sono chiare, intelligenti e accettate dagli investitori e da altri paesi, il Lussemburgo potrebbe persino trarne beneficio. E, in definitiva, un centro finanziario in grado di stabilizzare, concentrare e garantire una governance trasparente per questo tipo di investimenti è preferibile a decine di iniziative sparse in tutta Europa".
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese a.s.b.l)
Negli ultimi anni, il mercato australiano del vino ha conosciuto una profonda trasformazione digitale, con una crescita significativa delle vendite online e dei canali direct-to-consumer (D2C). I consumatori australiani si mostrano sempre più propensi ad acquistare vino tramite piattaforme e-commerce, attratti dalla comodità, dalla varietà dell’offerta e dalla possibilità di ricevere prodotti selezionati direttamente a casa. Questo trend si è rafforzato dopo la pandemia, consolidando nuovi modelli di consumo che privilegiano l’esperienza digitale e la personalizzazione dell’acquisto.
Piattaforme specializzate come Vinomofo, The Wine Collective e Just Wines stanno ridefinendo il modo in cui il vino viene venduto e promosso in Australia, offrendo ai consumatori un’ampia gamma di etichette locali e internazionali, programmi di fidelizzazione e abbonamenti mensili personalizzati. Anche i marketplace generalisti come Dan Murphy’s Online e BWS hanno potenziato le proprie sezioni dedicate al vino, integrando funzioni di raccomandazione basate su algoritmi e recensioni dei clienti.
Per le cantine italiane, la digitalizzazione del mercato australiano rappresenta una grande opportunità per testare la domanda locale in modalità D2C, riducendo la dipendenza dagli importatori tradizionali e accedendo direttamente ai consumatori finali. Le vendite online consentono di sperimentare strategie di pricing più flessibili, raccogliere dati sui comportamenti d’acquisto e costruire una community di appassionati di vino italiano. Inoltre, le degustazioni virtuali, le collaborazioni con influencer enogastronomici e le campagne social mirate possono rafforzare la brand awareness e favorire la fidelizzazione dei clienti.
In un mercato sempre più competitivo, la chiave per il successo delle cantine italiane risiede nella combinazione tra autenticità, storytelling digitale e adattamento alle preferenze locali. Offrire esperienze personalizzate, pacchetti degustazione o abbonamenti mensili può facilitare l’ingresso sul mercato australiano, valorizzando il vino italiano come simbolo di qualità e tradizione.
(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia inc.)
L'Asia e l'Europa hanno compensato un calo del 37,9% delle vendite negli Stati Uniti
La diversificazione delle esportazioni verso Asia ed Europa ha compensato gli effetti dei dazi statunitensi, tre mesi dopo la ritorsione commerciale dell'amministrazione Donald Trump. Le vendite brasiliane all'estero sono cresciute del 9,1% a ottobre rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, raggiungendo un record mensile dall'inizio della serie storica nel 1989.
La crescita si è verificata nonostante un forte calo del 37,9% delle vendite negli Stati Uniti. I dati sono stati pubblicati il 6 novembre dal Ministero dello Sviluppo, dell'Industria, del Commercio e dei Servizi (MDIC).
Secondo l'indagine, il mese scorso le esportazioni hanno raggiunto i 31,97 miliardi di dollari, mentre le importazioni hanno raggiunto i 25,01 miliardi di dollari, con un conseguente surplus commerciale di 6,96 miliardi di dollari.
Il calo delle esportazioni verso gli Stati Uniti, influenzato dai dazi imposti dal governo statunitense, ha portato a un calo del 24,1% delle vendite in Nord America. Questa è stata l'unica regione ad aver registrato una riduzione delle esportazioni a ottobre.
Il fattore principale del calo delle vendite in Nord America è stato il calo dell'82,6% delle spedizioni di petrolio, equivalente a una perdita di 500 milioni di dollari. Anche le vendite di cellulosa (43,9%), oli combustibili (37,7%) e aeromobili e componenti (19,8%) sono diminuite.
"Anche i prodotti non soggetti a dazi, come l'olio combustibile e la cellulosa, hanno subito un calo", ha riferito Herlon Brandão, Direttore delle statistiche e degli studi sul commercio estero presso il MDIC.
Altri mercati
Il calo delle esportazioni verso gli Stati Uniti è stato compensato dall'aumento delle vendite in altre regioni, in particolare in Asia, che è aumentato del 21,2%, trainato da Cina (33,4%), India (55,5%), Singapore (29,2%) e Filippine (22,4%).
Tra i prodotti, spiccano gli aumenti delle esportazioni di soia (64,5%), petrolio greggio (43%), minerale di ferro (31,7%) e carne bovina (44,7%).
In Europa, le vendite sono cresciute del 7,6%, con una forte crescita nei minerali di rame (823,6%), nella carne bovina (73,4%) e nella cellulosa (46,8%). Il Sud America ha registrato un aumento del 12,6%, trainato dalle spedizioni di petrolio greggio (141,1%).
Secondo Brandão, le esportazioni brasiliane verso gli Stati Uniti sono diminuite costantemente negli ultimi 3 mesi. Il calo è stato del 16,5% ad agosto, del 20,3% a settembre e del 37,9% a ottobre.
"Abbiamo osservato tassi di variazione negativa sempre più elevati rispetto allo stesso mese dell'anno precedente", ha spiegato Brandão.
Il direttore del MDIC ha inoltre sottolineato che l'andamento riflette non solo gli effetti diretti dei dazi, ma anche una possibile riduzione della domanda statunitense.
"Il calo principale in termini assoluti ha riguardato il petrolio greggio, che non era soggetto a dazi. Ciò indica che vi sono diversi effetti che influenzano la contrazione delle esportazioni verso gli Stati Uniti", ha aggiunto.
Fonte: Agência Brasil
I dati rivisti dell'Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE) confermano che l'economia brasiliana è cresciuta del 3,2% nel 2023. Di conseguenza, il Prodotto interno lordo (PIL, il valore totale dei beni e dei servizi prodotti nel Paese) ha raggiunto i 10,9 trilioni di R$.
Il risultato fa parte del Sistema dei Conti Nazionali, pubblicato giovedì a Rio de Janeiro (6) dall'IBGE. La procedura di revisione è uno standard dell'istituto, che incorpora nuovi dati provenienti dalle indagini settoriali dell'IBGE, e potrebbe esserci o meno una modifica nel risultato.
Quando i dati sul PIL del 2023 furono inizialmente pubblicati a marzo 2024, il risultato indicava una crescita del 2,9%. A dicembre 2024, il dato fu rivisto al 3,2%. Ora, definitivamente, i dati sono stati confermati.
I dati dell'IBGE mostrano che il PIL pro capite nel 2023 era pari a 51.693,92 R$. Per il 2023, l'IBGE registra la seguente performance:
I consumi delle famiglie, che rappresentano il 62,9% del PIL, sono cresciuti del 3,2%.
Dati recenti
Il Brasile conosce già la sua performance economica per il 2024, stimata al 3,4%, la maggiore espansione dal 2021 (4,8%), che segna il quarto anno consecutivo di crescita. Questi dati saranno inoltre sottoposti a revisione standard da parte dell'IBGE (Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica) e potrebbero subire modifiche.
Per quanto riguarda il 2025, il Paese dispone di dati ufficiali fino al secondo trimestre. Nel quadrimestre, l'economia ha registrato una crescita del 3,2%. I risultati annuali saranno noti solo a marzo 2026.
Aspettative per il 2025
L'ultima edizione del Panorama Macroeconomico, redatto dalla Segreteria di Politica Economica (SPE) del Ministero delle Finanze, indica una crescita del PIL del 2,3% nel 2025.
Il rapporto Focus, un'indagine settimanale della Banca Centrale (BC) presso le istituzioni finanziarie, pubblicato lunedì scorso (3), stima una crescita del 2,16%.
Fonte: Agência Brasil
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
La Polonia si sta affermando come uno dei poli più dinamici in Europa per il settore Life Science. Con un’economia solida, una popolazione di 37,5 milioni di abitanti e una forza lavoro altamente qualificata, il Paese è oggi tra i principali hub dell’Europa centrale e orientale per biotecnologia, farmaceutica, medicina rigenerativa e salute digitale.
Un mercato in crescita e resiliente
Innovazione e ricerca di frontiera
La Polonia è entrata nella Top 40 del Global Innovation Index 2024, grazie a investimenti crescenti in R&S (1,46% del PIL – circa €49,7 mld – nel 2023) e a un ecosistema di oltre 600 realtà attive in cluster biotech e medtech.
Tra i progetti di punta:
Un ecosistema di talenti
Le università di Varsavia, Cracovia, Danzica e i 22 istituti della rete Łukasiewicz sono partner strategici per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche e biomedicali innovative.
Incentivi e finanziamenti per gli investitori
Il settore life science è considerato strategico dal Governo polacco e dall’UE. Tra le principali misure di supporto:
Cosa significa per le imprese italiane
Per le aziende italiane attive nei settori biotech, farmaceutico e medicale, il mercato polacco offre opportunità concrete:
Conclusione
La Polonia non è solo un mercato emergente, ma un partner strategico per le imprese italiane del Life Science. Innovazione, capitale umano qualificato, incentivi fiscali e centralità geografica fanno del Paese una piattaforma ideale per espandere il business, sviluppare nuove tecnologie e integrarsi nelle catene del valore europee e globali.
Fonte: Report Polish Investment & Trade Agency
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Le amministrazioni locali e gli uffici edili locali sono ancora insoddisfatti con gli iter edilizi digitali. Lo evidenzia un'indagine dell'agenzia CEEC Research.
In primavera è stato implementato il cosiddetto sistema ibrido, che coniuga il nuovo iter edilizio avviato in luglio dello scorso anno con la possibilità di utilizzare i sistemi informatici in uso prima del lancio del nuovo sistema telematico. Nonostante le modifiche oltre due terzi dei rappresentanti degli enti e uffici edili locali sostiene che il sistema funziona con difficoltà. Segnala un funzionamento senza difficoltà solo il 16% degli intervistati.
Quasi la metà dei rappresentanti ha tuttavia notato un miglioramento rispetto a luglio dello scorso anno. Solo l'otto percento ha segnalato un peggioramento, mentre per quasi il 30% degli intervistati non ci sono stati cambiamenti rilevanti. “La digitalizzazione non sta ancora portando quel alleggerimento e accelerazione (degli iter) sperati dagli uffici” nota il direttore di CEEC Research Miroslav Vacek.
Fonte: businessinfo.cz
Il programma della coalizione di governo composta da Ano 2011, SPD e il Partito degli Automobilisti prevede molte uscite e poche entrate. E' questo il parere prevalente degli analisti citati dai media cechi.
Il testo pubblicato venerdì in effetti prevede molte uscite, tra cui un adeguamento più generoso delle pensioni, il pagamento del contributo alle rinnovabili tramite la fiscalità generale, un forte incremento degli stipendi nel settore dell'istruzione e il mantenimento delle spese in sanità e infrastrutture. La coalizione inoltre vuole riprendere il controllo su tutta la società ČEZ, che potrebbe essere una spesa una tantum da centinaia di miliardi di corone. Quasi assenti invece gli interventi per aumentare le entrate, tranne la promessa maggiore lotta all'evasione fiscale. Secondo il vicepresidente di Ano 2011 Karel Havlíček la coalizione punta anche su maggiori entrate prodotte dalla maggiore crescita economica.
“Le uscite cresceranno in maniera massiccia, mentre le imposte caleranno ritornando a prima delle ultime misure di consolidamento”, valuta il testo l'economista di UniCredit Bank Czech Republic & Slovakia Pavel Sobíšek. Gli analisti quindi dubitano che il governo possa intraprendere la strada verso un bilancio senza deficit, come promesso nel programma di coalizione.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
Il Texas continua a confermarsi come la destinazione numero uno per le aziende che intendono trasferirsi o espandersi negli Stati Uniti. Le richieste di informazioni da parte di grandi corporation e piccole imprese non accennano a rallentare. La crescita economica costante e le prospettive positive per il futuro mantengono elevato l’interesse da parte degli investitori.
Ecco alcune delle aziende che hanno recentemente annunciato nuovi insediamenti o espansioni nello Stato del Texas:
Tokyo Electron – Austin. Tokyo Electron realizzerà un centro di formazione tecnica e ricerca e sviluppo (R&D) ad Austin, rafforzando la leadership del Texas nel settore dei semiconduttori. L’investimento previsto è di oltre 30 milioni di dollari, sostenuto da un contributo di 3,08 milioni di dollari del Texas Semiconductor Innovation Fund (TSIF).
MGC Pure Chemicals America – Killeen. L’azienda espanderà le sue attività produttive a Killeen, con un investimento di 150 milioni di dollari e un contributo TSIF di 5,3 milioni di dollari.
NTxBio – Plano. NTxBio aprirà un nuovo impianto di biomanifattura a Plano, creando oltre 170 posti di lavoro e 31 milioni di dollari di investimenti. Il progetto ha ricevuto un finanziamento di 1,47 milioni di dollari dal Texas Enterprise Fund (TEF).
JPMS (John Paul Mitchell Systems) – Contea di Dallas. Il marchio di prodotti per capelli JPMS trasferirà la propria sede centrale in Texas, generando 80 nuovi posti di lavoro e 12 milioni di dollari di investimenti. Il progetto è stato sostenuto da un finanziamento TEF di 640.000 dollari.
Prysmian & Encore Wire – McKinney. La multinazionale italiana Prysmian ha avviato un’espansione da 500 milioni di dollari presso lo stabilimento Encore Wire per la produzione di cavi e fili in rame.
GCP Paper USA – New Caney. GCP Paper USA costruirà un nuovo impianto da 400 milioni di dollari, che creerà 250 nuovi posti di lavoro.
Linde – Brownsville. Il gruppo irlandese Linde investirà 100 milioni di dollari in un nuovo impianto a Brownsville, con 90 nuovi occupati.
Inventec – Texas. Il produttore taiwanese di componenti elettronici investirà 85 milioni di dollari per avviare una fabbrica in Texas.
MTU Aero Engines AG – Fort Worth. Il gruppo tedesco MTU Aero Engines AG espanderà le sue operazioni a Fort Worth, creando 1.200 nuovi posti di lavoro e 120 milioni di dollari di investimenti.
Bionova – The Woodlands. Ha inaugurato un impianto per la produzione di cellule del valore di 100 milioni di dollari.
MGM e VanTran – Waco. Le due aziende hanno aperto un nuovo stabilimento di 40.000 m² per la produzione avanzata di trasformatori, creando 700 nuovi posti di lavoro.
Salcomp – Arlington. Il produttore di alimentatori per dispositivi elettronici aprirà la sede statunitense ad Arlington, generando 660 nuovi posti di lavoro.
L&T Technology Services – Plano. Ha lanciato un moderno Engineering Design Center che creerà oltre 350 posti qualificati.
Immatics – Stafford. Ha aperto uno stabilimento di 9.000 m² per la produzione di terapie cellulari, con oltre 200 dipendenti.
Embraer – Fort Worth. Ha inaugurato nuovi impianti di manutenzione MRO presso l’aeroporto Perot Field, con un investimento di 70 milioni di dollari e 250 nuovi posti di lavoro.
VXI Global Solutions – Lubbock. Espansione del centro servizi clienti, con 200 nuovi occupati.
Technofil USA – Humble. Apre un nuovo stabilimento per la produzione di fili metallici, creando 160 nuovi posti di lavoro.
Premier Care Industries – Arlington. Costruirà un impianto per salviette e prodotti igienici monouso, con 150 nuovi posti di lavoro.
Steel Network Inc. – Taylor. Costruirà una fabbrica da 5.500 m² per sistemi di intelaiatura in acciaio.
Saunders – Houston. Aprirà un nuovo impianto da 2 milioni di dollari, trasferendo la produzione dall’Illinois.
Laguna Tools – Grand Prairie. Ha ampliato la sede aggiungendo 6.500 m² di spazi operativi.
FiberLight – Plano. Provider di reti in fibra ottica che ha trasferito il proprio quartier generale dalla Georgia.
FormFactor – Farmers Branch. Aprirà un impianto di produzione per apparecchiature di test nel settore dei semiconduttori.
Happy Trailers – Paris (TX). Costruirà una nuova sede, portando posti di lavoro altamente retribuiti nell’area.
Verdexium – Mansfield. Realizzerà un centro di innovazione e produzione di nuova generazione.
Kandi Technologies Group – Garland. Aprirà uno stabilimento per la produzione di veicoli elettrici off-road.
AppSignal – Austin. L’azienda olandese ha avviato le operazioni statunitensi ad Austin.
MICROOLED – Dallas. Fornitore francese di tecnologie per display, ha aperto la sede USA a Dallas.
Amazon – Belton. Costruirà un nuovo centro di distribuzione da 12.000 m² a Belton.
Pluralsight – Westlake. Trasferirà la sede centrale dallo Utah al Texas.
Nasdaq – Dallas. Aprirà un nuovo quartier generale regionale, rafforzando il settore dei servizi finanziari texano.
TMEIC – Waller County. Costruirà un nuovo impianto per la produzione di sistemi di alimentazione, con 62 posti di lavoro iniziali e 65 milioni di dollari di investimenti, sostenuto da un contributo TEF di 368.838 dollari.
SpaceX – Bastrop. Riceverà un finanziamento TSIF per l’espansione delle attività di ricerca e sviluppo sui semiconduttori. L’investimento supererà 280 milioni di dollari e creerà oltre 400 nuovi posti di lavoro, ampliando di 100.000 m² le strutture esistenti per la produzione dei kit Starlink.
Schneider Electric – El Paso. Espanderà l’impianto di produzione di apparecchiature elettriche, creando 300 nuovi posti di lavoro e ricevendo 1,5 milioni di dollari dal TEF.
KoMiCo – Round Rock. Riceverà un contributo TSIF per l’espansione dello stabilimento di pulizia e rivestimento di strumenti per semiconduttori, con 70 nuovi posti di lavoro e 36 milioni di dollari di investimenti.
DSM Semichem – Plainview. Espansione del sito produttivo di materiali chimici speciali per un valore di 176 milioni di dollari e 40 nuovi occupati.
NVIDIA – Texas. Costruirà due nuovi stabilimenti per supercomputer, in collaborazione con Foxconn a Houston e Wistron a Dallas.
JCB – San Antonio. Raddoppierà la dimensione del nuovo impianto in costruzione, portandolo a 100.000 m², con 1.500 nuovi posti di lavoro e un investimento di 500 milioni di dollari.
Microsoft – San Antonio. Avvierà un nuovo progetto di data center nella regione, per un valore di quasi 1 miliardo di dollari.
Vesper Energy – Contea di Swisher. Costruirà il nuovo impianto solare Hornet Solar Project, del valore di 590 milioni di dollari.
LS Electric – Bastrop. Investirà 240 milioni di dollari per espandere la produzione di sistemi di alimentazione.
United Airlines – Houston. Investirà 200 milioni di dollari per costruire un centro di manutenzione e formazione tecnica, creando migliaia di posti di lavoro entro il 2026.
Foxconn – Houston. Costruirà un nuovo stabilimento da 142 milioni di dollari per ampliare la capacità produttiva.
Mission Solar – San Antonio. Realizzerà una fabbrica di celle solari, con 265 milioni di dollari di investimenti e 500 nuovi posti di lavoro.
DSV – Laredo. La società logistica danese costruirà un centro di distribuzione da 84.000 m², creando 178 posti di lavoro.
Black Tie Aviation – Granbury. Investirà 60 milioni di dollari per costruire hangar di lusso all’aeroporto locale, generando 50 posti di lavoro in cinque anni.
GEICO – Richardson. Amplierà le operazioni assicurative commerciali, creando 1.000 nuovi posti di lavoro.
Million Air – Austin. Avviata la fase II di espansione all’aeroporto internazionale di Austin-Bergstrom, per un investimento di 50 milioni di dollari.
Oppidan Investment Co. – Temple. Costruirà un nuovo data center da 5 megawatt, con un investimento di 31 milioni di dollari.
RWE Clean Energy – Contea di Bastrop. Costruirà un impianto solare su 900 acri, per un investimento di 26 milioni di dollari e 300 nuovi posti di lavoro.
Dopo oltre 90 anni trascorsi nel suo stato natale, Kentucky Fried Chicken (KFC) si prepara a lasciare il Kentucky per trasferire il proprio quartier generale statunitense a Plano, in Texas.
L’annuncio è arrivato martedì direttamente dal gruppo Yum! Brands, che controlla anche Pizza Hut, Taco Bell e Habit Burger & Grill. La decisione rientra in una più ampia riorganizzazione aziendale che prevede la creazione di due sedi operative centrali negli Stati Uniti: una a Plano, dove si concentreranno KFC e Pizza Hut, e una a Irvine (California), che continuerà a ospitare Taco Bell e Habit Burger.
Secondo quanto comunicato da Yum!, circa 100 dipendenti della sede di Louisville verranno trasferiti in Texas nei prossimi sei mesi, ricevendo assistenza per il trasferimento e la transizione. Inoltre, 90 dipendenti statunitensi che lavorano da remoto saranno invitati a spostarsi presso le sedi fisiche dei rispettivi marchi.
Un marchio globale nato in una stazione di servizio
KFC affonda le sue radici nel 1930, quando il Colonnello Harland Sanders iniziò a servire pollo fritto ai viaggiatori nella sua stazione di servizio a Corbin, Kentucky.
Nei successivi nove anni perfezionò la celebre ricetta segreta con 11 erbe e spezie, diventando un’icona globale.
Oggi, il marchio conta oltre 24.000 ristoranti in più di 145 Paesi e territori, e l’inconfondibile volto barbuto del Colonnello rimane uno dei simboli più riconoscibili della cultura americana.
Un nuovo capitolo in Texas
Il CEO di Yum! Brands, David Gibbs, ha spiegato che la decisione punta a favorire “una maggiore collaborazione tra i brand” e a sostenere “una crescita sostenibile nel lungo periodo”.
“Questi cambiamenti ci aiuteranno a servire meglio clienti, dipendenti, franchisee e azionisti,” ha dichiarato Gibbs.
Con il trasferimento a Plano, KFC si unisce a un numero crescente di grandi aziende statunitensi che negli ultimi anni hanno scelto il Texas come nuova base operativa, attratte da una tassazione più favorevole e da un ambiente economico dinamico.
(Contributo editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce of Texas, Inc.)
La produzione industriale nella Repubblica di Serbia nel mese di settembre 2025 è aumentata del 2,5% rispetto a settembre 2024 e del 4,5% rispetto alla media del 2024.
Nel periodo gennaio–settembre 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024, la produzione industriale è aumentata del 2,7%. L’indice destagionalizzato corrente per settembre 2025, rispetto ad agosto 2025, mostra per l’industria complessiva una crescita dell’1,1%, e per l’industria manifatturiera una crescita dell’1,6%.
Osservando i dati per settore, a settembre 2025 rispetto a settembre 2024 si registrano i seguenti andamenti: estrazione mineraria – crescita dello 0,6%, industria manifatturiera - crescita del 2,4% e fornitura di energia elettrica, gas, vapore e climatizzazione – crescita del 4,5%.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Serba)