Venerdì 2 Maggio 2025
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Secondo i dati dell’Ente público Puertos del Estado, pubblicati a fine gennaio, i porti di interesse generale in Spagna hanno movimentato nel 2024, secondo la chiusura provvisoria, 557.784.253 tonnellate, pari al 2,7% in più rispetto al 2023 (543,2 milioni). L’esercizio 2024 è stato caratterizzato dalla ripresa del traffico rispetto al calo del 3% registrato l’anno precedente, in gran parte dovuto alla situazione di instabilità del Mar Rosso, che ha costretto a deviare le tradizionali rotte marittime dall’Asia, causando un aumento temporaneo dei movimenti in alcuni porti spagnoli.
Sebbene il traffico totale dello scorso anno non abbia superato il record raggiunto nel 2019 (564,6 milioni di tonnellate), il carico generale movimentato dai porti spagnoli ha superato tutte le cifre precedenti, con 278,6 milioni di tonnellate, dopo i 276,2 milioni di tonnellate raggiunti nel 2021.
Questo dato per il general cargo (278,6 milioni) rappresenta una crescita del 6,1% rispetto al 2023, trainata principalmente dalla ripresa del carico containerizzato (+8%). Anche il general cargo convenzionale ha chiuso l’anno con un aumento del 2,1% a 85,5 milioni di tonnellate.
I TEU hanno registrato un aumento del 10,6% nel 2024 e 18.114.516 tonnellate, un dato che contrasta con quello del 2023, quando sono diminuiti del 4,5%. Questo forte incremento è dovuto al picco di crescita dei container in transito, pari al 15,1%, un dato che, sebbene molto elevato, si è attenuato negli ultimi mesi dell’anno, dopo le cifre registrate nei mesi estivi (20,2% a giugno, 19% a luglio e 18,1% ad agosto).
I solidi sfusi hanno registrato un calo del 6,4% a 84,8 milioni di tonnellate, appesantito dalla forte diminuzione del carbone e del coke di petrolio (-41,2%). Le rinfuse liquide sono aumentate del 2,3% a 178,9 milioni di tonnellate.
Il traffico ro-ro è cresciuto dell’1,1% fino a 72,7 milioni di tonnellate.
Il numero di navi mercantili nei porti spagnoli è aumentato dell’1%, con un totale di 166.129 unità, e la stazza lorda è cresciuta del 2,5%.
Il traffico passeggeri ha superato le cifre degli anni precedenti, anche se con una crescita più moderata rispetto al 2023. In totale, i porti spagnoli hanno registrato 40,8 milioni di movimenti passeggeri nel 2024, +3,9%, rispetto all’aumento del 18,9% dell’anno precedente, quando questo settore si stava ancora riprendendo dopo la pandemia.
Allo stesso modo, il movimento di crocieristi attraverso i porti spagnoli ha raggiunto i 12,8 milioni nel 2024, con una crescita del 6,7% rispetto all’anno precedente.
Le esportazioni di frutta e verdura spagnole hanno raggiunto la cifra di 17.521 milioni di euro nel 2024, un nuovo massimo storico.
È quanto si evince dal recente studio Sectores basic Frutas y Hortalizas elaborato dall’Osservatorio settoriale DBK di INFORMA, le cui principali conclusioni sul mercato ortofrutticolo spagnolo e sulle esportazioni nel 2024 sono le seguenti:
Il valore della produzione ortofrutticola è aumentato del 2,1% nel 2024, raggiungendo i 25,088 miliardi di euro, grazie all’aumento del volume delle vendite e nonostante i prezzi più bassi, rispetto alla crescita del 13,3% registrata nell’anno precedente, dovuta al forte aumento dei prezzi in quell’anno.
Le esportazioni di frutta e verdura sono cresciute del 2,8% in valore, dopo il 7,2% registrato nel 2023, raggiungendo i 17.521 milioni di euro. In questo modo, le vendite di frutta e verdura spagnola all’estero completano, dopo il calo del 2014, un periodo di dieci anni consecutivi di aumenti, accumulando da allora un incremento vicino al 65%.
Per quanto riguarda la destinazione di queste esportazioni, l’Unione Europea spicca come destinazione principale, con l’83% delle vendite di frutta all’estero e il 79% di quelle di ortaggi. Germania, Francia e Regno Unito sono i principali Paesi di destinazione in entrambi i casi, e insieme rappresentano quasi il 60% del valore delle merci esportate.
Infine, per quanto riguarda la struttura di questo mercato, è caratterizzato da un elevato numero di produttori di piccole e medie dimensioni, anche se vi è una crescente tendenza all’integrazione e all’associazione nelle organizzazioni di produttori e commercianti. Nel settore della commercializzazione all’ingrosso specializzata si registra un maggior grado di concentrazione. Il fatturato complessivo dei primi dieci operatori del settore si avvicinava a 5250 milioni di euro nel 2023, mentre i primi venti avevano un fatturato di quasi 7900 milioni di euro e i primi trenta avevano un fatturato di oltre 9750 milioni di euro. In tutti e tre i casi si tratta di cifre superiori di circa il 15% rispetto all’anno precedente. L’Italia è al quinto posto tra i paesi destinatari dell’export spagnolo di frutta e ortaggi, con una quota del 5,2% del totale, per un valore di 970 milioni di euro nel 2024, in crescita costante negli ultimi anni (+11% rispetto al 2019 e + 2,1% in termini annuali).
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)