
Il mercato europeo dell’aerospazio si trova in una fase di rapida crescita. Nel 2024, secondo i dati pubblicati dall’Agenzia Spaziale Europea ESA, il budget proveniente da enti pubblici destinato ai programmi spaziali ha raggiunto gli 11,4 miliardi di euro, inclusi i fondi nazionali messi a disposizione dai vari Stati membri. Tuttavia, secondo una ricerca di EURISPES, gli attori privati giocheranno un ruolo sempre più importante nell’esplorazione e nella commercializzazione dello Spazio: la New Space Economy attrarrà infatti oltre 2.700 miliardi di euro di investimenti entro il 2040.
Fatturato ed esportazioni
In questo contesto fortemente dinamico, Italia e Germania si distinguono sui mercati internazionali come attori di primo piano per ampiezza dei mercati, sia per livello delle esportazioni, sia per completezza delle rispettive filiere produttive. Entrambi i Paesi figurano infatti tra i pochi in grado di coprire l’intera catena del valore nel settore aerospaziale.
Germania e Italia rientrano tra i primi dieci paesi esportatori al mondo nel comparto aerospaziale. In particolare, la Germania occupa la terza posizione dopo Stati Uniti e Francia, mentre l’Italia si colloca al settimo posto, rappresentando la terza forza esportatrice all’interno della UE. Nel 2024, Germania e Italia sono stati rispettivamente il primo e il terzo contributore al budget dell’ESA.
Nel 2024, la Germania ha registrato un fatturato nel settore aerospaziale pari a 52 miliardi di euro, con un incremento del +13% rispetto all’anno precedente. Di questi, 49 miliardi derivano dall’aviazione civile e militare, mentre 3 miliardi sono riconducibili alla space economy. L’Italia, nello stesso anno, ha raggiunto un fatturato pari a 18 miliardi di euro, di cui oltre 8 miliardi provenienti dalle esportazioni. Il 30% del fatturato italiano è attribuibile al segmento della space economy.
Tra i principali punti di forza delle due industrie nazionali si segnalano lo sviluppo di tecnologie per microsatelliti e lanciatori, settori strategici per l’autonomia e la competitività europea.
Space economy: segmenti ad alto potenziale
Quali sono i segmenti più promettenti all’interno della Space Economy? Secondo dati pubblicati da CRIBIS, il comparto del lancio e dell’assistenza satellitare rappresenta la principale area di sviluppo: tra i 60.000 e i 100.000 satelliti verranno lanciati in orbita entro il 2030.
I satelliti si suddividono in tre principali categorie operative, tra cui l’osservazione della Terra, che consente di acquisire dati ambientali e geografici attraverso sensori ad alta precisione, fornendo immagini e misurazioni dettagliate. In questo ambito, Italia e Germania si confermano come player altamente competitivi.
Nel 2024, il valore di questo segmento per l’Italia ha raggiunto 290 milioni di euro, con una crescita del +28% rispetto al 2023. Anche la Germania rappresenta un attore di primo piano nel mercato internazionale dell’osservazione terrestre: entro il 2029, si prevede che il fatturato del settore raggiunga 1,2 miliardi di euro, con un tasso di crescita annuo del +12%.
Dal punto di vista tecnologico, sta emergendo con forza l’approccio della miniaturizzazione, ovvero la realizzazione di satelliti di piccole dimensioni, che consente una drastica riduzione di costi e tempi di sviluppo. Questo stesso principio viene applicato anche ai lanciatori, contribuendo a garantire flessibilità operativa, autonomia e indipendenza di lancio, elementi cruciali per stimolare le missioni spaziali europee e ridurre i costi complessivi del comparto.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania [2])
Collegamenti
[1] https://www.assocamerestero.it/notizie/%3Ffield_notizia_categoria_tid%3D1122
[2] https://www.assocamerestero.it/ccie/camera-commercio-italiana-germania