“Boom del turismo. In un solo mese, la Turchia ha accolto 7,1 milioni di stranieri, segnando il miglior luglio della storia”. Con queste parole, il Ministro del Tesoro e delle Finanze, Mehmet Şimşek, ha accolto i dati presentati dal Ministero della Cultura e del Turismo sui flussi in ingresso registrati a luglio, in crescita del 7,25% rispetto allo stesso mese del 2022.
Nei primi sette mesi dell’anno, il numero di turisti nel Paese, pari a 26,7 milioni (oltre ai 3 milioni di turchi residenti all’estero rientrati in Turchia per le vacanze) è aumentato del 16,22% rispetto allo stesso periodo del 2022. In totale, oltre 30 milioni di turisti hanno visitato la Turchia, superando il record del 2019 (26,5 mln).
Nel periodo tra gennaio e luglio 2023, Istanbul ha accolto il 36,5% dei visitatori stranieri, pari a circa 10 milioni, seguita da Antalya (7,7 milioni) ed Edirne (2,7 milioni). L’incremento dei flussi turistici ha coinciso con l’aumento dei voli giornalieri, in particolare da e per Istanbul, il cui Istanbul New Airport è risultato dal 17 al 23 luglio l’aeroporto più trafficato d’Europa secondo Eurocontrol.
In termini di provenienza geografica, nell’arco temporale considerato, i turisti russi si sono collocati al primo posto (3,5 milioni), seguiti da tedeschi (3,2 milioni), inglesi (2,06 milioni), bulgari (1,6 milioni) e iraniani (1,25 milioni).
Sotto il profilo dei ricavi, nel primo semestre del 2023, essi hanno raggiunto la cifra di USD 21,7 mld (+ 27% su base annua), che, secondo le previsioni, potrà arrivare a USD 56 mld entro la fine dell’anno. Cifre rilevanti per un’industria che nel 2022 ha contribuito per circa il 10% al PIL del Paese, occupando 1,7 milioni di persone, nonché di notevole supporto per la bilancia dei pagamenti turca.
Contestualmente, nei primi sei mesi del 2023, con 5 milioni di turisti turchi nel mondo, si è registrata un incremento dell’84% delle spese per il turismo all’estero, pari a USD 3,2 mld. Una tendenza che, determinata dal forte aumento dei prezzi delle strutture ricettive turche, potrebbe indebolire i benefici per le partite correnti del boom in ingresso. Per questa ragione, l'Agenzia di vigilanza bancaria (BDDK) ha recentemente deciso di interrompere i pagamenti rateali con carte di credito turche per gli alloggi di vacanza all'estero.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia [2])
Collegamenti
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