Nell’ultimo decennio in Polonia l’indice di dipendenza degli anziani è cresciuto più rapidamente rispetto agli altri paesi dell’UE, raggiungendo nel 2023 il 30,8%, inferiore rispetto alla media UE del 33,4%. L’indice di dipendenza degli anziani è definito come il rapporto tra il numero di persone anziane (dai 65 anni e oltre) e il numero di persone in età lavorativa (15-64 anni).
Ai primi posti si trovano il Portogallo (38%), l’Italia e la Finlandia (entrambe al 37,8%), mentre i più bassi indici si riscontrano in Lussemburgo (21,5%), in Irlanda (23,2%) e a Cipro (24,7%).
L’età media, inoltre, è salita ai 42,6 anni, più bassa rispetto alla media UE dei 44,5 anni. La bassa fecondità e il ridotto numero di nascite contribuiscono all’invecchiamento accelerato della società polacca: come riportato dall’Ufficio centrale di statistica (GUS) nel gennaio dell’anno scorso sono nati soltanto 272.000 bambini, il numero più basso dal dopoguerra.
Fonte: http://tinyurl.com/j2pwcszu [2]
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia [3])
Collegamenti
[1] https://www.assocamerestero.it/notizie/%3Ffield_notizia_categoria_tid%3D1122
[2] http://tinyurl.com/j2pwcszu
[3] https://www.assocamerestero.it/ccie/camera-commercio-dellindustria-italiana-polonia
[4] https://www.assocamerestero.it/ricerca-per-argomenti/%3Ftid%3D568