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Notizie dai mercati esteri - Polonia
Martedì 8 Luglio 2025
Notizie mercati esteri [1]

Notizie dai mercati esteri - Polonia

POLONIA 2025: IL MERCATO DEL LAVORO CAMBIA VOLTO | Analisi completa e opportunità concrete per le imprese italiane

La Polonia sta attraversando una fase di profonda trasformazione economica e sociale, in cui il mercato del lavoro si configura come uno dei principali motori di crescita e innovazione. Il recente report pubblicato da PARP (Agenzia Polacca per lo Sviluppo delle Imprese) fornisce un quadro dettagliato delle dinamiche attuali e future, offrendo importanti spunti per le aziende italiane interessate ad operare nel paese.

 

I PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI E OCCUPAZIONALI

Il tasso di occupazione nella fascia 15–64 anni ha raggiunto il 73,2%, un valore superiore alla media UE. Questo dato riflette la capacità del mercato polacco di assorbire forza lavoro in modo stabile, con un tasso di disoccupazione molto basso (2,9%), tra i più contenuti in Europa. Il numero complessivo della popolazione attiva si attesta attorno ai 17,4 milioni di persone.

Un elemento significativo è la presenza crescente di lavoratori stranieri: nel 2024 si contavano oltre 1 milione di lavoratori non polacchi, in prevalenza provenienti da Ucraina, Bielorussia e Georgia, ma anche da paesi asiatici come India e Filippine. Questo fenomeno risponde a un fabbisogno strutturale di manodopera in molti settori e rappresenta una componente stabile della forza lavoro.

In media, i polacchi lavorano 40,4 ore settimanali, una delle medie più alte dell’UE, segno di un mercato ancora fortemente orientato a logiche produttive tradizionali ma in fase di transizione.

 

SETTORI TRAINANTI E PROFILI PROFESSIONALI PIÙ RICERCATI

Il report individua chiaramente i comparti più dinamici in termini occupazionali e di investimento:

1. Industria e manifattura: la produzione industriale cresce sostenuta da investimenti esteri e pubblici. Le imprese lamentano la difficoltà a trovare operai specializzati, tecnici manutentori, saldatori, elettricisti e operai CNC.

Opportunità per l'Italia: le aziende italiane specializzate in automazione, meccanica di precisione, robotica e tecnologie per l’industria 4.0 possono posizionarsi come partner tecnologici di valore per le imprese polacche, sia attraverso investimenti diretti sia come fornitori di soluzioni e formazione.

2. ICT e tecnologie digitali: la carenza di programmatori, sviluppatori, esperti in cybersecurity e analisti di dati rappresenta un ostacolo alla trasformazione digitale delle imprese.

Opportunità per l'Italia: software house italiane, start-up innovative e provider di soluzioni cloud possono entrare nel mercato polacco offrendo servizi in outsourcing, progetti pilota e collaborazioni con hub tecnologici locali.

3. Costruzioni: settore in forte espansione, trainato da fondi UE e progetti infrastrutturali come il CPK.

Opportunità per l'Italia: imprese italiane attive nell’edilizia, ingegneria civile, impiantistica, sicurezza nei cantieri e fornitura di materiali possono avviare joint venture o entrare in gare pubbliche attraverso consorzi locali.

4. Sanità: le carenze strutturali del sistema sanitario si traducono in alta domanda di personale medico e infermieristico.

Opportunità per l'Italia: aziende italiane attive in dispositivi medici, tecnologie per la telemedicina, formazione sanitaria e servizi per la salute mentale possono inserirsi con proposte innovative ad alto valore aggiunto.

5. Logistica e trasporti: forte sviluppo del commercio elettronico e dei servizi intermodali.

Opportunità per l'Italia: produttori di soluzioni per logistica automatizzata, magazzini intelligenti, software di gestione flotte e tecnologie per la cold chain trovano terreno fertile per collaborazioni e forniture.

 

CAPITALE UMANO: COMPETENZE DA RAFFORZARE

Una delle maggiori sfide è rappresentata dal gap di competenze:

  • Competenze trasversali: autonomia, problem solving, gestione dello stress, lavoro in team e leadership.
  • Competenze digitali: necessarie per supportare l’integrazione di nuove tecnologie in azienda.
  • Competenze linguistiche: inglese e tedesco sono i più richiesti, ma cresce l'interesse per l’italiano nei settori turistico, moda, design.

Opportunità per l'Italia: enti di formazione, camere di commercio, agenzie HR e imprese italiane con esperienza nella formazione tecnica e manageriale possono offrire servizi altamente richiesti, anche in partnership con scuole tecniche e politecnici polacchi.

 

TENDENZE ORGANIZZATIVE: IL LAVORO IBRIDO AVANZA

Il 37% delle imprese polacche adotta modelli di lavoro ibrido, con un impatto significativo su organizzazione, strumenti e spazi.

Opportunità per l'Italia: aziende italiane specializzate in arredi per home office, software per la gestione HR, benessere organizzativo, cyber security per ambienti remoti possono accedere a un mercato in rapida espansione e ancora in fase di consolidamento.

 

SFIDE DEMOGRAFICHE: IL RUOLO DELLA MOBILITÀ INTERNAZIONALE

La previsione di un calo della popolazione in età lavorativa (-10% entro il 2035) impone una crescente apertura all’immigrazione economica e alla mobilità del lavoro.

Opportunità per l'Italia: agenzie di collocamento italiane, società di consulenza in ambito lavoro, cooperative sociali, enti formativi possono strutturare percorsi di migrazione qualificata, programmi di integrazione e progetti di scambio lavorativo tra Italia e Polonia.

 

CONCLUSIONI: UNA POLONIA CHE GUARDA ALL’ITALIA

Il mercato del lavoro polacco del 2025 presenta un quadro di grande vitalità, ma anche vulnerabilità su cui le imprese italiane possono intervenire in modo competitivo e sostenibile. Le sinergie possibili sono numerose:

  • Investimenti produttivi in settori a forte domanda
  • Offerta di tecnologie e servizi avanzati
  • Iniziative di formazione professionale congiunta
  • Progetti di internazionalizzazione del capitale umano
  • Collaborazione con istituzioni locali, università e cluster

La Polonia ha bisogno di competenze, tecnologia, affidabilità e visione: l’Italia ha tutte le carte in regola per essere un partner strategico.

 

Fonte: Rynek pracy, edukacja, kompetencje. Aktualne trendy i wyniki badań (kwiecień 2025)

 

GEM Poland 2024 | Imprenditorialità in Polonia: Trend, Dati e Opportunità per le Aziende Italiane

Introduzione

Il report "Global Entrepreneurship Monitor (GEM) Poland 2024" è il più importante strumento di analisi dell'ecosistema imprenditoriale in Polonia. Elaborato dalla Polish Agency for Enterprise Development (PARP) in collaborazione con l'Università di Economia di Katowice, esso raccoglie dati da sondaggi nazionali e valutazioni di esperti, fornendo un quadro completo dell'attitudine all'imprenditorialità, delle condizioni di contesto e delle principali sfide per la nascita e lo sviluppo di imprese.

Questa sintesi analizza i risultati principali del report evidenziando le implicazioni per le imprese italiane, con particolare attenzione alle filiere coinvolte e alle opportunità di collaborazione e investimento.

1. Attività Imprenditoriale: Uno Sguardo Generale

Nel 2023 il tasso TEA (Total Early-stage Entrepreneurial Activity) in Polonia si è attestato all'8,7%, inferiore alla media globale (12,5%) ma con segnali di ripresa rispetto agli anni della pandemia. Il 6,5% della popolazione adulta gestisce imprese consolidate attive da oltre 3,5 anni.

Questi dati segnalano un tessuto imprenditoriale maturo, sebbene meno dinamico nella creazione di nuove imprese rispetto ad altri Paesi europei.

Opportunità per le aziende italiane:

  • Le aziende italiane operanti nei settori della consulenza, formazione manageriale, incubazione e accelerazione di start-up possono offrire know-how e servizi su misura per l'accompagnamento di neoimprenditori polacchi.
  • Possibilità di creare partnership strategiche con hub dell'innovazione e parchi tecnologici polacchi per programmi bilaterali di co-incubazione.

Filiere coinvolte: servizi professionali, consulenza strategica, incubatori, venture capital.

2. Percezioni e Ostacoli all’Imprenditorialità

Il 43% dei polacchi considera l'imprenditorialità una valida scelta professionale, valore in netto calo rispetto al pre-pandemia. La paura del fallimento rimane alta (52%) e solo il 48% dichiara di possedere le competenze necessarie per avviare un'impresa.

C'è inoltre una scarsa presenza nei media di contenuti che valorizzino la figura dell'imprenditore, limitando l'effetto ispirazionale per i giovani.

Opportunità per le aziende italiane:

  • Sviluppo di programmi educativi e motivazionali in collaborazione con università e scuole polacche.
  • Fornitura di servizi di mentoring, business coaching e soft skill training rivolti a neoimprenditori.

Filiere coinvolte: formazione professionale, coaching, HR, editoria e media digitali.

3. Digitalizzazione e Innovazione Tecnologica

Le nuove imprese polacche mostrano un'adozione crescente di tecnologie digitali: il 57% le considera indispensabili. Le tecnologie più adottate includono soluzioni cloud, e-commerce, AI e automazione dei processi.

La pandemia ha accelerato la digitalizzazione, soprattutto tra le imprese fondate dopo il 2020.

Opportunità per le aziende italiane:

  • Esportazione di piattaforme software (ERP, CRM, gestione magazzino) e soluzioni SaaS per PMI.
  • Collaborazioni industriali per l'introduzione di tecnologie 4.0, IoT e robotica nei processi produttivi polacchi.

Filiere coinvolte: ICT, software gestionale, e-commerce, automazione industriale, logistica.

4. Educazione Imprenditoriale e Capitale Umano

L'offerta formativa imprenditoriale è valida a livello universitario, ma risultano ancora carenti i programmi per le scuole primarie e secondarie. Esiste un forte interesse per corsi pratici, esperienziali e modelli di apprendimento innovativi.

Opportunità per le aziende italiane:

  • Creazione di corsi blended o online per giovani e neoimprenditori, anche in collaborazione con enti polacchi.
  • Sviluppo di progetti Erasmus+ o Interreg focalizzati su imprenditorialità giovanile e trasferimento di competenze.

Filiere coinvolte: formazione, EdTech, cooperazione internazionale, risorse umane.

5. Sostenibilità e Responsabilità Sociale

L'87% delle nuove imprese e il 90% di quelle consolidate dichiarano attenzione alle tematiche ESG. Tuttavia, l'effettiva attuazione è più frequente tra le imprese mature (77%) rispetto a quelle giovani (52%).

C'è un crescente interesse verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG ONU), soprattutto tra le aziende consolidate.

Opportunità per le aziende italiane:

  • Fornitura di tecnologie pulite, soluzioni per l'efficienza energetica e certificazioni ambientali.
  • Avvio di progetti di sostenibilità condivisi (es. gestione rifiuti industriali, economia circolare).

Filiere coinvolte: green tech, energie rinnovabili, certificazione ambientale, consulenza ESG.

6. Ecosistema Start-up e Normativa

Le start-up polacche si concentrano su IT, software e innovazione. Gli ostacoli principali sono legati a fiscalità, burocrazia, incertezza normativa e difficoltà di accesso al capitale.

Opportunità per le aziende italiane:

  • Investire in start-up polacche ad alto potenziale, specialmente in settori complementari alla filiera italiana.
  • Costituire joint venture per lo sviluppo congiunto di prodotti innovativi.
  • Offrire supporto legale, fiscale e commerciale a start-up in fase di crescita.

Filiere coinvolte: private equity, servizi legali, consulenza finanziaria, tecnologia, manifatturiero avanzato.

7. Imprenditorialità Femminile e Giovanile

Le donne rappresentano circa il 40% degli imprenditori early-stage. Le giovani generazioni mostrano grande interesse per l'innovazione ma faticano a reperire risorse e mentoring adeguati.

Opportunità per le aziende italiane:

  • Avviare programmi congiunti con associazioni polacche per il supporto all'imprenditorialità femminile.
  • Offrire programmi di microcredito, networking e scambio esperienziale per donne e giovani imprenditori.

Filiere coinvolte: microfinanza, empowerment, formazione, CSR.

Conclusioni

Il contesto imprenditoriale polacco si sta evolvendo verso una maggiore apertura all'innovazione, alla sostenibilità e alla digitalizzazione. Nonostante alcune criticità strutturali (burocrazia, accesso al credito, cultura del rischio), la Polonia rappresenta un terreno fertile per le aziende italiane che vogliono esportare competenze, tecnologie e modelli imprenditoriali.

Agire come partner, fornitori o investitori può portare benefici concreti, creando un ecosistema integrato e sinergico tra Italia e Polonia, con impatto positivo su entrambe le economie.

Fonte dei dati: GEM Poland 2024 Report, Polish Agency for Enterprise Development

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia [2])

Ultima modifica: Martedì 8 Luglio 2025

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