Business Survey Trimestrale sull’andamento degli affari delle aziende italiane operanti in Cina

Business Survey Trimestrale sull’andamento degli affari delle aziende italiane operanti in Cina

Rilevazione flash trimestrale

2020 in linea con PIL cinese, premiati digitale, automazione, componentistica industriale e retail. Outlook positivo ed in costante miglioramento per i prossimi 12 mesi.

La Camera di Commercio Italiana in Cina organizza a partire dal 2° trimestre 2020 una rilevazione flash trimestrale sull’andamento del business delle aziende italiane operanti in Cina. La CICC, con i suoi 550 soci, è l’associazione con la maggior presenza e visibilità sul territorio Cinese. L’analisi è focalizzata su pochi parametri chiave (ricavi, portafoglio ordini e sua evoluzione) per far emergere immediatamente il sentiment del mercato.

La rilevazione del Terzo Trimestre 2020 si basa sulle risposte di circa 200 soci (di cui oltre il 60% appartenenti al settore meccanica e componentistica industriale) ed è, quindi, la fotografia più chiara disponibile sulle performance delle società italiane nell’unica nazione che, secondo le previsioni dei diversi istituti di ricerca, registrerà un incremento del PIL nel 2020. Dinamiche che renderanno le filiali cinesi sempre più importanti nel conto economico delle case madri tricolori.

I risultati evidenziano che il 60% del campione registrerà nel 2020 un giro d’affari almeno pari all’anno precedente ed il 40% in aumento di almeno il 5%. A livello di settori: digitale, automazione e componentistica industriale, energy, retail e servizi trascinano la crescita mentre sono in rallentamento chimica ed elettrodomestici.

Lo scenario negativo sembra essere alle spalle: praticamente tutti i settori vedono un miglioramento dell’outlook nei prossimi 6-12 mesi, soprattutto per quello che riguarda le vendite Cina su Cina (56% del campione positivo). L’export verso l’Italia e resto del mondo è atteso stabile o in peggioramento (solo il 12% del campione si aspetta un miglioramento delle vendite verso l’Italia).

Tornando all’anno in corso, nei primi 9 mesi il 30% ha visto un miglioramento vs. 2019, il 46% ha visto ridursi i ricavi, a cui si somma un 23% che ha avuto risultati in linea con l’anno precedente; il quarto trimestre viene previsto particolarmente forte. Il portafoglio ordini è adesso maggiore rispetto al trimestre precedente per il 30% del campione (era il 19% nella rilevazione precedente) ed è aumentata anche la percentuale di chi ha un portafoglio almeno in linea (dal 40% al 44%) mentre si riduce la quota di aziende con backlog in diminuzione (dal 41% al 27%).

I risultati trovano riscontro nelle parole di Paolo Bazzoni, Presidente della Camera di Commercio Italiana in Cina: “I dati confermano quello che ci dicono ogni giorno i nostri soci. La Cina è ripartita e lo stesso hanno fatto le aziende italiane sul territorio. Sono risultati molto positivi se pensiamo all’anno in cui vengono conseguiti e all’impatto che ha avuto la pandemia sull’economia globale, e vanno letti nel contesto di un PIL cinese in leggera crescita nel 2020. La spinta sui consumi interni premia alcuni settori – come già emerge – ma più in generale viene premiata la scelta delle imprese italiane che hanno investito e localizzato in Cina. Oggi questi investimenti fanno anche da volano alla crescita italiana dato che il 70% dei soci dichiara di importare dall’Italia e, in un caso su 3, anche più del 30% dei ricavi, creando valore per le case madri. Vedremo come andrà la prossima rilevazione a Gennaio, con un consuntivo su tutto il 2020; siamo molto soddisfatti di aver introdotto questo strumento flash che permette di misurare in modo preciso ed affidabile la temperatura del business italiano in Cina e di accedere a informazioni e dati fondamentali per le nostre aziende.”

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