Giovedì 1 Maggio 2025
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A causa della continuità della pandemia di COVID-19, i dati più recenti dell’IBGE, per il terzo trimestre del 2021, mostrano che il Brasile ha un tasso di disoccupazione del 12,6%, che equivale a 13,5 milioni di persone senza lavoro. Questi numeri significano un leggero calo del tasso di disoccupazione nel Paese, che ha raggiunto il livello del 14,2% a novembre 2020, il che significa 14 milioni di disoccupati. (IBGE)
Si osserva che c’è stata una sottile ripresa nel 2021, tuttavia, il perdurare della pandemia, che ha posticipato l’incertezza del mercato, ha fatto sì che il Paese avesse ancora un alto tasso di disoccupazione.
Nel gennaio 2022, il governo federale ha pubblicato un rapporto sull’occupazione per l’anno 2021. Il Ministero del lavoro ha pubblicato i dati del registro generale degli occupati e dei disoccupati (in gabbia). Secondo l’indagine, il paese ha registrato 20.699.802 nuove assunzioni.
Ottenere un lavoro formale è stata una sfida importante per una parte significativa della popolazione. Di fronte all’attuale crisi economica, molte persone cercano opportunità anche nel proprio settore di attività per garantire un reddito minimo. Secondo il rapporto Caged, il segmento con il maggior numero di assunzioni è stato quello dei servizi. (FDR)
Statistiche sulle assunzioni per segmento
Il bilancio mostra che nel settore dei servizi il Paese può contare 1.226.026 nuove assunzioni. Nell’industria, il numero si è attestato a 475.141. Nell’area delle costruzioni, 244.755 brasiliani avevano un contratto formale. In commercio, l’indicatore era 643.754. Infine, il segmento più colpito è stato l’agricoltura, con solo 140.927 nuovi posti di lavoro.
Statistiche per regioni
A dicembre 2021 tutte le regioni nazionali registrano un saldo negativo rispetto alle offerte di lavoro. La popolazione più colpita risiede nel Sud-Est, dove si registra un calo di 136.120 posti di lavoro (-0,64%). Nella Regione Sud i posti vacanti sono 78.882 (-1,01%), anche le Regioni Centro-Ovest, Nord Est e Nord registrano un saldo negativo di 21.476 (-0,61%); 15.823 (-0,23%); e 13.375 posti vacanti (-0,68%), rispettivamente.
Panoramica dell’occupazione in Brasile nel 2021
In generale, nel 2021 il Paese ha generato circa 2,73 milioni di posti di lavoro sotto il regime del CLT. Da questo importo è stato possibile contare anche 17.969.205 licenziamenti. Per quanto riguarda i posti vacanti formali, sono state chiuse 191.455 opportunità.
L’anno delle startup in Brasile
Uno dei settori più emersi in Brasile nel 2021 è stato quello delle startup.
Il valore totale degli investimenti raccolti dalle startup brasiliane nel 2021 è il più alto dal 2016, raggiungendo quasi 9,8 miliardi di dollari (più di 55,6 miliardi di R$) entro novembre, secondo un sondaggio pubblicato dalla piattaforma di innovazione Distrito a gennaio 2022. Il numero degli investitori in startup in Brasile sono cresciuti del 34%, da 404 a 544, la crescita più alta dal 2007.
Secondo lo studio, la somma dei contributi è cresciuta di oltre il 200% fino a novembre rispetto all’anno precedente. Nel 2020 era di 3,6 miliardi di dollari, mentre nel 2021 gli investimenti hanno raggiunto i 9,75 miliardi di dollari. In tutto, ci sono stati 771 round di investimento, contro i 611 del 2020.
Le fintech (startup del mercato finanziario) hanno concentrato il maggior numero e valore degli investimenti: gli investimenti sono stati 153, per un totale di oltre 3,5 miliardi di dollari. Seguono: retail tech, focalizzata su retail e consumi (69 investimenti per un totale di 1,03 miliardi di dollari); real estate, rivolto al mercato immobiliare (56 contributi, per un valore di 1,01 miliardi di dollari); ed techs, per l’istruzione (50, per un totale di 553,6 milioni di dollari); e il settore della mobilità (41 e un volume complessivo di 390 milioni di dollari).
Il maggior numero di investimenti si è concentrato in società ad alto livello di sviluppo. Quelli destinati a startup più piccole, come angel, pre-seed e seed, sono avvenuti su scala ridotta perché presentano maggiori rischi. I maggiori acquirenti di startup nel 2021 sono stati: Magazine Luiza (12), Locaweb (8), Nuvini (6), Afya e Modalmais (5 ciascuno). (Epoca Negocios)
In totale, 21 aziende fanno parte del gruppo selezionato di quelle con un valore di mercato di oltre 1 miliardo di dollari, i cosiddetti “unicorni”. I dati riflettono la crescita dei famosi unicorni nell’ultimo anno. Tra questi ci sono fintech come Nubank, che ha debuttato alle borse di New York e San Paolo a dicembre, e PagSeguro, che, secondo i dati più recenti diffusi agli investitori, ha registrato un utile netto ricorrente di 418,7 milioni di reais nel terzo trimestre. trimestre 2021. (O Brasilianista)
Si osserva che il settore privato è riuscito a distinguersi e ad attrarre investitori stranieri. Questo fatto si verifica anche a causa della svalutazione del real rispetto al dollaro, che riduce il rischio di investimento. (Info Money)
Per il 2022 l’aspettativa è che lo scenario dell’open innovation continuerà a crescere e che le nuove tecnologie conquisteranno ancora più spazio. Tra le scommesse principali ci sono le opportunità che arriveranno dal 5G, dalle energie rinnovabili e dai progressi nel metaverso. (Epoca Negocios, O Brasilianista, Info Money)
Fonte: https://bit.ly/3MC81H8
(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro)