La legge tedesca sulla catena di fornitura (Lksg) del 2023: effetti sui fornitori esteri

La legge tedesca sulla catena di fornitura (Lksg) del 2023: effetti sui fornitori esteri
Venerdì 10 Febbraio 2023

La legge tedesca sulla catena di fornitura (Lksg) del 2023: effetti sui fornitori esteri

Con l'obiettivo di proteggere i diritti umani e l'ambiente, la Germania ha approvato la legge sugli obblighi di approvvigionamento della catena di fornitura "Lieferkettensorgfaltspflichtengesetz" (abbr. LksG) nel luglio 2021Dal 01.01.2023 è entrata in vigore per le aziende con almeno 3.000 dipendenti e dal 2024 si applicherà anche alle aziende con più di 1.000 dipendenti. In questo contesto, l'intera catena di fornitura è chiamata a condurre una due diligence efficace ed efficiente. Tutte le aziende coinvolte, tedesche e straniere, saranno chiamate ad assumersi le relative responsabilità per le violazioni nella catena di fornitura.

Sebbene la legge interessi in prima istanza le aziende che hanno sede legale, sede principale, sede amministrativa, sede di servizio o una succursale in Germania, la Lksg ha un impatto anche su fornitori diretti e indiretti coinvolti nella catena di fornitura e dunque anche sulle aziende italiane.

La due diligence richiesta al fornitore diretto è essenzialmente paritaria a quella richiesta all’impresa tedesca. In particolare, si richiede loro di stabilire ed adottare tutte quelle misure appropriate volte a raggiungere l'obiettivo di prevenire, ridurre al minimo o eliminare qualsiasi rischio attinente la violazione dei diritti umani o dell'ambiente.

A tal fine le aziende sono chiamate a:

  • elaborare una due diligence
  • gestire il rischio e designare (eventualmente) un responsabile aziendale
  • analizzare periodicamente i rischi (almeno una volta all'anno e/o su base ad hoc)
  • elaborare ed intraprendere misure preventive, una dichiarazione di politica aziendale, azioni correttive prevedere una procedura di reclamo documentare l’intera attività e dare rendiconto, pubblicizzando sul proprio sito il report.

Meno impellenti per ora i doveri per il fornitore indiretto.

Le aziende tedesche ed i loro fornitori diretti saranno dunque tenuti a verificare l'intera filiera, pena in prima battuta per le aziende tedesche l’inflizione di ammende pecuniarie sino a 50.000 €, multe tra 100.000 € e 800.000 € o fino al 2% del fatturato annuo (per aziende con fatturato superiore a 400 milioni €/anno) e/o l'esclusione dall'assegnazione di appalti pubblici (per violazioni accertate con sentenza definitiva).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Venerdì 10 Febbraio 2023