Sabato 3 Maggio 2025
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L’inflazione di base - indice dei prezzi dei beni di consumo che non comprende gli alimenti, i carburanti e le energie - a settembre è arrivato al 4,3%, invece in agosto era del 3,7% - ha informato la Banca Nazionale di Polonia. Non è stata una sorpresa perché gli economisti avevano già avvertito che a settembre ci sarebbe stato un aumento notevole dell’inflazione di base. Bisogna ricordare che questa misura dell’inflazione sta costantemente superando la deviazione accettabile del 2,5% dell’obiettivo di inflazione della Banca Nazionale di Polonia. Per l’ultima volta, l’inflazione era entro questi limiti in ottobre 2019. Dopo aver escluso i prezzi amministrativi (quelli che sono sotto il controllo statale) l’inflazione era pari al 3,4% rispetto al 2,9% registrato un mese prima. Dopo l’esclusione dei prezzi più variabili l’inflazione era pari al 5,3% rispetto al 4,8% registrato nel mese precedente. La cosiddetta riduzione media del 15% che elimina l’impatto del 15% del prezzo di base con la dinamica più bassa e più alta pari al 4,4% invece un mese prima è stato registrato il 4,0%. Secondo i dati della Banca Nazionale di Polonia è risaputo che già da parecchi mesi c'è l'aumento di tutti i tassi d’inflazione. Sta accelerando la dinamica del “vasto” CPI, dell’inflazione di base e anche aumentano i prezzi senza controllo di governo. L’inflazione CPI dopo l’esclusione dei prezzi amministrativi a settembre è ammontata al 3,4% rispetto al 2,9% registrato in agosto, al 2,8% registrato a luglio e al 2,5% a giugno. Questo indice è in aumento già da aprile. In teoria l’indice della tendenza al ribasso dell’inflazione è quello della misura dell’inflazione “interna” che deriva dalla forza della domanda interna, indirettamente controllata dalla politica monetaria della banca centrale. La Banca Nazionale di Polonia ogni mese calcola quattro indicatori dell’inflazione di base per comprendere meglio le cause e la caratteristica dell’inflazione in Polonia. L’indice CPI misura la variazione media dei prezzi di tutti i beni di consumo, invece gli indicatori dell’inflazione di base analizzano le variazioni dei prezzi nei diversi segmenti. L’indice “vasto” dell’inflazione al consumo (CPI) a settembre è salito del 4,9% su questo ha avuto impatto l'aumento delle tariffe di energia elettrica e di gas. Inoltre, si può osservare l’aumento radicale dei prezzi mentre è aumentato del 20% il salario minimo.
(Fonte: Polonia Oggi, Gazzetta Italia)
Nella stagione invernale entrante Ryanair introdurrà un nuovo collegamento da Katowice a Reggio Calabria e, per la prima volta durante l'inverno, offrirà voli per Alicante, Malta e Roma. Il direttore commerciale della compagnia, Jason McGuinness, ha annunciato che il vettore manterrà la base a Katowice con tre aerei operanti su voli regolari, mentre durante la stagione estiva il numero di aerei sale a otto, grazie ai voli charter. In totale, nel periodo invernale, Ryanair volerà su 13 rotte da Katowice. Sono previsti anche un aumento dei voli verso Atene. Quest'anno Ryanair prevede di trasportare da e verso Katowice 1,1 milioni di passeggeri, con un aumento del 22% rispetto all'anno precedente. La presenza della compagnia a Katowice sostiene circa 900 posti di lavoro e investimenti pari a 300 milioni di dollari. La base di Katowice, inaugurata nel 2019, sta ampliando la propria offerta, diventando una delle scelte più popolari per i passeggeri che utilizzano l'Aeroporto di Katowice, uno dei maggiori aeroporti regionali in Polonia. Nel 2023, l'aeroporto ha accolto 5,61 milioni di passeggeri, e le previsioni per il 2024 indicano un superamento dei 6 milioni di viaggiatori.
(Fonte: Polonia Oggi, Gazzeta Italia)
L'ultima edizione del Monitor del Mercato del Lavoro mostra i cambiamenti nel mercato del lavoro polacco in termini di rotazione dei dipendenti, soddisfazione lavorativa, rischio di perdita del lavoro e preferenze relative agli spostamenti verso l'ufficio. Il livello di rotazione dei dipendenti è attualmente inferiore rispetto agli anni precedenti, a causa della mancanza di offerte attraenti e delle minori possibilità di avanzamento. Negli ultimi sei mesi, il 18% dei dipendenti ha cambiato datore di lavoro e il 17% ha cambiato posizione all'interno della stessa azienda. La maggiore rotazione è stata registrata nella Polonia meridionale e centrale, specialmente nelle città più grandi. I cambiamenti riguardano principalmente i giovani lavoratori (18-29 anni) con contratti a tempo determinato e contratti di diritto civile, in particolare nei settori dei trasporti, della logistica, delle telecomunicazioni, dell'IT, delle costruzioni e del commercio. I principali motivi per il cambio del posto di lavoro sono il desiderio di sviluppo professionale (44%) e un salario più alto (42%). Il tempo medio di ricerca di un nuovo lavoro è attualmente di tre mesi. Cambiano lavoro più velocemente le persone impiegate nell'industria, nelle costruzioni e nella logistica. Le maggiori difficoltà nel trovare lavoro le hanno le donne di età compresa tra i 30 e i 39 anni che vivono in aree rurali, mentre i giovani uomini (18-29 anni) con istruzione di base provenienti da città di medie dimensioni trovano meno difficoltà. Il 74% degli intervistati è soddisfatto del proprio lavoro attuale, mentre solo il 7% è insoddisfatto. La massima soddisfazione è dichiarata dai lavoratori autonomi (85%). Nei vari settori, i lavoratori più soddisfatti si trovano nella sanità e assistenza sociale (88%), nelle telecomunicazioni e IT e nell'istruzione (87%). I lavoratori polacchi si sentono relativamente sicuri nel loro lavoro. Solo il 9% percepisce un alto rischio di perdere il lavoro, mentre il 27% non si preoccupa affatto. La maggior parte dei dipendenti si reca in ufficio in auto o con i mezzi pubblici, e uno su quattro in bicicletta. Il rapporto è basato su uno studio condotto dal 29 luglio al 7 agosto 2024 su un campione di 1000 persone.
(Fonte: Polonia Oggi, Gazzetta Italia)
Un anno dopo la vittoria di Donald Tusk, l'inflazione in Polonia è nuovamente aumentata, raggiungendo a settembre il livello più alto del 2024. I nuovi dati dell'Ufficio centrale di statistica (GUS) hanno confermato un aumento dei prezzi dei beni e dei servizi di consumo dello 0,1% rispetto ad agosto, il che significa un aumento del 4,9% rispetto a settembre 2023. Nonostante l'aumento, l'inflazione è inferiore rispetto a un anno fa, quando era superiore all'8%. Nell'ultimo anno, i prezzi dei carburanti sono diminuiti dell'1,5% e quelli dell'abbigliamento e delle calzature dell'1,8%. Al contrario, i prezzi degli alimenti sono aumentati del 4,7% e i costi legati al mantenimento della casa e all'energia di quasi il 10%. Nel settore alimentare il maggiore aumento dei prezzi è stato registrato per il burro (20%), i succhi di frutta (10%), la frutta (8%), il pane, il vitello, le verdure e il tè (oltre il 5%). I prezzi della carne bovina e del pollame sono aumentati di circa il 4,9%. D'altro canto, i prezzi del riso, delle uova, della farina, del maiale e degli oli vegetali sono diminuiti, e lo zucchero è sceso addirittura del 26,7%. Gli aumenti dei prezzi dell'elettricità (21,2%) e del gas (17%) hanno avuto un impatto significativo sull'aumento dell'inflazione. I costi dell'approvvigionamento idrico per le abitazioni sono aumentati del 13%, e i servizi medici e dentistici sono diventati rispettivamente più costosi del 9,3% e dell'8,4%. Al contrario, i prezzi degli apparecchi audiovisivi, delle telecomunicazioni e degli elettrodomestici sono diminuiti rispettivamente del 9%, 14% e 2%. Anche il combustibile e le automobili sono diventati meno costosi, rispettivamente del 10% e del 7%. L'inflazione di settembre pone il governo in una situazione difficile, sebbene sia inferiore rispetto a un anno fa.
(Fonte: Polonia Oggi, Gazzetta Italia)