Giovedì 1 Maggio 2025
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In Italia e in Germania il turismo rappresenta un importante driver dell’economia. Entrambi i Paesi, infatti, si trovano nella classifica delle dieci mete turistiche più visitate al mondo nel 2023: l’Italia, con 50 milioni di visitatori, occupa la quinta posizione, mentre la Germania si colloca all’ottavo posto con circa 29 milioni di viaggiatori. Entrambi i paesi dispongono di un incredibile patrimonio culturale, naturalistico e paesaggistico: l’Italia è il primo paese al mondo per siti Unesco, mentre la Germania occupa la terza posizione, dopo la Cina. Ma qual è l’andamento del settore in Italia e Germania?
Turismo in Italia
In Italia il settore del turismo riveste un ruolo centrale per l’economia del paese, contribuendo col 13% al PIL nazionale. Il 2023 è stato un anno straordinario per il turismo: sono stati infatti registrati 133,6 milioni di arrivi e più di 436,7 milioni di presenze. Anche il 2024 si è concluso in positivo per le aziende del settore. L’83% dei tour operator dichiara infatti di aver registrato una crescita delle vendite rispetto allo scorso anno, soprattutto in estate. Nel prossimo periodo è prevista un’ulteriore crescita degli arrivi sia a livello nazionale che internazionale, trainati dal Giubileo di Roma del 2025 e dalle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina a inizio 2026.
I turisti tedeschi amano l’Italia
I tedeschi sono particolarmente affezionati al Belpaese, oltre ad essere esperti conoscitori delle migliori località dove trascorrere una vacanza italiana. Il 60% dei tour operator in Germania dichiara infatti che le richieste nei confronti della destinazione Italia sono in crescita. I turisti provenienti dalla Germania sono propensi ad acquistare un prodotto di medio-alto livello; in particolare, nel 2024 risulta in crescita del +5% l’attenzione a soluzioni sostenibili. I tedeschi preferiscono vacanze verso mete culturali (+30% rispetto al 2023), percorsi enogastronomici (+30% rispetto al 2023), mete balneari con predilizione per la Sardegna, la Costa Adriatica e la Toscana.
Turismo in Germania
Da gennaio ad agosto 2024 le aziende ricettive in Germania hanno registrato 339 milioni di prenotazioni. Questo dato è in crescita del 2% rispetto al 2023. In aumento è anche il numero di turisti provenienti dall’estero: infatti, tra gennaio e settembre 2024 la quota di visitatori stranieri ha raggiunto 58,2 milioni, registrando una crescita del 6,4%. Se chi viaggia in Germania è generalmente interessato a un turismo di tipo culturale, cittadino ed enologico (alcune tra le mete preferite dai turisti restano le 13 regioni vitivinicole tedesche: dal Palatinato, col suo Riesling, al Württemberg e alla Valle dell’Ahr), quest’anno ha giocato un ruolo centrale lo svolgimento del Campionato Europeo di Calcio proprio in questo paese. Tra giugno e luglio le zone che hanno ospitato i giochi hanno raccolto oltre 4 milioni di visite dall’estero. In particolare, la regione della Ruhr ha visto un aumento di quasi il 70% di turisti stranieri rispetto ai mesi precedenti.
Turisti italiani in Germania
Nel primo trimestre 2024, gli arrivi italiani in Germania sono aumentati del 6,3% rispetto allo stesso periodo 2023. Particolarmente amate sono mete cittadine come Berlino, che nel 2023 ha accolto oltre 216.000 turisti italiani. A Norimberga, importante centro della Baviera, l’Italia è il primo paese di provenienza dei turisti europei: nel primo semestre del 2024 gli italiani in visita sono stati oltre 43.000, questo dato è in crescita del 26% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il 2024 si è chiuso per l’Italia con una lieve crescita del PIL, pari a +0,5%. La spinta principale è provenuta dalla domanda estera (+0,7. In Germania, invece, il PIL (Prodotto Interno Lordo) ha subito una contrazione del -0,2%.
Un ulteriore importante aspetto da prendere in considerazione nella descrizione dell’attuale situazione economica sono i consumi privati.
In Italia, nel 2024, si è verificato un aumento dei consumi privati, favoriti dal rafforzamento del mercato del lavoro e dall’incremento delle retribuzioni in termini reali. Secondo le previsioni di Confindustria, dopo un calo nel quarto trimestre del 2023, la spesa delle famiglie italiane è attesa in recupero moderato nel corso del 2024, con un incremento medio dello 0,2%, e un’accelerazione più significativa nel 2025, con una crescita prevista dell’1,2%.
In Germania, al contrario, i consumi privati non hanno ricevuto l’impulso sperato. La Bundesbank ha recentemente rivisto al ribasso le stime di crescita del PIL tedesco, prevedendo una contrazione dello 0,2% per il 2024 e una crescita limitata allo 0,2% per il 2025. Questa revisione è attribuita a difficoltà economiche e problemi strutturali che influenzano negativamente sia l’industria che i consumi.
Un dato positivo per entrambi i Paesi è stata la riduzione del tasso di inflazione, dovuta principalmente alla contrazione dei prezzi dell’energia. In Italia, l’inflazione ha continuato a rallentare, contribuendo a un lieve miglioramento delle condizioni economiche. Anche in Germania si è registrata una diminuzione del tasso di inflazione, che ha raggiunto il 2,6% a fine 2024, in calo rispetto ai mesi precedenti.
Previsioni future
Secondo le previsioni dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) e della Deutsche Bundesbank, la Banca Centrale Tedesca, il PIL di entrambi i Paesi dovrebbe registrare una crescita nel 2025. In particolare, il Prodotto Interno Lordo italiano è atteso in aumento del +0,8%, mentre quello tedesco dovrebbe crescere del +0,2%, dopo due anni di leggere contrazioni.
Per quanto riguarda i consumi privati, l’Italia prevede una leggera accelerazione pari al +0,8% nel 2025. Anche in Germania si prevede un incremento simile, con una crescita stimata dello +0,8%.
Le previsioni per il tasso di inflazione nei prossimi anni indicano un’ulteriore discesa. In Italia, l’inflazione, che si è attestata al 2,3% a fine 2024, dovrebbe continuare a scendere nei prossimi anni raggiungendo il 2,0% entro il 2026. A partire dal 2026, secondo le stime della Banca Centrale Tedesca, l’inflazione in Germania dovrebbe stabilizzarsi attorno al 2%, segnando un ritorno alla normalità dopo anni di volatilità economica.
Per il 99,5% delle aziende tedesche, la partecipazione alle fiere rimane una priorità irrinunciabile nel biennio 2024/2025. Lo rivela il rapporto pubblicato da AUMA, l’Associazione per il Settore Fieristico in Germania, che evidenzia come il comparto continui a trasmettere segnali positivi in Europa, nonostante le difficoltà economiche globali. Secondo i dati raccolti, circa l’80% delle aziende prevede una crescita o almeno una stabilità dei budget destinati alle fiere. Tuttavia, gli imprenditori si trovano ad affrontare sfide significative relative alla propria partecipazione a fiere di settore, tra cui il costante aumento dei costi energetici e dei servizi.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)