E-Metanolo: Il futuro sostenibile inizia in Danimarca

Martedì 17 Giugno 2025

E-Metanolo: Il futuro sostenibile inizia in Danimarca

In un momento cruciale per la transizione energetica globale, la Danimarca segna una nuova pietra miliare con l’avvio del primo impianto al mondo su scala commerciale per la produzione di e-metanolo. Situato nel sud del Paese, all’interno del Solar Park Kassø – il più grande campo fotovoltaico dell’Europa settentrionale – il nuovo stabilimento è stato completato in meno di due anni dall’ottenimento del permesso di costruzione, confermando il ruolo della Danimarca come pioniere nelle energie rinnovabili. Il progetto è stato sviluppato dalla danese European Energy, in collaborazione con il colosso giapponese Mitsui & Co.

L’e-metanolo è un carburante sintetico prodotto utilizzando energia rinnovabile, idrogeno verde e CO₂ biogenica, ovvero anidride carbonica catturata da impianti di biogas e da processi di incenerimento dei rifiuti. A differenza del metanolo tradizionale, che deriva da fonti fossili come carbone e gas naturale, questa versione verde consente una riduzione delle emissioni di CO₂ fino al 97%. L’impianto di Kassø ha una capacità produttiva di 42.000 tonnellate annue, equivalenti a circa 53 milioni di litri di e-metanolo.

Il combustibile prodotto è già destinato a importanti attori internazionali. Il gruppo danese A.P. Moller – Maersk, leader mondiale nel trasporto marittimo, utilizzerà l’e-metanolo per alimentare la Laura Mærsk, la prima nave portacontainer al mondo progettata per operare con questo tipo di carburante, oltre a una flotta di altre 25 navi dual-fuel in fase di costruzione. Anche LEGO e Novo Nordisk integreranno l’e-metanolo nei propri cicli produttivi, sostituendo il metanolo fossile nella realizzazione di componenti plastici e dispositivi medici. Tali applicazioni rientrano in strategie aziendali orientate alla decarbonizzazione della produzione.

Sostenibilità e scalabilità: un modello per il futuro energetico

La realizzazione dell’impianto ha richiesto un investimento complessivo di circa 150 milioni di euro, di cui 53 milioni finanziati da un fondo pubblico danese per l’energia verde. Il costo elevato riflette la complessità tecnologica legata alla produzione industriale di combustibili sintetici, una frontiera finora esplorata solo tramite progetti pilota. Secondo Knud Erik Andersen, CEO di European Energy, la progressiva diffusione di questi impianti permetterà di raggiungere la parità di costo con il metanolo fossile entro il 2035.

Oltre alla produzione di carburante, l’impianto contribuirà al riscaldamento di circa 3.300 abitazioni locali attraverso il recupero del calore generato durante il processo. Questo aspetto rafforza la dimensione circolare del progetto, ottimizzando l’utilizzo delle risorse in un’ottica di efficienza energetica.

Guardando al futuro, European Energy e Mitsui hanno annunciato l’intenzione di ampliare la capacità produttiva dell’impianto e replicare il modello in Europa, Australia, Brasile e Stati Uniti. Secondo i responsabili, il prossimo impianto previsto sarà tre volte più grande rispetto a quello attuale. L’avvio dell’impianto di Kassø rappresenta un passaggio significativo dall’innovazione alla produzione industriale nel campo dei carburanti sintetici.

La possibilità di integrare energia rinnovabile, cattura del carbonio e applicazioni industriali su larga scala offre uno scenario concreto di transizione per settori chiave come trasporti, chimica e manifattura. Le esperienze sviluppate in contesti come quello danese offrono indicazioni rilevanti sulle direzioni evolutive delle filiere industriali europee, in un equilibrio sempre più stretto tra sostenibilità ambientale e competitività tecnologica.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Martedì 17 Giugno 2025