Notizie dai mercati esteri - Francia

Martedì 23 Settembre 2025

Notizie dai mercati esteri - Francia

NUOVA STAZIONE NICE SAINT-AUGUSTIN: TRA SFIDE ECOLOGICHE E TURISTICHE

Giovedì 19 giugno 2025, Christian Estrosi, sindaco di Nizza e presidente della Métropole Nice Côte d’Azur, Renaud Muselier, presidente della Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur, e Laurent Hottiaux, prefetto delle Alpi Marittime, hanno ufficialmente avviato i lavori della futura stazione multimodale Nice-Aéroport, sul sito dell’attuale stazione di Nice Saint-Augustin, nel cuore del quartiere del Grand Arénas. Questa infrastruttura strategica, la cui entrata in servizio è prevista per la fine del 2029, rientra nella prima fase della Ligne Nouvelle Provence Côte d’Azur (LNPCA) e mira a migliorare in modo significativo gli spostamenti ferroviari sulla Costa Azzurra.

Progettata da SNCF Gares & Connexions e dallo studio pluridisciplinare AREP, la stazione si distingue per un’architettura bioclimatica unica in Europa: una vasta pensilina in legno (con pannelli fotovoltaici) coprirà l’atrio, completata da 4.200 m² di spazi paesaggistici che formeranno una vera e propria isola di frescura, con quasi 100 alberi e 300 arbusti. L’insieme è concepito per limitare le isole di calore, ridurre le emissioni di CO₂ e produrre energia rinnovabile.

Vero e proprio polo di interscambio, Nice-Aéroport collegherà, in un unico luogo, TER e TGV, le linee 2 e 3 del tram, la futura autostazione, l’aeroporto Nice Côte d’Azur e la rete ciclabile metropolitana. In una prima fase, 4 binari a banchina permetteranno di accogliere fino a 6 treni all’ora, con un potenziale di estensione a 6 binari. Laddove le banchine erano in precedenza troppo corte per i convogli a lunga percorrenza, la nuova configurazione offrirà, in particolare, collegamenti TGV diretti fino a Parigi, senza cambi. «Questa sinergia delle modalità di trasporto è una risposta concreta alle sfide ecologiche e alla mobilità di domani», sottolinea Christian Estrosi.

Il traffico passeggeri previsto è di 3,8 milioni di viaggiatori all’anno (circa 10.000 al giorno). Dal 2032, la frequenza dei TER passerà a un treno ogni dieci minuti (contro i quindici attuali), contribuendo all’obiettivo regionale di aumentare del 36% il numero di viaggiatori ferroviari entro il 2035. «Entro i Giochi 2030 offriremo più treni, maggiore fluidità e un collegamento diretto tra treno, tram e aeroporto», ricorda Renaud Muselier.
L’infrastruttura svolgerà infatti un ruolo chiave in occasione dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2030.

Il costo totale dell’operazione ammonta a 271,2 milioni di euro, finanziati dallo Stato, dall’Unione europea e dagli enti locali riuniti all’interno della Société de la LNPCA.
La committenza è assicurata da SNCF Réseau, con un contributo pluri-annuale massimo di 56,79 milioni di euro da parte della Métropole Nice Côte d’Azur fino al 2035. Dal 2022, una stazione provvisoria Saint-Augustin garantisce la continuità del servizio; lascerà il posto, all’orizzonte 2029, a questa stazione di riferimento dell’intermodalità della Costa Azzurra.

Questa nuova stazione si inserisce anche in un ampio progetto regionale che comprende in particolare la Ligne Nouvelle Provence-Côte d’Azur, che prevede una linea senza cambi Nizza-Parigi, ma anche TER ogni 10 minuti invece di 15 a partire dal 2032.

 

Ampliamento dell’aeroporto di Nizza: una necessità a fronte di problematiche ambientali e sociali

Da diversi anni, studi indipendenti sui flussi convergono su un punto: all’Aeroporto Nice Côte d’Azur la domanda cresce più rapidamente della capacità effettiva dei terminal. In altre parole, gli spazi attuali non bastano più a garantire, nelle ore di punta, il livello di comfort, sicurezza e fluidità atteso. Il campanello d’allarme era suonato già prima della crisi sanitaria: con una capacità dichiarata di 14 milioni di passeggeri l’anno per i terminal 1 e 2, tale soglia è stata superata già nel 2019, generando inevitabilmente tensioni sulla qualità del servizio.

Infatti, nell’arco di dieci anni, dal 2012 al 2023, il traffico passeggeri è aumentato del 27%. Ciò dimostra la reale necessità di incrementare la capacità di accoglienza, che si stima raggiungerà i 18 milioni una volta attuato il progetto; al tempo stesso, evidenzia anche una sfida ecologica e turistica: la necessità di far fronte a un afflusso di visitatori che cresce di anno in anno.

Occorre distinguere la capacità “teorica” da quella “operativa”. La prima deriva dal dimensionamento delle superfici e delle attrezzature; la seconda dipende dal funzionamento reale: picchi stagionali, allungamento dei controlli, rapide rotazioni dei voli, saturazione puntuale delle sale d’imbarco, nastri bagagli, varchi di ispezione-filtraggio, viabilità di accesso, ecc. Senza adeguamenti, si può certamente far transitare un numero maggiore di viaggiatori… ma al prezzo di attese più lunghe, percorsi congestionati, un’esperienza a terra peggiorata e una maggiore pressione su sicurezza e puntualità.

L’aeroporto è anche la porta d’ingresso di un territorio d’eccezione. Deve rifletterne l’immagine, l’eccellenza e l’ospitalità: offrire una prima e un’ultima impressione all’altezza della destinazione, tanto per i visitatori quanto per i residenti.

Per questo si è deciso di aumentare la capacità dei terminal, così da accogliere i passeggeri in condizioni adeguate di comfort e sicurezza. Il progetto dovrà riportare un elevato livello di servizio nelle ore di punta (code contenute, percorsi chiari, imbarco più fluido, restituzione dei bagagli accelerata) e, al contempo, guadagnare in resilienza operativa di fronte agli imprevisti (ritardi a catena, riprogrammazioni, controlli rafforzati) grazie a margini di assorbimento; infine, dovrà accompagnare una crescita prevedibile e sotto controllo del traffico, in coerenza con il posizionamento internazionale della piattaforma e con l’ecosistema turistico ed economico della Costa Azzurra.

Tuttavia, numerose campagne come “Stop à l’extension de l’aéroport de Nice” sostengono che l’ampliamento sarebbe catastrofico dal punto di vista economico. L’afflusso di turisti potrebbe infatti generare un aumento significativo dei prezzi, ad esempio dei prodotti alimentari e nel settore immobiliare. Ma soprattutto dal punto di vista ecologico, poiché l’ampliamento dell’aeroporto comporterebbe maggiori inquinamenti acustici e atmosferici e potrebbe trasformare Nizza in una città vittima del proprio successo a causa del sovra turismo.

In sintesi, l’ampliamento non ha lo scopo di «riempire a tutti i costi», ma di riportare l’esperienza del passeggero e la sicurezza al livello atteso, di allineare l’aeroporto agli standard internazionali e di garantire, nel tempo, un funzionamento fluido e affidabile, nel rispetto dei vincoli ecologici imposti.

(Contributo editoriale a cura della Chambre de Commerce Italienne Nice, Sophia-Antipolis, Cote d'Azur)

Ultima modifica: Martedì 23 Settembre 2025