Notizie dai mercati esteri - Francia

Venerdì 14 Novembre 2025

Notizie dai mercati esteri - Francia

Turismo: Un’estate radiosa in Provenza

Il Comitato Regionale del Turismo (CRT) ha dichiarato che l’estate 2025 è stata la migliore stagione estiva post-Covid per le strutture ricettive della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

Nonostante una lieve contrazione del 2% nel settore non commerciale (ospitalità presso amici e parenti, seconde case), il comparto alberghiero ha registrato performance molto positive: il tasso medio di occupazione ha raggiunto l’84%, in crescita rispetto al 2024, con un picco del 96% durante il weekend di Ferragosto. Anche il settore alberghiero all’aria aperta ha mostrato un andamento favorevole, con un incremento del 3% rispetto al 2022.

Secondo un’indagine condotta da Novamétrie per il CRT, l’81% degli operatori turistici ha valutato positivamente la stagione. Permangono tuttavia alcune criticità. L’inflazione persistente e le incertezze internazionali hanno inciso sui comportamenti di spesa dei turisti, che hanno scelto di contenere i costi accessori del soggiorno: molti hanno preferito pasti a domicilio o autogestiti, penalizzando di conseguenza il settore della ristorazione, oppure hanno ridotto la durata media del soggiorno.

Dopo un iniziale aumento dei prezzi, le tariffe sono state ridotte dell’11%, tornando ai livelli del 2023 e favorendo così una ripresa della domanda nel mese di agosto.

Nonostante le difficoltà, il desiderio di viaggiare e il richiamo della regione restano forti. Le prospettive per i mesi successivi sono incoraggianti: si prevede un aumento del 13% della frequentazione in inverno e del 10% nelle stagioni di primavera e autunno, trainato in particolare dalla clientela business.

Turismo d’affari, motore dell’economia regionale

Il turismo d’affari, spesso meno visibile rispetto a quello balneare, si conferma come uno dei pilastri dell’economia della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Attualmente, il 37% dei soggiorni è legato a seminari, congressi e viaggi di lavoro.

Secondo gli ultimi dati, il settore MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions) genera oltre 3 miliardi di euro all’anno nella regione, contribuendo in modo decisivo a stimolare il turismo nei mesi non estivi, in particolare tra settembre e novembre, quando il tasso di occupazione alberghiera raggiunge il 79%.

Il profilo economico del congressista si distingue nettamente da quello del turista tradizionale: un partecipante a un congresso spende in media 268 euro al giorno, contro i 75 euro di un visitatore classico. Solo nella città di Marsiglia, il turismo d’affari genera un indotto di circa 237 milioni di euro all’anno.

A rendere possibile questo sviluppo è un sistema di infrastrutture efficiente e capillare: la regione dispone di 4 aeroporti internazionali e 3 stazioni TGV che collegano Parigi in meno di 4 ore, oltre a 25 centri congressi e più di 400 hotel a 4 e 5 stelle, in grado di accogliere eventi di livello internazionale.

A Marsiglia: Turisti numerosi ma meno propensi a spendere quest’estate

Per l’estate 2025 si temeva un rallentamento del turismo marsigliese, soprattutto dopo due eventi di grande portata come la Coppa del Mondo di rugby del 2023 e i Giochi Olimpici del 2024. Tuttavia, “Marsiglia ha continuato a cavarsela bene”. Il bilancio della stagione estiva risulta globalmente stabile, con una diminuzione delle presenze turistiche limitata al -3% rispetto al 2024 e solo -1% rispetto al 2023.

È dunque il momento di tracciare un quadro complessivo, per individuare gli aspetti da migliorare e i settori in calo.

Mentre la clientela francese si è mantenuta stabile, si registra un calo del 10% dei visitatori internazionali rispetto al 2024 (e del 9% rispetto al 2023). Le cause principali sono da ricercare nella riduzione del potere d’acquisto, un problema che tocca tutte le destinazioni turistiche e che richiede soluzioni concrete.

Secondo Maxime Tissot, la strategia più efficace sarebbe quella di attrarre una clientela con maggiore capacità di spesa, meno legata al turismo balneare estivo, in modo da garantire un flusso turistico distribuito lungo tutto l’anno e rafforzare le cosiddette “ali stagionali”.

In questa direzione si muove anche Jean-Pierre Cochet, presidente dell’Ufficio del Turismo, che punta sulla programmazione di eventi ricorrenti – culturali, gastronomici o musicali – capaci di rendere Marsiglia una città “desiderabile” anche in autunno e in inverno.

Un altro ambito da sviluppare è quello del turismo d’affari, che attualmente rappresenta solo un viaggiatore su dieci, ma che potrebbe crescere grazie alla riqualificazione del Parc Chanot, destinato a diventare un polo per congressi ed eventi professionali.

In generale, Marsiglia non necessita di ulteriori campagne promozionali estive, poiché il rischio sarebbe quello di alimentare il fenomeno del sovraffollamento turistico, poco apprezzato dai residenti.

Le crociere restano un tema controverso: da un lato portano grandi numeri, dall’altro sollevano critiche legate all’inquinamento e al sovraturismo, oltre al fatto che molti passeggeri consumano i pasti a bordo, lasciando scarsi benefici economici per i ristoratori locali.

525000 CROCIERISTI SONO APPRODATI A MARSIGLIA QUEST’ESTATE

Quest'estate, Marsiglia ha accolto 525.000 passeggeri, mantenendo il flusso dei crocieristi stabile, con un totale di 2,5 milioni di crocieristi attesi entro dicembre, come l’anno precedente. Nonostante le critiche, il porto continua a essere un punto di riferimento per le crociere, con 116 scali a luglio e agosto. L’industria ha messo in atto misure per garantire un flusso controllato: il 71% delle giornate ha visto solo una o due navi, e il 63% degli scali è avvenuto durante la settimana, riducendo la pressione sui fine settimana. Inoltre, l’80% dei passeggeri ha usato navette per muoversi all’interno del porto, limitando l'impatto sulla città.
Nel 2025, il settore punta sul lusso e sul premium, con metà delle navi che rientrano in queste categorie, e l'obiettivo di sviluppare crociere sostenibili. A partire dal 2026, Marsiglia potrebbe superare Barcellona come terzo porto del Mediterraneo, grazie anche all’introduzione del gas naturale liquefatto (GNL) e all’elettrificazione delle banchine in corso.
Tuttavia, l'incremento delle crociere non entusiasma i gruppi ambientalisti come Stop Crociere, si oppone alla costruzione di un nuovo terminal per navi da crociera di lusso al J4 di Marsiglia, denunciando l’impatto ambientale negativo del settore. La discussione è accesa, con alcuni confronti anche a livello politico, come quello tra il sindaco di Nizza e gli oppositori delle crociere. Il collettivo critica l’incoerenza tra il blocco delle crociere e lo sviluppo dell’aeroporto, e chiede un dibattito serio sul tema alle prossime elezioni comunali. Intanto, la stagione crocieristica prosegue: solo questa settimana sono previsti 19 scali a Marsiglia con oltre 46.000 passeggeri.

DOPO NIZZA ,CANNES VUOLE A SUA VOLTA LIMITARE LA PRESENZA DELLE GRANDI NAVI DA CROCIERA

La città di Cannes ha deciso di limitare la presenza delle grandi navi da crociera all’interno della propria baia. A partire dal 2026, sarà autorizzato l’attracco di una sola nave di grande capacità al giorno (più di 300 passeggeri).

La misura è stata adottata attraverso un impegno contrattuale con la società che gestisce il terminal crociere, formalizzato in un contratto approvato all’unanimità dal consiglio municipale. Secondo tale accordo, il numero di scali di navi di grosse dimensioni verrà ridotto di circa il 50% già dal prossimo anno: si passerà da 34 scali nel 2026 a 31 nel 2027, con un limite massimo di 6.000 crocieristi al giorno, fino a raggiungere — entro il 2030 — una capacità massima di 1.300 passeggeri.

L’obiettivo, spiega il sindaco David Lisnard, è quello di accogliere in futuro solo navi di dimensioni più contenute, più moderne, esteticamente integrate nel paesaggio e soprattutto più rispettose dell’ambiente, in grado di generare un impatto economico reale e positivo per la città.

La decisione ha suscitato la reazione critica della CLIA, l’associazione internazionale degli operatori del settore crocieristico, che considera la misura una restrizione ingiustificata, in contrasto con la Carta per una crociera sostenibile nel Mediterraneo, firmata dalle compagnie con il Ministero dei Trasporti francese.

Dal punto di vista del Comune, invece, il turismo crocieristico di massa porta pochi benefici all’economia locale. La maggior parte dei crocieristi trascorre poco tempo in città; mentre i consumi (pasti, prodotti, servizi) avvengono principalmente a bordo delle navi, i turisti scendono a terra solo per partecipare alle escursioni.

Sulla stessa linea, il sindaco di Nizza e presidente della Metropoli Nizza Costa Azzurra ha annunciato che, a partire da luglio, nella baia saranno autorizzati massimo 65 scali all’anno, con una sola nave al giorno e una capienza massima di 2.500 passeggeri. Inoltre, solo le navi con meno di 450 passeggeri potranno attraccare direttamente al porto di Nizza.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia)

 

 

Ultima modifica: Venerdì 14 Novembre 2025