Notizie dai mercati esteri - Belgio

Lunedì 29 Dicembre 2025

Notizie dai mercati esteri - Belgio

Belgio: inflazione in calo nell’ultimo trimestre 2025

Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Servizio Pubblico Federale Economia (SPF Économie) nell’ambito del monitoraggio trimestrale dell’andamento dei prezzi, l’inflazione in Belgio è scesa del 2,9% nel secondo trimestre 2025. Il rallentamento indica un ritorno graduale a livelli di inflazione più stabili, dopo un periodo prolungato di forti aumenti.

Il calo è dovuto principalmente alla stabilizzazione dei prezzi dell’energia che nel 2022 e 2023 avevano contribuito in modo determinante al forte aumento dei prezzi.

Nel 2025, invece, il prezzo dell’energia ha esercitato un impatto molto più moderato sull’inflazione complessiva, attenuando l’aumento dei prezzi al consumo.

Questo trend trova conferma anche nei dati più aggiornati di fine 2025: a novembre, l’inflazione annua belga risulta pari al 2,4%, mentre l’inflazione di fondo raggiunge il 2,8%, indicando che, nonostante un modico calo generale, molti prezzi continuano comunque a salire. L’indice dei prezzi al consumo (CPI) sale a 136,20 punti, valore tra i più elevati dell’anno, pur rimanendo in un contesto di generale stabilizzazione rispetto ai picchi del 2022 e 2023. Esaminando i principali gruppi di prodotti, il comunicato dell’SPF Économie segnala sviluppi significativi nel comparto alimentare. I prezzi dei prodotti alimentari trasformati, esclusi alcool e tabacco, mostrano un'accelerazione dell’inflazione, dall’1,9% al 3%. L’aumento è trainato per lo più dai latticini e dal cioccolato. Il calo del numero di allevatori di bovini da latte e l’epidemia di lingua blu del 2024 hanno ridotto il bestiame, e di conseguenza, la produzione di latte, determinando un incremento sui prezzi dei formaggi e dei latticini.

Per quanto riguarda il cioccolato l’inflazione è più che raddoppiata, passando dal 5,8% nel secondo trimestre 2024 al 13,8% nello stesso periodo del 2025. L’incremento è causato dalle condizioni meteorologiche sempre più estreme nei principali Paesi produttori dell’Africa occidentale, come Costa d’Avorio e Ghana, dove siccità e malattie delle coltivazioni hanno ridotto drasticamente i raccolti. 

La Germania, prima potenza economica europea e quarta al mondo dopo Stati Uniti, Cina e Giappone, mostra un’evoluzione simile. Il PIL tedesco rappresenta il 24.4 % dell’UE

e a novembre 2025 ha visto l’inflazione attestarsi al 2,3%, mentre l’inflazione di fondo (core inflation), che fornisce una panoramica più stabile e a lungo termine dell'andamento inflazionistico di un paese escludendo energia, alimenti freschi e carburanti, raggiunge il 2,7%, valore molto simile a quello registrato in Belgio nello stesso periodo. Il parallelismo tra la situazione in Germania e in Belgio suggerisce che entrambi i paesi, pur nella diversità delle loro rispettive economie, attraversano una fase di riallineamento dei prezzi non ancora conclusa, con pressioni inflazionistiche moderate ma resistenti per i beni e servizi più strutturali dell’economia.

Il quadro generale suggerisce un graduale miglioramento della situazione inflazionistica belga, in linea con quanto osservato in Germania e nel resto dell’Europa. Pur con alcune pressioni ancora presenti in specifiche componenti dell’indice dei prezzi, come i costi legati ad alloggi e utenze (CPI Housing Utilities) e il comparto dei trasporti, entrambi in aumento nell’ultimo mese, la dinamica dei prezzi complessiva continua a rallentare. Al contrario, l’inflazione alimentare mostra una crescita più contenuta rispetto ai mesi precedenti. Nel complesso, Belgio, Germania ed eurozona presentano così una comune tendenza alla stabilizzazione dei prezzi.

Nell’eurozona,  a novembre 2025, l’inflazione media è del 2,2 %, in leggero aumento rispetto al 2,1% registrato ad ottobre, mentre l’inflazione annuale dell’UE si colloca intorno al 2,5% (dati ottobre 2025). Le stime per l’intero anno 2025 indicano una media annua di circa il 2,1%, segnale di un progressivo ritorno verso un quadro inflazionistico più equilibrato.

Il quadro generale suggerisce un graduale miglioramento della situazione inflazionistica belga, in linea con quanto osservato in Germania e nel resto dell’Europa. Pur con alcune pressioni ancora presenti in specifici settori, come quello dei servizi che registrano aumenti più consistenti rispetto ai beni materiali, Belgio, Germania ed eurozona mostrano dinamiche convergenti verso una maggiore stabilità dei prezzi.

Il 2025 si chiude così con segnali complessivamente positivi per l’area euro.

Fonti:https://news.economie.fgov.be/252707-l-inflation-belge-recule-a-2-9-au-deuxieme-trimestre-2025/

Belgio: il fatturato del retail torna a crescere

L’ultimo aggiornamento in materia risale ad agosto 2025 quando Statbel, ufficio federale di statistica del Belgio, ha reso noto il trend di moderata ripresa del settore del commercio al dettaglio belga. La vendita al dettaglio, retail sale in inglese, rappresenta una parte significativa delle transazioni che quotidianamente si svolgono in un determinato paese. L’operatore attivo nel settore è definito commerciante al dettaglio, o retailer, e tale modello di attività rientra nel B2C (Business to Consumer), costituendo l’ultimo passaggio della filiera distributiva e mettendo direttamente in contatto il prodotto con il consumatore finale.

A maggio 2025 il volume delle vendite al dettaglio, carburanti esclusi, era aumentato del 3,4% rispetto al mese precedente, segnando un rialzo del 3,2% rispetto a maggio 2024. Questo risultato rappresenta uno dei miglioramenti più significativi registrati dall’inizio dell’anno, indicando un aumento tanto della domanda dei consumatori che della performance dei punti vendita fisici. L’ andamento positivo è proseguito anche nei mesi successivi, seppure con ritmi più moderati. Nel luglio del 2025, Statbel ha registrato un incremento dello 0,3% rispetto al mese precedente, confermando una tendenza di crescita stabile dopo la forte ripresa osservata in primavera.

Anche i dati dell’anno precedente il 2024 confermano un andamento altalenante del settore: a dicembre 2024 il volume delle vendite al dettaglio, sempre escludendo i carburanti, aveva registrato un aumento del 14,2% rispetto a novembre, mentre a settembre 2024 l’incremento era stato dell’1,4% su base mensile.

Complessivamente, le serie storiche messe a disposizione mostrano una volatilità maggiore nei Paesi Bassi rispetto a quella osservata in Belgio; se il mercato belga si distingue per una ripresa graduale e relativamente stabile, quello olandese segue una crescita più irregolare, riflettendo una sensibilità più elevata alle variazioni del contesto economico e dei consumi interno e internazionale.

Fonti: https://statbel.fgov.be/en/themes/indicators/turnover/retail-trade-turnover#news

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Belgo-Italiana)

Ultima modifica: Lunedì 29 Dicembre 2025