Le 12 Proposte di Comeos per rilanciare l'e-commerce in Belgio

Le 12 Proposte di Comeos per rilanciare l'e-commerce in Belgio
Venerdì 3 Settembre 2021

Le 12 Proposte di Comeos per rilanciare l'e-commerce in Belgio

Nel mese di giugno, la federazione commerciale e dei servizi Comeos ha presentato il suo piano generale al governo per dare una spinta all'e-commerce belga. "Abbiamo tutto il necessario per sviluppare pienamente il commercio digitale in Belgio. Con questo piano, stiamo dando un grande impulso al settore e all'occupazione", ha affermato Dominique Michel, CEO della federazione del commercio e dei servizi, durante un’intervista con Trends Tendances. Negli ultimi cinque anni, il commercio online è raddoppiato in Belgio. Questo passaggio dal commercio tradizionale all’e-commerce (e al social commerce) era già in fase di attuazione ma la crisi da Covid ne ha diffuso la popolarità. L'anno scorso, il numero di belgi che hanno acquistato online è aumentato drasticamente del 12%. Mai prima d'ora si era registrata una percentuale così alta. “Uno sviluppo che è irreversibile”, sottolinea la federazione Comeos, “dato che sono i grandi attori stranieri che attualmente registrano tassi di crescita maggiori. Ecco perché, secondo l'associazione, è necessario un ambizioso piano generale per il commercio digitale. "Un piano che rafforzerà in modo sostenibile i rivenditori, i dipendenti dei negozi e l'ambiente di vendita al dettaglio del futuro", afferma.

Infatti, Comeos ha già elaborato dodici proposte politiche che ha presentato al governo il 23 giugno. La federazione sostiene che con queste proposte si potrebbero creare 22.500 nuovi posti di lavoro in Belgio entro il 2025, e assegnare così al commercio un ruolo chiave nella ripresa dell'economia nazionale e locale.

Una delle proposte è quella di ridurre il peso sui salari bassi e medi. "I governi precedenti hanno cercato di ridurre il costo del lavoro e di controllarlo, per portarlo più in linea con i paesi vicini. Questo ha avuto successo per i salari più alti, ma non per quelli più bassi", analizza Comeos. "Ecco perché oggi un ingegnere non costa tanto di più in Belgio che nei paesi vicini, ma un cassiere o un logista è fino a un quarto più caro qui.” Inoltre, la federazione del commercio e dei servizi preferirebbe che il lavoro serale e domenicale venisse semplificato, considerando che più della metà degli ordini di e-commerce sono effettuati dopo le 18. "L'orario di lavoro in Belgio è regolato molto rigorosamente. Nel negozio del futuro, tuttavia, dovrebbe essere possibile avere orari di apertura più lunghi (ad esempio fino alle 22) e organizzare il click & collect al di fuori dell'orario d'ufficio", si legge nel suo comunicato. Comeos propone di iniziare a lavorare di notte da mezzanotte invece che dalle 20.00 e di avere un contratto collettivo specifico per il commercio elettronico in modo che il lavoro serale o domenicale sia automaticamente incluso nelle regole di lavoro. Inoltre, gli acquisti serali dovrebbero essere consentiti per servire meglio i consumatori, permettendo ai negozi non alimentari di essere aperti fino alle 22.00 (invece delle 20.00). Resta solo da aspettare la risposta del governo De Croo alle dodici proposte e-commerce.

Fonte: https://bit.ly/2UR5C67

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Belgo-Italiana)

Ultima modifica: Venerdì 3 Settembre 2021