2023: New York punta agli investimenti infrastrutturali

2023: New York punta agli investimenti infrastrutturali
Venerdì 17 Febbraio 2023

2023: New York punta agli investimenti infrastrutturali

 dati pubblicati a dicembre dal NYC State Comptroller lasciano spazio all’ottimismo. Nell’ultimo mese, inflazione e tasso di occupazione nell’area metropolitana di New York hanno seguito percorsi diametralmente opposti: la prima ha subito un calo, il secondo un incremento.

Il periodo di preannunciata recessione potrebbe dunque essere scongiurato. Brad Lander -New York City Comptroller-, al fine di fornire una spinta che permetta di allontanarsi ulteriormente dalla presunta crisi, punta a una più ingente spesa da destinare al settore dell’infrastruttura pubblica. Secondo le sue parole: «Le infrastrutture della città di New York costituiscono le fondamenta per lo sviluppo di un’economia florida. I progetti infrastrutturali si traducono in edifici scolastici che educano i nostri figli […], in parchi pubblici, biblioteche, ospedali, case a prezzi accessibili per le famiglie […], così come strade e ponti su cui i newyorkesi fanno affidamento ogni giorno».

Investire nell’infrastruttura, continua Brad Lander, è essenziale per una città che cresce e cambia. A titolo esemplificativo si ricorda come la rete fognaria di New York sia stata realizzata più di 100 anni fa. La spesa verrà sostanzialmente sostenuta attraverso debiti di finanziamento. La città di New York ha toccato nel 2022 i livelli di debito pubblico più bassi degli ultimi 20 anni. Nel 2002 il debito della città, espresso in termini percentuali in relazione al gettito fiscale locale, ammontava al 17,2%. Nel 2022 al 9,7%.

Due principali ragioni costituiscono il motore di tale flessione: i bassi tassi di interesse, e le entrate fiscali che, insieme ai valori immobiliari, sono cresciute più velocemente della spesa pubblica. Ma c’è un’altra motivazione messa in luce da Brad Lander: la tendenza a non portare a termine o ritardare l’implementazione dei progetti a stampo infrastrutturale. Facendo riferimento a un database di 10.000 progetti completati e non, è stato appurato che il 63,8% di quelli ormai conclusisi sono stati avviati in ritardo o si sono protratti per una durata maggiore rispetto a quanto originariamente previsto.

Un più ingente investimento in piani infrastrutturali potrebbe condurre a risultati favorevoli sul breve e lungo periodo: un’economia più inclusiva che possa offrire alla popolazione di basso reddito un passaggio verso la classe media, insieme a una decisiva spinta all’economia nel suo complesso.

 

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 10 Marzo 2023