Aggiornamento dei flussi in entrata degli IDE

Aggiornamento dei flussi in entrata degli IDE
Venerdì 21 Ottobre 2022

Aggiornamento dei flussi in entrata degli IDE

I dati i più aggiornati sui flussi di investimenti diretti esteri (IDE) in Turchia, pubblicati lo scorso 12 settembre dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali (YASED), indicano che nei primi sette mesi del 2022 gli IDE in entrata sono stati pari a 6,11 miliardi di dollari (-0,2% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno). In particolare, nel mese di luglio scorso, sono ammontati 658 milioni di dollari (16% del deficit delle partite correnti); “a losing momentum” definisce il risultato di luglio l’ultimo rapporto di YASED rispetto ai mesi di maggio e giugno scorsi.

Nel dettaglio l’afflusso di IDE è stato guidato nel mese in osservazione, per un valore di 306 milioni di dollari, dai ricavi dalle vendite delle proprietà immobiliari a cittadini stranieri (erano stati più del doppio nel mese di maggio con oltre 650 milioni di dollari) seguiti dall’acquisizione di partecipazioni azionarie (387 milioni di dollari) che rallentano insieme agli investimenti derivanti da crediti e depositi commerciali e sottoscrizioni di titoli obbligazionari.

Se consideriamo i primi sette mesi del 2022, la quota percentuale di IDE affluita sotto forma di vendite immobiliari ai residenti stranieri raggiunge il 62% del totale mentre i primi tre settori economici che hanno conquistato la quota maggiore degli afflussi di capitale estero in forma di acquisizione di partecipazioni azionarie sono stati i settori del commercio all'ingrosso e al dettaglio e ITC apparecchiature elettriche ed elettroniche.

I dati di luglio mostrano ancora una volta i Paesi dell’Unione Europea più il Regno Unito tra i principali investitori in Turchia, con la quota di maggioranza (pari al 63%) degli IDE totali in entrata nel Paese: la Svizzera nel mese in considerazione si piazza al primo posto con il 23% dei flussi in entrata seguita dall’Italia e dall’Irlanda. In questo mese il nostro Paese è balzato al 2° posto anche grazie alla recente acquisizione, da parte della TISG Italia (società attiva nel settore della nautica di lusso del Gruppo CG Holding S.p.A.), di una importante quota della TISG Turchia YAT A.S.. A questa operazione si aggiunge la fusione della “ProntoPro” con la turca “Armut” nel settore dell’e-commerce.

Sempre nel mese in osservazione si osserva una maggiore presenza degli investimenti di capitale azionario da parte dei Paesi Europei e dell’Asia orientale che continuano ad ampliare la loro presenza in Turchia.

Nel 2021 gli IDE in entrata si attestarono a 14,1 miliardi di dollari (+48% rispetto al 2019) con una quota globale pari allo 0,86% e hanno finanziato oltre il 40% del deficit delle partite correnti della bilancia dei pagamenti. Nel primo semestre del 2022, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Banca Centrale, gli afflussi totali di IDE nel Paese sono ammontati a 5,5 miliardi di dollari, in aumento del 21% su base annua che potrebbero attestarsi alla fine dell’anno a 14,8 miliardi di dollari, rispetto appunto ai 14,1 miliardi di dollari dello scorso anno.

Nel semestre in considerazione i Paesi Bassi occupano la prima posizione con 590 milioni di dollari di IDE verso la Turchia, seguiti da Svizzera (513 milioni di dollari) e da Germania (211 milioni di dollari). Commentando i recenti dati sugli IDE il Presidente dell'Ufficio per l’attrazione degli investimenti (ISPAT), Burak Dağlıoğlu, ha osservato che “la Turchia continua ad essere un “faro” per molte aziende straniere in svariati settore della propria economia grazie ad una offerta diversificata dei propri prodotti e servizi che possono oggi competere su scala globale”. Dağlıoğlu ha anche aggiunto che la Turchia è diventata un importante e strategico polo di R&S di tutta la regione con una infrastruttura logistica importante e in crescita e con un ecosistema di startup tecnologiche all’avanguardia che sempre nel primo semestre dell’anno le hanno ricevuto 1,4 miliardi di dollari di investimenti.

L’obiettivo di Ankara resta quello di aumentare la propria quota globale dei IDE in entrata dallo 0,85% attuale all’1,6% entro il prossimo anno.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 21 Ottobre 2022