Australia leader nell’estrazione di terre rare: opportunità per la filiera italiana

Martedì 9 Settembre 2025

Australia leader nell’estrazione di terre rare: opportunità per la filiera italiana

L’Australia sta emergendo come protagonista nel panorama globale delle terre rare, minerali essenziali per la transizione energetica e la digitalizzazione. Con riserve stimate almeno al 4% del totale mondiale, il paese ha avviato un processo di valorizzazione delle proprie risorse attraverso la Critical Minerals Strategy 2023–2030, un piano strategico che mira a sviluppare una filiera nazionale integrata, dalla produzione alla raffinazione, passando per la ricerca e l’innovazione tecnologica. Questo approccio si inserisce in un contesto geopolitico in cui la dipendenza da fornitori unici, come la Cina, è vista come un rischio per la sicurezza economica e industriale dei paesi occidentali. 

Il progetto Nolans, promosso da Arafura Rare Earths con il supporto finanziario pubblico australiano, rappresenta un esempio concreto di questa strategia. Situato nel Territorio del Nord, Nolans mira a diventare il primo impianto integrato di estrazione e raffinazione di terre rare in Australia, con una produzione prevista per il 2028. Il progetto ha ricevuto un investimento pubblico significativo, che include finanziamenti da parte di Export Finance Australia e del National Reconstruction Fund Corporation, oltre a un prestito convertibile da 200 milioni di dollari australiani. Questo investimento sottolinea l’impegno del governo nel sostenere iniziative che rafforzino la capacità produttiva interna e riducano la dipendenza dalle importazioni. 

Parallelamente, l’Australia ha annunciato la creazione di una riserva strategica nazionale di minerali critici, destinata a garantire una fornitura stabile e sicura di terre rare per l’industria locale e per i partner internazionali. Questa iniziativa si inserisce nel più ampio programma "Future Made in Australia", che prevede investimenti per un totale di 15 miliardi di dollari australiani, destinati a rafforzare la produzione di energia rinnovabile e la lavorazione di minerali critici. Tali misure evidenziano la volontà del paese di diventare un fornitore affidabile e autonomo di risorse strategiche. 

Per le aziende italiane operanti nei settori della raffinazione, dell’ingegneria impiantistica e della lavorazione dei materiali, l’Australia offre opportunità di collaborazione in una filiera in espansione. Le competenze italiane in ambito tecnologico e industriale possono integrarsi efficacemente con le esigenze del mercato australiano, contribuendo allo sviluppo di impianti di raffinazione e a progetti di ricerca congiunta. Inoltre, l’Italia, pur disponendo di risorse di terre rare come cobalto e magnesio, è consapevole della necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento e di sviluppare capacità di lavorazione proprie, come dimostra l’inaugurazione del primo impianto europeo di recupero di terre rare da rifiuti elettronici a Ceccano, in provincia di Frosinone. 

La cooperazione tra Italia e Australia in questo settore potrebbe quindi rappresentare un modello di partenariato strategico, in cui la complementarietà delle risorse e delle competenze favorisce lo sviluppo di una filiera sostenibile e resiliente. Le sinergie tra i due paesi potrebbero estendersi anche a livello europeo, contribuendo a rafforzare la posizione dell’Unione Europea nella catena globale di approvvigionamento delle terre rare e a ridurre la dipendenza da fornitori esterni.  

La collaborazione tra i due paesi, basata su competenze complementari e obiettivi condivisi, potrebbe rappresentare un passo importante verso una maggiore autonomia e sicurezza nelle forniture di risorse critiche, in un contesto internazionale sempre più orientato verso la sostenibilità e l’indipendenza tecnologica. 

(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia inc.)

Ultima modifica: Martedì 9 Settembre 2025