Venerdì 2 Maggio 2025
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Nel 2021 l’amministrazione Moon si è concentrata sull’aumentare i posti di lavoro per porre rimedio al calo dell’occupazione verificatosi nell’anno precedente a causa della pandemia; per fare ciò il governo ha puntato molto sulla collaborazione dei leader dei “chaebol” (conglomerati), coinvolgendoli nel progetto di creare posti di lavoro per i giovani. Il progetto, che ha sempre visto l’attiva partecipazione del presidente in persona, è stato sicuramente un successo visto il netto calo della disoccupazione giovanile rispetto al 2020.
Il numero di occupati è in costante aumento da marzo 2021, raggiungendo i 27,79 milioni a novembre 2021, 553.000 in più rispetto all'anno precedente mentre in ottobre il numero di occupati è aumentato di 652,000. I dati mostrano che il numero di disoccupati è sceso a 734.000 a novembre, in calo di 233.000 rispetto all'anno precedente. Il tasso di disoccupazione del paese è sceso di 0,8 punti percentuali su base annua per arrivare al 2,6% di novembre. La percentuale più bassa di qualsiasi novembre dal 2013. Il tasso di disoccupazione per i giovani adulti - quelli di età compresa tra 15 e 29 anni - è sceso di 2,6 punti percentuali su base annua per arrivare al 5,5%. Il numero di persone economicamente inattive (coloro che non lavorano né cercano attivamente lavoro o persone al di fuori della forza lavoro) è diminuito a novembre per il nono mese consecutivo. Il numero di queste persone è sceso di 23.000 durante il 2021 per arrivare a 16,65 milioni di persone economicamente inattive a novembre 2021.
Tuttavia, la ripresa del lavoro rimane disomogenea tra i settori poiché alcuni segmenti di servizi, come ospitalità e vendita al dettaglio, stanno soffrendo difficoltà lavorative aggiuntive a causa del picco di casi di COVID-19 iniziato a novembre e le conseguenti rigide restrizioni. Il settore all'ingrosso e al dettaglio ha registrato un calo di 123.000 posti di lavoro a novembre, superiore rispetto al calo di 113.000 del mese precedente. Il segmento delle arti, dello sport e del tempo libero ha visto diminuire di 22.000 posti di lavoro durante il 2021. Il settore degli alloggi e dei servizi di ristorazione ha registrato una perdita di posti di lavoro a novembre dopo due mesi consecutivi di guadagni. Tali settori hanno perso 86.000 posti di lavoro su base annua a novembre, passando da un aumento annuo di 22.000 a ottobre. Il settore manifatturiero, una delle spine dorsali dell'economia del paese, ha registrato un aumento annuale di 51.000 posti di lavoro il mese scorso, il primo aumento in quattro mesi. Il numero dei lavoratori a tempo indeterminato è cresciuto di 611.000 su base annua a novembre e quello dei lavoratori a tempo determinato è aumentato di 106.000. Nonostante la ripresa complessiva del lavoro, il numero di lavoratori a giornata e di persone che hanno assunto lavoratori per gestire le proprie attività è in calo. I posti di lavoro per i lavoratori a giornata sono diminuiti di 175.000 unità l'anno a novembre e i lavoratori autonomi che hanno assunto lavoratori hanno riportato un calo annuale di 4.000 unità, segnando il 36° mese consecutivo di calo. Il numero dei lavoratori autonomi che non hanno assunto lavoratori, invece, è aumentato di 42.000 rispetto a un anno fa. La Bank of Korea prevede che il numero di lavoratori complessivo a fine 2021 sarà aumentato di 350.000 rispetto al 2020 e che aumenterà di 250.000 nel 2022.
Per quanto riguarda i lavoratori stranieri si è calcolato che a maggio 2021 855.000 stranieri (la cifra include anche 31000 naturalizzati coreani) stavano lavorando in Corea, ovvero 7.000 in più rispetto allo stesso mese del 2020; segno che il 2021 ha anche visto una ripresa dell’impiego di lavoratori stranieri.
Nonostante i successi dal punto di vista della ripresa dell’occupazione le misure restrittive anticovid hanno provocato grandi difficoltà agli esercenti di piccole e medie attività commerciali; sicuramente la categoria più colpita dai danni economici provocati dalla pandemia. Il “Ministero delle Piccole e Medie Imprese e Startup” ha stimato a dicembre 2021 che nel 2020, nonostante i ristori emessi dal governo, per gli effetti della pandemia 871000 esercenti di piccole imprese abbiano dichiarato fallimento (il 13.5% del totale). La situazione non è cambiata di molto nel 2021 e soprattutto l’introduzione di misure più restrittive di quelle adottate nei picchi precedenti a partire dal 18 dicembre è stata vista soprattutto dagli esercenti del settore della ristorazione e dei locali notturni come il colpo di grazia alle loro attività. Il governo in risposta a ciò ha promesso di mettere in atto misure di supporto alle piccole e medie imprese più incisive rispetto a quelle attuali prima della fine del mandato ma rimane da vedere quanto queste misure possano fare per risollevare la già critica situazione. Si possono leggere questi dati come una conferma del sempre presente contrasto in Corea fra chaebol e PMI. Si prevede che anche sotto la prossima amministrazione la ricerca di un equilibrio fra i chaebol e le PMI sarà al centro delle politiche governative.
Fonte: https://bit.ly/3rjf1PY
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)