Il commercio estero della Turchia fotografato dall’ultimo rapporto dell'Assemblea degli esportatori turchi (TİM)

Il commercio estero della Turchia fotografato dall’ultimo rapporto dell'Assemblea degli esportatori turchi (TİM)
Venerdì 11 Novembre 2022

Il commercio estero della Turchia fotografato dall’ultimo rapporto dell'Assemblea degli esportatori turchi (TİM)

Secondo i dati elaborati dalla TIM (Assemblea Esportatori Turchi) con la collaborazione dell'Istituto statistico turco (TÜİK) e del Ministero del Commercio, nel mese di settembre scorso le esportazioni della Turchia sono ammontate a 22,6 miliardi di dollari con un incremento del 9,2%.

Un risultato commentato dal ministro del Commercio Mehmet Muş e dal presidente della TİM Mustafa Gültepe, eccezionale, considerando l’attuale clima recessivo di molti partner commerciali della Turchia. Gültepe ha poi evidenziato l’aumento significativo delle vendite turche in nuovi mercati quali quello dell’Arabia Saudita (+221%), del Libano (+71%) e della Svizzera. Un ampliamento dei nuovi mercati di sbocco importante ha poi proseguito il Presidente di TIM malgrado la il rapporto Euro/Dollaro, che da inizio 2022 era a quota 1,15, è oggi a 0,96, con un riflesso negativo per le vendite turche: la perdita delle esportazioni legata alla parità ha raggiunto infatti i 2 miliardi di dollari solo a settembre scorso e ha superato i 10 miliardi di dollari dall'inizio del 2022.

Nel frattempo, le importazioni, sempre nel mese di settembre 2022, sono aumentate del 44,5% rispetto all’analogo mese del 2021, a causa dell’impennata dei prezzi dell’energia e di altre materi prime, attestandosi a 33 miliardi di dollari in un mese. Nel dettaglio le importazioni di energia sono cresciute del 115% attestandosi a 9,56 miliardi di dollari a settembre scorso.

Tornando ai numeri, nei primi nove mesi del 2022 le esportazioni sono state pari a 188,2 miliardi di dollari (+17%) mentre l’import si è attestato a 271,3 miliardi (+40,4%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel complesso l’interscambio totale ha registrato un aumento del 29,8% passando da 354 a 459,4 miliardi di dollari mentre il deficit della bilancia commerciale della Turchia è salito a 83 miliardi di dollari; in aumento le importazioni di oro (+543%).

Il rapporto di copertura delle esportazioni e delle importazioni è sceso dall’82,6% al 69,9% (primi 8 mesi del 2022 rispetto all’analogo periodo del 2021).
Nel periodo gennaio-settembre 2022, la Federazione russa ha nuovamente conquistato il primo posto come principale mercato dell’import turco con acquisti pari a 44,6 miliardi di dollari. La Russia è seguita dalla Cina (31,7 miliardi di dollari), dalla Germania (17,3 miliardi di dollari), dagli Stati Uniti (11,8 miliardi di dollari) e dall'Italia che si piazza al 5° posto con 10,3 miliardi di dollari.

Le importazioni dai primi cinque Paesi hanno rappresentato il 41,7% degli acquisti totali della Turchia. Interessante segnalare che l’importo pagato dalla Turchia per le importazioni di energia a settembre scorso: oltre 70 miliardi di dollari e +8,8 miliardi di dollari nel solo mese in considerazione rispetto al mese di agosto 2022. Se consideriamo il periodo gennaio-settembre del 2022, le importazioni di combustibili (1/3 dell’import totale) hanno subito una variazione del 132,2% rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno passando da 31,4 a 73,1 miliardi di dollari. Significativo l’aumento dell’export del chimico (quasi 3 miliardi di dollari) seguito dall’automotive (2,7 miliardi). In crescita anche la domanda estera del siderurgico, cemento, ceramica, vetro e fertilizzanti.

Passando ai principali mercati di sbocco delle esportazioni turche al primo posto si colloca la Germania (15,7 miliardi di dollari), seguita da Stai Uniti (12,7 miliardi), Iraq (9,8 miliardi) che scavalca il Regno Unito (9,7 miliardi), e l’Italia (9,2 miliardi).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 11 Novembre 2022