(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
Venerdì 26 Marzo 2021

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Secondo alcuni dati ufficiali, il tasso di disoccupazione in Regno Unito è inaspettatamente sceso al 5,0% nei tre mesi dopo gennaio, in concomitanza con l’inizio del lockdown nazionale e contro le previsioni di una crescita al 5,2%, elaborate da Reuters.

Secondo alcuni dati elaborati a partire dal pagamento delle tasse dei cittadini, a febbraio si sarebbe registrato un aumento di 68.000 lavoratori contribuenti rispetto a gennaio. Il totale dei lavoratori, tuttavia, rimane inferiore di 693.000 rispetto ai numeri pre-pandemia.

Si è anche registrata una crescita del salario minimo del 4,8%, il picco piú alto a partire da marzo 2008, anche se questo dato riflette un maggior numero di licenziamenti per le professioni meno retribuite (come il settore della vendita al dettaglio e quello dell’hospitality), e non comporta un salario complessivo piú alto per tutti i lavoratori.

A partire da gennaio, in Regno Unito la maggior parte dei negozi di beni non essenziali è rimasta chiusa per ridurre il contagio da Covid19. La rapida campagna vaccinale britannica ha ridotto considerevolmente il numero dei contagi e ha consentito di prevedere la riapertura di numerosi negozi al dettaglio già a partire dal prossimo mese.

Inoltre, l’ONS ha comunicato che il numero di lavoratori stranieri nel Paese durante l’ultimo trimestre del 2020 era minore di mezzo milione rispetto ai numeri dell’anno prima.

Fonte: https://reut.rs/31tsRCR

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

 

Ultima modifica: Venerdì 26 Marzo 2021