Martedì 2 Dicembre 2025
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Nel contesto della COP30, svolta a Belém, il governo brasiliano ha annunciato un investimento strategico di circa R$ 107 milioni per potenziare la bioeconomia amazzonica attraverso il nuovo programma “Coopera+ Amazônia”. L’iniziativa punta a rafforzare l’innovazione gestionale e produttiva di cinquanta cooperative estrattiviste attive nelle catene del babaçu, dell’açaí, della castanha-do-Brasil e del cupuaçu, diffuse in cinque stati della Amazônia Legal: Pará, Rondônia, Maranhão, Amazonas e Acre.
L’annuncio, che è avvenuto alla presenza del vice presidente Geraldo Alckmin, è parte di un piano quadriennale: le risorse saranno distribuite lungo 48 mesi e dovrebbero avvantaggiare circa 3.500 famiglie.
Il sostegno economico si struttura tramite una collaborazione interistituzionale che coinvolge il Ministero dell’Ambiente e del Cambiamento Climatico (MMA), il Banco Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale (BNDES), il Ministero dello Sviluppo, Industria, Commercio e Servizi (MDIC), l’Embrapa e il Sebrae. Di questi fondi, R$ 103 milioni provengono dal BNDES attraverso il Fondo Amazônia, mentre circa R$ 3,7 milioni sono offerti dal Sebrae stesso.
L’obiettivo dichiarato è duplice: da un lato, aggiungere valore ai prodotti amazzonici, aumentando la produttività e l’accesso ai mercati; dall’altro, promuovere la sostenibilità, contrastando il cambiamento climatico grazie a un modello economico che preservi la foresta in piedi. COP30 Brasil
Le azioni previste includono la fornitura di macchinari, assistenza tecnica, formazione manageriale, consulenza per l’accesso al credito e per l’apertura di nuovi mercati. Saranno inoltre creati “Agenti Locali di Innovazione per Cooperative” (ALICoop), sponsorizzati da Sebrae, che monitoreranno i progressi tecnologici e gestionali. Embrapa contribuirà mappando macchine e attrezzature adeguate alle filiere sociobiodiverse per aumentare la meccanizzazione compatibile con l’ecosistema amazzonico.
Il programma nasce come una risposta concreta a una visione più ampia: quella di una bioeconomia inclusiva e sostenibile, capace di generare reddito per le comunità locali senza compromettere la conservazione della foresta. Secondo Tereza Campello, direttrice del BNDES per gli affari sociali e ambientali, gli investimenti contribuiranno a rafforzare il tessuto cooperativo nella regione e a sostenere misure di mitigazione climatica.
Per Sebrae, rappresentato dal presidente Décio Lima, questo progetto è un punto di svolta per l’industrializzazione “verde”: non solo favorirà l’accesso al mercato, ma introdurrà tecnologie che rendono sostenibile un’economia nata dalla foresta amazzonica.
Inoltre, Embrapa, attraverso Silvia Musshurá, ha sottolineato l’importanza di utilizzare dati e indicatori per analizzare le catene produttive, supportare i sistemi di produzione locale e orientare la ricerca verso soluzioni che possano coniugare produttività e conservazione.
Questa iniziativa si inserisce in una strategia più ampia che il Brasile ha delineato durante la COP30, volta a consolidare la bioeconomia come pilastro della transizione ecologica. In parallelo a Coopera+ Amazônia, è stato lanciato il Bioeconomy Challenge, una piattaforma globale che mira a orientare investimenti internazionali verso progetti di bioeconomia attraverso standard misurabili, strumenti finanziari innovativi e modelli inclusivi.
Il programma esemplifica una tendenza emergente: l’economia della foresta non più vista solo come fonte di materie prime, ma come motore strategico per lo sviluppo sostenibile. In questo senso, “Coopera+ Amazônia” può essere interpretato come un investimento altamente simbolico ma anche pragmatico, che dimostra come un modello di crescita possa essere costruito partendo dalla natura, restituendo valore alle comunità locali e rafforzando al contempo l’impegno del Brasile sulla scena climatica globale.
Fonte: Sitio COP30
(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro)