Sabato 8 Novembre 2025
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La Danimarca continua a sorprendere il mondo della finanza, questa volta non per tassi o pil, ma per la sua capacità di trasformare il debito pubblico in uno strumento di sostenibilità. A settembre 2025, Copenaghen ha emesso il primo titolo di Stato conforme al nuovo European Green Bond Standard, diventando così il primo Paese al mondo a fare questo passo. Una mossa che non solo rafforza la sua reputazione di leader nella transizione ecologica, ma apre anche la strada a governi e investitori in tutta Europa.
Il “green bond” decennale, dal valore di circa sette miliardi di corone danesi, garantisce che ogni singola corona raccolta sia destinata a progetti realmente verdi. I ricavi, infatti, devono finanziare progetti dedicati alle energie rinnovabili, ai trasporti a basse emissioni e alla tutela del territorio. Non si tratta di un gesto simbolico, ma di una strategia chiara e concreta, gestita dalla Danmarks Nationalbank – la Banca nazionale danese, con l’obiettivo di fare della finanza pubblica un pilastro della transizione ecologica.
“Essere pionieri non è solo un onore, è una responsabilità”, ha commentato il ministro delle Finanze, Nicolai Wammen, sottolineando come rigore finanziario e coerenza climatica possano camminare fianco a fianco.
La solidità dell’iniziativa è stata confermata anche da una revisione indipendente di Sustainable Fitch, che ha certificato la piena conformità del programma agli standard europei e internazionali. La reazione del mercato è stata entusiasta: le richieste di investimento hanno superato di gran lunga l’offerta disponibile, con gli analisti che parlano già di un “greenium”, un piccolo premio che gli investitori sono disposti a pagare per sostenere progetti ad impatto ambientale positivo.
Seguendo il modello dei “twin bond” introdotto nel 2022, la Danimarca ha emesso titoli verdi gemelli dei titoli tradizionali, con le stesse caratteristiche finanziarie, ma con un obiettivo sostenibile. Una scelta pensata per garantire massima trasparenza, liquidità e comparabilità, evitando che i green bond restino uno strumento di nicchia.
In ogni caso, l’operazione ha anche un valore simbolico. Mostra che uno Stato può usare il debito pubblico non solo per finanziare la crescita, ma per guidarla verso obiettivi concreti di sostenibilità. In un’Europa che fatica a trovare l’equilibrio tra disciplina fiscale e ambizione climatica, la Danimarca sta dimostrando che il verde può diventare una strategia economica, non un costo.
Con questa emissione, la piccola monarchia del Nord si conferma non solo pioniera, ma anche esempio morale di una nuova economia verde: pragmatica, trasparente e capace di trasformare la finanza in uno strumento di fiducia e futuro.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)