Venerdì 24 Ottobre 2025
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La Danimarca ha deciso di tracciare una nuova rotta nel panorama digitale, prendendo le distanze dai colossi americani dei social media per costruire una piattaforma tutta sua.
Nasce così Meningspunkten, un social network danese che si propone come alternativa locale, sicura e radicata nei valori democratici del Paese.
Ideato da Tue Oxenvad, il progetto mira a restituire ai cittadini un senso di comunità e di dialogo autentico, lontano dalle logiche commerciali e dall’influenza delle grandi aziende tecnologiche. L’ispirazione affonda nella tradizione filosofica danese, in particolare nel pensiero di Søren Kierkegaard, che vedeva nel confronto pubblico un elemento fondamentale per la crescita individuale e collettiva. L’obiettivo dichiarato è trasformare i social network da strumenti di distrazione a una vera e propria “piazza digitale”.
A differenza delle piattaforme globali, Meningspunkten mette al centro la tutela degli utenti più giovani. Non prevede pubblicità invasive, non consente bot né profili anonimi. Ogni iscrizione è legata al MitID, il sistema nazionale di identificazione digitale, che garantisce sicurezza e trasparenza. Tutti i dati restano inoltre custoditi all’interno dei confini danesi, rafforzando così la sovranità digitale del Paese.
La nascita di Meningspunkten si inserisce in un dibattito nazionale sempre più critico sul ruolo della tecnologia nella vita quotidiana. Secondo recenti studi, gli studenti danesi, a scuola, trascorrono quasi il doppio del tempo sui dispositivi digitali rispetto alla media dei Paesi OCSE, e l’84% dei ragazzi dichiara di sentirsi distratto a causa dell’uso dello smartphone. Alla luce di questi dati, il Ministero dell’Istruzione ha presentato una legge che entrerà in vigore con l’anno scolastico 2026/27 e che prevede il divieto totale dell’uso dei telefoni per tutti gli studenti fino ai 16 anni. Eccezioni saranno concesse solo per motivi didattici o di salute, ma la linea è chiara: privilegiare metodi analogici e ridurre al minimo l’invasività digitale in classe. Inoltre, ogni istituto dovrà adottare sistemi di blocco per i siti non rilevanti dal punto di vista pedagogico, pur mantenendo un margine di autonomia nell’elaborazione delle proprie politiche interne.
Con questa decisione la Danimarca si allinea a Francia e Svezia, che già hanno adottato misure restrittive sull’uso degli smartphone nelle scuole, nel tentativo di salvaguardare la salute mentale delle giovani generazioni.
In un mondo sempre più connesso, il Paese scandinavo dimostra così la volontà di ribilanciare il rapporto con il digitale, mettendo al centro il benessere dei cittadini e il rafforzamento delle comunità locali. Meningspunkten non è soltanto un nuovo social network: è un esperimento sociale che potrebbe diventare un modello per altri Paesi europei alla ricerca di alternative al monopolio tecnologico globale.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)