Il global business complexity index incorona la Danimarca come Paese più business friendly

Il global business complexity index incorona la Danimarca come Paese più business friendly
Mercoledì 1 Settembre 2021

Il global business complexity index incorona la Danimarca come Paese più business friendly

Il Global Business Complexity Index 2021 (GBCI), stilato dal TMF Group, mira a fornire una panoramica circa il grado di complessità in 77 diversi paesi nello stabilire ed operare un business. Il GBCI tiene in considerazione diversi fattori chiave che possono facilitare lo stabilirsi di un’impresa in un mercato estero. Tra gli altri, la complessità del regime fiscale, l’assistenza eventualmente fornita alle aziende da parte di enti pubblici locali e possibili incentivi messi a disposizione dei privati.

Dalla graduatoria 2021 del GBCI emerge un dato alquanto significativo: è la Danimarca il paese al mondo in cui risulta più facile fare business, seguita da Hong Kong, Isole Cayman e Irlanda. Secondo il TMF Group, il Paese scandinavo si contraddistingue infatti per la grande semplicità del sistema giuridico. A riprova di ciò, in Danimarca è possibile incorporare una nuova azienda in un solo giorno, grazie alla presenza di un unico portale per ogni tipo di nuova registrazione. Le autorità competenti sono notificate automaticamente dell’avvenuto incorporamento, e non vi è dunque alcuna necessità per il privato di condurre procedure manuali verso il fisco danese o altri organi.

Non finisce qui: il primato della Danimarca è guidato inoltre dal forte orientamento alla digitalizzazione da parte dell’amministrazione locale e dalla possibilità di condurre la maggior parte delle principali procedure amministrative in lingua inglese. Come se non bastasse, lo Stato danese si è preoccupato di fornire diversi strumenti di supporto finanziario alle imprese durante la crisi pandemica, seppure presentare domanda ad essi possa risultare più impegnativo di altre procedure.

Più in generale, all’interno del proprio report il gruppo ha individuato tre principali global trends nel corso del 2021. Il primo fa riferimento alla crescita di una governance di tipo responsabile. In altre parole, le aziende sono sempre più incentivate a comportarsi in modo sostenibile e trasparente. Ciò si traduce in una tendenza al reshoring del settore privato e alla presenza di terze parti all’interno della governance aziendale. Ciò accade anche in virtù di un generale aggravamento delle pene inflitte alle compagnie per comportamenti non in linea, specie nelle legislazioni più complesse. Il risultato finale è un elevato potere dei dipendenti nei confronti delle imprese, come si può evincere dal Working Environment Act recentemente approvato in Danimarca, che mira ad assicurare agli impiegati un ambiente psico-fisico ottimale.

La seconda tendenza globale concerne la semplificazione attraverso la digitalizzazione, come risultato in parte dalle impossibilità dovute al Covid-19 e di un generale aumento degli investimenti pubblici nell’ammodernamento della pubblica amministrazione. Infine, si segnala un contrasto tra l’armonizzazione legislativa portata avanti da organismi sovranazionali come l’Organizzazione per la cooperazione e per lo sviluppo economico (OCSE) e l’Unione Europea, comparata alla diversificazione degli impianti legislativi nazionali.

Specularmente, i paesi che si sono classificati come quelli in cui è più complesso fare business sono rispettivamente Brasile, Francia, Messico e Colombia.

Fonte: https://bit.ly/3BjwWcY

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Mercoledì 1 Settembre 2021