Indennità di malattia: la legislazione danese e il confronto con quella italiana

Indennità di malattia: la legislazione danese e il confronto con quella italiana
Martedì 21 Febbraio 2023

Indennità di malattia: la legislazione danese e il confronto con quella italiana

In tema di legislazione sui giorni di malattia retribuita, sussistono importanti differenze tra Danimarca e Italia.

La legislazione danese in tema d'indennità di malattia

Nel Paese scandinavo, infatti, la legislazione permette, in linea generale di richiedere 22 settimane di malattia in nove mesi; sta poi alla valutazione delle autorità municipali stabilire se sussistano i requisiti per un’estensione del congedo per malattia.

Sebbene esistano delle differenze tra i vari contratti di lavoro, è piuttosto comune che i dipendenti in Danimarca abbiano diritto alla piena retribuzione, a spese del datore di lavoro, per i primi 30 giorni di malattia, con effetto dal primo giorno. Di norma, questo diritto è soggetto all’aver lavorato per almeno 74 ore durante le otto settimane precedenti alla malattia.

Al fine di ottenere l’indennità di malattia è necessario informare il proprio datore di lavoro non oltre due ore dopo l’inizio del proprio turno lavorativo, in modo che l’assenza sia registrata correttamente.

 Per periodi di malattia superiori ai 30 giorni, è necessario invece richiedere l’indennità di malattia, la quale dev’essere approvata dal Comune in cui si lavora, a condizione di soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti:

  • Aver lavorato almeno 240 ore negli ultimi sei mesi prima del primo giorno di malattia;
  • Durante almeno cinque di questi mesi, aver lavorato un minimo di 40 ore al mese;
  • Si avrebbe avuto diritto a un sussidio di disoccupazione qualora non ci si fosse ammalati;
  • Durante l’ultimo mese si è completato un percorso di formazione professionale per almeno 18 mesi;
  • Si è studenti impegnati in un tirocinio retribuito riconosciuto per legge;

Pertanto, hanno diritto all’indennità di malattia dal proprio municipio non solo i lavoratori dipendenti ma anche altre categorie (autonomi, tirocinanti retribuiti, eccetera).

L’indennità massima settimanale equivale attualmente a DKK 4550 (pari a circa 610 € al cambio attuale), tassabili come un normale stipendio.

Confronto con la situazione italiana

Per quanto riguarda l’Italia, invece, il numero effettivo di assenze per malattia - e la relativa retribuzione – dipende da diversi fattori: settore in cui si lavora, datore di lavoro e dal tipo di contratto.

L’indennità di malattia italiana presenta alcune differenze rispetto a quella danese: anzitutto corrisponde, di norma, alla metà del proprio salario giornaliero, che può aumentare fino al 66.66% a partire dal ventunesimo giorno di malattia. È possibile richiederla per un massimo di 180 giorni all’anno e viene pagata direttamente dal datore di lavoro.

Contrariamente alla Danimarca, poi, in Italia i lavoratori autonomi non hanno diritto a richiedere un’indennità di malattia.

Infine, in Italia è necessario, per i beneficiari di indennità di disoccupazione, rendersi reperibili presso la propria abitazione durante precise fasce orarie per le visite fiscali condotte da un medico designato dall’INPS, cosa che in Danimarca non è prevista.

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Martedì 21 Febbraio 2023