Domenica 9 Novembre 2025
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Negli ultimi anni, la casa ha assunto un ruolo sempre più centrale nella vita quotidiana del consumatore australiano. L’esperienza della pandemia ha contribuito a ridefinire le priorità abitative, generando una crescente attenzione per gli spazi domestici e una maggiore propensione all’investimento in arredi di qualità, funzionali ed esteticamente ricercati. In questo contesto, si è rafforzata la domanda di prodotti di interior design di fascia medio-alta, con una particolare predilezione per lo stile europeo e il Made in Italy.
L’arredamento italiano gode di un’immagine consolidata in Australia, grazie alla percezione di qualità artigianale, eleganza senza tempo e innovazione nei materiali e nelle forme. Secondo le ultime rilevazioni di settore, le esportazioni italiane di mobili, illuminazione e complementi d’arredo verso l’Australia hanno registrato un aumento costante nell’ultimo triennio, con una crescita media annua del 7%, favorita dalla ripresa dei consumi nel settore residenziale e dal dinamismo del comparto contract.
I principali canali di sbocco includono il settore residenziale di fascia alta, dove gli acquirenti cercano soluzioni personalizzate, sostenibili e di design, e i progetti di hotellerie, ristorazione e spazi pubblici, che richiedono forniture su misura e prodotti capaci di coniugare estetica, durabilità e comfort. Il contract design, in particolare, rappresenta un ambito strategico per le aziende italiane che intendano operare B2B, grazie all’elevato valore medio degli ordini e alla possibilità di lavorare con studi di architettura e interior designer locali.
Dal punto di vista commerciale, il mercato australiano è servito da showroom specializzati, interior boutique, catene di arredamento premium e piattaforme digitali, con città come Sydney e Melbourne che rappresentano i principali poli di domanda. La partecipazione a fiere di settore, come Denfair o Decor + Design Melbourne, può offrire una vetrina efficace per entrare in contatto con buyer, architetti e operatori locali. Inoltre, la presenza online – tramite siti ottimizzati per il mercato locale, attività social e collaborazioni con studi di design – è fondamentale per costruire visibilità e reputazione.
Anche sul fronte normativo, l’Australia si distingue per standard tecnici e doganali piuttosto chiari: è importante garantire la conformità ai requisiti di sicurezza e sostenibilità, soprattutto per i prodotti elettrici (es. illuminazione), e assicurarsi che le certificazioni ambientali o di origine siano ben documentate. In un mercato che valorizza sempre più l’eco-design, i materiali riciclabili e la filiera etica, il Made in Italy può distinguersi puntando su qualità, tracciabilità e innovazione.
Per le imprese italiane, il mercato australiano dell’arredo e del design si conferma dinamico e ricettivo, con margini interessanti soprattutto nei segmenti premium e tailor-made. Un approccio flessibile, attento al gusto locale e supportato da partner affidabili sul territorio può tradursi in opportunità concrete di crescita e consolidamento.
(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia inc.)