Il mercato del lavoro danese

Il mercato del lavoro danese
Martedì 18 Aprile 2023

Il mercato del lavoro danese

I numeri

Parlando di occupazione, in Danimarca, il 74% delle persone di età compresa tra 15 e 64 anni ha un lavoro retribuito, una percentuale, questa, superiore rispetto al tasso medio di occupazione OCSE, pari al 66%. Il 77% circa degli uomini ha un lavoro retribuito, rispetto al 71% delle donne. Nel Paese, solo l’1% circa dei lavoratori dipendenti ha un orario di lavoro retribuito molto lungo, con rispettivamente il 2% degli uomini e quasi lo 0% delle donne, percentuali nettamente inferiori rispetto alla media OCSE pari al 10%.

 

La Struttura: La Flexicurity

Il sistema occupazionale in Danimarca è costruito attorno ad un modello chiama “Danish Flexicurity”, modello questo, che combina i concetti di flessibilità e di sicurezza per i cittadini. Questo modello è spesso descritto come un “golden triangle” e combina alti livelli di mobilità tra i posti di lavoro con una rete di sicurezza del reddito completa per i disoccupati, unita, poi, ad una politica attiva del mercato del lavoro.

Diversamente dallo stato italiano, il modello del lavoro danese si caratterizza proprio per la “Low Employment Protection”, una vera e propria facilitazione nelle procedure burocratiche in materia di assunzione e di licenziamento che determinano un’elevata mobilità lavorativa ed una rapida ristrutturazione strutturale per l’impresa; il tutto, accompagnato da una “Income Security” che garantisce al lavoratore disoccupato, indennità di disoccupazione e indennità in denaro, nonché dalla “Employment Security”, un connubio, questo, di politiche educazionali e di LMP (Labour Market Policies) attive.

Si pensi che la spesa pubblica danese per le politiche attive del mercato del lavoro nel solo 2019 - suddivisa in attivazione, altri programmi per l'occupazione, spese per i servizi e fondi speciali - ammontava a 12,7 miliardi di euro.

 

La Parità di Genere

Quanto al tema sulla parità di genere all’interno degli ambienti di lavoro, la Danimarca è ancora una volta uno dei Paesi dell'UE con i migliori risultati nell'indice di uguaglianza di genere (2022) pubblicato dall’European Institute for Gender Equality (EIGE), dietro solo alla Svezia, anche se non ci sono stati miglioramenti evidenti rispetto all'anno precedente. Con un punteggio di 77,8 su 100, si è posizionata ben al di sopra della media UE (68,6), ma a debita distanza dai suoi vicini (83,9).

L'uguaglianza di genere è una pietra miliare dello stato sociale danese. Quando si tratta di parametri di gender equality, la Danimarca è all'avanguardia da più di cento anni. Tuttavia, gli uomini danesi guadagnano ancora il 12,7% in più delle donne, ma questa differenza tra i salari non è ancora stata spiegata.

Storicamente, l'uguaglianza di genere ha svolto un ruolo centrale nella costruzione della società e del benessere danese. Quando, infatti, circa 150 anni fa in Danimarca iniziò l'industrializzazione, le donne entrarono rapidamente a far parte della forza lavoro, guadagnando il proprio denaro, pagando le tasse e contribuendo al finanziamento del sistema di welfare danese. Oggi, la percentuale di donne danesi che lavorano fuori casa è una delle più alte al mondo.

In Danimarca le donne hanno maggiori probabilità di lavorare nel settore pubblico, fornendo assistenza pratica, mentre gli uomini hanno maggiori probabilità di lavorare nel settore privato e nelle professioni STEM.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Martedì 18 Aprile 2023