Il mercato metallurgico turco

Il mercato metallurgico turco
Venerdì 11 Novembre 2022

Il mercato metallurgico turco

L’Ambasciatore Giorgio Marrapodi si è recato lo scorso mese di ottobre ad Istanbul in occasione della Fiera Internazionale di Ankiros dove ha potuto visitare il padiglione Italia allestito dall’ICE-Agenzia di Istanbul. La rassegna fieristica internazionale di Anikros è un punto di riferimento per l’industria metallurgica dell’area medio orientale (in Turchia in forte espansione grazie ad ingenti investimenti da parte del Governo di Ankara) e ha offerto in questa edizione soluzioni tecnologicamente avanzate.

Il padiglione dell’ICE-Agenzia di Istanbul ha radunato una trentina di aziende italiane, di cui una dozzina leader nel settore dell’acciaio e molte presenti in Turchia con un proprio agente di rappresentanza i a testimonianza della volontà di stringere rapporti più proficui con le controparti turche. La presenza ad Istanbul della nostra Associazione Nazionale Fornitori Macchine e Materiali per fonderie (AMAFOND) con il Presidente Fabrizio Carmagnini, è stato un concreto segnale dell’interesse verso un mercato come quello metallurgico turco sempre più con grandi potenzialità di crescita nei settori ad alta intensità tecnologica che rappresentano le prime voci merceologiche del nostro interscambio come i macchinari e le apparecchiature meccaniche, gli autoveicoli e i macchinari di precisione.

L’Ambasciatore Marrapodi visitando il padiglione Italia, in una intervista alla stampa locale, ha evidenziato la forte complementarietà tra i due sistemi economici e le grandi potenzialità di crescita e di investimenti reciproci sottolineando il costante aumento degli ultimi anni dell’commercio bilaterale: “se guardiamo ai primi nove mesi del 2022 - ha spiegato l’Ambasciatore Marrapodi - il volume di nostri scambi è stato addirittura migliore rispetto agli anni pre pandemia e, dopo un 2021 che ha fatto segnare oltre 20 miliardi di dollari di merci scambiare, ci aspettiamo una crescita dell’interscambio ancora più sostenuta per il 2022.”.

Dal canto sui il Direttore dell’Ice Agenzia di Istanbul, Riccardo Landi, che ha coordinato il padiglione Italia alla Fiera turca, spiega che le nostre vendite nel settore metallurgico in Turchia, compreso l’indotto, hanno fatto segnare ricavi per circa 15 milioni di dollari con un aumento del 76% rispetto ai 9 milioni di dollari dello stesso periodo dell'anno scorso; “si tratta nel complesso di un fatturato marginale rispetto al nostro export totale - avverte Landi - ma la Turchia in questi ultimi anni è cresciuta molto nel settore dei metalli non ferrosi e dell’alluminio è non ha solo importato: dalla Turchia, infatti, il nostro Paese ha acquistato per 1 miliardo di dollari”. Per quanto attiene l’afflusso di IDE, ci si attende che l’Italia aumenti gli investimenti nel settore tecnologico, considerando che il futuro della Turchia sarà decisamente interessante potendo contare su una forza lavoro sempre più qualificata e tecnologica. Sarà importante per le imprese italiane tecnologicamente più avanzate intercettare l’onda di sviluppo metallurgico e le sue applicazioni tecnologiche di Ankara.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 11 Novembre 2022