Mercoledì 14 Maggio 2025
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Durante la giornata del 28 aprile 2025, si è svolta la sesta conferenza stampa del Club della Congiuntura. La missione di tale Club è di riunire attori pubblici e camerali che condividono regolarmente una selezione di indicatori strategici; periodicamente, il Club esegue indagini presso le aziende presenti sul territorio Provenza-Alpi-Costa Azzurra e, successivamente, formula un bilancio che permette di percepire lo stato della congiuntura economica. In particolare, si è affermato che "il volume cumulato del fatturato su dodici mesi è di 322 miliardi di euro", un numero che mostra un leggero aumento rispetto all'anno precedente. Tuttavia, è importante considerare anche l'inflazione, poiché la diminuzione di quest'ultima è correlata alla riduzione dei tassi di interesse. Inoltre, si è osservato che, in un anno, da gennaio 2024 a gennaio 2025, la crescita dei crediti alle imprese è stata notevole, passando dall'1,5% al 2,9% nella regione.
Per quanto riguarda i settori di attività, si può sottolineare che il settore della pulizia, dei servizi di bellezza e dei VTC rappresenta il capostipite di questa crescita; al secondo posto, invece, si colloca il settore delle costruzioni, successivamente, si trova il settore alimentare. In totale, nel 2024, sono state create 27.000 imprese artigiane, un dato che costituisce un leggero calo rispetto al 2023, ma che rimane comunque nettamente superiore all’epoca pre-Covid.
Inoltre, nel primo trimestre del 2025, solo il 56% dei 2.500 dirigenti aziendali intervistati si dice fiducioso riguardo alla propria impresa. Questo dato evidenzia come la precarizzazione del mercato del lavoro stia avanzando, considerando che sono state registrate 317.242 dichiarazioni di assunzione da parte delle imprese regionali, con una diminuzione del 2,6% rispetto a febbraio 2024. In particolare, i contratti a tempo indeterminato sono nel mirino, con una diminuzione che sfiora il 12%, mentre i contratti a termine di meno di un mese rappresentano un’eccezione, con un aumento dell’1,7%.
Infine, si può osservare che il settore dei servizi rimane attivo, mentre quello delle costruzioni e dell’industria versa in difficoltà. Il primo settore è sostenuto dall’attrattività turistica, mentre il secondo soffre a causa delle difficoltà nell’ottenimento dei permessi di costruzione, nonché dell’aumento dei costi dei materiali e dei problemi di approvvigionamento.
Fonte: https://www.laprovence.com/
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia)