Venerdì 12 Settembre 2025
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Il valore complessivo dello scambio commerciale estero di merci della Serbia per il periodo gennaio–luglio 2025 ammonta a:
– 43.749,80 milioni di euro, con una crescita del 9,50% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
L’esportazione di merci, espressa in euro, ha raggiunto un valore di 19.322,60 milioni, con un aumento del 9,80% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’importazione di merci ha raggiunto un valore di 24.427,10 milioni, con un aumento del 9,30% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Espresso in euro, il deficit ammonta a 5.104,50 milioni, con un aumento del 7,80% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La copertura delle importazioni con le esportazioni è pari al 79,10%, superiore rispetto alla copertura registrata nello stesso periodo dell’anno scorso, che era pari al 78,80%.
Lo scambio commerciale estero di merci è stato maggiore con i Paesi con cui la Serbia ha accordi di libero scambio. I Paesi membri dell’Unione Europea rappresentano il 58,20% dello scambio totale.
Il secondo partner commerciale più importante sono i Paesi CEFTA, con i quali la Serbia registra un surplus commerciale di 1.823,10 milioni di dollari, risultato principalmente dell’esportazione di: cereali e derivati, veicoli stradali, petrolio e derivati, bevande, prodotti medici e farmaceutici.
Espresso in euro, l’esportazione verso i Paesi CEFTA è pari a 2.837,50 milioni, mentre l’import è di 1.192,70 milioni (un surplus di 1.644,80 milioni di euro e una copertura dell’importazione con l’esportazione pari al 237,90%).
Produzione industriale
La produzione industriale nel settore dell'industria di trasformazione è aumentata del 4,2% nel periodo gennaio–maggio 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre la produzione nel maggio del 2025 è aumentata del 7,0% rispetto al maggio del 2024. La maggiore crescita della produzione è stata registrata nella produzione di computer, prodotti elettronici e ottici e nella produzione di autoveicoli, del 23,6% e 18,2%, rispettivamente. Si è verificata una crescita del 10,2% nella produzione di metalli di base, e la produzione di mezzi di trasporto diversi da autoveicoli è aumentata del 5,1%, mentre il calo più significativo della produzione industriale è stato registrato nel settore della riparazione e installazione di macchinari e attrezzature (-21,3%).
Riserve
Nel maggio del 2025, rispetto al maggio del 2024, le riserve dei prodotti finali nel settore dell’industria di trasformazione sono aumentate del 5,6%. La maggiore crescita delle riserve è stata registrata nella produzione di autoveicoli (55,9%), e nella produzione di computer (47,7%). Al contrario, il maggiore calo delle riserve (del 9,1%) è stato registrato nella produzione di altri macchinari e attrezzatura.
Prezzi
I prezzi alla produzione dei prodotti industriali nel settore dell’industria di trasformazione nel periodo gennaio–giugno 2025 sono aumentati del 0,7%, rispetto allo stesso periodo del 2024, e nel giugno 2025, rispetto al giugno 2024, i prezzi sono aumentati del 1,1%. I prezzi della produzione di metalli di base sono diminuiti di 1,6%, mentre nella produzione di autoveicoli e prodotti elettronici sono aumentati del 5,5% e 5,1%, rispettivamente.
Occupazione
Nel primo trimestre del 2025 sono stati registrati 199.085 occupati nell’industria metalmeccanica e elettrica, nelle miniere di metallo e nella matellurgia. Il numero maggiore di occupati è stato registrato nella produzione di autoveicoli (66.401), con una diminuzione del 3,0% rispetto all’anno scorso. Al contrario il numero minore di occupati è stato registrato nella produzione di altri mezzi di trasporto (2.509). Il maggiore aumento interannuale del numero di occupati in un settore è stato registrato nella riparazione e montaggio di macchinari e attrezzature (8,5%), e nella produzione di altri mezzi di trasporto (2,5%).
Retribuzione
Nel periodo gennaio–aprile 2025, la maggiore retribuzione media è stata registrata nella produzione di metalli di base (170.934 din) con una crescita nominale del 15,8%, mentre nello stesso periodo le retribuzioni nel settore indicato sono aumentate in termini reali del 10,9%. Le retribuzioni inferirori sono state regitrate nella produzione di prodotti di metallo (inferiori del 13,6% rispetto alla media in Serbia) e di altri mezzi di trasporto (inferiori del 12,5% rispetto alla media).
Scambio commerciale estero
Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, nel periodo gennaio–maggio 2025, le esportazioni di metallo, prodotti di metallo, attrezzatura elettrica, macchinari, autoveicoli e altri mezzi di trasporto sono ammontate a 5,5 miliardi di euro (39,7% delle esportazioni totali della Repubblica di Serbia). Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, è stata registrata una crescita del 16,7%. Nello stesso periodo, le importazioni hanno raggiunto 4,7 miliardi di euro (27,0% delle importazioni totali). È stato registrato un surplus nello scambio commerciale estero di 736,3 milioni di euro. La maggior parte delle esportazioni riguarda autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, per un valore di 1,7 miliardi di euro, con una crescita annua del 29,5%, così come i metalli di base (1,2 miliardi di euro, con una crescita del 9,0%). Il maggior deficit è stato registrato nel settore della produzione di macchinari e attrezzature non specificati, con 351,3 milioni di euro.
Investimenti diretti esteri
Secondo i dati preliminari della Banca Nazionale di Serbia, nel primo trimestre del 2025, il totale netto degli investimenti diretti esteri nella Repubblica di Serbia è ammontato a 712,4 milioni di euro. Nel primo trimestre del 2025 nella produzione di metallo, prodotti di metallo, attrezzatura elettrica, macchinari, autoveicoli e altri mezzi di trasporto, gli investimenti diretti esteri sono ammontati a 14,8 milioni di euro (una diminuzione di 11,3 volte rispetto allo stesso periodo del 2024). Il maggior afflusso è stato registrato nella produzione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (8,3 milioni di euro), nonchè nella produzione di computer (2,5 milioni di euro).
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Serba)