Notizie dai mercati esteri - Spagna

Notizie dai mercati esteri - Spagna
Mercoledì 22 Gennaio 2025

Notizie dai mercati esteri - Spagna

La Spagna batte tutti i record turistici del 2024

Il turismo in Spagna continua a non trovare né limiti né tetti. L'anno scorso sono arrivati nel Paese 94 milioni di turisti internazionali, il 10% in più rispetto al 2023, che era già un anno storico in termini di arrivi di visitatori. E ancora maggiore è la crescita della spesa di questi visitatori nel Paese, fino a 126.000 milioni di euro e il 16% in più che in precedenza. 

Il Ministro dell'Industria e del Turismo, Jordi Hereu, ha illustrato questa mattina i dati provvisori relativi alla fine dell'anno finanziario, affermando che “la Spagna sta rafforzando la sua leadership”. Inoltre, il ministro dichiara che “La Spagna continua un percorso di progresso quantitativo, che ci obbliga a prosperare nell'espansione qualitativa, curando il modello basato sulla qualità sociale e ambientale. Solo così potremo mantenere la nostra leadership nel turismo globale”.

E le prospettive iniziali di questo 2025 non mostrano segni decrescenti. Infatti, I primi dati relativi al primo quadrimestre di quest'anno parlano di una crescita del 9% dei visitatori, fino a 26 milioni, e del 16% della spesa, con circa 36 miliardi previsti, il tutto rispetto allo stesso periodo del 2024, mantenendo il percorso di crescita.

Inoltre, il ministro sottolinea il riflesso positivo per quanto riguarda l'occupazione, con cifre record ed “il più alto numero di affiliati nell'occupazione turistica in tutta la serie storica”, fino a 2,6 milioni di persone alla fine dello scorso anno, il 3,8% in più rispetto al 2023. Essi rappresentano il 12,7% del numero totale di affiliati nell'economia. Per di più, sono diminuiti i contratti lavorativi temporali, da impegare uno su tre persone con contratto temporale a una su cinque, rappresentando il 19,4%.

Il modello turistico spagnolo risulta essere, dunque, vincente, ma è importante mantenere questi standard positivi e implementare e diversificare il turismo, stimolando iniziative vincolate alla gastronomia e alla cultura.

Gli analisti aumentano di un decimo di punto percentuale le previsioni di crescita della Spagna per il 2025, portandole al 2,4%

La Spagna ha chiuso il 2024 con una crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) del 3,1%, un decimo di punto percentuale in più rispetto a quanto previsto dal panel Funcas a novembre. Secondo il centro di analisi, basato sull'intervista a 19 servizi di ricerca, si prevede il rialzo di un decimo di punto percentuale nelle previsioni di crescita dell'economia spagnola nel 2025, portandole al 2,4%. Questa cifra è leggermente inferiore a quella della Banca di Spagna e dell'Airef (2,5%), ma supera quella del Fondo Monetario Internazionale (2,3%), nonché quella di altre organizzazioni internazionali come la Commissione Europea e l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). In particolare, i relatori hanno previsto un aumento dello 0,6% nel primo trimestre, seguito da una crescita di mezzo punto percentuale nei trimestri successivi.

Il rallentamento dell'economia rispetto all'anno scorso si farà sentire nei consumi, soprattutto nel settore pubblico, e nel settore estero, che sottrarrà un decimo di punto al PIL, a causa dell'aumento delle importazioni rispetto alle esportazioni. Nel frattempo, la domanda interna contribuirà con 2,5 punti, due decimi in più rispetto all'ultima proiezione, e gli investimenti guadagneranno slancio, soprattutto nei macchinari e nei beni strumentali, secondo gli esperti.

Per quanto riguarda l'inflazione, la stima media per il 2025 è stata aumentata di un decimo di punto al 2,2% e il tasso annuale a dicembre sarà del 2,1%. Per quanto riguarda l'inflazione di fondo, che esclude gli alimenti freschi e l'energia a causa della loro volatilità, la media annuale dovrebbe salire di un decimo di punto percentuale al 2,3%.

Da parte loro, gli analisti hanno rivisto al rialzo di un decimo di punto percentuale le previsioni sul deficit pubblico per il 2024 e il 2025, portandole rispettivamente al 3,2% e al 3% del PIL. Entrambe le stime sono superiori a quelle del governo e di diverse organizzazioni internazionali.

Le amministrazioni pubbliche, escluse le società locali, hanno registrato un deficit di 16,6 miliardi di euro fino allo scorso ottobre, rispetto ai 19,6 miliardi di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Questa migliore performance “è la conseguenza del buon ritmo di crescita delle entrate, in particolare della riscossione delle imposte e dei contributi sociali, che ha più che compensato l'aumento delle spese”, spiega Funcas nel suo rapporto. La bilancia delle partite correnti ha registrato un saldo positivo di 45,8 miliardi di euro fino a ottobre, il miglior dato per questo periodo nella serie storica. Le stime di consenso sono invariate rispetto a novembre e indicano un avanzo del 2,8% del PIL entro il 2024 e del 2,6% entro il 2025.

Un mercato del lavoro solido

La stima per la crescita dell'occupazione nel 2024 è del 2,2% e per il 2025 si prevede un aumento dell'1,8%. Il mercato del lavoro - che l'anno scorso ha registrato 501.952 nuovi posti di lavoro, secondo la media degli affiliati alla previdenza sociale - dovrebbe reggere, anche se a un ritmo più lento. Con un tasso di disoccupazione medio annuo dell'11,1% nel 2025, che è inferiore di quattro decimi di punto percentuale rispetto all'anno scorso. 

La produttività e il costo del lavoro per unità di prodotto (ULC) - calcolati sulla base delle previsioni di crescita del PIL, dei salari e dell'occupazione in termini di indagine sulle forze di lavoro - raggiungerebbero lo 0,6% e il 2,7% nel 2025. Questo dato si confronta con il consenso per il 2024, rispettivamente dello 0,9% e del 3,8%.

Calo dell'Eurozona

Secondo Funcas “dopo la sorpresa del terzo trimestre, tutto lascia presagire che l'economia dell'eurozona tornerà a ristagnare alla fine dell'anno”, mantenendo una visione pessimistica in tema Eurozona. Inoltre, si segnala un significativo differenziale di crescita e di tassi d'interesse tra l'Eurozona e gli Stati Uniti. “A differenza della solidità dell'economia statunitense e dell'inflazione che ne deriva, è probabile che la disinflazione prenda piede in Europa a causa della debolezza ciclica”, aggiunge Funcas. 

Gli analisti prevedono che la pressione al ribasso sull'euro - che potrebbe avvicinarsi alla parità con il dollaro, con un tasso di cambio intorno a 1,04 entro la fine dell'anno - costringerà la Banca Centrale Europea a operare in modo più graduale. Questo ritmo più lento spiega, secondo i relatori, perché l'Euribor a un anno è rimbalzato dall'inizio di dicembre a circa il 2,6%. In questo senso, prevedono un calo di circa 35 punti base fino alla fine del 2025.

Barcellona: epicentro globale dell'innovazione scientifica e tecnologica nel 2025

Barcellona conferma il suo ruolo di protagonista mondiale nell'innovazione scientifica e tecnologica, con oltre il 70% dei congressi del 2025 dedicati a questo settore. Tra gli appuntamenti di spicco dell'anno figurano l'Integrated Systems Europe (ISE) e il Mobile World Congress (MWC), insieme a numerosi altri eventi internazionali che sottolineano il ruolo della città come crocevia tra tecnologia, scienza e cultura.

Dal 4 al 7 febbraio, l'ISE occuperà ben 92.000 metri quadrati presso il centro espositivo Gran Via della Fira de Barcelona, con una crescita del 20% rispetto alla superficie espositiva dell'edizione precedente. Oltre 1.600 espositori presenteranno le ultime innovazioni, spaziando dai sistemi audiovisivi alle soluzioni basate sull'intelligenza artificiale. Tra le novità più attese di quest'anno vi sono le aree tematiche dedicate alla robotica e ai droni, destinate a catturare l'interesse di professionisti e curiosi. Nel 2024, l'ISE ha generato un impatto economico significativo per la città, pari a 468 milioni di euro. Si prevede che questa cifra possa essere superata nel 2025, consolidando ulteriormente Barcellona come punto di riferimento globale per eventi scientifici e tecnologici.

ISE 2025: un ponte tra Europa e America Latina grazie all'ELAF

L'edizione 2025 dell'Integrated Systems Europe (ISE) non si limiterà a ospitare oltre 360 relatori di fama internazionale, ma accoglierà anche il Forum Audiovisivo Europeo e Latino Americano (ELAF), il principale vertice mondiale dedicato al settore audiovisivo. Questo importante appuntamento riunirà leader globali provenienti da governi, aziende e università con l'obiettivo di rafforzare la cooperazione tra Europa e America Latina nel campo dell'audiovisivo. Nella scorsa edizione, il forum ha esplorato temi quali la digitalizzazione e le opportunità di coproduzione transatlantica. Per il 2025, l'agenda si focalizzerà su tre pilastri fondamentali: sostenibilità, innovazione tecnologica e il ruolo del settore audiovisivo come motore culturale.

Fonti interne all'ISE sottolineano l'importanza crescente del forum, definendolo un luogo strategico per discutere come i progressi tecnologici possano incentivare la collaborazione non solo nell'audiovisivo, ma anche in ambiti quali l'istruzione, la scienza e l'inclusione digitale. Con la sua capacità di attrarre le menti più brillanti e stimolare dialoghi strategici, l'ELAF si conferma un appuntamento cruciale per chiunque voglia essere al centro delle trasformazioni del settore audiovisivo globale.

Barcellona: epicentro mondiale della scienza e della tecnologia nel 2025

Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per Barcellona, che consolida il suo ruolo di capitale globale della scienza e della tecnologia. Oltre all'Integrated Systems Europe (ISE), la città ospiterà, dal 3 al 6 marzo, un'edizione record del Mobile World Congress (MWC), con oltre 100.000 presenze attese. L'evento sarà focalizzato su temi strategici come la connettività 5G, l'intelligenza artificiale e le tecnologie verdi, confermando la centralità di Barcellona nei dibattiti sulle innovazioni future.

Secondo il Barcelona Convention Bureau, che lavora per attrarre eventi internazionali in città, più del 70% dei grandi congressi previsti nel 2025 riguarderà i settori medico, accademico e tecnologico. Questo dato evidenzia la crescente attrattività di Barcellona come hub per la conoscenza e l'innovazione, rafforzando ulteriormente la sua reputazione a livello globale. 

Barcellona: un calendario ricco di eventi scientifici di rilievo nel 2025

Oltre a ospitare lo Smart City Expo World Congress (SCEWC), che rafforza il ruolo di Barcellona come hub globale per le città intelligenti, la città si prepara ad accogliere una serie di eventi scientifici di primaria importanza. Tra gli appuntamenti di spicco previsti quest'anno figurano:

  • il World Stroke Congress (WSC), dedicato agli ultimi progressi nella prevenzione e trattamento dell'ictus;
  • la World Conference on Lung Cancer (WCLC), punto di riferimento mondiale per la ricerca sul cancro ai polmoni;
  • l'International Heart Congress (IGC), focalizzato sulle innovazioni in cardiologia;
  • il Congresso mondiale sulle scienze della terra e i cambiamenti climatici (ESC);
  • l'European Pharmaceutical Congress (INFARMA), piattaforma per l'industria farmaceutica europea;
  • il Congresso dell'Associazione europea di medicina nucleare (EANM), dedicato alle ultime applicazioni della medicina nucleare;
  • il Congresso internazionale sull'insegnamento universitario e l'innovazione (CIDUI), incentrato sull'educazione superiore;
  • il Congresso della Società europea di biologia evolutiva (ESEB), che esplorerà le più recenti scoperte nel campo della biologia evolutiva.

Questo programma denso e diversificato sottolinea il ruolo di Barcellona come centro internazionale per la scienza, l'innovazione e la sostenibilità, attrattivo per esperti e professionisti di ogni settore. 

La notizia in spagnolo, lingua originale, è disponibile nel link allegato.

Barcellona candidata come capitale europea delle scienze della salute

Barcellona punta a diventare la capitale mondiale delle scienze della salute

Barcellona aspira a consolidarsi come area strategica e riferimento globale nel campo delle scienze della salute (Life Sciences), la disciplina che utilizza le conoscenze scientifiche per migliorare la qualità della vita delle persone. Lunedì scorso, l'organizzazione privata no-profit Barcelona Global ha presentato un piano ambizioso di misure per promuovere e rafforzare questo settore nella capitale catalana. Il piano invita a una collaborazione tra pubblico e privato, con l’obiettivo di attrarre talenti, favorire la crescita del settore biomedico e farmaceutico e definire strategie unificate per posizionare Barcellona come leader mondiale nel settore. “Barcellona si trova in una posizione unica per sfruttare grandi opportunità e, con la giusta attenzione strategica, può guidare il settore delle scienze della vita in Europa”, si legge nel documento presentato. Tra le proposte più rilevanti spicca la creazione di un fondo di capitale compreso tra 50 e 100 milioni di euro, alimentato congiuntamente da investitori pubblici e privati, destinato a finanziare l’avvio di progetti innovativi. Questo approccio sottolinea la determinazione di Barcellona nel consolidarsi come hub internazionale di innovazione, ricerca e sviluppo nel campo delle scienze della vita.

Durante la presentazione Ramon Agenjo, Presidente di Barcelona Global, ha affermato che “Barcellona è l’ecosistema perfetto per le scienze della salute. Ha tutto: accademici, scienziati, innovatori. Possiede tutte le caratteristiche per giocare un ruolo di primo piano in questo settore”. 

Le scienze della salute: un motore economico in crescita per Barcellona

Le scienze della salute rappresentano uno dei settori con il maggior potenziale di crescita per Barcellona, secondo i dati di Barcelona Global. Con un fatturato superiore ai 42.000 milioni di euro, circa 264.000 dipendenti e la partecipazione di 1.400 aziende91 centri di ricerca e 71 investitori, il settore si conferma come un pilastro strategico per l'economia della città. Le misure presentate sono il risultato di un anno di lavoro condotto dal Life Sciences Chapter, un progetto che ha coinvolto 125 leader del settore, tra presidenti e direttori di aziende biomediche e farmaceutiche, dirigenti di centri di ricerca, ospedali, università, imprenditori e rappresentanti del settore pubblico di Barcellona. Questo gruppo ha analizzato e riflettuto su come posizionare il marchio “Life Sciences Barcelona” a livello globale. Grazie a questa visione condivisa e al ricco ecosistema già esistente, Barcellona mira a consolidare la sua leadership come punto di riferimento internazionale nelle scienze della salute.

Nel corso dell'ultimo anno, un gruppo di 100 esperti ha collaborato per affrontare le sfide attuali del settore delle scienze della salute a Barcellona. Il loro lavoro ha permesso di identificare e rispondere alle esigenze di grandi aziende, start-up e centri di ricerca, con l’obiettivo di promuovere e accelerare il trasferimento tecnologico e l'innovazione. Tra i risultati chiave del progetto, spiccano il miglioramento dell’accesso delle aziende ai mercati dei capitali e la creazione di un ecosistema solido e integrato, che favorisce la cooperazione tra tutti gli attori coinvolti. Questo approccio ha contribuito a incrementare la competitività del settore, rafforzando la capacità di attrarre e trattenere talenti internazionali. I 125 esperti coinvolti nel progetto sono stati suddivisi in cinque aree di lavoro strategiche: finanziamento, infrastrutture, integrazione dell'ecosistema, branding internazionale e talento. Ogni area ha visto la partecipazione di 25-60 professionisti, tra esperti nazionali e internazionali, impegnati a trovare soluzioni concrete per rafforzare il settore.

Montse Puig, CEO di Barcelona&Partners, l'agenzia di attrazione investimenti di Barcelona Global, ha spiegato che uno dei problemi principali è rappresentato dalla scarsità di fondi per i progetti nel campo delle scienze della vita. Puig ha auspicato una collaborazione pubblico-privato per superare questa barriera, suggerendo la creazione di un fondo iniziale compreso tra 50 e 100 milioni di euro, destinato a sostenere la fase iniziale dei progetti. Con queste azioni, Barcellona punta a trasformare le scienze della vita in un motore di innovazione, benessere e sostenibilità.

Infrastrutture: la chiave per sostenere la crescita delle scienze della vita a Barcellona

Eduard Vallory, direttore del Barcelona Institute of Science and Technology (BIST), insieme a Mercè Conesa, CEO di Barcelona Global, ha guidato il gruppo di lavoro dedicato alle infrastrutture. Vallory ha spiegato che il loro obiettivo è stato quello di “mettere sulla mappa le iniziative già operative” e individuare quelle future necessarie per supportare il rapido sviluppo del settore. Il gruppo ha evidenziato un problema cruciale: la rapida crescita del settore delle scienze della vita ha creato un forte squilibrio tra la domanda e la disponibilità di infrastrutture, in particolare di laboratori e uffici. Questa carenza di strutture “essenziali” sta limitando il potenziale di espansione del settore, rallentandone lo sviluppo. Per affrontare questa sfida, gli esperti propongono due misure principali:

  1. Creare una mappa completa delle infrastrutture disponibili, per identificare le lacune e pianificare nuovi spazi.
  2. Snellire i processi amministrativi, accelerando l’approvazione e la realizzazione di progetti infrastrutturali indispensabili.

Questi interventi sono considerati fondamentali per sostenere l’ecosistema delle scienze della vita a Barcellona, garantendo le risorse necessarie per consolidare la città come hub globale d’innovazione e ricerca. Il gruppo Talent è stato guidato da Carles Nueno, presidente di Teladoc Health, e Gonzalo de Miquel, vicepresidente di Global Clinical Development presso Alexion/AstraZeneca, con l'obiettivo di rendere la città “un luogo ancora più attraente per la generazione e l'attrazione di talenti”, allineando lo sviluppo dei talenti alle esigenze del settore. Per loro è importante “dotare i professionisti locali di competenze essenziali” perché “questi programmi ridurranno la dipendenza dalle assunzioni internazionali e garantiranno una forza lavoro solida e qualificata”.

Le sfide e le opportunità per Barcellona nel settore delle scienze della vita

Nonostante le sue enormi potenzialità, Barcellona si trova ad affrontare alcune sfide cruciali per consolidarsi come città leader nel settore delle scienze della vita. I promotori delle misure hanno sottolineato che, sebbene la città possieda tutti gli ingredienti necessari per eccellere, la sua capacità di farlo potrebbe essere minacciata dalla rapida crescita del settore, dalle esigenze infrastrutturali complesse, dalla mancanza di finanziamenti e dalla crescente concorrenza di altre città e regioni. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, gli esperti del settore concordano sul fatto che Barcellona sia in una posizione unica per cogliere opportunità fondamentali. Con il giusto approccio strategico, la città ha il potenziale per guidare il settore delle scienze della vita in Europa.

Per affrontare le sfide e potenziare la sua visibilità a livello globale, i promotori propongono anche la creazione di una rete di ambasciatori, composta da professionisti del settore come medici, investitori e leader di opinione internazionali. L’obiettivo di questa rete sarà quello di proiettare il marchio “Life Sciences Barcelona” in tutto il mondo, rafforzando la posizione della città come hub d’innovazione e ricerca nel campo delle scienze della vita. 

Il piano strategico presentato da Barcellona Global rappresenta un'opportunità significativa anche per le imprese italiane interessate a entrare o consolidarsi nel settore delle scienze della vita. La città catalana, infatti, sta rapidamente diventando un hub internazionale per l’innovazione, attirando investimenti e talenti da tutto il mondo. Le aziende italiane attive nei settori biomedico, farmaceutico, tecnologico e dei servizi correlati possono trovare in Barcellona un partner strategico per collaborazioni, accesso a finanziamenti e partecipazione a un ecosistema dinamico e in crescita. Inoltre, la creazione di un fondo specifico e il focus sullo sviluppo delle infrastrutture offrono un ambiente favorevole per startup e imprese innovative, aprendo nuove prospettive di internazionalizzazione e networking in un mercato altamente competitivo.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana - Barcellona)

Ultima modifica: Martedì 8 Aprile 2025