Notizie dai mercati esteri - Svezia

Lunedì 20 Ottobre 2025

Notizie dai mercati esteri - Svezia

LA POLITICA MONETARIA IN SVEZIA

La banca centrale svedese (Sveriges Riksbank) ha come obiettivo mantenere l’inflazione, ovvero l’aumento del livello generale dei prezzi, intorno al 2%: un’inflazione stabile ha benefici sulle condizioni della crescita economica di un paese in quanto facilita la pianificazione a lungo termine degli attori economici.

Uno degli strumenti utilizzati per raggiungere il target del 2% è l’aumento o il ribasso del tasso di interesse ufficiale. Infatti, ad un aumento del tasso di interesse ufficiale corrisponde un aumento del tasso di prestito delle banche e ciò comporta una propensione più bassa ad investire e al consumo: questa pratica è messa in atto quando la Riksbank ritiene di dover contrastare future pressioni inflazionistiche verso l’alto.

Ad una riduzione del tasso di interesse ufficiale, invece, corrisponde un ribasso del tasso di prestito delle banche che porta ad un orientamento più incline all’investimento e al consumo: questa pratica è usata come stimolo per la crescita dell’economia durante una recessione.

In generale, è impossibile avere una politica monetaria che mantenga sempre l’inflazione esattamente al 2%, in quanto si verificano in continuazione cambiamenti nell’economia (sia domestica che internazionale) che di conseguenza possono avere effetti diversi sull’inflazione. Inoltre, è difficile stabilire in quanto tempo la Riksbank riesca a riportare l’inflazione al 2% in caso di deviazione, ma l’importante è mantenere fiducia nel raggiungimento del target.

A giugno 2025, la Riksbank ha deciso di ridurre il tasso d’interesse ufficiale del 0.25%, portandolo al 2% (per comparare, a giugno 2024 il tasso d’interesse era al 3.75%).

Nei documenti ufficiali che ha pubblicato, la Riksbank fornisce diverse motivazioni per giustificare la decisione di ridurre il tasso di interesse. Prima di tutto, l’annuncio dell’imposizione di tariffe sulle importazioni da parte degli Stati Uniti crea incertezza economica e si prevede che la crescita all’estero venga rallentata nel breve termine. Ancora, l’incertezza economica è aumentata dai conflitti internazionali, quali la guerra in Ucraina e in Medio Oriente, che hanno portato alla formulazione di piani concreti per investire nella difesa.

Nonostante, i salari reali siano in aumento, la ripresa dell’economia domestica svedese si è indebolita rispetto alle previsioni dei periodi precedenti e il tasso di disoccupazione rimane alto. Inoltre, l’inflazione è diminuita rispetto all’inizio dell’anno, periodo in cui invece aveva dimostrato una crescita; ma rimane in linea con le previsioni di marzo.

Infine, l’andamento generale dell’economia svedese è previsto continuare nella stessa direzione perciò la Riksbank prevede la possibilità di un ulteriore riduzione del tasso d’interesse ufficiale quest’anno.

Infatti, a settembre 2025 la Riksbank ha deciso di ridurre il tasso d'interesse ufficiale ulteriormente del 0.25%, portandolo a 1.75%. Le ragioni di questo provvedimento, esplicitate nel rapporto ufficiale pubblicato, sono principalmente due e seguono la stessa direzione del mese di giugno:

  1. stimolare l'economia svedese, che dal 2021 registra una debole crescita del PIL, mentre la disoccupazione (8.5%) ha raggiunto livelli storicamente alti;
  2. stabilizzare l'inflazione al 2% nel medio termine, considerando che ad agosto 2025 era al 3.2%.

Nonostante, quest'ultimo dato, la Riksbank prevede che l'alta inflazione sia transitoria e che le pressioni inflazionistiche siano in linea con il target del 2%.

FONTI:

  • Ekonomifakta
  • Riksbank

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svezia)

Ultima modifica: Lunedì 20 Ottobre 2025