Lunedì 3 Novembre 2025
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Il progetto di estensione della Promenade du Paillon prolunga la coulée verte verso nord, in direzione del Palais des Expositions. Oltre al semplice ampliamento (circa otto ettari aggiuntivi, per un totale prossimo ai venti ettari), l’obiettivo è conferire una continuità funzionale e climatica al centro di Nizza. In altri termini, trasformare una passeggiata già apprezzata dai cittadini in una vera e propria infrastruttura verde, capace di collegare la Promenade des Anglais, Garibaldi e il polo espositivo attraverso un percorso verde.
Per conseguirlo, il primo intervento è stato la liberazione dell’area mediante la demolizione del TNN e, in seguito, di Acropolis nel 2023-2024, che ha aperto la strada ai lavori di fondo: sbancamenti, reti/impianti, suoli permeabili e prime piantumazioni nel 2024-2025. Questa impostazione spiega perché il cronoprogramma annunciato sia ampio, puntando alla messa in esercizio nell’ottobre 2025, fatti salvi gli imprevisti tipici di fine cantiere.
Sul piano urbano, la continuità si concretizza nel prolungamento dell’asse centrale e nella moltiplicazione degli attraversamenti est-ovest che ricuciono rive a lungo frammentate.
In questo quadro, le scelte tecniche convergono: substrati drenanti e de-impermeabilizzazione per gestire l’acqua alla fonte, recupero delle acque per l’irrigazione, chiara gerarchizzazione a favore della mobilità attiva e arredo urbano essenziale. L’insieme configura un «corridoio di frescura» concepito per generare effetti misurabili sulla temperatura percepita estiva grazie ai numerosi alberi messi a dimora.
La finalità non sarà solo fisica, ma anche culturale. Lontano da un ridimensionamento, il MAMAC (chiuso per un importante intervento di ristrutturazione) sarà reintegrato nella «Promenade des Arts», con obiettivo di riapertura nel 2028.
Questi spazi pubblici che la città sostituisce e integra, grazie alla sovrapposizione di dispositivi urbani come l’accesso ai musei e il respiro verde potranno susseguirsi senza vere soluzioni di continuità, poiché interconnessi.
I benefici attesi sono molteplici: sul piano climatico, il verde e la de-impermeabilizzazione promettono una riduzione delle isole di calore, come già accennato; sul piano funzionale, le continuità pedonali e ciclabili diventano finalmente fluide dal centro verso il Palais des Expositions, rafforzando l’immagine di Nizza come metropoli mediterranea che investe nella qualità degli usi e del paesaggio e ne accresce il prestigio su scala internazionale.
Tuttavia l’opinione pubblica non è necessariamente unanime, poiché questi lavori (la demolizione di Acropolis e del TNN) hanno alimentato una controversia patrimoniale e culturale, con un legittimo dibattito sul rapporto costi/benefici in assenza di tali edifici. Inoltre, i volumi di piantumazioni annunciati variano a seconda delle fonti: dovranno essere confermati alla consegna, con indicatore chiave non solo il numero di alberi, ma anche il loro tasso di attecchimento e la qualità dei suoli.
Infine, il rispetto puntuale del cronoprogramma e la gestione dei disagi condizionano l’accettabilità sociale del progetto nel momento critico dell’apertura.
Oggi questi parametri sono chiaramente leggibili sul campo: le demolizioni sono concluse, le sistemazioni del suolo avanzano, le prime piantumazioni sono visibili sul lato Bourgada e l’obiettivo di fine anno resta il traguardo ufficiale.
Se questa finestra sarà rispettata, Nizza si doterà di una spina dorsale verde di rango metropolitano; a condizione di un’accurata manutenzione e di un monitoraggio trasparente degli indicatori, l’investimento produrrà benefici tangibili, durevoli e leggibili tanto per gli utenti quanto per l’attrattività della città.
(Contributo editoriale a cura della Chambre de Commerce Italienne Nice, Sophia-Antipolis, Cote d'Azur)