Regno unito e 'Paesi ricchi'. Mentre il mondo si muove verso l'energia rinnovabile, continua l'espansione dei combustibili fossili

Regno unito e 'Paesi ricchi'. Mentre il mondo si muove verso l'energia rinnovabile, continua l'espansione dei combustibili fossili
Giovedì 25 Luglio 2024

Regno unito e 'Paesi ricchi'. Mentre il mondo si muove verso l'energia rinnovabile, continua l'espansione dei combustibili fossili

Mentre il mondo affronta una crisi climatica sempre più grave, con ondate di calore record e disastri naturali in aumento, i paesi ricchi stanno paradossalmente guidando una nuova corsa all'esplorazione di petrolio e gas. Questo fenomeno minaccia di vanificare gli sforzi globali per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, come stabilito nell'Accordo di Parigi.

Secondo un'analisi dell'International Institute for Sustainable Development (IISD), le nuove licenze per l'esplorazione di petrolio e gas previste per il 2024 potrebbero generare quasi 12 miliardi di tonnellate di emissioni di gas serra. Sorprendentemente, i paesi più ricchi e meno dipendenti dai combustibili fossili, come gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada, la Norvegia e l'Australia, sono in prima linea in questa espansione.

Gli Stati Uniti, sotto l'amministrazione Biden, hanno rilasciato 1.453 nuove licenze per petrolio e gas, rappresentando la metà del totale globale. Il Regno Unito prevede di concedere 72 licenze quest'anno, mentre la Norvegia potrebbe arrivare a 80, con conseguenti emissioni significative. Questa tendenza contrasta nettamente con gli impegni presi da questi stessi Paesi per guidare la transizione verso energia più pulita. Harjeet Singh, del Fossil Fuel Non-Proliferation Treaty Initiative, ha definito "sconcertante" l'ipocrisia delle nazioni ricche che continuano a investire pesantemente nei combustibili fossili mentre si proclamano leader climatici.

D'altra parte, alcuni Paesi stanno facendo progressi nella direzione opposta. Il Partito Laburista nel Regno Unito ha annunciato piani ambiziosi per l'energia rinnovabile, in particolare l'eolico offshore. Ed Miliband, Segretario per la Sicurezza Energetica e Net Zero, ha dichiarato che è tempo per lo Stato di "possedere e costruire di nuovo" servizi di pubblica utilità. Il piano prevede una partnership tra Great British Energy, una nuova azienda energetica di proprietà pubblica, e la Crown Estate per sviluppare parchi eolici offshore. L'obiettivo è produrre 30 GW di energia, sufficiente per alimentare 20 milioni di case.

Questo approccio mira non solo a raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette, ma anche a stimolare la crescita economica e ridurre le bollette energetiche per famiglie e imprese. Nel frattempo la situazione globale rimane complessa, con una corsa contraddittoria tra l'espansione dei combustibili fossili e gli sforzi per la transizione energetica. Mentre alcuni Paesi continuano a investire in petrolio e gas, altri stanno cercando di accelerare la transizione verso le rinnovabili. Il futuro energetico del mondo dipenderà da come queste forze contrastanti si bilanceranno nei prossimi anni.

(Contributo editoriale a cura della The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Venerdì 26 Luglio 2024