Il sistema scolastico danese

Il sistema scolastico danese
Martedì 4 Luglio 2023

Il sistema scolastico danese

In Danimarca gran parte del sistema scolastico è finanziato attraverso le tasse e risulta essere gratuito per lo studente. I bambini danesi iniziano con l’asilo nido già a nove mesi e all’età di tre anni il 98% di loro frequenta l’asilo.

Seguiti da professionisti con formazione nell’educazione della prima infanzia queste istituzioni insegnano concetti accademici di base come lettere e numeri ma, soprattutto, regole sociale come fare turni e aiutare gli altri. Altra parte fondamentale dell’istruzione infantile è spesa nel concetto del “free play” - intendendosi quest’ultimo come libertà dei giovani danesi di sentirsi liberi di esprimersi liberamente seguendo i propri desideri – e attività all’aperto.

Tutti i bambini in Danimarca hanno accesso gratuitamente alle così dette “folkeskole”, ossia, le scuole pubbliche sino all’età di sedici anni.

Vicini alla fine della scuola primaria, i bambini danesi svolgono un test nazionale finalizzato ad aiutarli nella scelta dello step successivo, ossia, nella scelta della scuola secondaria. Molti adolescenti scelgono la scuola superiore spaziando dai corsi linguistici, scientifici ecc. che li possano preparare all’università, altri scelgono gli istituti tecnico-industriali mentre altri, possono optare per “efterskole”, degli istituti in cui gli studenti vivono lontano da casa e studiano materie di loro interesse come teatro, sport, scienze sociali.

Una particolare forma d’istruzione scolastica presente in Danimarca e in altri pochi paesi del nord Europa, sono le “Folkehøjskole”; un concetto di scuola e d’istruzione originariamente elaborato dallo scrittore, poeta, filosofo e pastore danese N. F. S. Grundtvig (1783–1872). Questo tipo di scuole si concentrano sull’insegnamento dell'etica, della morale e della democrazia, anche se non vengono insegnate esplicitamente. La filosofia grundtviana è incorporata nell'insegnamento di varie materie, come ad esempio le arti, la ginnastica e il giornalismo. La maggior parte delle scuole ha un'area di competenza, ad esempio lo sport, la musica, l'arte o la scrittura. Poiché non vengono rilasciati diplomi o lauree, l'insegnamento è più libero e informale rispetto alle istituzioni scolastiche ordinarie. La maggior parte dei licei popolari scandinavi sono collegi in cui gli studenti vivono per 2-6 mesi; alcune scuole offrono anche programmi per un anno intero. Proprio l’informalità di tali istituzioni è alla base della loro particolarità. Agli studenti, infatti, non vengono assegnati voti, non vengono imposti orari di lezione, né specifiche materie da seguire; essi sono liberi di autodeterminarsi, seguendo i corsi che più gli interessano.

Essere pagati per andare all’università

Gli studenti a tempo pieno in Danimarca possono beneficiare di “Statens Uddannelsestøtte”, ossia di sostegni al reddito limitato da parte del governo insieme ad altri lavori che svolgono per contribuire a pagare le spese durante gli studi. Detto in parole semplici, ogni studente iscritto ad un istituto universitario in Danimarca ha diritto a percepire un salario da parte del governo che gli permetta di continuare gli studi e di auto mantenersi. Tutti i cittadini danesi, compresi i membri della Royal Family ricevono tale forma di sussidio governativo. Una piccola differenza la si ha per gli studenti stranieri, sui quali ricade l’onere di trovarsi un lavoro part-time da svolgere per un numero di ore tali da non inficiare sulla qualità dello studio e la cui differenza retributiva verrà poi fornita in compensazione dallo Stato, in modo da garantire che, anche essi, ottengano lo stesso livello sussidiario previsto.

Due Culture che si incontrano… e alle volte, si scontrano

Come precedentemente accennato, il sistema educativo danese si qualifica tra i migliori al mondo, tuttavia, quando noi italiani ci confrontiamo con tale sistema, alle volte è facile trovarci a storcere il naso per dinamiche che a noi risultano essere (culturalmente) di difficile comprensione.

Il concetto stesso di “free play” danese può arrivare a scontrarsi con meccanismi che per noi sembrano banali, talvolta, configurandosi addirittura come prese di posizione eccessive. Per fare un esempio, mandare nostro figlio a lezione di chitarra nei primi anni scolastici, per nostra presa decisione, potrebbe risultare estraneo al popolo danese. Tuttavia, i danesi crescono bene, educati e con un forte senso civico, che li premia nelle future opportunità lavorative.

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023