Infrastrutture

Venerdì 16 Febbraio 2024

In Polonia le autostrade A2 e A4 ritorneranno statali

Il ministero delle infrastrutture ha annunciato che non rinnoverà le concessioni private per le autostrade A4 e A2. Dopo la scadenza dei contratti, la gestione delle due autostrade passerà alla Generalna Dyrekcja Dróg Krajowych i Autostrad (Direzione generale delle strade e autostrade nazionali), e diventeranno gratuite per i veicoli privati e le motociclette.

La decisione è stata presa in seguito alla valutazione della GDDKiA, la quale ha considerato ingiustificato l’aumento delle tariffe di pedaggio per il tratto dell’autostrada A4 Katowice-Cracovia proposto dalla Stalexport Autostrady Małopolska.

Le nuove tariffe prevedevano un aumento per i veicoli di categoria 1, 2, 3, 4 e 5. La scadenza del contratto di concessione per l’A4 Katowice-Cracovia è prevista per marzo 2027, mentre quello sull’A2 Świecko-Nowy Tomyśl-Konin scadrà nel 2037.

Tutte le strade a pedaggio in Polonia sono divenute gratuite per i veicoli privati e le motociclette a partire dal 1° luglio 2023, inclusi alcuni tratti autostradali gestiti dalla GDDKiA come la Konin-Stryków e la Breslavia-Sośnica. Anche il tratto A1 Danzica-Toruń è stato reso gratuito per le motociclette e i veicoli privati a due assi dal 4 settembre 2023.

Fonte: http://tinyurl.com/4nhfw4ak

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 16 Febbraio 2024
Giovedì 1 Giugno 2023

Come Dubai è emersa dal deserto per diventare una delle metropoli più importanti del mondo

Da un piccolo insediamento di pescatori negli anni '60 a un'infrastruttura urbana futuristica che attira milioni di visitatori ogni anno

Un nuovo progetto visionario - il futuristico masterplan di Palm Jebel Ali - è stato annunciato mercoledì da Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Vicepresidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e Sovrano di Dubai.

Ha dichiarato: "Palm Jebel Ali rafforzerà ulteriormente le nostre infrastrutture urbane e consoliderà l'emergere della città come una delle principali metropoli del mondo. Questo nuovo progetto innovativo riflette il nostro piano di sviluppo strategico incentrato sull'aumento della qualità della vita e della felicità dei residenti".

L'eccezionale crescita di Dubai è in effetti una storia di costruzione della città dal deserto in modo costante e continuo, trasformandola con innovazione, visione e creatività un mattone alla volta.

Fonte: https://tinyurl.com/5eu7byte

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)

Ultima modifica: Giovedì 1 Giugno 2023
Martedì 28 Marzo 2023

UK - I grandi progetti infrastrutturali si starebbero sviluppando troppo lentamente

Il governo UK si starebbe muovendo troppo lentamente con i progetti infrastrutturali per raggiungere i propri obiettivi economici e climatici. La National Infrastructure Commission (NIC) ha affermato che il governo dovrebbe concentrarsi su un numero minore di iniziative ma più grandi e mirate, per favorire la crescita del paese e il raggiungimento di un'economia a basse emissioni di carbonio. Tuttavia, la copertura della banda larga iperveloce è migliorata, ma i progressi nell'efficienza energetica delle case nel Regno Unito non sono stati all’altezza.

Come riportato dalla Commissione, gli sviluppi dei principali obiettivi infrastrutturali sono stati incerti nell'ultimo anno. Il NIC ha chiesto maggiori certezze sullo stato di HS2, la nuova linea ferroviaria ad alta velocità che è in ritardo di circa due anni, e sulla Northern Powerhouse Rail, un importante sistema ferroviario per il nord dell'Inghilterra. Secondo quanto afferma il report, c'è stata una crescita nello sviluppo della banda larga e dell'elettricità green.

La National Infrastructure Commission si era posta in maniera critica nei confronti dell'installazione di fonti di riscaldamento a basse emissioni di carbonio o della garanzia di un equilibrio sostenibile dell'approvvigionamento idrico. Il rapporto ha evidenziato il divario tra ambizione e realtà: il governo vorrebbe installare almeno 600.000 pompe di calore all'anno entro il 2028, ma nel 2021 ne sono state posizionate solo 55.000. Lo stesso si è verificato con le stazioni di ricarica per i veicoli elettrici pubblici (EV): l’obiettivo è instaurare 300.000 punti entro il 2030, ma al momento se ne contano solamente 37.000.

La Commissione ha esortato poi il governo ad allontanarsi da "finanziamenti su piccola scala” per concentrarsi su progetti meno numerosi ma più grandi, così da consentire ai centri regionali di accedere ai finanziamenti e di aumentare i propri poteri decisionali. Al momento ci sono 10 priorità su cui il governo dovrebbe lavorare, tra cui il miglioramento dell'efficienza energetica domestica e l'introduzione più rapida dei punti di ricarica pubblici per veicoli elettrici.

C’è inoltre la necessità di finalizzare nuove proposte circa l'etichettatura sull'efficienza idrica e i regolamenti edilizi per raggiungere l'obiettivo di consumo di 110 litri al giorno entro il 2050.

"Una politica ambiziosa e stabile da parte del governo, insieme a una regolamentazione efficace, è fondamentale per fornire al settore privato la certezza di cui ha bisogno per investire", afferma il rapporto. Un portavoce del Tesoro britannico ha dichiarato: "Siamo impegnati a raggiungere i nostri obiettivi net zero e stiamo spendendo 12,6 miliardi di sterline per ridurre il consumo energetico nazionale del 15%".

All'inizio di marzo, il segretario ai trasporti Mark Harper ha affermato che il governo stava investendo più di 40 miliardi di sterline per trasformare il settore in tutto il paese.

 

Fonte: https://bbc.in/40dIXxn

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Martedì 28 Marzo 2023
Martedì 14 Febbraio 2023

La Danimarca ed il tunnel più lungo del mondo

Da molti anni in Danimarca si parla di creare un collegamento sottomarino che possa unire la Germania ed il paese scandinavo. Questo tunnel sia ferroviario che stradale verrà costruito sott’acqua e potrà essere utilizzato dal 2029, per legare in maniera ancora più stretta l’isola dove sorge la capitale Copenaghen al “continente”.

Fehmarnbelt

Questa struttura, il “Fehmarnbelt”, sarà lungo 18 chilometri, attraverserà un tratto di Mar Baltico e collegherà Rødbyhavn, cittadina danese, al corrispettivo tedesco Puttgarden, nel nord della Germania.

Sarà il tunnel più lungo al mondo, composto da due strade a corsia doppia e due ferrovie elettrificate. Il collegamento permetterà ai viaggiatori di raggiungere un paese all’altro in soli sette minuti di treno, o dieci se si viaggia su due ruote, evitando 160 chilometri di detour passando per Fyn e la penisola danese. Il viaggio in treno tra Amburgo, in Germania, e Copenhagen, quindi, verrà ridotto di 2 ore, passando dalle attuali 5 a sole 3 ore. I treni ad alta velocità che passeranno per il tunnel, poi, continueranno la loro corsa anche in Svezia, Norvegia e Finlandia, unendo, così, tutta la Scandinavia al resto d’Europa in maniera più agile e veloce.

Come sarà costruito questo tunnel?

Questo progetto non è stato appena ideato, infatti, l’idea di connettere i due Paesi attraverso un tunnel risale a più di dieci anni fa. I lavori sono iniziati nel 2020 nel lato danese, e un anno dopo, nel 2021, in quello tedesco. Il costo dell’opera, in totale, è di 10 miliardi di euro, 1.1 miliardi dei quali, sovvenzionati dall’Unione Europea. Il progetto prevede la costruzione dell’opera a 40 metri di profondità, usando 89 enormi sezioni di cemento. Queste saranno precostruite a terra e poi calate in acqua. La società pubblica danese incaricata del progetto, Femern A/S, prevede di immergere la prima sezione già l’anno prossimo, nel 2024. Una volta che tutte le sezioni saranno posizionate sott’acqua, esse verranno unite tra loro e si potrà procedere con altri lavori, come la ventilazione, la creazione della ferrovia, il posizionamento delle telecamere, ecc.

É un Progetto sostenibile?

Fermern A/S ha assicurato che il tunnel “ridurrà la congestione delle reti ferroviarie e stradali in Danimarca", portando risparmi significativi in termini sia di tempo che di emissioni CO2, che di energia utilizzata. Nonostante queste rassicurazioni, ci sono dei gruppi di ambientalisti preoccupati per i danni ambientali che il Fehmarn Belt, la zona dove verrà costruito il tunnel, area protetta dall’Unione Europea, potrebbe subire, ma l’azienda è sicura che l’opera beneficerà sia la società che l’ambiente.

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Martedì 14 Febbraio 2023
Venerdì 20 Gennaio 2023

Brasile - Nuove concessioni e investimenti per R$ 5,6 miliardi modernizzeranno le infrastrutture nel sud-est

Le risorse hanno consentito il completamento di 68 lavori su autostrade, porti, ferrovie e aeroporti, anche in Minas Gerais. Dal 2019, il governo federale ha investito circa R$ 5,6 miliardi nelle infrastrutture del sud-est del Brasile, con fondi pubblici o attraverso partnership con il settore privato.

 

Privatizzazione pionieristica

In Espírito Santo, il Ministero delle Infrastrutture ha consolidato, quest'anno, l'audace progetto della prima privatizzazione portuale della storia del Brasile, quella della Companhia Docas do Espírito Santo (Codesa). L'accordo ha assicurato R$850 milioni di investimenti privati ​​per i successivi 35 anni del contratto, con R$335 milioni da investire in nuove strutture e miglioramenti e altri R$515 milioni per lavori di manutenzione, come il dragaggio dei canali di accesso ai terminali.

 

Miglioramenti aeroportuali

Negli ultimi quattro anni sono stati investiti R$ 329 milioni nell'ammodernamento degli aeroporti del sud-est. Per accompagnare la crescita dell'aviazione regionale e dei poli industriali della regione, sono stati effettuati investimenti per il rinnovamento, l'ampliamento e l'ammodernamento di varie unità aeroportuali, nonché per l'adeguamento di attrezzature e sistemi alle esigenze di sicurezza operativa.

L'aeroporto di Congonhas, uno dei principali della regione del sud-est e messo in evidenza nel settimo round di concessioni aeroportuali insieme ai terminal di Uberlândia, Montes Claros e Uberaba (MG), Jacarepaguá (RJ) e Campo de Marte (SP), è stato il primo in Brasile e America Latina a ricevere la tecnologia EMAS. Si tratta di un dispositivo che salva vite e riduce i danni in caso di incidenti: un investimento per la sicurezza degli utenti e dei professionisti del trasporto aereo, che servirà da modello da applicare in altri aeroporti del Brasile.

Oltre a migliorare i livelli di servizio e offrire maggiore comfort ai passeggeri, gli interventi prevedono la riorganizzazione e l'aumento dell'offerta delle attività commerciali negli aeroporti di Macaé (RJ), Montes Claros (MG) e Uberlândia (MG). Trattandosi di investimenti strategici, i miglioramenti aumentano anche l'attrattività dei voli sia per le attività turistiche sia per fornire supporto logistico a industrie e imprese, contribuendo allo sviluppo e al dinamismo economico della regione, con la generazione di posti di lavoro e reddito.

Nel 2019, nel quinto round di concessioni, sono stati messi all'asta gli aeroporti di Vitória (ES) e Macaé (RJ), che hanno portato all'aggiudicazione di R$ 302 milioni per l'ammodernamento dei progetti.

 

Avanzamenti ferroviari

Nato nel 2021, il nuovo modello di autorizzazioni ferroviarie – attraverso il quale i soggetti privati ​​possono progettare, costruire e gestire le ferrovie del Paese – avvantaggia anche la Regione, che riceve più commesse per l'attuazione di nuove modalità didattiche. Tre progetti che attraversano gli stati del sud-est sono stati autorizzati dal governo federale. Insieme, c'è il potenziale per espandere la stazione ferroviaria del paese di 4,1 milioni di chilometri e mobilitare R$61,7 miliardi di investimenti privati.

Fonte: https://bit.ly/3HgJxDA

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)

Ultima modifica: Venerdì 20 Gennaio 2023
Venerdì 17 Giugno 2022

Turchia: presentato il “2053 Transport and Logistic Master Plan”

La Turchia punta al potenziamento della rete di trasporti per rafforzare la propria posizione economica e diventare un importante hub ferroviario per il trasporto passeggeri e lo smistamento di merci; l’obiettivo è anche di completare la transizione della mobilità da strada a rotaia, di ampliare il trasporto aereo e portuale e le telecomunicazioni, puntando alla transizione energetica dei trasporti (il settore in Turchia è secondo solo a quello dell’industria per consumo di energia). In questo contesto la Turchia ha annunciato ulteriori importanti investimenti nel settore dei grandi lavori infrastrutturali in particolare nei trasporti.

Il "Transportation and Logistics Master Plan, 2053 Vision” progetto pluriennale di 5 anni che ambisce a “preparare la strada” in vista degli obiettivi 2053 nel settore dei trasporti e delle telecomunicazioni, era stato presentato lo scorso mese di aprile dal Ministro Karaismailoğlu ma solo recentemente ne sono stati svelati i dettagli in una pubblicazione completata lo scorso 5 aprile e curata dal Dipartimento di Sviluppo e Strategia del Dicastero dei trasporti e delle infrastrutture.

Gli investimenti totali stimati da qui al 2053 sfiorano i 200 miliardi di dollari e una parte sarà erogata a partire dal prossimo anno per il completamento di alcune infrastrutture di ampliamento di tratte ferroviarie, una parte delle quali ad alta velocità, e autostradali, in particolare quelle a doppia carreggiata ma il piano prevede anche la costruzione di nuove tangenziali nei centri cittadini ad alta urbanizzazione. L’obiettivo del piano sarà quello di dotare la Turchia di una infrastruttura della mobilità idonea ad ospitare oltre 250 milioni di passeggeri entro il 2053 nel settore autostradale, ferroviario, marittimo e aereo.

Il piano si estende a molti altri settori collegati al trasporto e in generale alla mobilità: è previsto, ad esempio, la graduale sostituzione dei veicoli che hanno completato il loro ciclo per contribuire alla riduzione dell'inquinamento ambientale, la realizzazione di “scudi acustici” o barriere antirumore nelle strade ad intensa percorribilità che attraversano aree densamente popolate. Il piano contempla inoltre il controllo delle emissioni per le auto più inquinanti per contrastare l’inquinamento atmosferico, l'utilizzo di miscele speciali per le pavimentazioni stradali (tecnologia di costruzione stradale e materiali a bassa rumorosità ed emissione di CO2), il rilevamento capillare nelle grandi arterie stradali delle emissioni di gas, il massiccio utilizzo di veicoli elettrici, ecc.

Analizzando il master plan dal punto di vista delle novità dell’infrastruttura stradale, il Piano pluriennale prevedrebbe di portare la rete autostradale a doppia careggiata a 38.060 chilometri rispetto ai 28.647 chilometri attuali. Ma sarà la rete ferroviaria beneficiare dei maggiori interventi di ampliamento nei prossimi anni.

Quest’ultima, attualmente estesa per 13.000 chilometri, dovrebbe gradualmente raggiungere i 28.590 chilometri entro il 2053 (inclusa la rete ad alta velocità di circa 6.196 Km di binari di rete anche ad alta capacità). Un esempio è costituito dal progetto dell’alta velocità, con punte che si spingono fino a 400 km all'ora, tra Ankara e Istanbul, lunga 262 km tra Sincan e Köseköy e che verrebbe realizzata entro il 2029. Sempre nel settore ferroviario é contemplato nel master plan un miglioramento del trasporto merci su rotaia: sono previsti 1.179 km tra Kapıkule - Ankara - Mersin tra il 2023 e il 2029, e la linea di 1.097 km tra Ankara - Zengazur (Azerbaigian) tra il 2029 e il 2035. Entro il 2053, il trasporto di passeggeri all’anno su ferrovia dovrebbe aumentare da 19,5 milioni a 269,8 milioni e quello delle merci raggiungere i 448 milioni di tonnellate rispetto alle attuali 55 milioni di tonnellate. Sempre secondo il piano pluriennale, infine, il 35% del fabbisogno energetico della mobilità totale del Paese totale sarà soddisfatto da fonti di energia rinnovabile.

Previsioni che, se realizzate, consentirebbero alla Turchia di alleggerire notevolmente il traffico stradale su gomma di veicoli pesanti. Gli investimenti previsti in particolare nel settore ferroviario collocheranno la Turchia all’8° posto a livello mondiale per trasporto su rotaia.

Ampliamenti sono infine previsti nel settore aereoportuale e grandi lavori infrastrutturali riguarderanno l’ammodernamento portuale, già fiore all’occhiello del Paese per il suo ruolo che svolge nel commercio internazionale, grazie alla collocazione strategica tra il Mar Nero, l'Europa occidentale, il Medio Oriente e Regione del Nord Africa, con 8.333 km di costa che favoriscono collegamenti marittimi diretti con diversi Paesi. Alla luce del Master Plan Trasporti e Logistica, a partire dal 2023 verranno movimentate dalla Turchia 254 milioni di tonnellate di merci, che saliranno a 420 milioni di tonnellate entro il 2053. Verrà infine aumentata la sicurezza e la capacità della navigazione nel Bosforo.

Per quanto attiene alla già fitta rete aeroportuale, attualmente con 56 scali a supporto dell'economia e del Paese, rappresentando uno snodo importante nel trasporto aereo per l'Europa, per l'Asia occidentale e per l'Africa in termini sia di passeggeri che traffico merci, il numero degli scali, come detto, sarà ampliato a 61 e il numero di passeggeri passerà a 344,4 milioni nell'anno obiettivo del 2053.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 17 Giugno 2022
Venerdì 3 Giugno 2022

Danimarca – Fehmarnbelt Tunnel: al via i lavori per realizzare il più grande progetto infrastrutturale del Paese

Il 5 maggio sono iniziati i lavori sul lato danese per la costruzione del tunnel Fehmarnbelt.

Di cosa si tratta:

Il Fehmarnbelt è un tunnel che permetterà al traffico ferroviario e stradale di scendere sotto il livello del mare e di dirigersi verso la Germania attraverso un tunnel lungo 18 km.

Il collegamento di Fehmarnbelt collegherà Rødby, sull'isola di Lolland in Danimarca, e Puttgarden, nel nord della Germania. Una volta completato, con data prevista 2029, sarà il tunnel immerso più lungo del mondo e renderà più comodo e veloce il viaggio tra la Germania e la Danimarca e tra la Scandinavia e l'Europa centrale.

In futuro sarà possibile viaggiare da Amburgo a Copenaghen in treno in sole 2,5 ore, un chiaro vantaggio non solo per il risparmio di ben 5 ore di viaggio attuali, ma anche per la diminuzione di inquinamento provocata da carburante ed emissioni di C02 che il normale trasporto provoca sull’ambiente.

Il tunnel amplierà i collegamenti ferroviari sul lato danese e tedesco: i moderni treni elettrici potranno viaggiare a velocità di 200 km/h e i pendolari dei due Stati beneficeranno di connessioni migliori e più veloci.

Il portale danese:

Al contrario di come si potrebbe comunemente pensare, il tunnel non inizierà direttamente nella città costiera di Rødby, ma i preparativi si estendono fino a Ringsted per l’ammodernamento della ferrovia già esistente. Il processo porterà a un tratto lungo 115 chilometri, tra la città di Ringsted e Holeby, dove la velocità verrà portata dagli attuali 120 km/h a 200 km/h.

Il progetto, su lato danese, ha un costo stimato di 9,5 miliardi di corone e il lavoro di progettazione verrà portato avanti da due entità distinte: per le strutture ferroviarie Banedamark, mentre per quelle stradali la The Danish Road Directorate.

Il processo di costruzione del tunnel:

Una volta avviata la fabbrica, verranno prodotti dei blocchi standard, uno ogni due settimane circa, per una durata totale di 3,5 anni.  

Il numero totale, infatti, è di 79 elementi standard e 10 speciali, che hanno come differenza quella di essere costruiti su due piani, una sorta di seminterrato del tunnel stesso, in cui verranno appoggiati i sistemi tecnici ed elettronici.

A terra, nella fabbrica, verranno creati, in serie, i blocchi lunghi ciascuno 24 metri: un elemento standard è composto da 9 di questi segmenti e l’intero processo dura nove settimane.

Dopo la creazione dei segmenti, gli elementi vengono calati singolarmente nella trincea della galleria precedentemente scavata sotto il livello del mare e collegati tra di loro: tra le paratie che si trovano “confinanti” avviene un pompaggio di acqua di mare, che crea una forte pressione negativa, rendendo il collegamento tra i due assolutamente impermeabile.

 

Dopo l'assemblaggio degli elementi strutturali della galleria, i sistemi tecnici e meccanici possono essere installati nelle camere interne: si intendono per tanto binari, sistemi di ventilazione, telecamere, sistemi di comunicazione e segnaletica.

Si tratta sicuramente del più grande progetto infrastrutturale mai realizzato prima, che permetterà non solo ai cittadini danesi, ma a tutta l’Europa, di poter vivere e usufruire di un nuovo modo di “fare trasporti”.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Venerdì 3 Giugno 2022
Venerdì 15 Aprile 2022

La Turchia punta a consegnare entro il 2053 ai cittadini una rete composta da oltre 38 mila km di strade

Entro il 2053 la Turchia ha in programma ingenti investimenti nelle infrastrutture autostradali e del trasporto su rotaia. Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Adil Karaismailoğlu, ha infatti recentemente affermato che Ankara ha in programma di portare la sua rete autostradale a 8.325 chilometri e, quelle a doppia careggiata, a 38.060 chilometri attualmente ferme rispettivamente a 3.633 chilometri e a 28.647 chilometri. Ma sarà la rete ferroviaria ad essere ampliata nei prossimi decenni in maniera consistente. Attualmente estesa per 13.000 chilometri, dovrebbe gradualmente aumentare a 28.590 chilometri entro il 2053 (inclusa la rete ad alta velocità di circa 6.196 Km di binari di rete anche ad alta capacità). Una previsione che consentirebbe alla Turchia di alleggerire notevolmente il traffico stradale su gomma di veicoli pesanti. Nel 2023 il traffico passeggeri su rotaia raggiungerà i 20 milioni di passeggeri quota che si stima salirà a 145 milioni nel 2025 e a 269 milioni nel 2053.

Nel recente incontro di inizio aprile ad Istanbul, il Ministro Karaismailoğlu è intervenuto alla "Transportation and Logistics Master Plan 2053 Vision Launching" annunciando che alcuni investimenti verranno completati già nel 2023 come, ad esempio 546 Km di tratte ferroviarie di cui 262 chilometri ad alta velocità. Gli investimenti nell’infrastruttura in esame sono ammontati, tra il 2003 e il 2021 a circa 172 miliardi di dollari mentre ed entro il 2053 ne sono previsti quasi 200.

“La Turchia è un importante hub passeggeri e merci per l'Europa, l'Asia occidentale e l'Africa” ha poi aggiunto il Ministro Karaismailoğlu, sottolineando come l'industria del turismo e dell’economia in generale siano stati supportati da una rete di ben 56 aeroporti in tutto il Paese (che dovrebbero salire a 61 entro il 2053). Gli investimenti previsti in particolare nel settore ferroviario collocheranno al Turchia all’8° posto a livello mondiale.

Nel 2021 la Turchia aveva fatto registrare una decisa crescita del PIL, la più altri tra i Paesi OCSE grazie anche ad una politica di investimenti infrastrutturali di trasporto importante (motivo di orgoglio è stata la recentissima inaugurazione del Ponte Çanakkale ad Istanbul) attuata molto spesso con l’utilizzo della modalità PPP (partenariato pubblico privato).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Venerdì 15 Aprile 2022
Venerdì 15 Aprile 2022

Turchia - Inaugurato ufficialmente il Ponte di Çanakkale, il nuovo ponte sospeso più lungo al mondo

Il Presidente Erdogan ha inaugurato lo scorso 18 marzo, giorno dell’anniversario della battaglia del 1915 di Gallipoli, il Ponte di Çanakkale sullo stretto dei Dardanelli che unisce Asia ed Europa andando a costituire un percorso alternativo per l’attraversamento del Bosforo.

Intervenendo alla cerimonia di apertura Recep Tayyip Erdoğan ha affermato che l’investimento è stato di 2,5 miliardi di euro con la modalità “build-operate-transfer” e garantirà il passaggio di 45.000 veicoli al giorno riducendo il tempo di percorrenza tra Asia e Europa a meno di dieci minuti.

I lavori del ponte erano iniziati 2017 a cura di un consorzio turco-coreano. L’apertura al traffico, con tre corsie per ogni senso di marcia, avvera’ invece nei prossimi mesi. Alla realizzazione dell’opera hanno successivamente collaborato numerose altre società internazionali di alta ingegneria che hanno consentito di raggiungere un'altezza che nel suo punto massimo è di 318 metri (stessa altezza della Torre Eiffel) mentre l'arco (campata) misura due chilometri per una lunghezza totale di 4,6 chilometri.

Trattandosi di una zona altamente tellurica, fu richiesta l’expertise delle aziende italiane FIM MEC S.r.l. di Padova, leader nella realizzazione di appoggi strutturali antisisma per l’ingegneria civile, che poi ha ideato e realizzato un sistema d’appoggio speciale del ponte e della FPC Italia di Pavia ha partecipato alla realizzazione di alcuni viadotti e rampe di accesso con la fornitura di dispositivi idraulici e pendoli per il ponte.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia e della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Mercoledì 20 Aprile 2022
Venerdì 5 Novembre 2021

South Australia - 20-Year State Infrastructure Strategy

Questa Strategia inaugurale definisce la direzione strategica a lungo termine e le priorità iniziali per lo sviluppo delle infrastrutture in South Australia, su cui si baseranno nelle iterazioni future.

La Strategia ha una visione a livello statale e mira a raggiungere i seguenti obiettivi:

  • Crescita economica e occupazionale sostenuta
  • Crescita della popolazione pianificata
  • Regioni connesse e produttive
  • Una vivace Adelaide globale
  • Vivibilità invidiabile

 

Fonte: https://bit.ly/3nZDfx1

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia)

Ultima modifica: Venerdì 5 Novembre 2021