Martedì 1 Luglio 2025
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Nel 2025, il mercato dei beni di lusso italiani in Queensland continua a registrare una solida crescita. Le importazioni italiane di beni di lusso in Australia hanno raggiunto un valore di circa 7 miliardi di dollari australiani, con il Queensland che gioca un ruolo cruciale in questa espansione. Questo incremento riflette una crescente domanda di prodotti italiani di alta qualità, eleganza e artigianalità, apprezzati dai consumatori australiani, in particolare quelli del Queensland. I beni di lusso italiani comprendono una vasta gamma di articoli, tra cui automobili, abbigliamento, accessori, pelletteria e gioielli, tutte categorie che hanno visto un incremento nelle importazioni.
Nel settore automobilistico, la domanda di veicoli di lusso italiani è aumentata, con una crescita del 9% nel 2025 rispetto all’anno precedente. Le importazioni di veicoli italiani di fascia alta rappresentano ora circa il 7% delle importazioni totali di veicoli di lusso in Australia, un dato che riflette l'interesse crescente per auto di alta qualità, sostenuto dalla crescita della classe media e dei consumatori ad alta capacità di spesa.
Anche nel settore della moda, le importazioni di abbigliamento e accessori italiani hanno registrato un aumento considerevole. I consumatori del Queensland continuano ad essere attratti dall’eleganza, dalla qualità dei materiali e dall’artigianalità dei prodotti italiani, che sono percepiti come simboli di status e classe. Le importazioni di pelletteria, come borse e portafogli, sono cresciute significativamente, con un incremento del 15%, a dimostrazione dell’interesse dei consumatori per prodotti in pelle di alta qualità.
Il settore della gioielleria ha anche visto una crescita, con un incremento del 14% nelle importazioni di gioielli italiani. La gioielleria di lusso italiana è apprezzata per il suo design sofisticato e l’uso di materiali pregiati, ed è particolarmente ricercata dai consumatori del Queensland, con una domanda in costante aumento. La gioielleria rappresenta ora circa il 4% delle importazioni totali di beni di lusso in Australia, un settore che continua a vedere un forte interesse.
Le importazioni di beni di lusso italiani sono sostenute da accordi commerciali tra l'Australia e l'Unione Europea, che hanno ridotto i dazi doganali e facilitato lo scambio commerciale. L'accordo di libero scambio ha contribuito a rendere i prodotti italiani più competitivi sul mercato australiano, permettendo una maggiore accessibilità dei beni di lusso.
Le previsioni per il futuro sono ottimistiche, con il mercato dei beni di lusso italiani in Australia destinato a crescere ulteriormente. Si stima che le importazioni di prodotti di lusso italiani potrebbero aumentare del 10-12% nei prossimi cinque anni, con il Queensland che continuerà a essere un mercato chiave per questi beni. La crescente ricchezza personale e la domanda di beni di lusso esclusivi contribuiranno a un ulteriore sviluppo del settore.
In sintesi, con il suo mercato sofisticato e in espansione, il Queensland rimane un hub importante per l'importazione di beni di lusso italiani, con una solida proiezione di crescita nei prossimi anni.
Fonti:
I prodotti farmaceutici sono una significativa importazione dall'Italia in Australia, a causa della loro alta domanda derivante dalla crescente popolazione del Queensland, dall'alto numero di casi di malattie croniche e dall'aumento della consapevolezza sanitaria. I prodotti farmaceutici rappresentano circa il 4,5% delle importazioni australiane. Considerando la pandemia di COVID-19, c'è stata un'impennata nell'importazione del vaccino contro il COVID-19. I vaccini per il COVID-19 hanno provocato un aumento del 745% in valore nelle importazioni di vaccini per la medicina umana dal 2019-2020 al 2021-2022.
Le tendenze del mercato farmaceutico australiano osservate a partire dal 2024 evidenziano anche che le malattie croniche sono una delle principali cause di malattia e mortalità. Il cancro continua ad essere la causa più comune di mortalità precoce tra le malattie croniche, rappresentando un terzo (33%) del carico complessivo. Il cancro della pelle, in particolare, è il tipo di cancro più comune diagnosticato in Australia.
La domanda di prodotti farmaceutici, come antidolorifici, farmaci antinfiammatori e terapie per la salute mentale, è alimentata dall'aumento della prevalenza di questi disturbi. Inoltre, ciò ha portato a una maggiore attenzione alla salute preventiva, in particolare con le vaccinazioni e gli strumenti di rilevamento precoce / diagnostici. Ad esempio, secondo i dati del Registro australiano delle immunizzazioni, circa 8,7 milioni di persone sono state vaccinate contro l'influenza tra marzo e luglio del 2023.
Nelle aree urbane e remote del Queensland, c'è stato un crescente interesse per l'innovazione sanitaria e la salute digitale, come la telemedicina e la prescrizione elettronica, aumentando l'accesso ai prodotti farmaceutici (che sta diventando particolarmente importante nelle sue aree remote).
Importare dall'Italia offre alle imprese del Queensland l'accesso a una gamma più diversificata di prodotti farmaceutici, il che può essere vantaggioso per i fornitori di assistenza sanitaria, le farmacie e i consumatori, specialmente se necessitano di farmaci o formulazioni che non sono facilmente disponibili a livello locale. Il commercio di prodotti farmaceutici dall'Italia e da altri paesi può fornire accesso a trattamenti innovativi che potrebbero non essere ancora disponibili in Australia. Questi potrebbero includere terapie avanzate, nuove formulazioni di farmaci o generici più economici.
Considerando i settori sanitari pubblico e privato, entrambi dipendono da una fornitura stabile e diversificata di prodotti farmaceutici. Importare prodotti dall'Italia può migliorare la disponibilità dei medicinali necessari in ospedali, cliniche e farmacie, assicurando che i residenti del Queensland ricevano trattamenti efficaci e tempestivi.
Importare prodotti farmaceutici può aiutare a ridurre i costi dei farmaci nel Queensland introducendo la concorrenza nel mercato. I consumatori australiani possono beneficiare di una gamma più ampia di scelte, il che può portare a una riduzione dei prezzi e a un miglioramento dell'accessibilità.
Essendo parte dell'Unione Europea, l'Italia beneficia di accordi commerciali con l'Australia, il che rende le importazioni più semplici e convenienti, con tariffe ridotte su molti prodotti farmaceutici.
Fonti
Aims International: https://www.aimsinternational.com/es/news/inside-the-success-story-of-italian-pharmaceutical-companies-what-sets-them-apart
Cancer Council: https://cancerqld.org.au/get-support/cancer-information/types-of-cancer/skin-cancer/
Ice Cargo: https://icecargo.com.au/top-10-imports-exports/
Imarc:https://www.imarcgroup.com/australia-pharmaceutical-market#:~:text=4.,va....
Il settore del vino rappresenta una delle voci più significative nel commercio bilaterale tra Italia e Australia. La viticoltura italiana, con la sua tradizione millenaria, è apprezzata a livello mondiale, e il mercato australiano, in particolare quello del Queensland, è sempre più attratto dalla qualità e dall'eccellenza dei vini italiani. Gli accordi commerciali tra Italia e Australia hanno svolto un ruolo cruciale nel facilitare questo scambio, contribuendo a rafforzare il flusso di vini di alta qualità tra i due Paesi.
Nel 2024, l'industria vinicola italiana ha registrato un incremento delle esportazioni verso l'Australia, con un aumento del 10% rispetto all'anno precedente. Secondo le statistiche dell'Osservatorio Economico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il valore delle esportazioni di vino italiano in Australia ha raggiunto i 320 milioni di euro, un dato che conferma l'apprezzamento crescente dei consumatori australiani per i vini provenienti dalle diverse regioni italiane.
Gli accordi commerciali tra l'Australia e l'Unione Europea, in particolare l'Accordo di Libero Scambio (FTA) entrato in vigore nel 2020, hanno contribuito a facilitare le esportazioni. Grazie a questo accordo, le tariffe doganali sui prodotti vitivinicoli sono state progressivamente ridotte, creando un ambiente favorevole per le imprese vinicole italiane che desiderano accedere al mercato australiano. Questo ha portato a una crescita delle importazioni di vino italiano in Australia, con un aumento del 7% nel solo anno 2024, come riportato da Trade and Investment Queensland.
Nel Queensland, il mercato del vino italiano sta vivendo un momento particolarmente positivo. La crescente domanda di vini italiani è alimentata da una classe media in espansione, sempre più attratta da prodotti di alta qualità, e dalla cultura enogastronomica che ha guadagnato spazio tra i consumatori. Brisbane, la capitale del Queensland, è uno dei principali centri di consumo di vino nel Paese, e le importazioni di vino italiano in quest'area sono aumentate significativamente. L'appeal del vino italiano è fortemente legato alla qualità, alla tradizione e alla varietà dei prodotti, che rappresentano una proposta altamente apprezzata dai consumatori locali.
L'importanza del settore vitivinicolo per il Queensland è testimoniata dal crescente numero di eventi e fiere che promuovono i vini italiani, come il Queensland Wine Week e altre manifestazioni regionali che mettono in risalto l'eccellenza del vino.
Le previsioni per il settore vinicolo italiano in Australia, e in particolare nel Queensland, sono molto promettenti. Si prevede che l'interesse per i vini italiani continui a crescere, grazie anche a fattori culturali come il miglioramento delle abitudini di consumo e l'aumento dell'interesse per la cultura gastronomica italiana. Le esportazioni di vino sono destinate a mantenere un trend positivo, sostenute dalla solida reputazione dei vini italiani e dall'efficacia degli accordi commerciali che favoriscono un accesso sempre più vantaggioso al mercato australiano.
Fonti:
La splendida costa del Queensland e gli ambienti marini di livello mondiale sono l’invidia del mondo intero e rappresentano alcune delle principali attrazioni turistiche dello Stato. Questi vantaggi, insieme a una forza lavoro qualificata e a un’infrastruttura marina eccellente, rendono il Queensland una destinazione privilegiata per l’attività dei superyacht.
Il Department of State Development, Infrastructure and Planning, le Infrastrutture e la Pianificazione del Queensland mira a far crescere la quota del Queensland nel settore australiano dei superyacht fino al 90% entro il 2028.
Brisbane si sta rapidamente affermando come una destinazione di primo piano nel mercato dei superyacht di lusso, trainata in parte dall’espansione in corso della Rivergate Marina. L’aumento della domanda di superyacht da parte degli australiani ad alto patrimonio netto ha avuto inizio durante le Olimpiadi di Sydney del 2000, influenzato dalla presenza di imbarcazioni internazionali. Una tendenza simile è riemersa durante la pandemia di COVID-19 nel 2019, quando gli australiani più facoltosi cercavano rifugi sicuri e privati. Con le Olimpiadi di Brisbane del 2032 all’orizzonte, si prevede un ulteriore aumento della domanda, favorito anche dalla crescente popolarità dell’economia dei lavoretti (gig economy) e delle piattaforme di affitto a breve termine come Airbnb. Di conseguenza, le case di lusso e le proprietà sul lungomare di Brisbane attireranno un forte interesse da parte dei visitatori internazionali alla ricerca di alloggi esclusivi e temporanei.
Nuove leggi, l’espansione dei cantieri e delle marine, e investimenti per milioni di dollari stanno contribuendo alla rapida crescita del settore dei superyacht in Australia.
L’introduzione del Special Recreational Vessels Act 2019, che consente ai superyacht stranieri di operare nel mercato del noleggio australiano senza restrizioni all’importazione, ha ulteriormente incentivato l’espansione del settore. Le nuove normative prevedono l’applicazione di una tassa del 10% sui beni e servizi (GST) sui canoni di noleggio raccolti, esentando al contempo le imbarcazioni dai dazi doganali di importazione.
Ci sono cinque aree d’azione prioritarie, delineate nella roadmap e piano d’azione per i superyacht del Governo del Queensland:
Oltre alle imbarcazioni in sé, le opportunità offerte dal design d’interni italiano saranno altamente richieste. Con il numero crescente di superyacht in visita o in fase di manutenzione a Brisbane, vi è una domanda sempre maggiore per collaborazioni locali nel design d’interni e per l’importazione di arredi e soluzioni di lusso. I designer e le case di design italiane hanno l’opportunità di:
Fonti
https://www.statedevelopment.qld.gov.au/industry/critical-industry-support/qld-superyacht-strategy
(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (ICCI, Queensland) Inc.)
Il settore delle energie rinnovabili in Australia continua a mostrare segnali di crescita sostenuta, con previsioni particolarmente positive per il biennio 2025–2026. Dopo un 2024 da record, con circa 7,5 GW di nuova capacità rinnovabile installata, il paese si prepara ad accelerare ulteriormente la propria transizione energetica. Secondo l’Australian Energy Market Operator (AEMO), entro il 2026 si prevede che oltre il 55% della produzione elettrica nazionale provenga da fonti rinnovabili, con un’espansione continua di impianti solari su tetto, parchi eolici su larga scala e sistemi di accumulo energetico. L’AEMO indica che questa traiettoria potrebbe condurre a una penetrazione delle rinnovabili nel mix energetico superiore al 90% entro il 2040, nel contesto di un percorso di decarbonizzazione accelerata.
Questa crescita è sostenuta da una forte volontà politica, sia a livello federale che statale, oltre che da un aumento degli investimenti pubblici e privati. L’Australian Renewable Energy Agency (ARENA) ha recentemente stanziato oltre 46 milioni di dollari australiani per progetti di batterie comunitarie, una tecnologia chiave per affrontare l’intermittenza della produzione rinnovabile e rafforzare la resilienza delle reti locali. In parallelo, il governo del Queensland ha annunciato un piano di investimento da 26 miliardi di dollari australiani fino al 2035 per infrastrutture energetiche sostenibili, dei quali 8,6 miliardi saranno allocati già nel 2025. Tali investimenti puntano anche alla creazione di circa 145.000 posti di lavoro nel settore entro il 2050, con un impatto rilevante in città come Brisbane, che si sta affermando come hub regionale per l’energia pulita.
Brisbane, infatti, si distingue come una delle aree più attive nell’attuazione della transizione energetica. Nella regione del South East Queensland sono in fase di implementazione numerosi progetti strategici, tra cui iniziative per l’idrogeno verde e l’espansione delle batterie su scala comunitaria e commerciale. L’Università del Queensland, con sede a Brisbane, è stata riconosciuta a livello nazionale per il suo impianto pilota di idrogeno verde, mentre altre istituzioni locali stanno sperimentando soluzioni avanzate per il bilanciamento della rete e la gestione intelligente dei consumi. Questa concentrazione di innovazione e investimenti fa di Brisbane una destinazione altamente attraente per imprese internazionali interessate al settore energetico, in particolare per aziende italiane specializzate in tecnologie rinnovabili, componentistica per impianti, sistemi di stoccaggio e idrogeno.
Secondo la World Bank, l’Australia figura tra i paesi con il più alto tasso di crescita nel consumo di energia da fonti rinnovabili, avendo superato il 30% della produzione elettrica da rinnovabili già nel 2023. La banca ha inoltre fissato tra i suoi obiettivi climatici per il 2025 il sostegno all’aggiunta di almeno 36 GW di nuova capacità rinnovabile a livello globale, indicando esplicitamente l’Australia come uno dei mercati prioritari per le politiche di decarbonizzazione avanzata e lo sviluppo tecnologico. Questo riconoscimento rafforza la posizione del paese come piattaforma per la cooperazione internazionale nel settore delle energie pulite.
Per le imprese italiane, Brisbane e il mercato energetico australiano rappresentano una concreta opportunità strategica. L’ambiente normativo è favorevole agli investimenti, le istituzioni locali promuovono attivamente la sostenibilità e sono già attive agenzie come Trade & Investment Queensland e Austrade, che supportano l’ingresso di operatori esteri nei settori ad alto potenziale. Le sinergie tecnologiche, la domanda in forte espansione e i programmi di finanziamento pubblico offrono uno scenario vantaggioso per chi intende contribuire alla transizione energetica australiana portando competenze, innovazione e capacità industriale.
Fonti:
Il Governo del Queensland punta a diventare un competitore globale nel settore delle attrezzature, tecnologie e servizi per l’industria mineraria (METS) entro il 2027. Il settore nel Queensland è attivamente alla ricerca di collaborazioni innovative da portare sul mercato.
Si prevede che il contributo economico del settore crescerà notevolmente man mano che il mondo si avvicina all’obiettivo delle emissioni nette zero entro il 2050. Il Governo è particolarmente interessato a sostenere progetti che favoriscano la transizione globale verso l’energia verde.
Il settore METS del Queensland contribuisce con oltre 3,07 miliardi di dollari all’economia dello stato, inclusi 442,5 milioni di dollari in esportazioni. Attualmente sostiene circa 26.700 posti di lavoro locali, mentre i suoi prodotti e servizi abilitano molti altri impieghi nei settori delle risorse e dell’energia.
Il Queensland possiede ricchi giacimenti di minerali critici, come vanadio e cobalto, oltre a risorse di carbone metallurgico di alta qualità, molto richieste a livello globale. Queste risorse aiuteranno i partner commerciali del Queensland a raggiungere i propri obiettivi di riduzione delle emissioni.
Le grandi aziende minerarie internazionali operanti nel Queensland sono supportate da numerose piccole e medie imprese locali. Queste collaborazioni offrono alle aziende METS del territorio l’opportunità di sviluppare e testare i propri prodotti e servizi direttamente sul mercato locale, con la prospettiva di inserirli successivamente nelle catene di fornitura globali. Le sfide attuali che il settore è chiamato ad affrontare includono:
Il Queensland METS Collaborative Project Fund ha sostenuto aziende del settore METS, enti industriali, esperti del settore, ricercatori e agenzie governative per favorire l’innovazione e la collaborazione, sviluppando progetti volti a risolvere le sfide ambientali e di sicurezza che interessano il settore delle risorse.
Fonti
https://www.statedevelopment.qld.gov.au/industry/critical-industry-support/mets
L’Australia ha aumentato la sua attenzione al recupero delle risorse, soprattutto dopo la politica cinese del National Sword del 2018, che ha limitato le importazioni di materiali riciclabili contaminati e ha costretto l’Australia a potenziare la lavorazione domestica.
Le principali iniziative e politiche includono:
Il Dipartimento per lo Sviluppo dello Stato, le Infrastrutture e la Pianificazione del Queensland (DSDIP) ha come visione quella di sviluppare industrie sostenibili per il recupero delle risorse che forniscano benefici economici e ambientali misurabili entro il 2029.
Il Piano d’Azione e Tabella di Marcia per il Recupero delle Risorse a 10 Anni, sviluppato dal DSDIP, delinea strategie per affrontare le sfide attuali e offrire soluzioni a lungo termine nel settore dei rifiuti del Queensland. La Strategia 4 del piano rappresenta un’opportunità preziosa per le imprese internazionali, concentrandosi sull’avanzamento delle tecnologie innovative attraverso partnership di investimento, programmi di finanziamento e iniziative collaborative di costruzione di relazioni. La roadmap incoraggia attivamente l’adozione di tecnologie e processi internazionali all’avanguardia, in linea con elevati standard ambientali e comunitari, promuovendo al contempo i risultati chiave nel settore del recupero delle risorse.
L’ingegneria e le tecnologie innovative rappresentano un’area chiave di interesse negli sforzi dell’Australia per migliorare la propria strategia di recupero delle risorse, in particolare per aumentare la deviazione dei rifiuti dalle discariche. Ciò rappresenta una significativa opportunità per le imprese internazionali di contribuire con la propria esperienza e soluzioni al raggiungimento degli obiettivi nazionali
Per facilitare l’ingresso nel mercato australiano, specialmente in settori come il recupero delle risorse, le PMI internazionali possono accedere a diverse forme di assistenza e supporto governativo:
Questi percorsi, combinati con un forte supporto politico alla crescita dell’economia circolare, rendono l’Australia una destinazione attraente per le PMI internazionali che desiderano espandere le proprie attività in questo settore.
Fonti
https://www.qld.gov.au/environment/circular-economy-waste-reduction/data-reports/recycling-waste
https://www.statedevelopment.qld.gov.au/industry/critical-industry-support/resource-recovery
L'export delle macchine di meccanica di precisione dall'Italia all'Australia rappresenta un settore strategico e in costante evoluzione, testimoniando l’eccellenza tecnologica e la qualità che l'industria italiana è in grado di offrire ai mercati internazionali. L’Italia è riconosciuta in tutto il mondo per la sua competenza nella produzione di macchinari industriali avanzati, tra cui quelli destinati alla lavorazione dei metalli, all’automazione industriale e a settori ad alta specializzazione come quello aerospaziale e medicale.
Nel 2023, l'export di macchinari dall'Italia all'Australia ha continuato a crescere, con un valore di circa 6,19 miliardi di dollari. Questo valore include una vasta gamma di prodotti, tra cui macchinari industriali, che rappresentano una parte significativa delle esportazioni italiane verso l'Australia. Le esportazioni di macchinari italiani sono cresciute di 2,88% rispetto al 2018, segnando un consolidamento delle opportunità di mercato.
Nel dettaglio, macchinari per la lavorazione dei metalli, inclusi torni, fresatrici e macchine utensili, sono tra i prodotti più richiesti dalle aziende australiane. Queste macchine sono utilizzate nelle fabbriche australiane per migliorare la produzione di componenti industriali e metalli, con una domanda crescente anche nell'industria automobilistica e aerospaziale.
Con l’Australia sempre più focalizzata su politiche ambientali e sull’efficienza energetica, le soluzioni italiane per l’automazione sostenibile e l’efficienza energetica nelle macchine di precisione potrebbero diventare un punto di forza nelle esportazioni italiane. Le tecnologie che permettono di ridurre i consumi energetici o migliorare i processi produttivi in modo ecologico stanno guadagnando importanza nel mercato australiano.
Le Olimpiadi del 2032 in Australia offrono significative opportunità per le imprese italiane, soprattutto nei settori della meccanica di precisione e delle tecnologie avanzate. L’evento stimolerà un massiccio investimento in infrastrutture, con la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e infrastrutture di trasporto, creando una forte domanda di macchinari per la costruzione e tecnologie di precisione italiane. Le soluzioni italiane per la lavorazione dei metalli e l’automazione industriale saranno particolarmente richieste per garantire la qualità e l’efficienza nella realizzazione di queste strutture
Fonti
(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (ICCI, Queensland) Inc.)
Il mercato edilizio di Brisbane, capitale del Queensland, ha registrato una crescita significativa nel 2025, grazie a una combinazione di fattori chiave. La pipeline edilizia del Queensland, che nel 2024-2025 era di circa 53 miliardi di dollari, è destinata a crescere fino a un picco di 77 miliardi di dollari entro il 2026-2027, alimentata da investimenti infrastrutturali record e dalla crescente domanda abitativa, legata all’espansione della popolazione e agli eventi preparatori per i Giochi Olimpici del 2032. La Banca Mondiale riporta che il valore aggiunto del settore delle costruzioni in Australia ha superato i 90 miliardi di dollari australiani nel 2024, consolidando ulteriormente il settore come un pilastro fondamentale dell’economia nazionale. Tuttavia, il mercato affronta delle sfide, in particolare la carenza di manodopera qualificata, che si sta facendo sempre più evidente. Nonostante un aumento della forza lavoro del 18% negli ultimi cinque anni, la domanda di artigiani, muratori, carpentieri e tecnici continua a superare l’offerta. Inoltre, i costi dei materiali da costruzione, come acciaio e cemento, sono aumentati notevolmente, causando un incremento generale dei costi di costruzione e mettendo sotto pressione i margini di profitto dei costruttori. Sebbene queste difficoltà possano rallentare alcuni progetti, le prospettive per il mercato delle costruzioni di Brisbane restano positive. La continua crescita della popolazione e il forte supporto governativo sono fattori che continueranno a sostenere la domanda di nuove abitazioni e progetti commerciali. Tuttavia, sarà fondamentale monitorare l’andamento dei costi e la disponibilità di manodopera qualificata per assicurare che la città possa affrontare la crescente domanda e soddisfare gli obiettivi di sviluppo. Nonostante le difficoltà, Brisbane si conferma come una delle città australiane più promettenti per il settore edilizio, con opportunità per le imprese italiane di entrare in un mercato in espansione e di contribuire alla crescita di una delle economie più dinamiche al mondo. Investire a Brisbane significa entrare in un mercato solido, favorevole all’impresa, dove l’innovazione e la domanda di soluzioni tecnologiche avanzate sono sempre più centrali per il successo dei progetti. Le imprese italiane nel settore delle costruzioni, dell’ingegneria e dei materiali da costruzione hanno dunque un'opportunità concreta per capitalizzare su questa crescita continua e sfruttare il forte ambiente economico del Queensland.
Fonti:
Il Queensland sta vivendo una profonda trasformazione infrastrutturale e urbana, spinta da una rapida crescita della popolazione (soprattutto nel Sud-Est del Queensland), dall’arrivo dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Brisbane 2032 e da un’evoluzione verso città sostenibili, vivibili e tecnologicamente avanzate.
Questo sta generando una crescente domanda di design innovativo, tecnologie verdi, eccellenza ingegneristica e soluzioni urbane intelligenti.
Opportunità per le imprese internazionali includono:
Fonti
(Contributo editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (ICCI, Queensland) Inc.)