Notizie dai mercati esteri - Brasile

Mercoledì 16 Luglio 2025

Embraer sigla un maxi-contratto con la Danimarca: 45 jet venduti per 21,8 miliardi di reais

La brasiliana Embraer, terzo maggiore costruttore di aeromobili commerciali al mondo, ha annunciato la vendita di 45 jet della famiglia E195-E2 alla compagnia aerea SAS (Scandinavian Airlines), attualmente in fase di ristrutturazione e sotto nuova direzione strategica danese. L'accordo, il più importante mai siglato da SAS per numero di velivoli dal 1996, ha un valore stimato di 21,8 miliardi di reais (circa 4 miliardi di dollari), e rappresenta una delle maggiori commesse internazionali della storia recente dell’industria aeronautica brasiliana.

Secondo quanto comunicato dalla presidenza della Repubblica del Brasile e confermato da fonti ufficiali dell’azienda, l’accordo prevede anche opzioni per ulteriori dieci aeromobili. Le consegne inizieranno nel 2027 e si estenderanno nei quattro anni successivi. I jet E195-E2, noti per la loro efficienza e sostenibilità, saranno equipaggiati con motori Pratt & Whitney GTF, in grado di ridurre il consumo di carburante del 29% e il rumore del 62% rispetto alla generazione precedente. Inoltre, gli aeromobili sono già compatibili con carburanti sostenibili (SAF) fino al 50%, con certificazioni in corso per il 100%.

La transazione arriva in un momento geopolitico delicato: mentre l’industria aeronautica globale guarda con attenzione alle potenziali restrizioni commerciali imposte dagli Stati Uniti, in particolare sotto l’amministrazione Trump, Embraer rafforza la propria presenza sul mercato europeo, consolidando legami con un partner strategico e ampliando il proprio portafoglio in una regione che punta sempre più a una transizione verde nell’aviazione.

L'annuncio ha avuto un impatto positivo anche sui mercati finanziari: le azioni di Embraer hanno chiuso la giornata in rialzo alla Borsa di San Paolo, raggiungendo il massimo storico. Per il governo brasiliano, il contratto è stato celebrato come un esempio di diplomazia econômica bem-sucedida e come una prova della competitività della tecnologia nazionale sul mercato internazionale.

Oltre al valore economico diretto, l'accordo è considerato un passo importante nella strategia di SAS di rinnovamento della propria flotta, volta ad aumentare l'efficienza operativa, ridurre l'impronta ecologica e offrire maggiore flessibilità sulle rotte europee. Per Embraer, si tratta di una conferma del ruolo centrale che gli E-Jets di nuova generazione giocano nel mercato dei velivoli regionali, dove la concorrenza si fa sempre più serrata con modelli come l’Airbus A220.

Con questa nuova commessa, Embraer rafforza non solo la sua presenza in Europa, ma anche la fiducia del mercato nella propria capacità industriale e di innovazione. In un contesto globale incerto, l’industria aeronautica brasiliana dimostra così di poter essere protagonista nello scenario internazionale.

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro)

Ultima modifica: Mercoledì 16 Luglio 2025
Mercoledì 16 Luglio 2025

Notizie dai mercati esteri - Brasile

Brasile | Il Ministero delle Finanze alza la previsione del PIL per il 2025 al 2,5%

Il Ministero delle Finanze afferma che la revisione della crescita del PIL è correlata alla resilienza del mercato del lavoro nel secondo trimestre

Il Ministero delle Finanze ha aumentato le sue previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) brasiliano dal 2,4% al 2,5% nel 2025. La revisione è legata alla resilienza del mercato del lavoro nel secondo trimestre.

Secondo il Ministero, l’andamento del mercato del lavoro nel periodo in esame ha portato ad “aspettative di performance migliori di quelle inizialmente attese per i consumi delle famiglie nei prossimi mesi, nonostante la politica monetaria restrittiva”.

I dati sull’andamento dell’economia brasiliana fanno parte del Bollettino ‘Macrofiscal’ di giugno, pubblicato dalla Segreteria di Politica Economica (SPE) del Ministero delle Finanze, dell’11/07 (6/11).

Macrofiscal è un rapporto bimestrale che pubblica proiezioni a breve e medio termine sull’attività economica e sugli indicatori di inflazione, utilizzati nel processo di bilancio dell’Unione.

Vale la pena notare che le proiezioni non considerano ancora i potenziali impatti dell’aumento dei dazi sulle importazioni dagli Stati Uniti al Brasile dal 10% al 50%. Il Ministero delle Finanze ritiene che l’impatto della misura sarà concentrato in settori specifici e potrebbe avere “scarsa” influenza sulla stima di crescita per il 2025.

Per la SPE, la lettera di Donald Trump “giustifica la decisione per ragioni puramente politiche, creando grande incertezza”. La segreteria ha inoltre riferito che “l’incertezza sulla direzione dell’economia globale rimane elevata”.

 

PIL

  • Il PIL è la somma di tutti i beni e servizi finali prodotti da un paese, uno stato o una città in un dato anno.
  • Un aumento indica che l’economia sta crescendo a un ritmo sostenuto, mentre un calo implica un calo della produzione economica nazionale.
  • La Banca Centrale (BC) stima la crescita del Brasile quest’anno al 2,1%.
  • Per il mercato finanziario, il PIL brasiliano crescerà del 2,23% nel 2025.
  • Nel 2024, l’economia brasiliana è cresciuta del 3,4%, rispetto al 3,2% dell’anno precedente.

 

PIL del secondo trimestre per il Ministero delle Finanze

L’economia brasiliana è cresciuta dell’1,4% nel primo trimestre, grazie anche alla solida performance del settore agricolo. Il Ministero delle Finanze prevede un rallentamento del PIL nel secondo trimestre rispetto al periodo precedente.

Secondo il Bollettino Macrofiscal, l’economia dovrebbe crescere solo dello 0,6% marginale. “In un confronto trimestrale, si prevede un calo del PIL agricolo, mentre il ritmo di attività nell'industria e nei servizi dovrebbe aumentare”, ha riportato la SPE.

Dal punto di vista della domanda, il Ministero prevede un rallentamento nel ritmo di espansione dell’assorbimento interno, con un calo degli investimenti e un contributo positivo dal settore estero.

 

Altre proiezioni per il 2025 e il 2026

2025 - PIL reale: 2,5%; Inflazione: 4,9%; Inpc (Indice nazionale dei prezzi al consumo) accumulato: 4,7%; Igp-di (Indice generale dei prezzi - disponibilità interna) accumulato: 4,6%

2026 - PIL reale: 2,4%; Inflazione: 3,6%; Inpc accumulato: 3,3%; Igp-di accumulato: 5%

 

Fonte: Metrópolis | di Mariana Andrade

 

Mercosur ed EFTA annunciano un accordo di libero scambio

I paesi sudamericani avranno accesso a un mercato da 1,4 trilioni di dollari

Il blocco economico del Mercosur ha concluso i negoziati per un accordo commerciale con l’Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA), che comprende Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein. L’annuncio della conclusione dei negoziati, iniziati nel 2017, è stato dato il 2 luglio, durante il 66° Vertice del Mercosur, a Buenos Aires, in Argentina.

Il Mercosur è composto da Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, oltre alla Bolivia, che è in procinto di aderire.

Dopo Singapore nel 2023 e l’Unione Europea nel 2024, il Mercosur ha ora concluso i negoziati con l’EFTA, un blocco che comprende Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda. Un mercato ad alto reddito che garantirà un facile accesso al 100% delle nostre esportazioni industriali. Ci sono voluti otto anni di duro lavoro, ma i risultati dimostrano che il dialogo è la strada giusta per stimolare la nostra economia, generando posti di lavoro e reddito”, ha celebrato il Vicepresidente e Ministro dello Sviluppo, dell’Industria e del Commercio del Brasile, Geraldo Alckmin.

Creata nel 1960, l’EFTA è un’organizzazione intergovernativa con una popolazione di 15 milioni di persone e un Prodotto Interno Lordo (PIL) combinato di 1,4 trilioni di dollari. In termini di PIL pro capite, il Liechtenstein è considerato il secondo Paese più ricco al mondo, con un reddito medio annuo di 186.000 dollari pro capite. La Svizzera è il quarto Paese più ricco, con un reddito medio pro capite di 104.500 dollari. Anche Islanda e Norvegia si classificano tra i paesi con i redditi medi più alti.

“Il mercato dei servizi dell’EFTA è uno dei più grandi al mondo. Nel 2024, il blocco ha importato servizi per 284 miliardi di dollari. Rispetto agli altri paesi, sarebbe il nono importatore al mondo, davanti a India, Giappone, Italia, Corea del Sud e Canada. Nel 2024, il blocco ha esportato servizi per un valore di 245 miliardi di dollari. È stato anche il nono maggiore esportatore, davanti a paesi come Giappone, Spagna, Canada e Italia”, ha sottolineato il governo brasiliano in una nota.

Nonostante la fine dei negoziati, i termini dell’accordo devono essere ratificati internamente da ciascuno dei paesi coinvolti.

Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva si trovava a Buenos Aires, dove ha partecipato a un incontro con gli altri leader del Mercosur la mattina del 3 luglio. Il governo brasiliano assumerà la presidenza pro tempore dell’Unione per i prossimi sei mesi.

 

Fonte: Agência Brasil | di Pedro Rafael Vilela

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Mercoledì 16 Luglio 2025
Martedì 15 Luglio 2025

Belém apre le porte alla Green Zone della COP30

Un’opportunità unica per le imprese nella capitale dell’Amazzonia

Belém, la vibrante città brasiliana situata alle porte dell’Amazzonia, si prepara a ospitare nel novembre 2025 la 30ª Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico. In un momento cruciale per l’agenda climatica globale, l’apertura ufficiale delle iscrizioni alla Green Zone della COP30 segna un passo strategico verso un evento più inclusivo, partecipativo e orientato alle soluzioni concrete.

Dal 7 al 17 luglio 2025, organizzazioni della società civile, imprese, istituzioni pubbliche e private, università, startup e collettivi culturali potranno candidarsi per realizzare eventi, esposizioni, dibattiti e attività all’interno della Green Zone, uno spazio concepito per stimolare il dialogo tra attori diversi e promuovere l’innovazione sostenibile. La partecipazione è aperta anche a soggetti internazionali, rendendo questa edizione una delle più accessibili e strategiche degli ultimi anni.

Ma cos’è esattamente la Green Zone? Si tratta di un’area parallela alla cosiddetta Blue Zone, dove si svolgono i negoziati ufficiali tra delegazioni e capi di Stato. Nella Green Zone, invece, il clima si affronta dal basso: si parla di finanza sostenibile, tecnologie pulite, economia circolare, energie rinnovabili, gestione delle risorse naturali, bioeconomia amazzonica, giustizia climatica e diritti delle popolazioni indigene. Tutto questo in un contesto aperto al pubblico, senza necessità di accrediti diplomatici o pass ufficiali dell’ONU. A ospitare la zona sarà il Parque da Cidade, uno dei grandi polmoni verdi urbani di Belém, che verrà completamente ristrutturato per l’occasione.

L’esperienza delle ultime edizioni della COP dimostra l’importanza crescente di questo spazio. A Dubai, durante la COP28, la Green Zone ha accolto oltre 150.000 visitatori e ha ospitato centinaia di eventi tematici, esposizioni interattive e lanci di iniziative internazionali con la presenza di aziende, giovani, scienziati, attivisti e investitori. Già a Glasgow, nella COP26, e a Sharm El-Sheikh, durante la COP27, questa formula aveva dimostrato la propria efficacia nel connettere mondi diversi, favorendo sinergie tra settore privato, società civile e istituzioni multilaterali.

In questo contesto, la partecipazione delle imprese assume un ruolo centrale. Per le aziende italiane, la Green Zone rappresenta molto più di una vetrina: è uno spazio di posizionamento strategico. In un mondo in cui l’adozione di criteri ESG è ormai un elemento chiave per attrarre investimenti, talenti e fiducia da parte del mercato, essere presenti alla COP30 significa rafforzare la propria reputazione e dimostrare un impegno concreto verso la transizione ecologica. L’opportunità di presentare progetti, tecnologie, prodotti o servizi sostenibili a un pubblico altamente qualificato – composto da investitori, fondazioni, policy makers e opinion leader – è una leva di differenziazione e crescita.

Inoltre, la scelta di Belém come sede della conferenza conferisce alla COP30 un significato politico e simbolico potente. Portare il centro del dibattito climatico mondiale nel cuore dell’Amazzonia è un segnale chiaro: il futuro del pianeta si gioca anche e soprattutto nei territori dove le conseguenze del cambiamento climatico sono già realtà quotidiana. Essere presenti lì, in ascolto e in dialogo con comunità locali, ricercatori e imprenditori sociali, significa avvicinarsi alla sostenibilità non come slogan, ma come prassi concreta.

L’evento sarà anche un banco di prova per nuove forme di collaborazione pubblico-privato. La Green Zone offrirà spazi per tavole rotonde, sessioni di networking, incontri bilaterali e workshop, favorendo lo scambio di know-how e la co-creazione di soluzioni. Le imprese potranno proporre panel tematici, partecipare a sessioni istituzionali e contribuire a iniziative speciali legate alla rigenerazione ambientale, alla digitalizzazione per il clima, all’economia inclusiva e alla valorizzazione delle risorse amazzoniche.

Se la Blue Zone è il luogo delle promesse, la Green Zone è quello delle soluzioni. La sua apertura in un contesto così strategico come quello amazzonico rafforza il messaggio che la lotta al cambiamento climatico deve essere condivisa, concreta e multilivello. Non basta più aspettare il consenso delle grandi potenze: serve mobilitare tutte le energie disponibili – economiche, sociali, culturali – per costruire un futuro possibile. La Green Zone della COP30 è la piattaforma ideale per farlo.

Le imprese italiane che vorranno giocare un ruolo attivo nella transizione ecologica globale troveranno a Belém non solo una sfida, ma anche una straordinaria occasione di leadership e impatto.

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro)

Ultima modifica: Martedì 15 Luglio 2025