La Danimarca Investe Miliardi Per Rafforzare La Copertura Medica Nazionale

Martedì 8 Luglio 2025

La Danimarca Investe Miliardi Per Rafforzare La Copertura Medica Nazionale

Con un investimento di oltre 7,7 miliardi di corone danesi, la Danimarca si appresta a realizzare la sua più importante riforma sanitaria degli ultimi vent’anni, puntando a riequilibrare la distribuzione dei medici specialisti su tutto il territorio nazionale.

Secondo la Ministra della Salute Sophie Løhde, il nuovo accordo di primavera (forårsaftale) rappresenta un passo decisivo per attuare la riforma approvata nel novembre 2024.

Abbiamo bisogno di più medici dove ci sono più pazienti. Per questo stiamo espandendo la medicina generale in modo storico”, ha dichiarato.

 

POCHI MEDICI, MALE DISTRIBUITI

Come in molte economie avanzate, anche in Danimarca si registra una carenza cronica di medici specialisti, con forti squilibri tra città (Copenaghen, Aarhus, Odense) e aree periferiche. Secondo l’Associazione Medica Danese, mancano circa 2.000 specialisti.

Dal 2026 verranno formati 1.270 specialisti all’anno (130 in più rispetto a oggi): un record nazionale. Particolare attenzione sarà rivolta a medicina generale, psichiatria e geriatria.

 

TECNOLOGIA, REGIONI E INFRASTRUTTURE

Un aspetto chiave della riforma è il trasferimento di competenze sanitarie dai comuni alle regioni, che riceveranno 4,2 miliardi di DKK per gestire i nuovi compiti.

A questi si aggiungono 3,5 miliardi di DKK destinati a infrastrutturedigitalizzazione e tecnologia medica, con l’obiettivo di migliorare l’accesso alle cure anche nelle aree meno servite del Paese.

Tra le novità più rilevanti dell’accordo vi è la possibilità, da parte delle autorità regionali, di intervenire più direttamente nella distribuzione geografica dei medici. In concreto, le regioni potranno limitare l’apertura di nuovi ambulatori in aree già sature, come le grandi città, e incentivare (o addirittura vincolare) l’assegnazione di nuovi medici alle zone periferiche o carenti. L’obiettivo è evitare che i professionisti si concentrino esclusivamente nei centri urbani, lasciando scoperti ampi territori rurali o di difficile accesso.

Questa misura ha sollevato perplessità da parte dell’Associazione Medica Danese, che ha espresso preoccupazione per le implicazioni che un sistema di assegnazione vincolata potrebbe avere sulla libertà professionale. Secondo l’organizzazione, limitare la mobilità e la possibilità per i medici di scegliere liberamente dove lavorare non è una soluzione strutturale al problema della carenza, e rischia anzi di rendere la professione meno attrattiva.

“Non si risolve la mancanza di medici impedendo loro di decidere dove stabilirsi” ha dichiarato un portavoce, sottolineando che servono incentivi concreti, migliori condizioni di lavoro e un ambiente professionale sostenibile per rendere le aree meno centrali realmente competitive nell’attrarre specialisti.

UN INVESTIMENTO STRUTTURALE PER UN SISTEMA SANITARIO PIÙ MODERNO

La riforma sanitaria della Danimarca rappresenta non solo un intervento sulla salute pubblica, ma una scelta politica ed economica di lungo periodo. Più che un semplice aumento di risorse, si tratta di una ridefinizione delle priorità nazionali, in cui salute, innovazione tecnologica e coesione territoriale diventano pilastri della competitività del Paese.

Il nuovo modello punta a creare un sistema sanitario più resiliente, con infrastrutture moderne, servizi digitali evoluti e una presenza capillare di medici anche nelle aree periferiche. In questo scenario, le imprese attive nei settori della sanità, della tecnologia, dell’edilizia e dei servizi pubblici troveranno un contesto dinamico, aperto alla collaborazione e orientato all’efficienza.

La Danimarca si distingue così in Europa per la sua capacità di integrare politiche sociali e sviluppo economico, offrendo un ambiente stabile, inclusivo e favorevole all’innovazione. È un esempio di come investire nel benessere collettivo possa generare valore anche per il tessuto produttivo, creando nuove opportunità di crescita e partnership nel medio e lungo termine.

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

 

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Ultima modifica: Martedì 8 Luglio 2025