Domenica 3 Agosto 2025
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Uno studio pubblicato sulla rivista Cell Press prevede che, a causa dei cambiamenti climatici, la British Columbia (B.C.) potrebbe diventare una delle principali regioni vinicole a livello internazionale nei prossimi 75 anni. Secondo i ricercatori dell’Università di Padova, guidati dal professore Massimiliano Nicola Lippa, il riscaldamento globale farà aumentare significativamente i giorni utili alla coltivazione della vite, portando il clima della B.C. ad allinearsi a quello della Rioja spagnola o della Sonoma Valley in California.
La ricerca si basa sull’indice di Winkler, che misura la somma dei giorni con temperatura superiore ai 10°C tra aprile e ottobre. Attualmente, la B.C. rientra nella classe climatica più fredda, ma potrebbe passare alla terza classe, più calda e adatta a un’ampia varietà di vitigni.
Tuttavia, i benefici climatici sono accompagnati da rischi: eventi estremi come ondate di calore, gelate improvvise, incendi e siccità potrebbero danneggiare le coltivazioni. Inoltre, le temperature più alte potrebbero alterare la composizione delle uve, modificando il gusto, l’alcolicità e il colore del vino.
L’adattamento è già in corso. I produttori della B.C., come Bartier Bros., stanno sostituendo varietà sensibili al freddo (come Merlot e Syrah) con uve più resistenti, come Chenin Blanc e Cabernet Franc. Tecnologie come sensori climatici, irrigazione intelligente e coperture invernali vengono adottate per proteggere le viti.
La costa pacifica, comprese le Gulf Islands e Vancouver Island, potrebbe trarre vantaggio da un clima più mite e stabile, offrendo nuove possibilità alla viticoltura canadese.
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Canada - West)